E' Amos Oz il vincitore della nona edizione del Premio Giuseppe Tomasi di Lampedusa, svoltasi giovedì 9 agosto alle 20.30 sullo sfondo agrigentino del Palazzo Filangeri di Cutò a Santa Margherita di Belice.
Lo scrittore gerusalemita, che da anni parla nei suoi libri del conflitto arabo-israeliano -presente anche nell'opera per cui è stato premiato, "Il monte del cattivo consiglio"-, ha espresso alle telecamere la convinzione che questo possa un giorno risolversi, seppur con molto tempo e molti sforzi.
"La letteratura si può fare strumento di comunicazione di alcuni temi, come la pace, la convivenza pacifica tra uomini diversi che si combattono. Amos Oz è un uomo che ha preso partito, e il partito di quest'uomo è l'umanità", ha dichiarato invece Tanino Bonifacio, direttore scientifico del premio.
La giuria, presieduta da Gioacchino Lanza Tomasi, figlio adottivo dell'autore de Il Gattopardo, ha voluto sottolineare, oltre che l'intento di promuovere i temi pacifisti, la vocazione internazionale del premio, che negli anni scorsi è stato conferito anche a Abraham B. Yehoshua, Tahar Ben Jelloun e Kazuo Ishiguro.
Alla manifestazione, condotta da Rosanna Cancellieri, erano presenti personalità di spicco come Katia Ricciarelli, Mariano Deidda e Luca Zingaretti, l'attore che ha impersonato per anni in una nota fiction televisiva -ed impersona attualmente- il personaggio del Commissario Montalbano, nato dalla penna del siciliano Andrea Cammilleri. Zingaretti, che ha parlato della Sicilia come di una terra ricca di contrasti, ha letto ed interpretato durante la serata uno stralcio de La sirena, racconto di Tomasi di Lampedusa.
Il monte del cattivo consiglio Amos Oz
"La letteratura si può fare strumento di comunicazione di alcuni temi, come la pace, la convivenza pacifica tra uomini diversi che si combattono. Amos Oz è un uomo che ha preso partito, e il partito di quest'uomo è l'umanità", ha dichiarato invece Tanino Bonifacio, direttore scientifico del premio.
La giuria, presieduta da Gioacchino Lanza Tomasi, figlio adottivo dell'autore de Il Gattopardo, ha voluto sottolineare, oltre che l'intento di promuovere i temi pacifisti, la vocazione internazionale del premio, che negli anni scorsi è stato conferito anche a Abraham B. Yehoshua, Tahar Ben Jelloun e Kazuo Ishiguro.
Alla manifestazione, condotta da Rosanna Cancellieri, erano presenti personalità di spicco come Katia Ricciarelli, Mariano Deidda e Luca Zingaretti, l'attore che ha impersonato per anni in una nota fiction televisiva -ed impersona attualmente- il personaggio del Commissario Montalbano, nato dalla penna del siciliano Andrea Cammilleri. Zingaretti, che ha parlato della Sicilia come di una terra ricca di contrasti, ha letto ed interpretato durante la serata uno stralcio de La sirena, racconto di Tomasi di Lampedusa.
Gerusalemme alla vigilia di quel fatidico 1948 che segnò la nascita dello stato ebraico è la vera protagonista di queste tre novelle racchiuse sotto il titolo de "Il monte del cattivo consiglio" e unite da un sapiente filo conduttore. Oz evoca qui, infatti, l'atmosfera tutta particolare che animava la città ebraica in quel periodo, e la narra attraverso lo sguardo di sé bambino, incarnato in diversi personaggi. La prima novella, che dà il titolo al libro, è un testo molto caro all'autore, che egli considera come una prima stesura di "Una storia di amore e di tenebra". C'è una piccola famiglia gerosolimitana, con un bambino timido, un padre veterinario, una madre enigmatica che alla fine abbandonerà tutti e tutto. Uri, il protagonista de "Il signor Levi", si guarda intorno nel suo piccolo quartiere popolato di personaggi strani, a volte misteriosi. La guerra d'indipendenza è alle porte. Questo lo sa anche il dottor Emanuel, che in "Nostalgia" scrive lunghe lettere a Mina, una donna che ha amato. Lui è molto malato, sa che vedrà solo una piccola porzione di futuro. Per intanto le racconta il presente convulso, trepidante e pure carico di malinconia, che Gerusalemme viveva in quei giorni.
Pagine: 231
Prezzo € 17,00
Editore Feltrinelli
EAN 9788807018695
Amos Oz (Gerusalemme 1939) ha scritto romanzi, saggi e libri per bambini. Attualmente vive nella città israeliana di Arad e insegna letteratura all’Università Ben Gurion del Negev. Con Feltrinelli ha pubblicato: Conoscere una donna (2000), Lo stesso mare (2000), Michael mio (2001), La scatola nera (2002), Una storia di amore e di tenebra (2003), Fima (2004), Contro il fanatismo (2004), D’un tratto nel folto del bosco (2005), Non dire notte (2007), La vita fa rima con la morte (2008), Una pace perfetta (2009), Scene dalla vita di un villaggio (2010), Una pantera in cantina (2010) e Il monte del Cattivo Consiglio (2011). Ha vinto i premi Catalunya e Sandro Onofri nel 2004, Principe de Asturias de Las Letras e Fondazione Carical Grinzane Cavour per la Cultura Euromediterranea nel 2007, Primo Levi e Heinrich Heine nel 2008, Salone Internazionale del Libro nel 2010. I suoi lavori sono tradotti in 41 lingue e il suo ultimo libro, Scene dalla vita di un villaggio, è stato incluso dal “New York Times” nella lista dei migliori libri del 2011.
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