Dal 15 al 17 aprile ha avuto luogo a Earls
Court la 42° edizione della “London Book
Fair”, la fiera del libro di Londra, uno degli eventi di editoria più
importanti per quanto riguarda la negoziazione
di diritti d’autore, vendita e distribuzione di contenuti, non solo legati
alla stampa ma anche a musica, cinema e prodotti digitali.
Mentre il pubblico ha
potuto seguire una serie di eventi e seminari (più di 250 in tre giorni) sul
ruolo dell’editoria, sulle nuove forme educative, sui prezzi e sui libri
digitali, le case editrici hanno acquistato e venduto i diritti per la
pubblicazione delle novità editoriali nei rispettivi Paesi.
Ben 1467 gli espositori presenti,
provenienti da 61 Paesi. L’Italia è stata rappresentata da 36 marchi
fra case editrici, agenzie letterarie e fiere di settore, di cui 19 riuniti
nello stand collettivo organizzato dall’AIE (Associazione Italiana Editori) e
dall’ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione
delle imprese italiane.
Ecco qualche dato più
specifico riguardo alle compravendite portate avanti dalle case editrici
italiane:
![](http://d.gr-assets.com/books/1363055080l/17448960.jpg)
Sempre
Sperling & Kupfer ha programmato un’uscita per il 2014 acquisendo il nuovo libro di Hillary Clinton, nel
quale la politica americana parlerà dei suoi anni come Segretario di Stato, e il
libro "7000 Universes: how the language we speak shape
the ways we think"
di Lera Boroditsky.
E ancora: “Falling into you” di Jasinda Wilder, romanzo “new adult”,
“Les gens Heureux lisent et boivent
du café” di Agnés Martin-Lugand,
un self-published francese di successo, e infine “Nymphs”, un romanzo legato a una serie tv che probabilmente
sbarcherà in Italia nei prossimi anni, che vede protagoniste tre ragazze che
scoprono di essere Ninfe, creature di un altro mondo che sono letali per i
maschi, che uccidono ogni volta che vanno a letto con loro.
![](http://www.panorama.it/images/mondo/17123815-1/Talebani.-Io-sono-Malala_h_partb.jpg)
Passiamo al gruppo
Rcs Libri: Rizzoli ha
acquistato il primo libro a firma di José Mourinho, Il mio calcio, in uscita in autunno, e la trilogia fantasy Half
Bad dell’inglese Sally Green
(che sarà pubblicato nel 2014). Bompiani ha scelto due esordienti: Etta and Otto and Russel and James
di Emma Hooper e The
Miniaturist di Jessie Burton. Dopo un’asta tra i maggiori
editori italiani, Fabbri Editore si
è aggiudicato Wool di Hugh
Howey, romanzo autopubblicato su Amazon e divenuto in breve tempo un
bestseller.
Rizzoli, marchio di punta del gruppo Rcs Libri, ha anche venduto in Brasile e in tutti i paesi di lingua spagnola la
prima trilogia erotica italiana, Io
ti guardo, Io ti sento e Io ti voglio, firmata da Irene Cao.
Finiamo la rassegna
delle case italiane con Piemme, che
ha acquisito il romanzo "You
should have known" di William Morris, mentre passando
alla non fiction sono stati comprati i diritti del francese "Le maestro: A la recherche de la
musique des camps (1933-1945)", che racconta come la musica e
l'arte sopravvivano anche agli orrori della guerra e dei campi di
concentramento. Non poteva mancare Papa Francesco, in queste
settimane grande protagonista anche in libreria: Piemme ha acquisito una raccolta
di citazioni che uscirà a maggio in Inghilterra: "Pope Francis in his Own Words" di Julie Schwietert Collazo e Lisa Rogak.
![]() |
La scrittrice turca Elif Şafak |
Quest’anno il Paese Ospite alla Fiera è stato la Turchia, che ha avuto la possibilità
di far tradurre in inglese oltre 100 titoli, grazie ad un investimento negli
ultimi anni nel settore editoriale attraverso un articolato programma culturale
e professionale.
La star letteraria turca non è stata, come ci si poteva aspettare, il
premio Nobel Orhan Pamuk (che anzi è stato assente illustre), ma Elif Shafak, che assieme a Pamuk è
probabilmente l’unico autore turco ad essere ben conosciuto dai lettori
anglofoni.
La Turchia, a
differenza del Vecchio Continente, ha un’economia in crescita annua del 3%, ed
è sorprendente che il settore editoriale
nell’ultima decade abbia avuto una crescita del 300%, come ha ricordato Münir
Üstün Association of Press and Publishing, mentre Metin Celal della Turkish
Publishers Association ha aggiunto che la Turchia ha 1790 case editrici per una produzione annua (nel 2012) di 480 milioni di copie (di cui 68 milioni
di libri del settore culturale).
La censura, spesso all’estero
attribuita al paese turco, in realtà non è più attiva che nel resto del mondo.
Ne è prova il fatto che “Cinquanta sfumature di grigio” di E.L. James sia al
primo posto anche in Turchia fra le pubblicazioni internazionali.
Fra i volumi di produzione turca
venduti alla Fiera troviamo ai primi posti una serie di libri relativi alla
salute e alle diete, come The
Karatay Diet di Karatay Mutfagi.
Per quanto riguarda i romanzi il
problema più arduo per la vendita di libri turchi all’estero è la scarsità di
traduttori. Proprio per questo motivo il governo turco supporta TEDA, un fondo
destinato alle traduzioni che dal 2008 ha finanziato la trasposizione in lingua
straniera di 1300 volumi (di cui 800 già pubblicati, soprattutto da editori inglesi
e tedeschi).
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