La Legge Levi ha scosso l'indignazione dei lettori di Dusty pages in Wonderland: è quello che emerge dall'ultimo sondaggio mensile, che con una maggioranza del 90% depone a sfavore degli sconti in libreria bloccati al 15%.
L'argomento di questo mese riguarda qualcosa di più colloquiale e che spero inaugurerà una bella iniziativa mensile. Chi mi segue sa quale sia la mia più grande passione letteraria: i classici, che però nel mercato complessivo occupano pochissimo spazio e sono anzi messi da parte davanti ad una caterva terrificante di young adult/paranormal/urban fantasy. Terrificanti perché tutti uguali e piuttosto mediocri, nulla di nemmeno lontanamente paragonabile ad un Cime tempestose o qualsivoglia classico di spessore. Ma quanti di noi hanno letto un Dumas o un Dickens? E' quello che cercavo di chiedermi un paio di mesi fa, in una discussione sul gruppo facebook del blog in cui si sosteneva, basandosi su stime prese da Anobii, che tutti conoscono autori come Coe e Vergas. Beh, io non sono affatto sicura che sia così, né tanto meno che li abbiano letti in così tanti. Di solito ci troviamo davanti a due categorie di lettori: quello snob che non considera nemmeno il fantasy un genere letterario (e che palesa così la sua ignoranza) e quello che non si avvicinerebbe mai ad un classico e che non fa certo la figura della persona colta, anche se nella sua libreria ha mille young adult o best seller decisamente commerciali. Nessuno dei due rappresenta un esempio auspicabile, ma sembra che la capillare diffusione della seconda tipologia -vuoi la giovane età di alcuni, vuoi la considerazione della lettura come puro strumento di evasione scevro da qualsiasi pretesa critica, un po' come faccio io con la cinematografia- stia surclassando la seconda, che per quanto spocchiosa è per lo meno consapevole della qualità di libri che non possono essere paragonati a contemporanei privi di talento e fantasia. Il sondaggio di questo mese è quindi duplice: è effettivamente vero che non si leggono più classici? quanti ne avete letti nella vostra vita?
Il secondo sondaggio è legato al primo, ma anche ad un'iniziativa che non vedo l'ora di inaugurare. Sto infatti pensando a gruppi di lettura mensili dedicati ai classici (da quando ho il blog ne leggo anche io molti di meno) e mi piacerebbe cominciare chiedendovi di suggerire voi stessi un titolo che vorreste leggere tutti insieme. Raccogliendo anche i vostri suggerimenti sul gruppo facebook, la scelta dovrebbe vertere tra:
L'argomento di questo mese riguarda qualcosa di più colloquiale e che spero inaugurerà una bella iniziativa mensile. Chi mi segue sa quale sia la mia più grande passione letteraria: i classici, che però nel mercato complessivo occupano pochissimo spazio e sono anzi messi da parte davanti ad una caterva terrificante di young adult/paranormal/urban fantasy. Terrificanti perché tutti uguali e piuttosto mediocri, nulla di nemmeno lontanamente paragonabile ad un Cime tempestose o qualsivoglia classico di spessore. Ma quanti di noi hanno letto un Dumas o un Dickens? E' quello che cercavo di chiedermi un paio di mesi fa, in una discussione sul gruppo facebook del blog in cui si sosteneva, basandosi su stime prese da Anobii, che tutti conoscono autori come Coe e Vergas. Beh, io non sono affatto sicura che sia così, né tanto meno che li abbiano letti in così tanti. Di solito ci troviamo davanti a due categorie di lettori: quello snob che non considera nemmeno il fantasy un genere letterario (e che palesa così la sua ignoranza) e quello che non si avvicinerebbe mai ad un classico e che non fa certo la figura della persona colta, anche se nella sua libreria ha mille young adult o best seller decisamente commerciali. Nessuno dei due rappresenta un esempio auspicabile, ma sembra che la capillare diffusione della seconda tipologia -vuoi la giovane età di alcuni, vuoi la considerazione della lettura come puro strumento di evasione scevro da qualsiasi pretesa critica, un po' come faccio io con la cinematografia- stia surclassando la seconda, che per quanto spocchiosa è per lo meno consapevole della qualità di libri che non possono essere paragonati a contemporanei privi di talento e fantasia. Il sondaggio di questo mese è quindi duplice: è effettivamente vero che non si leggono più classici? quanti ne avete letti nella vostra vita?
Il secondo sondaggio è legato al primo, ma anche ad un'iniziativa che non vedo l'ora di inaugurare. Sto infatti pensando a gruppi di lettura mensili dedicati ai classici (da quando ho il blog ne leggo anche io molti di meno) e mi piacerebbe cominciare chiedendovi di suggerire voi stessi un titolo che vorreste leggere tutti insieme. Raccogliendo anche i vostri suggerimenti sul gruppo facebook, la scelta dovrebbe vertere tra:
La signora delle camelie - Alexandre Dumas
Carmilla - LeFanu
Agnes Grey - Anne Bronte
Mrs Dalloway - Virginia Woolf
Lolita - Nabokov
L'idiota - Dostoevskij
Ragione e sentimento - Jane Austen
Frankestein - Mary Shelley
Ho cercato di variare con i generi e spero che questi libri incontrino più o meno tutti i gusti, avete la possibilità di votare più di un libro se siete indecisi. Spero vivamente partecipiate con entusiasmo, io non vedo l'ora di cominciare! Mi piacerebbero soprattutto L'idiota e Lolita, ma il giudizio sta a voi =). Lasciate un commento se volete farci sapere cosa ne pensate, le discussioni sono sempre aperte sui gruppi facebook e anobii =).
Rispondo subito: NO, non è vero che non si leggono più classici.
RispondiEliminaMagari se ne leggono meno, questo sì. Ma non credo di poter dire che non se ne leggano più.
I giovanissimi forse, almeno fino alla "piena età young adult", potrebbero non essere interessati. Un po' perché ne sono - diciamolo pure - in parte come "assillati" a causa della scuola; eh sì, secondo me vedono i classici sotto un punto di vista ancora scolastico.
Però si tratta di una fase passeggera. Crescendo si inizia a capire, a selezionare, a scartare e, infine, ad andare alla ricerca di qualcosa di diverso. Un po' come nella musica, pian piano si abbandona ciò che le radio rifilano e si ricerca tra i grandi musicisti del passato.
Con la lettura è lo stesso. Il fatto poi che un classico costi meno rispetto a un libro di ultima uscita, aiuta certamente all'acquisto.
Io personalmente di classici ne ho letti parecchi (non a caso i miei libri preferiti in assoluto sono ORGOGLIO E PREGIUDIZIO di Jane Austen e IL RITRATTO DI DORIAN GRAY di Oscar Wilde) e ne leggo tuttora. Associo sempre a una lettura per il mio blog, un bel classico. Attualmente sto leggendo IL CASTELLO DI OTRANTO di Walpole, per esempio.
;)
La signora delle camelie - Alexandre Dumas
RispondiEliminaCarmilla - LeFanu
Agnes Grey - Anne Bronte
Mrs Dalloway - Virginia Woolf
Lolita - Nabokov
L'idiota - Dostoevskij
Ragione e sentimento - Jane Austen
Frankestein - Mary Shelley
A parte Agnes Gray che non mi ispira affatto, e L'idiota di Dostoevskij che per ragioni personali non ho voglia di leggere, questi li ho letti tutti (per amor del vero, Mrs Dalloway ce l'ho in mano in questo momento, come ben sai).
Se organizzate una lettura de La signora delle camelie, quasi quasi mi unisco per rileggerlo, tanto è breve.
*Grey, mannaggia.
RispondiEliminaChe bello Malitia!!
RispondiEliminaAspettavo con ansia questo post e non vedo l'ora che inizi la lettura di gruppo!!
Sperò che venga scelto un bel romanzo...giusto con Frankestain e l'idiota vi abbandonerei...forse...
Come dicevi tu i classici sono una lettura che purtroppo viene tralasciata da molti, io stessa per via del blog li ho completamente abbandonati però spero insieme di riuscire a riprenderli in mano!
Naturalmente una volta scelto il libro aspetto i tuoi consigli per l'edizione!! Baci!
La signora delle camelie - Alexandre Dumas
RispondiEliminaCarmilla - LeFanu
Agnes Grey - Anne Bronte
Mrs Dalloway - Virginia Woolf
Lolita - Nabokov
L'idiota - Dostoevskij
Ragione e sentimento - Jane Austen
Frankestein - Mary Shelley
sinceramente li ho letti tutti tranne
Agnes Grey e Lolita
quindi sceglierei tra questi due
@MissMeiko: io non mi sono avvicinata ai classici per via della scuola (è sempre stata una passione spontanea indipendentemente dalle letture scolastiche che con mio grande disappunto non sono mai state molte), però è vero che a quell'età c'è questa reticenza verso i classici o in generale le letture obbligate. Magari col gruppo di lettura qualche adolescente imparerà ad amarli =)
RispondiElimina@Sakura: anche io sarei propensa per la signora delle camelie, ma lolita ce l'ho in libreria da maggio e il vecchio dosto mi manca. Però credo che non lo voterà nessuno >.<
@Arimi: non vedo l'ora di cominciare anche io *_* dai, il frankestein non è una lettura lunga e dostoevskij è uno scrittore meraviglioso!
@Ivanalessia: un punto in più per Lolita, magari riesce a vincere :D
Secondo me non è vero che non si leggono più i classici, forse se ne leggono meno, ma anche perché man mano che andiamo avanti c'è sempre più scelta e anche i classici aumentano. Ormai anche alcuni libri di fine novecento sono considerati classici, senza andare a scomodare Jane Austen o Gustave Flaubert.
RispondiEliminaQuello che credo e che spero, è che gli adolescenti che iniziano con il fantasy e le sue sottocategorie, un giorno si evolveranno concentrandosi su letture di maggiore spessore. Forse bisogna passare per un periodo di lettura poco impegnativa e abituarsi a leggere prima di catapultarsi in una scrittura difficile come quella di Dostoevskij. Per me che ho iniziato a leggere da bambina sono stati i libri per bambini, per ragazzi, i thriller... e dopo sono arrivata a Oscar Wilde e a tutti gli altri. Per chi comincia a 15 anni c'è prima Twilight e poi le Bronte, o almeno si spera! Forse il problema sta più nella qualità come dici anche tu che non nell'argomento. Un Roadl Dahl scriveva cose semplici ma bene, molti young adult invece sono scritti proprio con i piedi, non c'è più il culto della "bella scrittura" e questo mette in pericolo l'evoluzione del lettore che potrebbe fissarsi su una scrittura simile al parlato e non fare mai il salto di qualità.
Io di classici ne ho letti tantissimi! Ma per fortuna ne ho ancora tanti da leggere. Tra quelli che hai scritto mi ispirano tantissimo L'idiota e La signora delle camelie. E gli altri, Agnes Grey a parte, li ho già letti :)
@Malitia: Ma sì, infatti! Spero di gran cuore che questo gruppo di lettura serva allo scopo. Anzi, mi aggrego anch'io e scelgo "Frankestein" di Mary Shelley.
RispondiElimina@Aliena: Ma boh, io a 11 anni leggevo Sherlock Holmes di Conan Doyle, a 13 anni Isabel Allende e a 17 già Wilde.
Penso che la cosa dipenda anche da come si "muovono" le case editrici in un dato arco temporale. Per esempio: quando ero adolescente io, non c'era ancora la classificazione young-adult, non esistevano scrittori votati a un pubblico prettamente teen. Ogni tanto si parlava di "letteratura per giovanissimi", come per esempio poteva essere NOI, I RAGAZZI DELLO ZOO DI BERLINO et similia, però erano mosche bianche.
Il salto è avvenuto attraverso la Rowling con Harry Potter, prima; e la Meyer con Twilight, dopo. Perché da lì si è sviluppata tutta una narrativa urban fantasy, paranormal romance, e vari surrogati. In parte è stato un bene, giacché ha avvicinato di più i giovani alla lettura, ma la cosa - purtroppo - ha portato a un calo spaventoso della qualità.
Tutti si sono improvvisati scrittori, tutti hanno creduto di poter buttare su carta una storiella con maghi e/o vampiri (perché tanto "vanno di moda") e di fare così soldi facili. La conseguenza è stata quella di trovarsi inondati da tanta carta straccia, e oggi cercare nel mucchio degli scritti che meritano è davvero difficile.
Un vero peccato, perché di scrittori bravi ce ne sono, anche tra gli esordienti.
@MissMeiko Anche io ho fatto più o meno il tuo percorso, come età, anzi forse sono stata un po' più precoce. Ma mi chiedo se un ragazzo 15enne che non ha mai letto nulla possa già catapultarsi in un classico come Hemingway.
RispondiEliminaPrima sì, non esisteva il young adult, c'era Salinger, L'isola del tesoro e cose del genere e da lì si passava direttamente alla letteratura. Il fantasy era tolkien e qualche cos'altro.
Il problema è appunto quello delle case editrici che pubblicano quello che potrebbe far vendere di più. Twilight a me è piaciuto però è da riconoscere che è di una povertà lessicale imbarazzante e la cosa tragica è che da lì in poi la spirale è discendente :|
@Aliena: Esattamente!
RispondiEliminaPrima di tutto c'erano Baum, Verne, o la Alcott. Il primo libro che lessi fu proprio PICCOLE DONNE e avevo solo 8 anni. Oggi non ce lo vedo un bambino di otto anni leggere i grandi classici per ragazzi.
Questo per attaccarmi a quello che tu scivi: un ragazzo di 15 anni leggerebbe mai Hemingway? Naturalmente no, giacché non gli è stato dato un libro tra le mani dalle elementari (senza forzature, ovvio).
Io credo che l'educazione alla lettura debba partire dalle famiglie; come ho già accennato però, senza forzare la mano, altrimenti si rischia di ottenere l'effetto contrario.
PS: concordo con Twilight. Funziona dalla prima all'ultima pagina, peccato per il lessico.
Anch'io credo come missMeiko che non sia vero che non si leggono più i classici, ma che magari se ne leggano meno. è anche vero che ormai impazzano libri su vampiri, zombie e affini (l'altro giorno sono entrata in una piccola libreria che era quasi del tutto colonizzata da canini e non morti) che esercitano un'attrattiva maggiore rispetto ai classici soprattutto sui più giovani. ciò a volte è un pò triste, ma mi viene anche da pensare che magari una grossa percentuale di ragazzi che leggono tali storie e ne sono appassionati, in mancanza non leggerebbe nulla, ed allora che ben venga.
RispondiEliminasarebbe solo auspicabile che le case editrici avessero più a cuore la qualità degli scritti, piuttosto che le vendite, ma questa, si sa, è pura utopia...
riguardo i libri, anche se l'ho già letto opterei per "ragione e sentimento", che quest'anno spegne ben 200 candeline!
Quanto mi ritrovo nelle tue parole..anche io adoro i classici e mi sento male ogni volta che entro in libreria e mi trovo sommersa da questi nuovi libri per ragazzi tutti uguali!! E basta!
RispondiEliminaLolita non mi piace sinceramente..è scritto bene, ma non mi sembra il caso di scrivere su un pedofilo..mah!
Carmilla la adoro letteralmente, lo so a memoria il libro :)
Questi sono quelli che non ho mai letto e che mi piacerebbe leggere!
La signora delle camelie - Alexandre Dumas
Mrs Dalloway - Virginia Woolf
L'idiota - Dostoevskij
@MissMeiko: anche io ho letto Piccole donne ad otto anni, è stato il mio primo vero libro! A 13 anni sono passata a Jane Austen, a 15 Wilde, Goethe e Flaubert (mi innamorai di Madame Bovary). Il problema è che le famiglie, paradossalmente preferiscono spendere 200 euro per un Nintendo che 20 per un libro da regalare ai figli. E' demotivante, ma spesso è proprio così. Anche quella delle case editrici, come dici tu, è una colpa imperdonabile. Io faccio ancora parte di quegli illusi che si meravigliano quando una casa editrice pubblica un libro alquanto scadente, ancorata ancora all'idea che dovrebbe farsi promotrice di cultura e qualità, a maggior ragione quando ti offrono un prodotto con cifre da capogiro.
RispondiElimina@Aliena: credo che quella per la lettura sia anche una disposizione naturale, a prescindere dalle motivazioni esterne o dall'estrazione sociale. Io non ho mai avuto nessuno che mi incoraggiasse verso la lettura, a casa mia i libri non esistevano nemmeno, e secondo un'indagine Istat che ho letto tempo fa, essendo siciliana (che tristezza!) ed in seguito ad una serie di fattori (tra cui il fatto, per esempio, che i miei genitori non leggano) dovrei essere l'ultima persona al mondo ad avere questo interesse. Eppure io leggo senza che mi abbiano mai incoraggiato a farlo. Quindi un ragazzino a 15 anni, secondo me, può anche interessarsi ad Hemingway nonostante non gli abbiano messo un libro in mano alle scuole elementari. E' difficile, è vero, ma non è impossibile.
@Carmen: sono un po' indecisa: è come dire che per un ragazzino obeso mangiare solo schifezze al McDonald's sia comunque meglio di non mangiare niente. A che serve, come ho scritto nell'articolo, avere letto uno schifezza dopo l'altra se non si sa apprezzare il valore di un vero libro? deve esserci un'evoluzione, o la lettura, che contribuisce alla crescita individuale oltre che alla ricchezza della persona, viene svuotata del suo fine. Leggere schifezze, come mangiare al McDonald's, è più dannoso che salutare.
@Lamia: non ho ancora letto Lolita, ma credo che la questione sia più delicata di così =). Dai, leggiamoci La signora delle camelie u.u
@Malitia: Non ci rimane che la speranza, insomma! :/
RispondiEliminabeh i classici a me piacciono moltissimo!!
RispondiEliminaho letto tanti classici, tipo David Copperfield, cime Tempestose, Jane Eyre, Orgoglio e pregiudizio, Ritorno alla brughiera, LA signora delle camelie, Anna Karenina, LA fiera della vanità, Anima morte, Giro di vite.. e tanti altri, alcuni mi son rimasti nel cuore... altri ... sullo stomaco (mi perdonerete :P )
di quelli che citi tu non ho letto:
Carmilla - LeFanu
Mrs Dalloway - Virginia Woolf
Lolita - Nabokov
L'idiota - Dostoevskij
Ragione e sentimento - Jane Austen
E tra tutti leggerei volentieri o Lolita o Mrs Dalloway
@Lamia, liquidare 'Lolita' come 'la storia di un pedofilo' mi sembra enormemente riduttivo, e inoltre trovo un pelino limitato affermare che ci siano argomenti su cui non si possa scrivere. Lolita è disturbante, ma è un capolavoro. Il fatto che parli di pedofilia gli toglie qualcosa? Assolutamente no. Anzi, rende merito all'autore che è riuscito a calarsi in un personaggio come Humbert-Humbert e in molti casi a farlo anche piacere.
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