venerdì 4 novembre 2011

Anteprima: "22/11/63", Stephen King racconta la morte di Kennedy

Le nuove pubblicazioni di Stephen King, si sa, sono sempre accompagnate da una grande aspettativa e raramente deludono i lettori. Quella attorno a 22/11/63, però, anche se in rete si trovano poche informazioni in italiano, sembra davvero altissima. Complice di ciò è la tematica relativamente politica -ma anche filosofica, come ci racconta il traduttore Wu Ming 1, pseudonimo di Roberto Bui e parte integrante del famoso gruppo che ha generato il New Italian Epic, particolare tipo di narrativa metastorica -e i diritti già acquistati per la  riproduzione cinematografica che sarà diretta da Jonathan Demme. La fatidica data fa riferimento all'omicidio di John Fitzgerald Kennedy, di cui King dà scontato essere esecutore e mandante il solo Oswald, nonostante le teorie cospirazioniste degli anni successivi abbiano chiamato in causa la malavita e varie organizzazione segrete. Il protagonista del romanzo, Jake Epping, scopre di poter viaggiare nel tempo e tornare indietro fino all'anno 1958: ci troviamo in piena guerra fredda, in una contraddizione fatta da macchine e musiche passate alla storia ma anche di segregazioni, discriminazione e disinteresse per i problemi ambientali. Jake ha l'opportunità di cambiare la storia: può salvare Kennedy, può fermare la guerra in Vietnam. Ma non pensate a qualcosa di così lontano: a convincere King a scrivere questo romanzo -già iniziato prima della stesura di Carrie nel '72, ma poi abbandonato- è stata proprio la presidenza di Obama, nei confronti del quale King sente una pericolosa affinità col personaggio Kennedy. Mastodontico - ben 780 pagine- 22/11/63 uscirà, grazie a Sperling & Kupfer, in contemporanea con l'America l'8 novembre, al prezzo di 23,90 euro. 

Stephen King, 22/11/63



Jake Epping è un tranquillo professore di Lisbon Falls, Maine, e il suo posto preferito per fare quattro chiacchiere è la tavola calda di Al. Che ha un segreto: la dispensa in realtà è un passaggio temporale, e conduce al 1958. Per Jake è una rivelazione sconvolgente, eppure l’incredulità non gli impedisce di farsi coinvolgere nella missione che ossessiona il suo amico da tempo. «Se mai hai voluto cambiare il mondo, Jake, questa è la tua occasione. Salva Kennedy. Salva suo fratello. Salva Martin Luther King. Ferma le rivolte razziali. E forse fermerai anche la guerra in Vietnam.» Non importa quante volte scendi nella “buca del coniglio”: sbucherai sempre nel piazzale di una fabbrica tessile di Lisbon Falls, Maine, ore 11:58 del 9 settembre 1958. E non importa se resti in quel passato per giorni, mesi o anni: al tuo ritorno, saranno sempre trascorsi due minuti. La “buca del coniglio” è nella dispensa della tavola calda di Al Templeton. Puoi usarla per farti un giro… o per salvare il mondo. Potresti scongiurare una guerra civile, nientemeno: quella strisciante che dilaniò gli USA dopo l’uccisione di John F. Kennedy a Dallas, 22 novembre 1963. Escalation in Vietnam, omicidi politici, rivolte urbane, brutalità poliziesca, scandalo Watergate… Puoi impedire tutto questo, fermare la reazione a catena, se sei disposto a donare cinque anni di vita. E a lottare ogni giorno contro il passato. Perché è inflessibile: non vuole essere cambiato. Accetterai la missione? Be’, dipende da come andrà un «esperimento»… in una città chiamata Derry. 
Un quarto di secolo dopo It, monumentale opera sul passato che ritorna, e un decennio dopo Cuori in Atlantide, popolato dai fantasmi degli anni Sessanta, Stephen King ci sorprende ingaggiando un match con la Storia e regalandoci un ambizioso romanzo-fiume. O meglio, un romanzo-spartiacque nel quale il passato richiama il presente: l’America di Barack Obama, dei Tea Party, di nuove tensioni politiche e sociali.





Stephen King
visionario e acclamato genio della letteratura internazionale, vive e lavora nel Maine con la moglie Tabitha, a sua volta scrittrice. Le sue storie da incubo sono clamorosi bestseller che hanno venduto 350 milioni di copie in tutto il mondo e hanno ispirato registi famosi come Stanley Kubrick, Brian De Palma, Rob Reiner e Frank Darabont. Nel 2003 gli è stata assegnata la National Book Foundation Medal per il contributo alla letteratura americana e nel 2007 l'associazione Mystery Writers of America gli ha conferito il Grand Master Award. Le sue opere sono tutte pubblicate in Italia da Sperling & Kupfer. Visita il sito ufficiale dell'autore: www.stephenking.com

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