giovedì 31 maggio 2012

Sulle note di un libro (1): Norvegian Wood.Tokio Blues di Haruki Murakami

Nuova rubrica di Dusty pages in Wonderland, Sulle note di un libro è un appuntamento bisettimanale che vi parla del rapporto tra libri e musica. Curata da Miki, non potevamo non cominciare con un autore di classe: Haruki Murakami.




A cura di Miki



Per Murakami, la verità giace fuori dal mondo del linguaggio umano. I suoi romanzi spesso enfatizzano il valore della musica come antidoto alla ristrettezza delle parole dette. La musica ancora i mondi dei suoi personaggi e li illumina, e la discografia incastrata nei suoi scritti è una chiave per la loro interpretazione.
Henry Hitchings, Times Literary Supplement


Capita spesso di leggere un libro e di avere un motivetto in testa che ci suggestiona e ci guida nella varie fasi del romanzo. Poi esistono alcuni testi e alcuni autori che ci suggeriscono direttamente una colonna sonora e che sottolineano gli avvenimenti e i sentimenti dei personaggi con una o più canzoni. Questo è il caso di Haruki Murakami con il suo Tokyo Blues Norwegian Wood (1987), che prende la seconda parte del suo titolo italiano dall'omonima canzone dei Beatles, tratta dall'album Rubber Soul (1965).
E allora entriamo a suon di folk, rock-pop e musica classica nella vita di Toru, Kizuki, Naoko e Midori, quattro ragazzi alle prese con adolescenza e passaggio all'età adultà nella Tokyo del 1968, tra manifestazioni studentesche e problemi a relazionarsi: si va dalla lettura di una lettera cullata dal Miles Davis di Kind of Blue (1959) a Nowhere Man (1965), sempre tratto da Rubber Soul dei Beatles, che caratterizza l'esperienza nella casa di cura, fino ad arrivare al Claire de lune di Claude Debussy, romantica e misteriosa colonna sonora di un amore mai dimenticato.
La musica nei romanzi di Murakami, e in particolare in Norwegian Wood, è quasi un personaggio vero e proprio, che arricchisce l'interpretazione dell'intreccio e la percezione dei sentimenti contenuti nel libro e che, spesso e volentieri, ci parla al posto dei personaggi con una voce più chiara e forte di qualsiasi dialogo o descrizione. La delicata nota blu sottolinea l'atmosfera dell'intero libro ed è protagonista incontrastata dei pensieri e dell'anima di Naoko, fino a pervadere con la sua forza espressiva anche nel profondo degli altri personaggi, lasciando una sottile aura di malinconica nostalgia.
Per Haruki Murakami, classe 1949, da anni in sentore di un Premio Nobel non ancora arrivato, la musica è sempre stata fondamentale, quasi come le grandi casse JBL che servono per ascoltare i vecchi LP che riempiono le pareti della sua casa, circa diecimila tra jazz e musica classica. Forse non tutti sanno che il proficuo rapporto di Murakami con l'arte comincia in un negozio di dischi, dove lo scrittore lavorava per sbarcare il lunario, e prosegue nel 1974 quando con la moglie decide di aprire un jazz bar, il Peter Cat: qui l'autore di Norwegian Wood serve ai tavoli, sceglie musica per i clienti ed ascolta le loro storie, che gli saranno poi d'ispirazione per la sua lunga carriera. In particolare Noruwei No Mori, questo il titolo originale del romanzo, è stato scritto tra Atene, Sicilia e Roma, con nel walkman come sottofondo Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band, ottavo album dei Beatles.


Colonna sonora (in ordine di apparizione)
Norwegian Wood (This Bird Has Flown) - Beatles (Rubber Soul, 1965)
Waltz For Debbie - Bill Evans (1961)
Lemon Tree - Peter, Paul and Mary (1962)
Where Have All The Flowers Gone? - Joan Baez (1965)
Nowhere Man - Beatles (Rubber Soul, 1965)
Proud Mary - Creedence Clearwater Revival (1969)
Scarborough Fair - Simon & Garfunkel (1966)
Jumpin' Jack Flash - Rolling Stones (1968)
People Are Strange - Doors (Strange Days, 1967)
Honeysuckle Rose - Thelonius Monk (1957)
Kind of Blue - Miles Davis (Kind of Blue, 1959)
Dear Heart - Henry Mancini (1964)
Yesterday - Beatles (1965)
Something - Beatles (Abbey Road, 1969)
Here Comes The Sun - Beatles (Abbey Road, 1969)
Penny Lane - Beatles (1967)
Hey Jude - Beatles (1968)
Claire de lune - Claude Debussy (1890)
Raindrops Keep Falling On My Head - Burt Bacharach (1969)
Blue Velvet - Bobby Vinton (1963)
Eleanor Rigby - Beatles (Revolver, 1966)

Tokyo Blues Norwegian Wood - Haruki Murakami
Per le strade di Tokyo, affollato crocevia di solitudini, Toru e Naoko, due ragazzi non ancora ventenni, camminano insieme in silenzio. Non sanno cosa dirsi, o forse hanno paura, parlando, di sfiorare il segreto che li tiene sospesi in mezzo alla folla: il ricordo di una sconvolgente tragedia che qualche anno prima li ha legati e divisi per sempre. Una struggente storia d’amore ambientata nel clima inquieto del Sessantotto giapponese, tra lotte studentesche e passioni culturali e politiche. Scandito da una colonna sonora d’eccezione, dai Beatles ai Doors, da Bill Evans a Miles Davis, il libro è il racconto di un’adolescenza che già sfuma nel mito.






 Haruki Murakami
Haruki Murakami nasce a Kobe nel 1949 e si laurea a Tokyo con una tesi sul viaggio nel cinema americano. Per molti anni gestisce un jazz bar e nel 1979 vince il premio Gunzo con il suo libro d'esordio, Ascolta la canzone del vento. Oltre a scrivere numerosi romanzi e racconti, traduce importanti autori americani, tra cui Fitzgerald, Irving e Carver. Tokyo Blues Norwegian Wood, pubblicato in Giappone nel 1987, ha venduto, nel giro di un anno, un milione di copie.








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