mercoledì 9 maggio 2012

Novità: Panza e Prisenza di Giuseppina Torregrossa

Le libellule -le edizioni econimche della Mondadori che vogliono proporre perle di romanzi brevi al prezzo di 10.00 euro- tornano a colpire con un nuovo titolo. Questa volta potremo ritrovare in libreria l'autrice de Il conto delle minne e Manna e miele, ferro e fuoco, la scrittrice palermitana Giuseppina Torregrossa che ama imprimere i suoi romanzi di quella sicula ironia vecchio stampo, tra pomeriggi assolati e leziose vicende. A farla da padrone, questa volta, è il genere giallo di Panza e prisenza, uscito nei giorni scorsi in libreria e lungo solo 189 pagine, che si presenta succoso e gustoso come la bella arancia sulla copertina. 



Panza e prisenza - Giuseppina Torregrossa
Palermo. Un'estate caldissima. E tre poliziotti che più diversi non si potrebbe: il questore Lobianco, severo e forte, Rosario D'Alessandro detto Sasà - amante del cibo e delle donne, affetto da un curioso disturbo della lacrimazione che fa sì che pianga quando si eccita - e Marò Pajno, affascinante e volitiva, relegata in un noioso commissariato di quartiere. I tre sono uniti sin dai primi anni di servizio da un'amicizia più forte di tutto. Tanto che Marò, attratta da entrambi, ha finito per non concedersi a nessuno dei due... Nel medesimo volgere di giorni, Sasà viene incaricato di braccare un boss ricercato da anni e Marò si trova alle prese con un'indagine scottante: chi ha voluto uccidere sulla pubblica piazza uno dei più noti penalisti palermitani? Come se non bastasse, proprio nel momento in cui i due amici avrebbero più bisogno del suo autorevole appoggio, il questore Lobianco sembra preso da altre urgenze. Mentre il caldo avvolge ogni cosa, la barocca festa di Santa Rosalia ricopre le vie della città dei gusci crocchianti dei babbaluci e in riva al mare si levano le preghiere del Ramadan, a Sasà e Marò non resta che ritrovarsi, sera dopo sera, davanti a una tavola imbandita. "Che ti porto?" chiede lui ogni volta, "Panza e prisenza" risponde lei decisa, cioè: solo te stesso e il tuo appetito. Ogni cena una ricetta, preparata da Marò e servita a Sasà in un'atmosfera di speziata ambiguità. Ogni pasto un passo avanti nelle indagini e uno indietro nel gioco di seduzione...


foto autore
Giuseppina Torregrossa (Palermo, 1956) è madre di tre figli e vive tra la Sicilia e Roma, dove ha lavorato per più di vent'anni come ginecologa, occupandosi attivamente, tra le altre cose, della prevenzione e cura dei tumori al seno.

Nel 2007 ha pubblicato il suo primo romanzo, L'assaggiatrice (Iride - Rubbettino). Con il monologo teatrale Adele (Borgia Editore) ha vinto nel 2008 il premio opera prima "Donne e teatro" di Roma. Da Mondadori ha pubblicato Il conto delle minne (2009) e Manna e miele, ferro e fuoco (2011).

2 commenti:

  1. Di questa signora ho sempre sentito parlare più che bene, in particolare del "Il conto delle minne" però non so ... non mi ha mai convinto tanto da prendere un suo libro, forse quei titoli un po' dialettali.
    Magari con questo romanzo breve potrei darle un'occasione, del resto ultimamente leggo così poco che i romanzi brevi sono proprio quel che mi ci vuole :)

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  2. Essendo palermitana a me questi libri fanno più che piacere, ma spesso mi chiedo cosa ne pensi chi non è siciliano xD Ammetto che a me potrebbe fare un po' di antipatia =P

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Grazie per aver condiviso la tua opinione!

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