L'immagine di Edgar
Allan Poe (1809-1849) che conosciamo meglio è indelebile e ricorda in un certo
senso proprio un corvo letterario: completo scuro, capelli e occhi neri. Quasi
duecento anni dopo, l'anima tormentata del poeta dell'incubo rivive in musica grazie
a Lou Reed, cantante e artista trasformista che non ha mai smesso di cercare
nuovi spunti e ispirazioni: manco a farlo apposta anche lui occhi e capelli
scuri e, visto che gli anni sono passati, chiodo nero di pelle, a sottolineare
la sua anima rock. Nel 2001, l'ex leader dei Velvet Underground mette in scena,
con la collaborazione del visionario regista Robert Wilson, lo spettacolo
teatrale POEtry, vero e proprio omaggio al mondo oscuro e malinconico di
Edgar Allan Poe: questo musical mette insieme i racconti dello scrittore, tra
cui non mancano The Fall of the House of Usher, The Raven e The
Pit and the Pendulum, alcune canzoni scritte da Lou, riferimenti biografici
e strumenti di ogni tipo, dal violoncello alla chitarra acustica, fino ad
arrivare al didgeridoo e al piano. L'apporto della straordinaria arte di Robert
Wilson, grazie all'ambientazione surreale e alle luci che variano di colore ed
intensità, ricrea sul palcoscenico un'atmosfera a metà tra terrore, ricerca
personale e, perché no, ironica visione della condizione umana e dei suoi
aspetti più bui.
Visto il successo
dello spettacolo teatrale, nel 2003 il cantante decide di pubblicare The
Raven, un concept album dal sapore decadente dove raccoglie le nuove
canzoni, le letture ed alcuni suoi brani da lui rivisitati ed interpretati:
Edgar e Lou, nonostante la lontananza nei secoli, ripercorrono insieme i propri
demoni e le ossessioni che li accomunano.
Mr. Reed coglie
perfettamente lo spirito dell'opera di Poe, modifica i testi senza stravolgere
i significati e aggiunge tutto quello che l'ispirazione gli suggerisce: e
allora troviamo stralci di Annabel Lee, la Lenore di The Raven,
una versione allucinata e distorta di The Fall of the House of Usher, il
duetto arrabbiato e dalle sonorità blues con The Blind Boys of Alabama in I
Wanna Know (ispirata a The Pit and the Pendulum), fino ad arrivare a
Who Am I? (Tripitena's Song), che ci regala una delle frasi più
vere dell'album: "One thinks of what one hoped to be and then faces
reality".
Il disco vanta
inoltre la partecipazione di David Bowie in Hop Frog e di attori di fama
mondiale, tra cui Willem Dafoe, voce in The Conqueror Worm, The Raven,
The Cask e Prologue, e Steve Buscemi, che recita in Broadway
Song, Old Poe e The Cask.
A conclusione del
progetto, nel 2003 esce in Italia per Einaudi anche The Raven (pp. 190,
25,00 euro), libro illustrato dall'artista italiano Lorenzo Mattotti:
all'interno troviamo sia le interpretazioni di Lou Reed che le poesie originali
di Poe, valorizzate ancora di più dalle immagini di terrore e bellezza
realizzate per l'occasione da Mattotti: «Rielaborare Poe su suggerimento di
Robert Wilson è stata una delle piú grandi opportunità ed esperienze che abbia
mai vissuto (...) Poi è arrivata l'idea finale. Ho visto la maestria del grande
Lorenzo Mattotti. Non potevo avere le scene di Bob, ma perché non illustrare
queste pagine con l'aggraziata energia e la passione di Lorenzo? Il connubio
tra parola e immagine è difficile come ogni unione. La fusione di sensibilità
diverse è stata in incubazione da Roma a Parigi ad Amburgo, fino a trovare
dimora nelle pagine e fra le illustrazioni di questo libro».
Per chi fosse
interessato al disco ne esistono due versioni, entrambe facilmente reperibili:
la prima è composta da due dischi, la seconda da uno solo ed è una sorta di
best of dei brani contenuti nella prima.
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