Si è conclusa a Torino il 4 maggio la XXV edizione del
premio che prende il nome dal celebre autore Italo Calvino. Il premio fu istituito
alla sua morte, nel 1985, con lo scopo di sondare il grande mare degli aspiranti
scrittori e tirarne fuori quelli più promettenti per aiutarli a mettere piede
nel mondo dell'editoria.
I finalisti dell'edizione del 2012 sono stati:
Simona Baldelli, Evelina e le fate
Marco Campogiani, Smalltown boy
Riccardo Gazzaniga, A viso coperto
Simone Giorgi, Il peggio è passato
Eugenio Giudici, Piccole storie
Paolo Marino, La casa di Edo
Michela Monferrini, Gennaio come
Fabrizio Pasanisi, Lo stile del
giorno
Potete trovare una breve trama di tutte le opere finaliste
scritta dalla giuria del premio Calvino qui: http://premiocalvino.it/?page_id=459
Ad aggiudicarsi il premio è A viso coperto di Riccardo Gazzaniga, con la seguente motivazione:
“..per la capacità di coinvolgere il lettore facendolo penetrare negli universi paralleli, e poco noti, delle forze dell’ordine e degli ultrà, illustrandoli con una complessa macchina narrativa caratterizzata dalla molteplicità di punti di vista e da una scrittura asciutta e scorrevole adeguata alla materia, non rifuggendo, coraggiosamente, dal mostrare luci e ombre di entrambi gli universi...” (fonte premiocalvino.it).
Riccardo, 36 anni, è Soprintendente della Polizia di
Stato e lavora a Bolzaneto, proprio per il reparto mobile chiamato a gestire
l'ordine pubblico negli stadi e nelle manisfestazioni. Chi meglio di lui poteva
raccontare del mondo di ultrà e poliziotti?
Il tema degli ultrà si fa particolarmente sentire in questi
giorni a causa degli avvenimenti della partita Genoa-Siena, o ancora a Pescara, dove
gli ultrà manifestano contro i rom. Ma non è un tema nuovo, essendo noti gli atteggiaenti violenti grazie al quale questi personaggi finiscono tra le prime pagine della cronaca. Ma cosa succede veramente negli
stadi? Quali sono i rapporti degli ultrà con le forze dell'ordine?
Riccardo Gazzaniga utilizza la sua esperienza e quella dei
colleghi per raccontarci le vicende di un gruppo di poliziotti alle prese con
gli ultrà del Genoa, offrendoci uno spaccato su questo mondo ai più
sconosciuto.
Oltre al vincitore, la giuria del premio Clavino ha deciso di
segnalare anche altri due racconti:
La casa di Edo di Paolo Marino:
Edo alla morte dei genitori si chiude nel suo appartamento
dove per un po’ grazie a un gruppo di bizzarri personaggi che vi approdano,
sembrerà prendere corpo una sorta di utopia; ma prevarranno le forze
disgreganti e Edo si ritroverà nella più estrema solitudine, attorniato dal
silenzio: il suo percorso è un viaggio verso il nulla.
Lo stile del giorno di Fabrizio Pasanisi
:
La grande storia fa da sfondo all’impegnativo doppio romanzo
biografico Lo stile del giorno, che ci illustra in parallelo, con grande
eleganza e acribia critica, le vite di Thomas Mann e Bertolt Brecht trovando
per loro, alla fine, un punto d’incontro.
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