giovedì 20 marzo 2014

Recensione: Cosa vuoi fare da grande di Angelo Orlando Meloni e Ivan Baio.



Cosa vuoi fare da grande 
Angelo Orlando Meloni – Ivan Baio
12,00 euro, 184 pagine
Del Vecchio Editore

Cosa vuoi fare da grande racconta della surreale introduzione in Italia di un nuovo spettacolare macchinario, il Futurometro, un mirabolante strumento che permette di predire, riducendo al minimo le possibilità d’errore, quali siano le migliori capacità e aspirazioni di un individuo, consigliandogli così l’occupazione perfetta per raggiungere la felicità.
Intorno a questo avvenimento ruotano le vicende del creatore dello strumento, il turco Volkan, la cui curiosa storia (e la fortuita creazione del marchingegno) viene narrata in una divertente analessi, e soprattutto le vite dei personaggi che gravitano attorno alla scuola Attilio Regolo di Milano, che per uno strano caso è stata scelta come scuola pilota per il progetto Futurometro.
Vedremo da vicino i rapporti, spesso divertenti benché grotteschi, fra i dirigenti, i professori, le mamme, i bidelli, gli stagisti e ovviamente gli alunni della scuola, un campionario di personaggi che ben ricorda, portandoli all’estremo, quelli di un qualsiasi istituto italiano. Conosceremo Gianni Serra e Guido Pennisi, due ragazzi considerati problematici, su cui è facile, per gli adulti, scaricare ogni colpa. Conosceremo anche i temibili gemelli Smargotti, terrore di ogni professore, che applicheranno tecniche quasi militari per sabotare i piani della direttrice. Ogni personaggio, e ce ne sono davvero tanti per un libro così breve, è presentato dall’io narrante con la giusta dose di comicità e la dovuta precisione, così che ogni breve digressione riesce a inquadrare perfettamente il carattere e i tratti principali della persona descritta.
Se si limitasse a questo, “Cosa vuoi fare da grande” potrebbe sembrare un racconto sì divertente, ma un po’ banale.
In realtà si tratta di un romanzo sorprendentemente intelligente, che con un’ironia sempre lucida e mai sopra le righe porta il lettore a una riflessione sul ruolo della scuola e su come la società influisca sulle scelte di vita dei ragazzi.
Lo stile dei due autori, Baio e Meloni, è fresco e molto rapido; il libro, anche per la sua brevità, si lascia leggere tutto d’un fiato. Il brio e l’ironia che caratterizzano alcuni passaggi, a volte trasformando il tutto in una parodia, rendono la lettura estremamente spassosa, pur portando a riflettere su di un tema molto importante (in questo avvicinandosi al miglior Stefano Benni): quanto influiscano sul futuro di un ragazzo la società, la famiglia, la scuola e quanto possa invece essere importante il fattore della volontà personale, mescolato con un’inevitabile dose di casualità.
Il lettore sarà portato a domandarsi quale debba essere il ruolo del sistema educativo nel guidare il bambino verso un’occupazione rispetto ad un’altra. Si tratta di un interrogativo non scontato, che porta a un ulteriore quesito: quanto questi stimoli esterni (la società degli adulti) influiranno sulla felicità futura di ciascun bambino? Può la scuola (o un Futurometro) prendersi la responsabilità di tale decisione?
In conclusione, “Cosa vuoi fare da grande” è un volume estremamente interessante, adatto a ogni tipologia di lettore, una piacevole sorpresa portata nelle librerie da Del Vecchio Editore.
Il romanzo ha anche un blog molto divertente: www.cosavuoifaredagrande.com, dove è possibile leggere alcuni assaggi del volume.


Amico, non serve a un cazzo scalare le montagne, – gli aveva detto Jimmi, leggenda vivente dei fuoricorso nell'ateneo barese.
– Sì, lo so, ma se uno è obbligato, a scalarla? Se non se ne può fare a meno?
– Allora devi pensare di arrivare al rifugio per mangiarti un panino, questo devi pensare. Le cime lasciale agli illusi. A noi interessano le bibite fresche, il pane e salame.





Voto: 




Angelo Orlando Meloni
è nato a Catania e vive a Siracusa. Ha scritto la raccolta di racconti Ciao campione e il romanzo Io non ci volevo venire qui (Del Vecchio Editore, 2010). Aggiorna saltuariamente un blog di colore verde come la speranza, la benzina e l’ecologia e passa il resto del tempo a creare personaggi fittizi, che prendono poi vita sulla carta o in rete senza che li si possa più distinguere da quelli veri. O viceversa.

Ivan Baio
viveva a Milano che ha lasciato per Roma che ha lasciato per Berlino ma è nato a Siracusa. Oggi inventa macchine fantastiche su Doppiozero, scrive quattro nuovi romanzi e lavora al social network definitivo.

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