martedì 9 aprile 2013

Sulle note di un libro (15): POEtry e The Raven - Lou Reed interpreta Edgar Allan Poe







L'immagine di Edgar Allan Poe (1809-1849) che conosciamo meglio è indelebile e ricorda in un certo senso proprio un corvo letterario: completo scuro, capelli e occhi neri. Quasi duecento anni dopo, l'anima tormentata del poeta dell'incubo rivive in musica grazie a Lou Reed, cantante e artista trasformista che non ha mai smesso di cercare nuovi spunti e ispirazioni: manco a farlo apposta anche lui occhi e capelli scuri e, visto che gli anni sono passati, chiodo nero di pelle, a sottolineare la sua anima rock. Nel 2001, l'ex leader dei Velvet Underground mette in scena, con la collaborazione del visionario regista Robert Wilson, lo spettacolo teatrale POEtry, vero e proprio omaggio al mondo oscuro e malinconico di Edgar Allan Poe: questo musical mette insieme i racconti dello scrittore, tra cui non mancano The Fall of the House of Usher, The Raven e The Pit and the Pendulum, alcune canzoni scritte da Lou, riferimenti biografici e strumenti di ogni tipo, dal violoncello alla chitarra acustica, fino ad arrivare al didgeridoo e al piano. L'apporto della straordinaria arte di Robert Wilson, grazie all'ambientazione surreale e alle luci che variano di colore ed intensità, ricrea sul palcoscenico un'atmosfera a metà tra terrore, ricerca personale e, perché no, ironica visione della condizione umana e dei suoi aspetti più bui.
Visto il successo dello spettacolo teatrale, nel 2003 il cantante decide di pubblicare The Raven, un concept album dal sapore decadente dove raccoglie le nuove canzoni, le letture ed alcuni suoi brani da lui rivisitati ed interpretati: Edgar e Lou, nonostante la lontananza nei secoli, ripercorrono insieme i propri demoni e le ossessioni che li accomunano.
Mr. Reed coglie perfettamente lo spirito dell'opera di Poe, modifica i testi senza stravolgere i significati e aggiunge tutto quello che l'ispirazione gli suggerisce: e allora troviamo stralci di Annabel Lee, la Lenore di The Raven, una versione allucinata e distorta di The Fall of the House of Usher, il duetto arrabbiato e dalle sonorità blues con The Blind Boys of Alabama in I Wanna Know (ispirata a The Pit and the Pendulum), fino ad arrivare a Who Am I? (Tripitena's Song), che ci regala una delle frasi più vere dell'album: "One thinks of what one hoped to be and then faces reality".
Il disco vanta inoltre la partecipazione di David Bowie in Hop Frog e di attori di fama mondiale, tra cui Willem Dafoe, voce in The Conqueror Worm, The Raven, The Cask e Prologue, e Steve Buscemi, che recita in Broadway Song, Old Poe e The Cask.
A conclusione del progetto, nel 2003 esce in Italia per Einaudi anche The Raven (pp. 190, 25,00 euro), libro illustrato dall'artista italiano Lorenzo Mattotti: all'interno troviamo sia le interpretazioni di Lou Reed che le poesie originali di Poe, valorizzate ancora di più dalle immagini di terrore e bellezza realizzate per l'occasione da Mattotti: «Rielaborare Poe su suggerimento di Robert Wilson è stata una delle piú grandi opportunità ed esperienze che abbia mai vissuto (...) Poi è arrivata l'idea finale. Ho visto la maestria del grande Lorenzo Mattotti. Non potevo avere le scene di Bob, ma perché non illustrare queste pagine con l'aggraziata energia e la passione di Lorenzo? Il connubio tra parola e immagine è difficile come ogni unione. La fusione di sensibilità diverse è stata in incubazione da Roma a Parigi ad Amburgo, fino a trovare dimora nelle pagine e fra le illustrazioni di questo libro».
Per chi fosse interessato al disco ne esistono due versioni, entrambe facilmente reperibili: la prima è composta da due dischi, la seconda da uno solo ed è una sorta di best of dei brani contenuti nella prima.

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