giovedì 31 maggio 2012

Recensione, video-intervista, giveaway: Woody...fuga nella realtà di Alfonso La Licata



Woody...fuga nella realtà è il romanzo dello scrittore palermitano Alfonso La Licata che ha vinto la scorsa edizione del concorso di Rai Radio 1 "Tramate con noi", ed è stato pubblicato da Minerva edizioni. Ne avevo già parlato QUIQUI, e QUI -ed inoltre La Licata ha anche pubblicato un racconto per Christmas Tales, che potete leggere QUI- ma questa volta non ci siamo limitati ad una presentazione: potete trovare qui di seguito la recensione e la video-intervista curata da me, che spero guarderete con piacere. Infine, non poteva mancare il giveaway. Ad uno di coloro che mi chiariranno la propria disponibilità con un commento invierò, a sorpresa, una copia di questo libro. Buona lettura e buona visione!



Woody... fuga nella realtà - Alfonso La Licata

Woody Grantortino, impiegato di penultimo livello in un ufficio ministeriale, uomo di modeste qualità oppresso da molti complessi di inferiorità. Il suo nome gli è stato imposto dalla madre, ammiratrice fanatica di Woody Allen, dalla quale ha ereditato la passione per la filmografia. Il cinema ed una visione onirica della vita, gli sono diventati difesa vitale per sopravvivere alle negatività quotidiane. Nel suo un mondo egli è l’eroe, il personaggio principale di un film che ha sempre un lieto fine. George è l’altro personaggio del racconto. Esso è un grosso cane di razza oscura in cui Woody è convinto vi si sia trasmigrata l’anima del defunto padre. George sarà sempre presente nei momenti decisivi del racconto e sarà spirito guida e consigliere del protagonista. Woody, ostaggio con una donna poliziotto, si troverà coinvolto nella fuga di tre rapinatori. L’inconsueta situazione in cui si trova lo obbliga a uscire dal suo solito stile di vita e si scoprirà capace d’iniziativa ed azione. Usando idee tratte dai film Woody gestirà circostanze particolari e pericolose. I fuggitivi si troveranno aggregati a una setta religiosa in una cerimonia funebre e in seguito si rifugeranno tra i matti di un clinica psichiatrica. Passando da una avventura all’altra Woody, George e compagni, arriveranno all’epilogo della racconto. Sembra che si ritorni alla solita vita: stesso lavoro, sprezzo dei colleghi, consueta vita di umile impiegato. Eppure qualcuno gli ha cambiato fatalmente la vita.



‘Una vera favola ma senza l’ovvio finale consolatorio. Ha tramato in modo straordinario. C’è l’ombra di Pirandello. Mi è piaciuto il passaggio di questo personaggio dalla fantasia del cinema ad una realtà drammatica’. 
Claudio Gorlier



Voto: 


Immortalato in una vita pacificamente banale, orgogliosamente cullato da un’asettica quotidianità, Woody Grantortino è il trionfo della mediocrità, un esemplare umano dalle qualità misconosciute, tozzo, brutto e insignificante, che nessun apporto dà al mondo e all’umanità se non quello della propria inutile esistenza. Un uomo comune nell’accezione più negativa del termine, che si fregia coraggiosamente di questa vacua opulenza di inettitudine e passività, nella cui figura potremmo riconoscere il vicino strambo o il collega “sfigato”.
Appassionato di cinema per eredità della madre, che gli ha affidato quel famoso nome, Woody è un attento osservatore proprio di quella umanità che lo rigetta e lo dimentica in una angolo, disvelandosi in tutta la sua scialba, qualunquista ed egocentrica natura.
Avendo la peculiarità di essere pressappoco invisibile agli occhi altrui, Woody osserva, con pirandelliano cipiglio, lo svolgersi delle vicende sentimentali dei propri colleghi, all’interno di un ufficio ministeriale che ben si confà all’attività di un personaggio comune come lui. Nel teatrino quotidiano lui è lo spettatore della scena, mentre gli attori principali recitano la propria parte tessendo una rete di performance all’interno di quel microcosmo lavorativo: mogliettine (quasi) fedeli, “amici” che perpetrano calunnie ai danni di altri “cari amici”, padri di famiglia un po’ bugiardi.
Woody è l’accessorio della fotocopiatrice, quindi, che nella sua vita ordinaria ha soltanto un piccolo ma irritantissimo fastidio: la piega del pantalone sinistro del completo domenicale.
Una piega che non si vuole uniformare, che non vuole proprio saperne di stare  dritta e che si ribella al tipo di vita a cui Woody si è adagiato.
Woody, infatti, non pretende nulla da se stesso, non più di quanto gli altri abbiano deciso che deve essere. Se l’ironia che sprigiona questo romanzo non la palesasse già dalle prime righe, l’ispirazione pirandelliana emergerebbe da uno dei temi predominanti del romanzo: appunto quello delle maschere. Anche Woody, infatti, recita la sua silenziosa particina, rintanandosi nel nichilismo di un’esistenza cui si rapporta con malcelato compiacimento, trovandovi un senso che non ha.
Unica soluzione per eludere la realtà sono i sogni in cui veste finalmente i panni del protagonista, l’eroe, e dove il genere femminile sembra finalmente accorgersi di lui. Ma sarà proprio una di quelle avventure che sembrerebbero accadere solo nel mondo della fantasia a cadergli tra capo e collo, e ad offrirgli la possibilità di un riscatto che forse gli cambierà la vita…
Uno stile ironico, brillante, scorrevole e a tratti geniale rende Woody…fuga nella realtà un romanzo accessibile a tutti, una fiaba moderna dai profondi spunti riflessivi. I diversi livelli di lettura scoprono le tematiche dei ruoli ribaltati, dell’inettitudine, della pazzia, del riso amaro tipiche dell’autore agrigentino sopra citato, ma, nonostante questo, anche profondamente rivalutate grazie ad una nota caricaturale che ricorda le dinamiche dei cartoni animati.
L’umorismo genuino e smaliziato di La Licata regala ore piacevoli in compagnia di una vicenda che, d’altronde, ben si adatta al formato della vignetta: le peripezie di Woody sorprendono per quella sapiente armonia di veridicità e fantasia, quella che ci spinge a chiederci fin dove finisca la il mondo reale e cominci la favola.
Una filosofia di vita che non si prende sul serio ma che ridicolizza, con occhio critico seppur benevolo, quasi paternale (o paternalistico?),i piccoli uomini che siamo e con cui conviviamo.
Personaggi, quelli di La Licata, che riflettono specularmente le facce di un mondo ipocrita e, a dirla tutta, un po’ tonto. Ad erigersi sul genere umano, dotato di consapevolezza e specifica identità, è il cane George, che il Grantortino crede essere la reincarnazione della figura paterna. Un ulteriore spettatore, cinico e disilluso che, come una matrioska, osserva Woody che a sua volta osserva il resto del mondo.
Tra risate, riflessioni e scene frizzanti, Woody…fuga nella realtà scivola, pagina dopo pagina, in un paio d’ore: una lettura leggera che si fa ricordare per questo strambo personaggio, che, in fondo, appartiene a tutti noi. 






Alfonso La Licata
Eclettico, vulcanico, mai banale nè scontato. Questo è Alfonso La Licata, uno scrittore dalle molte sfaccettature, da leggere più volte per cogliere sempre nuovi livelli interpretativi. La sua personalità straripante e il suo costante desiderio di conoscenza l’hanno portato a iscriversi, adesso che è in pensione da qualche mese, anche alla falcoltà di Lettere. Comunicare per lui è più di un mestiere, è un’esigenza che coltiva e costruisce con sapienza e pazienza, una pietra dopo l’altra per erigere un muro dal quale vedere più lontano e non dietro il quale trincerarsi.

Sulle note di un libro (1): Norvegian Wood.Tokio Blues di Haruki Murakami

Nuova rubrica di Dusty pages in Wonderland, Sulle note di un libro è un appuntamento bisettimanale che vi parla del rapporto tra libri e musica. Curata da Miki, non potevamo non cominciare con un autore di classe: Haruki Murakami.




A cura di Miki



Per Murakami, la verità giace fuori dal mondo del linguaggio umano. I suoi romanzi spesso enfatizzano il valore della musica come antidoto alla ristrettezza delle parole dette. La musica ancora i mondi dei suoi personaggi e li illumina, e la discografia incastrata nei suoi scritti è una chiave per la loro interpretazione.
Henry Hitchings, Times Literary Supplement


Capita spesso di leggere un libro e di avere un motivetto in testa che ci suggestiona e ci guida nella varie fasi del romanzo. Poi esistono alcuni testi e alcuni autori che ci suggeriscono direttamente una colonna sonora e che sottolineano gli avvenimenti e i sentimenti dei personaggi con una o più canzoni. Questo è il caso di Haruki Murakami con il suo Tokyo Blues Norwegian Wood (1987), che prende la seconda parte del suo titolo italiano dall'omonima canzone dei Beatles, tratta dall'album Rubber Soul (1965).
E allora entriamo a suon di folk, rock-pop e musica classica nella vita di Toru, Kizuki, Naoko e Midori, quattro ragazzi alle prese con adolescenza e passaggio all'età adultà nella Tokyo del 1968, tra manifestazioni studentesche e problemi a relazionarsi: si va dalla lettura di una lettera cullata dal Miles Davis di Kind of Blue (1959) a Nowhere Man (1965), sempre tratto da Rubber Soul dei Beatles, che caratterizza l'esperienza nella casa di cura, fino ad arrivare al Claire de lune di Claude Debussy, romantica e misteriosa colonna sonora di un amore mai dimenticato.
La musica nei romanzi di Murakami, e in particolare in Norwegian Wood, è quasi un personaggio vero e proprio, che arricchisce l'interpretazione dell'intreccio e la percezione dei sentimenti contenuti nel libro e che, spesso e volentieri, ci parla al posto dei personaggi con una voce più chiara e forte di qualsiasi dialogo o descrizione. La delicata nota blu sottolinea l'atmosfera dell'intero libro ed è protagonista incontrastata dei pensieri e dell'anima di Naoko, fino a pervadere con la sua forza espressiva anche nel profondo degli altri personaggi, lasciando una sottile aura di malinconica nostalgia.
Per Haruki Murakami, classe 1949, da anni in sentore di un Premio Nobel non ancora arrivato, la musica è sempre stata fondamentale, quasi come le grandi casse JBL che servono per ascoltare i vecchi LP che riempiono le pareti della sua casa, circa diecimila tra jazz e musica classica. Forse non tutti sanno che il proficuo rapporto di Murakami con l'arte comincia in un negozio di dischi, dove lo scrittore lavorava per sbarcare il lunario, e prosegue nel 1974 quando con la moglie decide di aprire un jazz bar, il Peter Cat: qui l'autore di Norwegian Wood serve ai tavoli, sceglie musica per i clienti ed ascolta le loro storie, che gli saranno poi d'ispirazione per la sua lunga carriera. In particolare Noruwei No Mori, questo il titolo originale del romanzo, è stato scritto tra Atene, Sicilia e Roma, con nel walkman come sottofondo Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band, ottavo album dei Beatles.


Colonna sonora (in ordine di apparizione)
Norwegian Wood (This Bird Has Flown) - Beatles (Rubber Soul, 1965)
Waltz For Debbie - Bill Evans (1961)
Lemon Tree - Peter, Paul and Mary (1962)
Where Have All The Flowers Gone? - Joan Baez (1965)
Nowhere Man - Beatles (Rubber Soul, 1965)
Proud Mary - Creedence Clearwater Revival (1969)
Scarborough Fair - Simon & Garfunkel (1966)
Jumpin' Jack Flash - Rolling Stones (1968)
People Are Strange - Doors (Strange Days, 1967)
Honeysuckle Rose - Thelonius Monk (1957)
Kind of Blue - Miles Davis (Kind of Blue, 1959)
Dear Heart - Henry Mancini (1964)
Yesterday - Beatles (1965)
Something - Beatles (Abbey Road, 1969)
Here Comes The Sun - Beatles (Abbey Road, 1969)
Penny Lane - Beatles (1967)
Hey Jude - Beatles (1968)
Claire de lune - Claude Debussy (1890)
Raindrops Keep Falling On My Head - Burt Bacharach (1969)
Blue Velvet - Bobby Vinton (1963)
Eleanor Rigby - Beatles (Revolver, 1966)

Tokyo Blues Norwegian Wood - Haruki Murakami
Per le strade di Tokyo, affollato crocevia di solitudini, Toru e Naoko, due ragazzi non ancora ventenni, camminano insieme in silenzio. Non sanno cosa dirsi, o forse hanno paura, parlando, di sfiorare il segreto che li tiene sospesi in mezzo alla folla: il ricordo di una sconvolgente tragedia che qualche anno prima li ha legati e divisi per sempre. Una struggente storia d’amore ambientata nel clima inquieto del Sessantotto giapponese, tra lotte studentesche e passioni culturali e politiche. Scandito da una colonna sonora d’eccezione, dai Beatles ai Doors, da Bill Evans a Miles Davis, il libro è il racconto di un’adolescenza che già sfuma nel mito.






 Haruki Murakami
Haruki Murakami nasce a Kobe nel 1949 e si laurea a Tokyo con una tesi sul viaggio nel cinema americano. Per molti anni gestisce un jazz bar e nel 1979 vince il premio Gunzo con il suo libro d'esordio, Ascolta la canzone del vento. Oltre a scrivere numerosi romanzi e racconti, traduce importanti autori americani, tra cui Fitzgerald, Irving e Carver. Tokyo Blues Norwegian Wood, pubblicato in Giappone nel 1987, ha venduto, nel giro di un anno, un milione di copie.








Anteprima: Vampire Empire.La principessa Geomante di Clay e Susan Griffith

In arrivo dal 20 giugno il secondo episodio dello steampunk di successo (ben 4 stelline su Anobii) portato in Italia da Sonzogno: monarchie, regni, vampiri e amore in un futuro confuso nel passato, dove i vestiti sono di tulle e i dirigibili solcano il cielo.  Vampire Empire, La principessa Geomante, sarà acquistabile per 18.00 euro (448 pagine)

Vampire Empire. La principessa geomante

Mentre le armate dei vampiri si apprestano a scatenare l’offensiva finale, l’amore tra la principessa Adele e Greyfriar, lo spadaccino mascherato, compromette l’alleanza di Equatoria con la Repubblica americana: scatena infatti le ire del vendicativo senatore Clark, a cui la giovane sovrana si è promessa in sposa. Ma Adele ha ormai preso la sua decisione: affronterà i nemici da sola, sfruttando l’antica arte della geomanzia e piegando al proprio volere le forze più arcane della terra. Affiancata dal vecchio saggio Mamoru, che l’ha introdotta nella sua potente setta segreta, e dall’indomito eroe mascherato, al quale si sente irresistibilmente avvinta, Adele risalirà il corso del Nilo e si avventurerà sulle misteriose Montagne della Luna. Qui la principessa guerriera è attesa da nuove sfide, giacché dovrà sfuggire alle trappole del perfido Cesare e alle mogli combattenti dello spietato re Jaga, alleato con i più temibili clan dei vampiri.



Si sentì invadere da una forza misteriosa. 
Era come se prima di allora la sua vita fosse stata vuota.
Spirali di fumo scintillante filtravano dal terreno, immergendola in un flusso di energia.

Per vincere bisogna fare appello all’energia dello spirito e alle forze più arcane della terrae.

Continua la guerra tra i vampiri e gli umani, lo scontro più spaventoso che sia mai esploso sul pianeta


Clay e Susan Griffith 
americani, sono marito e moglie e scrivono insieme da dieci anni, da quando si sono sposati. Autori di fumetti cult (The tick e Allan Quatermain), hanno anche firmato famose serie televisive. Il loro blog: http://clayandsusangriffith.blogspot.com/

mercoledì 30 maggio 2012

Bur riveste i classici!

Sono disponibili in libreria le nuove copertine delle edizioni BUR dedicate ai classici, che non venivano cambiate già da parecchi anni (la cover di Cime tempestose risale addirittura al 1999): essenziali, colorate e bellissime, con disegni stilizzati in primo piano. E a non essere più gli stessi sono anche i prezzi, probabilmente modificati prima di far uscire queste nuove cover. Solo due anni fa, per fare un esempio, Conversazione in Sicilia costava 7.50 euro, mentre ora è venduto a ben 1,40 euro in più.
Si va da un un minimo di 5.90 euro (Candido, di Voltaire, 192 pagine) ad un massimo di 13,90 euro (la Divina commedia, 660 pagine): ecco a voi tutte le 28 nuove copertine! 



Alice nel paese delle meraviglie, Attraverso lo specchioAlice nel paese delle meraviglie, Attraverso lo specchio - Lewis Carrol
Come un’innocente gita al fiume può trasformarsi nella più inimmaginabile avventura della letteratura europea? Semplicemente inseguendo un coniglio bianco con un panciotto e un orologio da taschino. Comincia così, senza stupore, il viaggio di Alice nel paese delle meraviglie, uno strano mondo abitato da animali parlanti e stizzosi, sorridenti e sentenziosi. Ma la sua storia non è solo il capolavoro fiabesco che tutti hanno conosciuto, è anche una fitta trama di significati nascosti e palesi nonsensi, imbastita per scardinare le logiche anguste dei precetti morali. Il viaggio di Alice diventa così occasione, per adulti e bambini, di scoprire la luminosa mutevolezza di tutte le cose.
Pagine: 260
Prezzo: 7,90 euro






Amleto
Amleto - William Shakespeare
Che cosa succede nell’Amleto, si chiedono da quattro secoli attori, registi, critici e lettori? Non è una domanda retorica, perché Amleto, come è noto, è il dramma dell’inazione: le vicende che si susseguono in scena non fanno che mettere in luce la paralisi del suo protagonista. Dal dilemma del principe di Danimarca, dilaniato di fronte al compito di vendicare il padre, scaturisce un vortice di significati di vastità tale da renderlo l’opera che inaugura la cultura moderna e una presenza fondante della cultura occidentale.
Pagine: 540
Prezzo: 8,90 euro









Anna KareninaAnna Karenina - Lev Tolstoj
Anna è giovane, bella e sposata a un uomo che non ama: quando incontra Vronskij, brillante ufficiale, con spavento e gioia se ne scopre attratta. Per Vronskij lascia marito e figlio, ma allo spegnersi dell’amore di lui si rifiuta di tornare sui propri passi e decide da sé quale dev’essere la fine. Il contraltare di Anna è il tormentato Levin, che cerca la sua strada lontano dal mondo aristocratico da cui proviene, nella semplicità della terra, nella fede. Nella vasta architettura del romanzo, Tolstoj osserva i suoi personaggi – Levin in cui mise così tanto di sé, l’amatissima Anna – mentre si muovono alla disperata ricerca di quei pochi, intensi spiragli di luce e di felicità che la vita concede agli uomini e alle donne.
Pagine: 960
Prezzo: 10,90 euro








Orgoglio e pregiudizio
Orgoglio e pregiudizio - Jane Austen
In provincia non succede mai molto, e l’arrivo di due scapoli giovani e benestanti è un avvenimento. Specialmente in una casa con ragazze in età da marito e di scarsi mezzi, come sono le cinque sorelle Bennet. Eppure, fin dal primo incontro, tra la vivace Elizabeth e lo scostante Darcy scatta una cordiale antipatia; quando la ragazza scopre che lui trama contro la liaison tra l’amata sorella Jane e l’amico Bingley, l’avversione si fa ancora più forte. Ma gli eventi sgretoleranno il pregiudizio di Elizabeth, e anche Darcy, nonostante il suo orgoglio aristocratico, si scoprirà perdutamente innamorato. Nel suo capolavoro, Jane Austen tratteggia con affetto e brio la vita provinciale che conosceva così bene, e i suoi personaggi deliziosi animano una commedia di costume tra le più amate della letteratura inglese.
Pagine: 400
Prezzo: 7,90 EURO






Cime tempestose
Cime tempestose - Emily Brontë
Il trovatello Heathcliff e Catherine Earnshaw sono cresciuti insieme nelle brughiere selvagge che circondano Wuthering Heights, antica dimora lontana dalla civiltà e sferzata dalla furia degli elementi. Mentre le scorribande nella natura rinsaldano tra i due ragazzi un legame fortissimo, Hindley, il fratello di lei, prende a detestare l’usurpatore. Il matrimonio di Catherine con lo scialbo aristocratico Edgar Linton fa deflagrare il desiderio di vendetta di Heathcliff e alimenta odi feroci e violente passioni tra i membri delle due famiglie. Quando fu pubblicato, il romanzo sconvolse per la raffigurazione della crudeltà fisica e mentale: in Cime tempestose i sentimenti possono essere soltanto estremi, come il paesaggio che li ha nutriti. L’amore tra Heathcliff e Catherine resiste agli anni e alle tragedie e distrugge tutti coloro che trova sulla sua strada.
Pagine: 352
Prezzo: 8,90 EURO





martedì 29 maggio 2012

Riflessioni su Dark Shadows, il nuovo film firmato Tim Burton

A cura di Lamia


La seconda settimana di maggio ha visto l'arrivo nelle sale dell'atteso Dark Shadows di Tim Burton, una commedia horror basata su una serie televisiva degli anni Sessanta diretta da Dan Curtis che arrivò a contare addirittura 1225 episodi, quasi un record.

Siamo nel 1752 , la famiglia Collins inizia la sua scalata al potere arricchendosi grazie al commercio del pesce. Tutto sembra andare a gonfie vele finchè Barnabas Collins (Johnny Depp) si innamora della bella Josette. Il loro matrimonio suscita le ire dell' ex amante di Barnabas, Angelique Bouchard (Eva Green), che purtroppo per il giovane si rivela essere una strega.
Angelique, un po' per vendetta, un po' per amore, trasforma Barnabas in un vampiro e lo imprigiona in una bara.

Circa due secoli dopo Barnabas viene accidentalmente liberato e si ricongiunge a quanto rimane della sua famiglia, che risulta essere una strampalata accozzaglia di persone “mostruose”. Nel termine “creature mostruose” Burton non comprende solamente vampiri come Barnabas, o personaggi dagli strani poteri come David e Carolyn, ma anche quelli dai vizi meno paranormali. Abbiamo infatti la dottoressa Julia Hoffman (Helena Bonham Carter) e la sua passione per l'alcool, Roger Collins (Jonny Lee Miller), padre tutt'altro che modello, interessato più a soldi e donne che al figlio e così via, tanto che si ha un ritratto di una famiglia che in quanto a stramberie potrebbe competere con gli Addams.
Barnabas, rientrato in seno alla famiglia, viene a sapere che l'impero commerciale dei Collins non è che un pallido ricordo e che tutto è completamente in rovina. La causa risulta essere la nuova beniamina del paese, Angie.
Toccherà al vampiro cercare di riportare la sua famiglia all'antica gloria e tentare di sciogliere la maledizione che lo imprigiona.

Con questo film Burton restituisce il vampiro alla sua vera natura di mostro maledetto, sofferente e crudele, perché anche se Barnabas Collins sceglie di aiutare la sua famiglia ed è l'amore per la moglie morta a muoverlo, nulla gli impedisce di uccidere coloro che sono estranei alla sua cerchia per nutrirsi.

Barnabas Collins (Johnny Depp)
Mi dispiace non poter dire che bene di un film di un regista geniale come Burton, ma non si può proprio fare a meno di rimanere con un pizzico di delusione annidata lì in fondo allo stomaco dopo averlo visto. Il film non è male, anzi, lo definirei piuttosto ben fatto, ci sono la genialità di Burton, le sue ambientazioni visionarie, le sue trovate fantasiose.

I personaggi sono curati fin nei minimi dettagli, soprattutto Johnny Depp che è reso quasi un cartone animato, con il volto perfettamente disegnato dal trucco e i capelli posizionati a ciocche come nei disegni. Ci sono scene e richiami ai vampiri cinematografici dei secoli scorsi, due fra tutti, il Nosferatu di Murnau e Bela Lugosi citato nel movimento delle mani che fa Barnabas per ipnotizzare le sue vittime.
Gli attori sono tutti bravissimi  (del resto il cast è di alta levatura), i costumi e il trucco sono ben pensati e ottimamente intonati agli strampalati personaggi del film. Soprattutto il secondo è molto marcato e sembra quasi un'estensione del carattere di chi lo porta.

  Angelique Bouchard (Eva Green) 
È molto interessante, poi, la scelta di Tim Burton di far iniziare la sua storia con la scena di una ragazza in treno, che riflette, a quanto pare, il sogno fatto da Dan Curtis prima di proporre all'emittente televisiva la serie di Dark Shadows.
Allora cos'è quella nota amara di cui parlavo?
Purtroppo questo film non è che l'ombra di Burton. Ci ha dato esempi davvero migliori del suo genio in altri film come Edward Scissorhands, o Il mistero di Sleepy Hollow e molti altri.
Sto parlando principalmente di alcune scene comiche troppo esasperate, che stridono con l'atmosfera cupa della narrazione. Se il volto di Barnabas Collins terrorizzato dall'insegna del Mac Donalds strappa una risata divertita, altrettanto non succede nella scena di sesso fra lui e la strega, davvero troppo troppo insulsa. Credo di poterla annoverare fra le peggiori scene mai viste in un film.
Altra cosa che non ho gradito è il personaggio di Carolyn, che andava eliminato o gestito meglio:  non solo risulta totalmente inutile ai fini della trama, ma soprattutto, quando si rivela la sua vera natura, sembra uscito più da un cast di un film di serie z che da un cast di Tim Burton, e che stona a confronto degli altri.
Una caduta di stile c'è anche nella lotta finale fra Barnabas e Angelique, continuamente interrotta da questo o quel personaggio che prende le difese di quello precedente, quasi in una parodia mal riuscita del classico eroe che si sacrifica per il suo scopo o per la sua eroina.

Questi sono a mio parere gli errori peggiori, si contano però sulla punta delle dita e nel complesso il film risulta comunque gradevole. Mi sento di consigliarvene la visione ma senza avere aspettative troppo alte. Un bel film, piacevole ma l'impressione che ne ho avuta è quella di un lavoro frettoloso, curato ottimamente in certi dettagli e completamente trascurato in altri, alcune cose sembrano ancora abbozzate e messe lì per uno sviluppo successivo che non c'è mai stato.

Voto: 7/10



Teaser Tuesdays (58)




"Teaser Tuesdays" 
  • Grab your current read
  • Open to a random page
  • Share two (2) “teaser” sentences from somewhere on that page
  • BE CAREFUL NOT TO INCLUDE SPOILERS! (make sure that what you share doesn’t give too much away! You don’t want to ruin the book for others!)
  • Share the title & author, too, so that other TT participants can add the book to their TBR Lists if they like your teasers!
Ovvero, per i non anglo-leggenti:
  • Prendi il libro che stai leggendo
  • Apri una pagina a caso
  • Copia due pezzi "teaser" da una parte di questa pagina
  • STAI ATTENTO A NON SCRIVERE SPOILERS! (assicurati di non condividere troppe cose! Non si deve rovinare il libro agli altri!)
  • Indica il titolo e l'autore, in modo che gli altri Teaser Tuesday partecipanti possano aggiungerlo alla loro lista dei desideri se il libro è piaciuto


Buonasera lettori, sono giorni stressanti sia per me che per le mie letture: devo dare esami a giugno e, nonostante tutto l'impegno, zoppicano. Sto leggendo Il canto della rivolta, il capitolo conclusivo della saga di Hunger Games di Suzanne Collins. Sono solo a pagina 150, il secondo volume non mi è piaciuto molto (ma non è una novità che nemmeno il primo mi abbia mai entusiasmato) e per quest'ultimo i giudizio è ancora sospeso. 
I teaser che potete leggere sono quindi del Canto della rivolta (che ora che ce l'ho dal vivo mi sembra abbia una copertina veramente brutta). Insomma, il mio umore non è alle stelle!!! Vi ricordo che anche voi potete condividere i vostri teaser con un commento qui sotto ^.^


Quando gli armadietti sono vuoti, mi alzo e scopro che Gale si è materializzato nella mia cucina. E' inquietante come riesca a comparire senza fare alcun rumore. Se ne sta appoggiato al tavolo, le dita allargate contro le venature del legno. Metto lo scatolone in mezzo a noi. -Ricordi?- chiede. - E' qui che mi hai baciato.
E così la pesante dose di morfamina che gli è stata somministrata dopo la fustigazione non è stata sufficiente a cancellare quel ricordo dalla sua coscienza. -Non credevo che te lo ricordassi- dico.
- Da morto, potrei dimenticare. E forse nemmeno allora- spiega. -Forse diventerò come l'uomo dell'albero degli impiccati, sempre in attesa di una risposta-.
(Il canto della rivolta, di Suzanne Collins, pag.140)

Mio padre. Sembra che sia dappertutto, oggi. Muore nella miniera. Si fa largo cantando nella coscienza confusa di Peeta. Guizza nello sguardo che mi rivolga Boggs mentre mi avvolge le spalle in una copertina con fare protettivo. Mi manca così tanto da far male.
Là fuori, la sparatoria fa sul serio. Gale mi passa accanto di fretta insieme a un gruppo di ribelli, impaziente di partecipare allo scontro. Non chiedo di unirmi ai combattenti, e nemmeno me lo permetterebbero. Non ne ho il fegato, comunque, non c'è calore nel mio sangue. Vorrei che Peeta, il vecchio Peeta, fosse qui, lui sarebbe in grado di spiegare con chiarezza perché è sbagliato spararsi addosso quando qualcuno, chiunque sia, sta tentando di farsi strada con le unghie per uscire dalla montagna.
(Il canto della rivolta, di Suzanne Collins, pag.225)

domenica 27 maggio 2012

Looking for books (19)


Buonasera lettori!!! Torna come ogni due settimane Looking for books, rubrica dedicata ai libri, nuovi e vecchi, scovati in libreria. Questa puntata la trovo ricchissima di libri interessanti; abbiamo innanzitutto due romanzi che "vengono dal passato": di uno, risalente al 1959, esiste la trasposizione cinematografica, con attore protagonista Johnny Depp, uscita l'anno scorso. Si chiama "Cronache del rum", ed è un romanzo semi-autobiografico di Hunter S. Thompson. Il secondo è invece una commedia chick lit del... 1918! Si tratta di Patricia Brent, zitella, ed anche di questo potete trovare il film. Sempre per rimanere in tema autobiografico, però, potreste leggere la trama di La vita secondo Jane Austen, in cui l'autore, William Deresiewicz, sostiene di essere incredibilmente cambiato grazie al potere catartico dell'amata autrice inglese. 
Eccezionalmente, tra i prezzi scritti in rosso con la quale solitamente evidenzio i più convenienti, c'è un libro Mondadori. Sappiamo bene che la maggiore casa editrice italiana si era tenuta lontano dalla "rivoluzione dei prezzi" (termine da adoperare ovviamente con le pinze)  che sta coinvolgendo il mondo dell'editoria, e di cui la prima a farsi portavoce è stata Newton Compton con il suo "9.90 euro". Un segnale debole è arrivato dalle Libellule, la collana inaugurata ad inizio anno che pubblica romanzi brevi (troppo brevi, un centinaio di pagine), in brossura e piccoli  nelle dimensioni, a 10.00 euro. Complice probabilmente la crisi, però, anche Mondadori si arrende e propone adesso una nuova uscita (ma ce ne diverse) con copertina rigida: Cos'è successo a Ellen? ha una trama molto interessante, che ha in comune con Anatomia dei fantasmi -edizione Castelvecchi- la scomparsa di persone care. 
Altri due romanzi dai prezzi contenuti ma dal numero di pagine molto esiguo sono I vestiti delle donne e Elegia delle donne morte. Quest'ultimo in particolare, pubblicato dalla palermitana Navarra editore, ha dei risvolti affascinanti che girano intorno ad un misterioso incendio e soprattutto alle figure di alcune donne.
Ultimi due romanzi sono Il respiro leggero dell'alba, ambientato nel 1968, e Un ballo ancora, altro libro di Katherine Pancol, la stimata autrice de Gli scoiattoli di Central Park sono tristi il lunedì.



Il respiro leggero dell'alba - Rachel Simon
1968: in una notte di tempesta, qualcuno bussa alla porta della fattoria dove vive Martha, vedova, senza figli e maestra in pensione. Sono un uomo di colore e una ragazza bianca, fradici e spaventati, e Martha, senza pensare alle conseguenze, li fa entrare in casa e offre loro tè caldo e abiti asciutti. Ma la polizia non tarda ad arrivare, e trascina via la ragazza, mentre l'uomo riesce a fuggire. Prima, però, la giovane donna sussurra una preghiera "Nascondila!" - che sconvolgerà per sempre la vita dell'anziana Vedova, e non solo. Perché ad attenderla in un angolo del sottotetto Martha trova una bimba neonata della quale accetta di prendersi cura, in attesa che la madre, un giorno, possa tornare a riprendersela. Passeranno quarant'anni prima che i protagonisti di questa storia d'amore tornino ad incontrarsi.
Anno: 2012
Editore: Rizzoli
Pagine: 387
Prezzo: € 18,50


Cronache del rum - Hunter S. Thompson 
"Ripugnante come pochi", scrive Hunter S. Thompson in questo suo lavoro del 1959, "in qualche rara occasione dimostrava lampi di intelligenza stagnante. Ma il suo cervello era così marcio per l'alcol e per quella vita dissoluta che quando cercava di avviarlo sembrava un vecchio motore ingolfato rimasto inzuppato troppo a lungo nel lardo." Sorpresa: Thompson non sta scrivendo di se stesso! Uno dei più geniali e folli romanzieri/giornalisti americani descrive così la vita di un uomo di nome Moberg a Portorico, giornalista sconclusionato e stonato la cui più grande abilità sta nel riuscire a ritrovare la propria macchina dopo una serata di delirio etilico, grazie al cattivo odore dell'auto stessa più che al suo olfatto. In realtà, l'eroe, il protagonista di questo romanzo autobiografico, è il trentenne Paul Kemp. Intrappolato in un lavoro senza proispettive, sente il suo talento evaporare veloce come il rum versato in un pugno, e vede allontanarsi il sogno di emulare i suoi modelli, Hemingway e Fitzgerald. Thompson aveva 22 anni quando scrisse le "Cronache del rum" ma era terrorizzato di finire come Moberg. Lo salvò il fantastico incendio creativo degli anni Sessanta, quello che ispirò "Paura e disgusto a Las Vegas", esordio di quello che sarebbe diventato il padre del "giornalismo gonzo", il più pericoloso e irriverente scrittore della sua generazione.
Anno: 2011
Editore: Dalai
Pagine: 275
Prezzo: € 8,90


Patricia Brent, zitella - Herbert G.Jenkins
Siamo a Londra, durante gli anni della Prima guerra mondiale. La giovane Patricia lavora per un politico dalle scarse capacità e vive alla Galvin House, una pensione dove risiede una variegata ed eccentrica galleria di personaggi. Un giorno, la ragazza ascolta casualmente una conversazione tra due ospiti che parlano di lei con accenti pietosi, sottolineando come la ragazza non abbia nessuno che la inviti mai fuori. Sentendosi umiliata, in un momento di rabbia Patricia fa intendere agli abitanti della pensione di avere un fidanzato, sollevando la curiosità di alcune signore ficcanaso. Naturalmente, il fidanzato non c'è, né si intravede all'orizzonte, e quella che all'inizio sembra una innocua bugia facile da gestire si trasforma in una travolgente commedia degli equivoci: per paura di essere scoperta, infatti, Patricia coinvolge nella messinscena un ufficiale incontrato in un ristorante. Ma il giovane non è un ragazzo qualsiasi, si tratta di lord Peter Bowen il quale, con il passare del tempo, non si limita a reggerle il gioco ma si fa sempre più insistente perché il fidanzamento si concretizzi, tra lo sgomento di Patricia e molti malintesi. Pubblicato per la prima volta in Inghilterra nel 1918, questo romantico e brillante romanzo fu un grande successo. La sua fortuna editoriale dura ancora oggi ed è continuamente ristampato come piccolo classico dell'umorismo inglese nella tradizione di Oscar Wilde.
Anno: 2012
Editore: Elliot
Pagine: 249
Prezzo: € 15,00


La vita secondo Jane Austen. Cosa ho imparato dai suoi romanzi sull'amore, l'amcizia e le cose davvero importanti - William Deresiewicz
Quando William Deresiewicz, all'età di ventisette anni, scopre Jane Austen, è un giovane presuntuoso, sentimentalmente immaturo e persuaso che quei "romanzetti da femmine" non facciano di certo per lui. Pochi mesi dopo è un uomo trasformato: nelle pagine dei romanzi austeniani, infatti, scopre un mondo di verità e valori universali e impara a considerare la vita e i rapporti con le persone che lo circondano in chiave completamente diversa; impara a vivere intensamente e veramente, "Emma" gli insegna a "prestare attenzione alle piccole cose di ogni giorno"; grazie a "Orgoglio e pregiudizio" si accorge che, ebbene sì, "nessuno nasce perfetto"; "L'abbazia di Northanger" lo mette in guardia dal rischio di "dare per scontato ciò che si ha"; seguendo le peripezie dei protagonisti di Mansfield Park capisce che divertimento non è sinonimo di felicità; scopre il vero valore dell'amicizia leggendo "Persuasione"; e infine, accompagnato da "Ragione e sentimento", impara che amare significa crescere insieme. Questa è la commovente storia di un uomo che scopre Jane Austen, se ne innamora perdutamente e, grazie a lei, incontra la donna della sua vita. Storia di un'educazione sentimentale; percorso di crescita e di scoperta di sé e degli altri, attraverso le pagine dei sei romanzi austeniani; testimonianza dello straordinario potere della letteratura.
Anno: 2012
Editore: TEA
Pagine: 207
Prezzo: € 13,00 


Cos'è successo a Ellen? - Louise Douglas
Si può davvero sfuggire al proprio passato? Hannah ci ha provato, ma tutto, prima o poi, ritorna... Dopo una giovinezza costellata di difficoltà, Hannah è riuscita a costruirsi una vita serena e lavora come archeologa al museo di Bristol. Tutto sembra però crollare quando si ritrova davanti il volto di Ellen, la più cara amica della sua infanzia - più che una sorella per lei che non vedeva dal giorno del suo diciottesimo compleanno, ben venticinque anni prima. Perché Ellen è morta da tanto tempo. Così, almeno, le avevano detto... Hannah teme di essere preda di allucinazioni, ma quando il viso dell'amica le appare più volte in diverse situazioni, si convince che Ellen deve essere viva. E che la sta seguendo. Cosa le è successo veramente? E cosa vuole da lei? Nel tentativo di trovare pace, Hannah torna in Cornovaglia, nei luoghi in cui lei ed Ellen sono state bambine e adolescenti, e dove insieme a Jago, il fratello adottivo di Hannah e fidanzato di Ellen, hanno scoperto la difficoltà di vivere e la forza dirompente dell'amore.
Anno: 2012
Editore: Mondadori
Pagine: 385 
Prezzo: € 9,90


Un ballo ancoraUn ballo ancora - Katherine Pancol
Clara, Joséphine, Lucilie e Agnès sono cresciute in un anonimo sobborgo parigino negli anni Settanta condividendo l'infanzia e l'adolescenza, poi ognuna ha seguito la propria strada. Ma non si sono mai perse di vista e si ritrovano spesso: per confidarsi, ricordare il passato e ridere insieme. Quattro donne alle prese con la solitudine, il sesso, la fedeltà e il tradimento, i figli, il lavoro. E soprattutto l'amore. Cinica e dura in apparenza, in realtà fragile e insicura, Clara è legata a un uomo che non ama e vuole lasciare. Non riesce a dimenticare Rapha, il compagno della sua gioventù, diventato un artista di fama, con il quale ha avuto una relazione tempestosa e passionale. Figlia di panettieri, Josephine si è rifugiata fra le braccia di Ambroise, uno stimato chirurgo, conquistando un'elevata posizione sociale. Ma un'insoddisfacente vita amorosa la spinge, nonostante i tre figli, ad abbuffate di sesso con sconosciuti. Lucilie, la più raffinata e affascinante, frequenta il jet set con il marito ricchissimo ma vanesio, che preferisce le battute di caccia in Scozia a lei, inducendola così a tradirlo. Casalinga, madre di due figli, Agnès sembra la più tranquilla: in verità è tormentata da inquietudini che hanno profonde radici nel passato. Sarà una sconvolgente rivelazione a far esplodere il dramma. E l'amicizia che da anni le unisce rischierà di spezzarsi per sempre.
Anno: 2012
Editore: Dalai
Pagine: 273 
Prezzo: € 16,00


Anatomia dei fantasmi - Andrew Taylor
1786, Inghilterra. Il libraio John Holdsworth è un uomo messo a dura prova dalla sorte: suo figlio è morto e sua moglie, prima di suicidarsi nello stesso fiume che ha portato via il bambino, ha dato tutti i loro soldi a un'imbrogliona che diceva di poter contattare le anime. Esasperato e ormai sul lastrico, John si riduce a vendere libri come ambulante e pubblica un piccolo volume, "Anatomia dei fantasmi", per dimostrare al mondo che gli spiriti non esistono. Ma un giorno alla sua porta si presenta un uomo che gli propone un delicato incarico per conto di Lady Anne, una nobildonna con una ricca biblioteca in eredità, convinta che solo l'autore di "Anatomia dei fantasmi" possa aiutarla; suo figlio Frank infatti, studente del Jerusalem College di Cambridge, dopo aver visto lo spettro di una giovane donna annegata ha perso il proprio equilibrio mentale, e nessuno riesce più a comunicare con lui. Holdsworth si trova così proiettato nell'elitario e reticente ambiente del college, fra torbidi intrighi, arcani cerimoniali di società segrete, misteri notturni e legami inconfessabili: quando anche i suoi fantasmi tornano a farsi vivi, si rende conto che è necessario indagare e fare chiarezza prima che gli spiriti diventino più reali e pericolosi di quanto avesse immaginato.
Anno: 2012
Editore: Castelvecchi 
Pagine: 374
Prezzo: € 19,50


I vestiti delle donne - Isabella Bossi Fedrigotti
Un vestito protagonista contemporaneamente della crisi e della rinascita di un matrimonio. Un uomo, solo e di mezza età, che fìnge con se stesso di essere scapolo per scelta, trova la serenità solo quando osserva la propria vicina di casa. Una donna che non sa più come nascondere agli altri l'ingombro della propria solitudine, trasformatasi a poco a poco in prigione e fonte d'imbarazzo, salvata da una candida nevicata natalizia. Una ragazza assapora l'esistenza attraverso i colori, gli odori e i rumori che provengono dalla sua finestra affacciata sulla strada di un paesino di provincia. Una scrittura contigua alle cose. Un libro intimo che racconta qualcosa di ciascuno di noi.
Anno: 2012
Editore: Barbera
Pagine: 89
Prezzo: € 12,50


Elegia delle donne morte - Beatrice Monroy
Un fuoco devasta le montagne attorno alla città, qualcuno ne approfitta per dare fuoco al grande Archivio, memoria di una città senza nome, una città fantasma e clone di Palermo. Chi ha dato fuoco all'Archivio? E perché? Uno sparuto gruppo di donne si ritrova davanti al portone, la perpetua apre e le fa accomodare, le anziane hanno il velo in testa, le giovani no, tutte hanno lo sguardo impaurito e una gran fretta di confessarsi. A una a una si avvicinano al confessionale dove le attende il prete, nervoso anche lui, non gli hanno dato neanche il tempo di prendere il caffè. Parlano, parlano, si alzano e vanno a pregare davanti al Cristo appeso sull'altare con le carni sanguinanti. Sono donne che non ce l'hanno fatta, donne perdenti che, trovandosi a un bivio cruciale della loro vita, si sono ritratte affogando nel silenzio. Attraverso le confessioni si dipanano le storie di donne contemporanee di varie età, appartenenti a mondi diversi, tenute insieme dal ricordo di un incendio in un'estate di scirocco e narrate in un umido inverno d'abbandono.
Anno: 2011
Editore: Navarra editore 
Pagine: 112 
Prezzo: € 10,00



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