domenica 28 aprile 2013

London Book Fair 2013: tra New adult, autobiografie e self-published, con un occhio alla Turchia






Dal 15 al 17 aprile ha avuto luogo a Earls Court la 42° edizione della “London Book Fair”, la fiera del libro di Londra, uno degli eventi di editoria più importanti per quanto riguarda la negoziazione di diritti d’autore, vendita e distribuzione di contenuti, non solo legati alla stampa ma anche a musica, cinema e prodotti digitali.
Mentre il pubblico ha potuto seguire una serie di eventi e seminari (più di 250 in tre giorni) sul ruolo dell’editoria, sulle nuove forme educative, sui prezzi e sui libri digitali, le case editrici hanno acquistato e venduto i diritti per la pubblicazione delle novità editoriali nei rispettivi Paesi.
Ben 1467 gli espositori presenti, provenienti da 61 Paesi. L’Italia è stata rappresentata da 36 marchi fra case editrici, agenzie letterarie e fiere di settore, di cui 19 riuniti nello stand collettivo organizzato dall’AIE (Associazione Italiana Editori) e dall’ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.
Ecco qualche dato più specifico riguardo alle compravendite portate avanti dalle case editrici italiane:

Sperling & Kupfer si è aggiudicata i diritti per la pubblicazione nel nostro Paese del thriller svedese Chain of Events di Fredrick T. Olsson (la Warner Bros ne ha opzionato i diritti cinematografici). Lo stesso editore ha acquistato anche i diritti per l’autobiografia dell’attore Billy Crystal e la guida ai segreti di “Inferno”, il nuovo libro di Dan Brown (edito da Mondadori).

Sempre Sperling & Kupfer ha programmato un’uscita per il 2014 acquisendo il nuovo libro di Hillary Clinton, nel quale la politica americana parlerà dei suoi anni come Segretario di Stato, e il libro "7000 Universes: how the language we speak shape the ways we think" di Lera Boroditsky.

E ancora: “Falling into you” di Jasinda Wilder, romanzo “new adult”, “Les gens Heureux lisent et boivent du café” di Agnés Martin-Lugand, un self-published francese di successo, e infine “Nymphs”, un romanzo legato a una serie tv che probabilmente sbarcherà in Italia nei prossimi anni, che vede protagoniste tre ragazze che scoprono di essere Ninfe, creature di un altro mondo che sono letali per i maschi, che uccidono ogni volta che vanno a letto con loro.


Garzanti ha risposto puntando su uno dei titoli più ambiti, Io sono Malala, l’autobiografia di Malala Yousafzai, giustificando la scelta in questo modo: “Malala è diventata un emblema di coraggio nella difesa delle proprie idee e del proprio diritto a crescere attraverso l’acquisizione di strumenti culturali. Quel coraggio che un libro come questo può trasmettere ai giovani, e non solo”. La pubblicazione del romanzo avverrà in autunno, in contemporanea in tutto il mondo.

Passiamo al gruppo Rcs Libri: Rizzoli ha acquistato il primo libro a firma di José Mourinho, Il mio calcio, in uscita in autunno, e la trilogia fantasy Half Bad dell’inglese Sally Green (che sarà pubblicato nel 2014). Bompiani ha scelto due esordienti: Etta and Otto and Russel and James di Emma Hooper e The Miniaturist di Jessie Burton. Dopo un’asta tra i maggiori editori italiani, Fabbri Editore si è aggiudicato Wool di Hugh Howey, romanzo autopubblicato su Amazon e divenuto in breve tempo un bestseller.


Rizzoli, marchio di punta del gruppo Rcs Libri, ha anche venduto in Brasile e in tutti i paesi di lingua spagnola la prima trilogia erotica italiana, Io ti guardo, Io ti sento e Io ti voglio, firmata da Irene Cao.
Finiamo la rassegna delle case italiane con Piemme, che ha acquisito il romanzo "You should have known" di William Morris, mentre passando alla non fiction sono stati comprati i diritti del francese "Le maestro: A la recherche de la musique des camps (1933-1945)", che racconta come la musica e l'arte sopravvivano anche agli orrori della guerra e dei campi di concentramento. Non poteva mancare Papa Francesco, in queste settimane grande protagonista anche in libreria: Piemme ha acquisito una raccolta di citazioni che uscirà a maggio in Inghilterra: "Pope Francis in his Own Words" di Julie Schwietert Collazo e Lisa Rogak.

La scrittrice turca Elif Şafak
Quest’anno il Paese Ospite alla Fiera è stato la Turchia, che ha avuto la possibilità di far tradurre in inglese oltre 100 titoli, grazie ad un investimento negli ultimi anni nel settore editoriale attraverso un articolato programma culturale e professionale.
La star letteraria turca non è stata, come ci si poteva aspettare, il premio Nobel Orhan Pamuk (che anzi è stato assente illustre), ma Elif Shafak, che assieme a Pamuk è probabilmente l’unico autore turco ad essere ben conosciuto dai lettori anglofoni.
La Turchia, a differenza del Vecchio Continente, ha un’economia in crescita annua del 3%, ed è sorprendente che il settore editoriale nell’ultima decade abbia avuto una crescita del 300%, come ha ricordato Münir Üstün Association of Press and Publishing, mentre Metin Celal della Turkish Publishers Association ha aggiunto che la Turchia ha 1790 case editrici per una produzione annua (nel 2012) di 480 milioni di copie (di cui 68 milioni di libri del settore culturale).
La censura, spesso all’estero attribuita al paese turco, in realtà non è più attiva che nel resto del mondo. Ne è prova il fatto che “Cinquanta sfumature di grigio” di E.L. James sia al primo posto anche in Turchia fra le pubblicazioni internazionali.
Fra i volumi di produzione turca venduti alla Fiera troviamo ai primi posti una serie di libri relativi alla salute e alle diete, come The Karatay Diet di Karatay Mutfagi.
Per quanto riguarda i romanzi il problema più arduo per la vendita di libri turchi all’estero è la scarsità di traduttori. Proprio per questo motivo il governo turco supporta TEDA, un fondo destinato alle traduzioni che dal 2008 ha finanziato la trasposizione in lingua straniera di 1300 volumi (di cui 800 già pubblicati, soprattutto da editori inglesi e tedeschi).

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