Arriverà in libreria oggi, venerdì 5 aprile, dopo una lunga attesa da parte dei suoi lettori più affezionati, il nuovo libro-inchiesta di Roberto Saviano, Zero Zero Zero, edito da Feltrinelli: un saggio dedicato alla merce più usata, trafficata, desiderata del nostro tempo: la cocaina. Un fiume torbido, quello del narcotraffico, che nasce in Sud America, arriva in Africa e si diffonde in tutto il mondo, come una malattia. L’autore, sette anni dopo il celebre libro d’esordio, Gomorra, in cui raccontava i crimini della camorra e della criminalità di casa nostra, ci fa compiere un viaggio che partendo dal Messico approda in Europa, incontrando e svelando le regole di un capitalismo criminale dilagante che Saviano sa raccontare e indagare nei dettagli.
Ma cosa significa il titolo, Zero Zero Zero? La risposta è semplice: è una sorta di gioco di parole che richiama la farina doppio zero, la più fina e impalpabile, proprio come la cocaina (l’oro bianco contemporaneo, un “triplo zero”). Il libro uscirà prima in Italia e quindi negli Usa e in Gran Bretagna (per Penguin). Si preannuncia un best-seller internazionale: all’ultima Fiera di Francoforte i diritti del libro sono stati venduti in 15 Paesi (Gomorra ad oggi è stato pubblicato in 53 Paesi, con 2 milioni e mezzo di copie vendute in Italia e 4 milioni all’estero). “La coca la sta usando chi è seduto accanto a te ora in treno e l’ha presa per svegliarsi stamattina o l’autista al volante dell’autobus che ti porta a casa, perché vuole fare gli straordinari senza sentire i crampi alla cervicale”: è l’incipit del volume, quasi 500 pagine nelle quali Saviano ci guida nel più grande impero della criminalità, quello del narcotraffico.
“Guarda la cocaina – si legge sul sito della Feltrinelli – vedrai polvere. Guarda attraverso la cocaina, vedrai il mondo”.
La cocaina: la merce più usata, trafficata, desiderata del nostro tempo. Il sogno dell’eccesso senza limiti che corrode le nostre vite e la nostra società. Il petrolio bianco che accende i corpi ma distrugge le menti. Le infinite vie del narcotraffico. Dal Messico alle spiagge di Miami, dalla Colombia alla Russia, dall’Africa alle strade di Milano, New York, Parigi. Il viaggio di un grande scrittore nei gironi infernali del mondo contemporaneo. Dove la ferocia dilaga incontrastata ma i boss hanno imparato tutte le regole più sofisticate del business. Le radici profonde della crisi economica attuale, il dilagare del capitalismo criminale, l’assalto mafioso ai santuari della finanza da Wall Street alla City. Il bisogno di raccontare, la potenza delle storie. Uno straordinario romanzo-verità, il capolavoro di uno degli autori più importanti e più amati.
Quarta di copertina
Scrivere di cocaina è come farne uso. Vuoi sempre più notizie, più informazioni, e quelle che trovi sono succulente, non ne puoi più fare a meno. Sei addicted. Anche quando sono riconducibili a uno schema generale che hai già capito, queste storie affascinano per i loro particolari. E ti si ficcano in testa, finché un’altra – incredibile, ma vera – prende il posto della precedente. Davanti vedi l’asticella dell’assuefazione che non fa che abbassarsi e preghi di non andare mai in crisi di astinenza. Per questo continuo a raccoglierne fino alla nausea, più di quanto sarebbe necessario, senza riuscire a fermarmi. Sono botte di adrenalina che mi sparo direttamente in vena. Fiammate che divampano accecanti. Assordanti pugni nello stomaco. Ma perché questo rumore lo sento solo io? Più scendo nei gironi imbiancati dalla coca, e più mi accorgo che la gente non sa. C’è un fiume che scorre sotto le grandi città, un fiume che nasce in Sudamerica, passa dall’Africa e si dirama ovunque. Uomini e donne passeggiano per via del Corso e per i boulevard parigini, si ritrovano a Times Square e camminano a testa bassa lungo i viali londinesi. Non sentono niente? Come fanno a sopportare tutto questo rumore?
Editore: Feltrinelli
Pagine: 450
Prezzo: 18 €
è nato a Napoli nel 1979. È autore del bestseller internazionale Gomorra (Mondadori 2006), che è stato tradotto in più di cinquanta Paesi e ha venduto dieci milioni di copie in Italia e nel mondo. Dal libro sono stati tratti uno spettacolo teatrale premiato agli Olimpici del Teatro 2008 e l'omonimo film, Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes 2008. Ha pubblicato anche La bellezza e l'inferno (Mondadori 2009) e La parola contro la camorra (Einaudi 2010). In Italia collabora con "la Repubblica" e "L'Espresso", negli Stati Uniti con il "Washington Post" e il "New York Times", in Spagna con "El País", in Germania con "Die Zeit", in Svezia con "Expressen" e "Dagens Nyheter", in Inghilterra con "The Times". Per la sua attività di autore e per l'impegno civile, gli sono stati conferiti il Premio Viareggio "Opera prima", il Premio Nazionale Enzo Biagi, il Geschwister-Scholl Preis, il Premio Giornalistico di Lipsia, il Premio Manuel Vázquez Montalbán, l'European Book Prize, il David di Donatello e il Nastro d'Argento per la sceneggiatura di Gomorra. Dall'ottobre 2006 vive sotto scorta in seguito alle minacce ricevute dai clan che ha denunciato. Nel 2008 ha ricevuto la solidarietà di diversi premi Nobel e a novembre dello stesso anno è stato invitato in Svezia a tenere un discorso sulla libertà di espressione all'Accademia dei Nobel.
un libro intenso,crudo a volte scioccante...ma è come essere catapultati in un universo parallelo,ke ci si rende conto ke nn è altro che la nostra quoteidaneità.nn si può fare a meno,dopo averlo letto, che detestare queste sostanze,chi le produce e chi ne fà uso,che con il loro commercio/uso incentivano abomini e povertà...ottimo libro.
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