martedì 28 agosto 2012

Sulle note di un libro (7) 1984 di George Orwell tra David Bowie e i Muse



A cura di Miki

Nel romanzo distopico per eccellenza 1984 George Orwell considerava la musica uno strumento di controllo politico. Mi chiedo cosa penserebbe quindi il Grande Fratello se sapesse che nel corso di circa 6 decenni il suo sistema di governo ha ispirato arte, canzoni e addirittura alcuni album. Negli anni '70, infatti, il re del glam rock David Bowie, rimasto folgorato dall'opera rivoluzionaria di Orwell, aveva deciso di allestire una rappresentazione teatrale ispirata a Nineteen Eighty-Four, ma non riuscì ad ottenere il permesso della moglie dello scrittore che non gli lasciò i diritti. Del materiale per questo "musical" sono rimaste alcune canzoni che potete ascoltare nel cd Diamond Dogs (RCA, 1974), un concept album basato in parte sul capolavoro di Orwell e in parte sulle fantasie di un mondo post-apocalittico in perfetto stile Bowie. Cominciamo con We Are The Dead, canzone antefatto basata sulla frase che il protagonista Winston Smith dice alla sua Julia e che rappresenta in un certo senso la loro storia d'amore e il loro continuo tentativo di emergere e rimanere a galla in un mondo cattivo. 

Bowie canta questo pezzo con una sottile malinconia, quasi a voler ricordare qualcosa di già passato, fino ad arrivare al finale, reso più particolare dai toni distorti e sofferti. Passiamo a 1984 che, con la sua chitarra wah wah, il suo ritmo irresistibile e le sue influenze funk e soul, rappresenta l'arresto e il drammatico interrogatorio di Winston ad opera di Mr. O'Brien, uno dei momenti culmine del libro. Qui David Bowie si sbizzarrisce, ci cattura nel suo mondo e ci racconta, in un crescendo di disperazione, un futuro apocalittico in cui il Grande Fratello ci può convincere di qualunque cosa dopo aver riempito il nostro cervello d'aria. Proseguiamo con il libro e arriviamo alla traccia Big Brother. In 1984 il lavaggio del cervello di Winston è ormai completo e il protagonista ama il Grande Fratello come tutti gli altri: per questo nella canzone Big Brother i toni sono più tranquilli e corali; finalmente il protagonista ha trovato qualcuno da seguire e in cui credere, qualcuno che può costruire per lui un grande rifugio di vetro dove vivere. Concludiamo questo viaggio nel mondo "totalitario" di Bowie con la canzone Chant of the Ever Circling Skeletal Family che, dopo aver ripetuto per sei volte le quattro frasi di cui è composta, si conclude con la ripetizione ossessiva del suono "bruh-bruh-bruh", prima sillaba della parola "brother", come se il disco si fosse rotto: questa traccia rappresenta con la sua follia l'effetto che i Due minuti d'odio hanno sulla mente dei cittadini di Oceania.



Facciamo ora un salto di oltre trent'anni, armiamoci di cuffie e ascoltiamo i Muse con il CD The Resistance, registrato sul lago di Como nel 2009 e vincitore di un Grammy come Best Rock Album nel 2011. Il quinto album in studio di Matthew Bellamy e soci è ispirato in larga parte al libro di George Orwell e, oltre alle tematiche politiche e sociali, ripercorre la storia d'amore tra Winston e Julia. Cominciamo con Uprising, il primo pezzo dell'album, una critica al potere, ai politici e alle banche. Ci soffermiamo poi sulla seconda traccia Resistance, brano più rappresentativo e terzo singolo estratto, che racconta gli incontri di Winston e Julia e di come valga la pena a volte di rischiare per amore: la voce di Bellamy e le chitarre alternano qui momenti di innata dolcezza a momenti più violenti e convinti in un crescendo di emozioni. Il terzo brano, Undisclosed Desires, è il preferito di Matt e anche il più diverso dal suono "Muse": racconta dei piccoli e grandi segreti che a volte gli innamorati condividono. 

E se la quarta traccia United States of Eurasia prende il suo nome da uno dei tre super stati di 1984 e racconta di una guerra inutile in cui le uniche vittime sono gli abitanti, la struggente Guiding Light riprende la storia d'amore tra Winston e Julia ed esplode in un assolo incredibilmente toccante. Arriviamo ora alla protesta di Unnatural Selection: il sesto pezzo di The Resistance ci rapisce con la sua grande energia e ci porta verso la settima traccia MK Ultra che stigmatizza il lavaggio del cervello e la manipolazione psicologica dei media e dei governi. Il ritmo rallenta invece con I Belong To You, cantata in parte in francese, che si conclude con un assolo di clarinetto: ritorna qui la tematica amorosa e l'importanza di questo sentimento. L'album si conclude con Exogenesis: Symphony, traccia divisa in tre parti, Overture, Cross Pollination e Redemption, suonata da un'orchestra di circa quaranta musicisti e ispirata a Rachmaninov, Richard Strauss, Chopin e ai Pink Floyd. La canzone racconta la storia di un'umanità stanca che lascia la terra per popolare un nuovo posto nell'universo: l'uomo inizia a porsi le classiche domande "chi siamo?" e "da dove veniamo?", comincia a sognare le stelle e finisce per cercare se stesso altrove dopo aver distrutto il bellissimo pianeta su cui è nato.



Nineteen Eighty-Four - George Orwell
L'azione si svolge in un futuro prossimo del mondo (l'anno 1984) in cui il potere si concentra in tre immensi superstati: Oceania, Eurasia ed Estasia. Al vertice del potere politico in Oceania c'è il Grande Fratello, onnisciente e infallibile, che nessuno ha visto di persona ma di cui ovunque sono visibili grandi manifesti. Il Ministero della Verità, nel quale lavora il personaggio principale, Smith, ha il compito di censurare libri e giornali non in linea con la politica ufficiale, di alterare la storia e di ridurre le possibilità espressive della lingua. Per quanto sia tenuto sotto controllo da telecamere, Smith comincia a condurre un'esistenza "sovversiva". Scritto nel 1949, il libro è considerato una delle più lucide rappresentazioni del totalitarismo.





George Orwell
George Orwell è nato a Motihari, nella regione indiana del Bengala, nel 1903. Il suo vero nome è Eric Arthur Blair. Nella prima giovinezza fu arruolato nella polizia imperiale indiana, dal 1922 al 1927, quando tornò in Europa. Questa esperienza gli ispirò il suo primo romanzo, Giorni in Birmania del 1934, in buona parte autobiografico. Entrò a far parte dell'esercito repubblicano spagnolo nel 1936, e vi restò in condizioni di vita pessime, fino al 1939, quando fu colpito da un proiettile e, dopo una rocambolesca fuga insieme alla moglie, sfuggì alle giustizie sommarie del riassestamento politico della nazione. Su quegli avvenimenti scrisse Omaggio alla Catalogna, un'autobiografia di guerra: accorata, evocativa, in cui già si intravede la grandissima chiarezza espressiva che l'ha reso celebre. Nel 1936 scrive Fiorirà l'aspidistra, un sentito romanzo contro il miraggio del perbenismo borghese. Nel 1937 scrive La strada per Wigan Pier, ambientato tra i minatori disoccupati dell'Inghilterra. L'ultima parte della sua vita è all'insegna della ribellione verso il potere, per la libertà del singolo e per combattere qualsiasi regime autoritario. In quest'ottica convergono i suoi due romanzi più celebri: La fattoria degli animali del 1945 e 1984 del 1949 (ma il titolo è l'anagramma dell'anno di scrittura del romanzo, il 1948). Morì a Londra nel 1950, immerso in una lotta contro il tempo per la pubblicazione di 1984. Oltre che romanziere, Orwell fu anche saggista e scrittore di articoli.

5 commenti:

  1. Questo articolo è semplicemente eccezionale (e poi io adoro i Muse =).
    Non vedo l'ora di leggere il prossimo.

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  2. Bellissimo articolo! Grande libro e grandi Muse...:)

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  3. Grazie mille a entrambe, anche io amo i Muse XD

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  4. Splendida questa rubrica e meraviglioso questo post! David Bowie forever ^_^

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  5. Sapevo del collegamento coi Muse, ma non ero assolutamente a conoscenza della storia dietro l'album di Bowie! :)
    "1984" è un libro meraviglioso (e inquietante) e secondo me l'album dei Muse, come sonorità, ci si "sposa" benissimo.

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