Voto:
Gaiman è sempre Gaiman, nulla di
più, nulla di meno. Si riconosce da lontano, persino dalla nota degli autori
che precede il libro, da quello stile inconfondibile per chi ha letto Stardust
e Nessun Dove. E’ uno di quegli autori che, una volta letti, ti fanno un po’
sentire di essere tornati a casa. Una sensazione familiare che si legge tra le
righe, in quella frase particolare che ti fa pensare “sì, è proprio lui”.
Gaiman è sempre Gaiman, è vero, con tutta la sua gamma di immagini originali e
suggestive.
Premettendo che nessuno dei suoi
libri –anche se mi manca la “sezione per adulti”- è riuscito a colpirmi come
Stardust, Il ragazzo dei mondi infiniti
non è un libro affatto male.
Ma partiamo dalla trama: Joey è
un adolescente comune, un ragazzino tutto ricci e lentiggini che vive nella
piccola cittadina di Greenville. Di originale, nella sua vita, c’è forse solo
un professore di educazione civica un po’ eccentrico che un giorno, per via di
un esame a squadre, lascia lui ed altri due compagni in mezzo alla città. Joey,
sprovvisto del minimo senso di orientamento, si allontana con la ragazza che
gli piace sperando di condurla nel posto giusto. Un banco di nebbia improvviso
ed una breve separazione da lei saranno però il principio di un episodio che
gli cambierà per sempre la vita: Greenville sembra quella di sempre, ma le
persone che lui conosce hanno qualcosa di… diverso. Dopo aver scoperto che sua
madre non lo riconosce e che casa sua non è in realtà proprio casa sua, viene
raggiunto da un uomo che scivola da un’increspatura nell’aria, coperto da una
maschera liquida e riflettente come uno specchio. Ed è così che comincia l’avventura…
Quella di Joey è la capacità di Camminare,
ovvero di poter viaggiare tra i vari universi paralleli che si generano nel
momento in cui ci si trova davanti ad un bivio. Le possibilità, biforcate, creano
una pluralità di alternative ed un mondo a parte che diventa a sé stante ed
indipendente dagli altri. Sono due le forze che si esercitano –e combattono- nell’IntraSpazio:
la scienza e la magia. A cercare di mantenere l’equilibrio tra i due sono i
Camminatori riuniti in una società segreta, l’ InterMondo, spesso catturati e
uccisi da individui senza scrupoli che sfruttano i loro poteri per navigare nel
Nulla Assoluto.
L’avventura di Joey ci mostrerà
mondi straordinari, creature bizzarre, alcune tenere e carine, altre
misteriose, altre spaventose: tutto quello che la fantasia di uno scrittore
come Gaiman può offrire, con uno stile brillante e divertente.
Tuttavia, come ho detto all’inizio,
Il ragazzo dei mondi infiniti è un
libro per niente male, ma di certo non eccellente. L’approfondimento dei
personaggi si limita a quello del protagonista, mentre gli altri rimangono
figure un po’ accennate e difficili da distinguere –se lo leggerete capirete
esattamente perché-. La lettura e la narrazione sono molto veloci: il libro è
scorrevole ma lascia indietro un senso di incompiutezza, qualcosa che sfugge.
Alcuni passaggi sono frettolosi e danno la complessiva idea di un quadro
sfuggente.
Probabilmente il libro, scritto
nel 1995 e frutto di una collaborazione, avrebbe avuto bisogno di un
rimaneggiamento e approfondimento. Consigliato per una lettura carina e veloce,
tipica per ragazzi.
Il Gaiman per ragazzi non mi ha mai detto più di tanto, se non in Stardust che è obiettivamente una fiaba con tutti i crismi.
RispondiEliminaGaiman è uno dei miei autori preferiti e il suo ultimo libro mi manca... credo rimedierò presto!
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