
A cura di Surymae Rossweisse
“C'era una volta Pollon”, come è
stato chiamato qui, è un'opera comica; quella di cui andiamo a parlare oggi,
però, non parla affatto di argomenti divertenti. In questo volumetto unico –
naturalmente mai pubblicato in Italia, ci mancherebbe... - approfondiamo il
lato “più oscuro” dell'autore: le sue
ripetute depressioni, che lo hanno portato a fuggire di casa per ben due
volte, e in seguito l'alcolismo. Triste, vero? Ma il manga non è così
deprimente come pensate... ecco a voi “Disappearance
Diary” di Hideo Azuma!
Come già detto, il volume
racconta delle parti più drammatiche della vita del mangaka, pur non
rinunciando all'umorismo e alla leggerezza. Vediamo così la sua prima
sparizione, avvenuta nel 1989, e come si adatta alla vita “selvaggia”. La
seconda fuga, nel 1992, dove riesce a trovare un lavoro stabile: però, sente
forte la nostalgia del lavoro di fumettista.
“Disappearance Diary” non è un manga deprimente, pieno di autocommiserazione,
e questo senza dubbio giova molto alla sua godibilità. Ci si aspetterebbe che,
almeno nel caso delle fughe, ti venga narrato il perché di queste drastiche
decisioni, ma così non avviene, o comunque non in maniera dettagliata. Qualche parola
a riguardo viene spesa, ovviamente, soprattutto nell'intervista che si ritrova
alla fine dell'edizione inglese.
In ogni caso, il malessere di
Azuma è sempre tra le righe, anche se cerca di ricacciarlo più a fondo che può
con il tratto morbido e buffo. Le ragioni? Vediamole con le sue stesse parole:
“Questo manga ha un approccio positivista alla vita, quindi è stato creato
rimuovendo il maggior realismo possibile. E' difficile disegnare
realisticamente, e poi rende le cose deprimenti!” E' senza dubbio la scelta
migliore, perché l'argomento narrato è così triste che probabilmente con
un'altra modalità narrativa sarebbe stato piuttosto arduo da leggere.
Per quanto riguarda la storia narrata, si divide in tre settori:
“Camminando di notte”, “Camminando in città” ed infine “Reparto alcolisti”.
“Camminando in città” è la parte
più lunga, forse anche troppo. Qui i
riflettori si accendono sul nuovo lavoro del mangaka, l'addetto ai tubi del gas,
in particolare su un collega, Yanai,
che passa tutto il tempo a parlare di donne e che nessuno sopporta.
Inoltre, rispetto alla prima
parte, c'è una differenza: il nostro sente nostalgia di casa, soprattutto del
suo vero lavoro. Durante quel periodo pubblica delle strisce comiche sui suoi
nuovi comici, e ciò rinfocola in lui il rimpianto di non fare più manga.
“Reparto alcolisti”, parla,
neanche troppo a sorpresa, delle circostanze del suo ricovero. Già dall'inizio
del primo capitolo lo vediamo in preda all'alcolismo, dove per evitare i
postumi delle sbronze... beve ancora di più, fino a bere tutto il giorno. La situazione precipita in fretta, con
delle allucinazioni visive/uditorie, e proprio per questo Azuma aumenta
ancora di più le dosi, fino a quando si rende necessario la degenza in
ospedale.
… Come già accennato, il tratto di Hideo Azuma è caricaturale e
morbido, anche se si intravede una certa tecnica nell'uso dei retini – che
donano delle ottime sfumature alle tavole – e negli sfondi. I personaggi,
invece, sono disegnati in maniera semplicissima, tant'è che alcuni si
assomigliano anche di fisionomia. Difficile capire quanto sia voluto e quanto
no...
...E per oggi è tutto, cari
amici. Arrivederci alla prossima settimana, con “Il tempio degli Otaku”!
Ciao!!! Sono Arianna, una ragazzina di 12 anni e adoro leggere. Il tuo blog è carino sai??? Ti dispiace se lascio qualche commentino quà e là??? Aspetto risposta. Ciao!!!
RispondiEliminaMa certo cara, puoi lasciare tutti i commenti che vuoi ^^
RispondiEliminaQuesto manga in effetti non lo conosco. Devo però dire che ho sia Pollon che Nanà supergirl e forse perchè già conoscevo i cartoni animati, entrambi i fumetti non mi hanno lasciato nulla. Non mi sono piaciuti quasi per niente.
RispondiEliminaGrazie Malitia!!! Cosa ti piace leggere?? A me i fantasy e i libri di avventura... ^_^
RispondiElimina@micia: io adoravo il cartone animato di Pollon *-*
RispondiElimina@Arianna: Io sono di gusti molto difficili ma vado quasi sempre d'accordo con i classici ^^