
A cura di Surymae Rossweisse.
Ehi, piano con quelle lacrime patriottiche
e petti in fuori dall'orgoglio. Quello che non vi ho detto è che il nostro
paese ricopre sì il ruolo di protagonista, ma soltanto nei suoi stereotipi più
classici e poco onorevoli, dall'amore incondizionato per la pasta alla codardia
sul fronte, passando naturalmente per la stupidità. Consolatevi, almeno è in
buona compagnia: anche le altre nazioni hanno la loro bella razione di presa in
giro. Le amanti dello yaoi (amore omossessuale) o in generale i più scafati tra
voi avranno sicuramente capito di che titolo sto parlando, e siccome questa
deve essere l'introduzione e non la recensione intera bando alle ciance: ecco a
voi l'anime “Hetalia Axis Powers”. Buona lettura – e visione!
A grandi linee, comunque, Hetalia
segue l'alleanza tra Germania ed Italia tra la fine della Prima e la Seconda Guerra
Mondiale. Germania è terrorizzata dal confronto con la discendente dell'Impero
Romano, ma un fugace incontro le basterà a ricredersi: ha di fronte a sé una
nazione che definire codarda è poco, e che non ha la benché minima idea di come
si conduca una guerra. Anzi, sarà proprio la Germania a dover
soccorrere il mite Feliciano e a prenderlo sotto la sua ala, sperando di
ritrovare in lui i geni di “Nonno Roma”.
Gli Alleati si metteranno in
mezzo ai loro piani, o meglio cercheranno di farlo, perché non vanno d'accordo
fra loro: Francia ed Inghilterra sono due fratelli che litigano per tutto,
America vuole sempre prendersi tutto il merito, e Russia... beh, diciamo che è
piuttosto inquietante, anche se mai quanto i suoi parenti. Ma questo è soltanto
l'inizio...
Se già l'ambientazione è un tale
caos, figuratevi gli eventi narrati. Non cadete nel tranello “E' la storia
spiegata ai bambini”, perché non è così. Innanzitutto l'opera è nata come
fumetto sul web, e secondo, anche più importante, è che non ci sono eventi
drammatici. Germania è chi ne beneficia di più: per carità, è soltanto una
persona un po' fredda ma desiderosa di farsi degli amici, anche se gli unici
che si fidano di lui sono un compassato giapponese ed un idiota italiano che da
solo non sa fare niente. Anche i pochi fatti storici narrati vengono totalmente
spogliati delle loro inclinazioni più drammatiche: America si ricorda della
guerra civile soltanto rimettendo a posto la soffitta; una casa che viene
gradualmente disabitata fino ad arrivare ad un solo inquilino è la metafora
usata per la distruzione dell'Unione Sovietica, evento che ancora oggi ha le
sue ripercussioni.
N.D.M: questa scena mi è preoccupantemente familiare O.o |
Già il primo episodio riassume
efficacemente “Hetalia”, al punto che quasi ci si potrebbe fermare lì. Tanto
per cominciare vengono presentate le nazioni protagoniste e le loro
caratteristiche principali: l'omosessualità latente (ma neanche troppo) della
Francia, il rigido contegno giapponese, i problemi familiari della Russia, ecc.
ecc. Si cominciano inoltre ad affermare i primi tormentoni, come l'ormai
celebre “Pastaaaaaa!” di Italia. Ah sì, ed ecco anche il non imprescindibile
flashback sul passato travagliato di Feliciano, allontanato dai suoi fratelli
ed amici per diventare una servetta presso i suoi dominatori, il tutto però in
chiave molto pucciosa. Tutto questo è positivo, perché almeno se non piace il
primo episodio non si perde tempo con gli altri – anche se durano solo cinque
minuti.
Adesso però è venuto il momento
di un po' di orgoglio nazionale con il nostro Feliciano, senza dubbio il protagonista di questo strambo e numerosissimo cast. Molti italiani, però, non
hanno gradito tutte queste attenzioni, anzi: guai a nominare “Hetalia” in rete,
potreste scatenare terribili flame. Le polemiche partono già dal titolo dell'opera,
una fusione tra le parole “hetare” (inutile, senza speranza) ed “Italia”.
Andando avanti, poi, i polemici trovano pane per i propri denti: Feliciano è
probabilmente il più stupido della combriccola – rimangono intrappolati in
un'isola deserta e tutto quello che lui pensa è alla pasta – nonché combattente
inefficiente, chiassoso, incapace di fare un qualsivoglia ragionamento sensato
(anche se non è il solo). Germania gli deve sempre stare dietro e soccorrerlo,
sia quando viene rapito che quando il suo esercito è minacciato da un branco di
temibili, ed assolutamente innocui, cuccioli. Tra l'altro, non c'è soltanto
Feliciano a rappresentare l'Italia, ma anche Lovino Vargas, l'Italia del Sud
attaccatissima alla Spagna – a tal punto che quasi ignora il fratello – ma allo
stesso tempo geloso delle attenzioni che quest'ultimo riserva alla Germania.
… E con questo è tutto, cari
amici. Arrivederci alla prossima settimana, con “Il tempio degli Otaku”!
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per aver condiviso la tua opinione!