venerdì 3 agosto 2012

Il tempio degli Otaku: settantesimo appuntamento "Hotel"




A cura di Surymae Rossweisse

Salve a tutti, e benvenuti ad un'altra puntata de “Il tempio degli Otaku”. Le raccolte di racconti, queste sconosciute. Possono essere, nel peggiore dei casi, un'accozzaglia di scarti senza arte né parte, pubblicati spesso per motivi economici; oppure possono essere un utilissimo strumento per mostrare la bravura dell'artista, le sue influenze, ecc. Anche per noi lettori possono servire, in particolare per farci un'idea dell'autore e vedere se è la “nostra tazza di tè”.
Oggi parliamo di un mangaka coreano, che dopo anni di gavetta in patria ed in Giappone, soltanto di recente sta cominciando a farsi notare in Italia. La sua caratteristica principale è probabilmente la versatilità, come dimostrano gli editori che lo hanno portato nelle nostre fumetterie: Planet Manga, famosa per i suoi manga di grande successo commerciale, e J-Pop, che al contrario spesso punta più sui contenuti che sulle mere vendite. Ma adesso bando alle ciance: facciamo la conoscenza di Boichi, con i cinque racconti contenuti in “Hotel”. Buona lettura!

Hotel 7La prima storia è quella che dà il titolo alla raccolta, “Hotel”. L'inquinamento atmosferico e l'effetto serra stanno per portare i loro infausti frutti all'umanità: questa è, infatti, condannata all'estinzione a causa delle temperature sempre più proibitive. Come palliativo, viene proposta la creazione dell'Hotel, una torre dove verranno conservati campioni di DNA di tutte le specie viventi... a parte l'uomo, responsabile della tragedia. Chi se ne prenderà cura sarà un'intelligenza artificiale, Louis, completamente solo a parte i suoi ricordi.

Non c'è che dire, è un bel biglietto da visita. La storia è narrata dal punto di vista di Louis, ovviamente asettico perché non si tratta di un essere umano. Nonostante tutto, però, c'è sempre un sottofondo di malinconia: il vedere la Terra rovinarsi inesorabilmente, con la sua popolazione, e la perdita delle persone che si sono presi cura di lui, come il “padre” o la ragazza che lo ha battezzato con quel nome.
Il tema narrato è fin troppo di attualità, e non c'è da escludere che in un lontano – molto lontano, si spera – futuro accadranno fatti del genere. Facciamo gli scongiuri e passiamo alla prossima storia...

Hotel 8Present”. Durante le feste natalizie, una studentessa, Hanako, si dichiara al suo insegnante, portandogli un regalo. E non importa se lui la rifiuta per il suo status: non sarà studentessa per sempre.
Anni dopo, Hanako ed il suo ex insegnante sono sposati; purtroppo, però, ancora per poco. La donna è gravemente malata, nonostante tutte le operazioni tecnologiche a cui è stata sottoposta: le restano soltanto pochissimi giorni da vivere. Come reagirà suo marito?

Devo ammettere che quando ho letto le prime pagine, ho temuto il peggio. Di relazioni più o meno torbide tra insegnanti e studenti i manga sono pieni; non ci tenevo proprio a leggerne un'altra. Ma Boichi mi ha preso in contropiede, perché si è concentrato sugli eventi di decenni dopo. Nelle ultime pagine, inoltre, c'è anche un colpo di scena molto interessante; un po' stucchevole, forse... ma questo lo vedrete voi, se lo leggerete.
L'introspezione psicologica è molto curata, in particolare Hanako, la cui crescita da ragazzina a donna è ben evidenziata. Anche gli altri personaggi comunque regalano soddisfazioni, come l'insegnante o il padre di quest'ultimo.

Tutto questo è stato fatto per il tonno”. Uno dei più nitidi ricordi d'infanzia di Jun Shiozaki è il mangiare del tonno in un ristorante con il padre. Non è granché, direte voi, ed invece no: perché quello era uno degli ultimi tonni al mondo, estinti per l'eccessivo consumo. L'incontro ha lasciato talmente il segno che Jun decide di dedicare la sua vita alla salvezza del pesce, per far sì che tutti possano assaggiare quella prelibatezza. Questo è il resoconto tragicomico dei suoi tentativi.

Hotel 6Collegato per argomento ad “Hotel”, “Tutto questo...” ha anche il comune il fatto di essere uno dei migliori racconti della raccolta. Il ritmo è incalzante, ed è divertente osservare la delirante catena di eventi che nasce dal pio desiderio di mangiare del tonno. Nella cinquantina di pagine di cui è composta la storia, infatti, succederà di tutto... e ci sarà anche spazio per commuoversi. La dedizione di Jun alla causa è esagerata per motivi di comicità, ma ha delle radici profonde e plausibili, che lo rendono un personaggio ottimamente caratterizzato.
Tra le righe del racconto si può leggere uno spiccato messaggio ambientalista, e una critica nei confronti del Giappone, uno dei maggiori consumatori di tonni al mondo. Garantito, non guarderete più questo pesce con gli stessi occhi.






Hotel 5Stephanos”. Una ragazzina rimane incinta; gli accertamenti medici, però, rivelano un'altra verità: una forma tumorale. Quale corrisponderà a realtà? La risposta sarà al di là di ogni teoria razionale...
Secondo me, questa storia – pur non essendo tra le migliori della raccolta, e nemmeno adatta agli stomaci più deboli – riassume al meglio le varie anime di Boichi. Abbiamo l'ennesimo colpo di scena imprevedibile, la storia che parte in sordina per poi esplodere nella sua drammaticità, i personaggi delineati con pochi colpi, ma di sicuro effetto, anche se negativi... e ovviamente, la volontà di intrattenere. Sintetizzare l'opera di un autore in una ventina di pagine: un'impresa piuttosto difficile, eppure il nostro c'è riuscito.

Diadem”. Un classico canovaccio fantasy: Lilith vive con il padre sotto l'oppressione di un malvagio impero. Le ultime parole dell'uomo la spingono, come non mai, a combattere sempre per la libertà. Non importa quanto siano superiori le forze del nemico, ed ardue le battaglie: un giorno la dea del vento del nord, che protegge la libertà, l'aiuteranno. Ci sarà un lieto fine all'epopea della nostra?


Hotel 2

La storia non è molto originale, ed il consueto plot twist non colpisce perché era evidente sin dalle prime pagine. Non aiuta la breve durata, che toglie molto dalle motivazioni di Lilith e – cosa ancora più grave – dell'impero nemico. Non viene mai spiegato perché sia così malvagio, né per la precisione in che cosa consista la sua organizzazione. Tutto quello che vediamo è qualche battaglia – nemmeno troppo approfondita – e basta. Con il doppio, forse anche di più, delle pagine a disposizione sarebbe potuto essere un gioiellino. L'unica nota positiva: la storia è tutta a colori...

Il tratto di Boichi è moderno ed accurato. Le fisionomie, pur essendo molto simili fra loro – soprattutto quelle femminili – sono fatte bene dal punto di vista delle proporzioni. Vengono usati diversi retini per sfumare, quasi sicuramente anche un pizzico di computer graphic, ma l'effetto non è mai pesante o invadente. I colori, poi, sono usati con intelligenza: tonalità naturali, gradevoli alla vista, che si adattano perfettamente a quanto narrato. E', in sostanza, uno stile personale, che si staglia dalla massa anche se all'apparenza non propone niente di nuovo. Un po' come le storie raccontate in questo volume...

...E per oggi è tutto, cari amici. Arrivederci alla prossima settimana, con “Il tempio degli Otaku”!


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