lunedì 31 marzo 2014

International new releases of the month #12: March



Ci eravamo lasciati alla fine dell’anno con una succosa preview  delle pubblicazioni internazionali che avrebbero segnato i primi mesi di questo 2014. Vi ricordo che tra i libri più attesi per questo mese vi avevamo segnalato Frog Music di Emma Donoghue, mistery che vede una ballerina di burlesque negli inconsueti panni di una detective, nella San Francisco del 1876. Quest’oggi vi propongo una selezione eclettica di volumi in uscita a marzo in America e nel Regno Unito, che spazia dalla fiction storica a quella a tematica scientifica, dal mistery al ben più leggero young adult. Ecco a voi le novità internazionali più interessanti.

At the end of last year, we gave you a juicy preview of international releases of the early months of this 2014. One of the most anticipated books we listed for this month  was Frog Music by Emma Donoghue, a mystery in which a burlesque dancer has the unusual part of a detective in 1876 San Francisco. Today, I have an eclectic selection of books to be released in the USA and the UK, ranging from historical fiction to science fiction, from mystery to young adult. Here comes the most interesting international news. Check it out!

The Enchanted – Rene Denfeld

The enchanted è un'antica prigione di pietra, vista attraverso gli occhi di un condannato a morte che fugge dalla realtà attraverso i suoi libri e reinventando la vita attorno a lui, tessendo una storia fantastica sulla gente che osserva e sul mondo in cui vive. Timoroso e solitario, sente ciò che gli altri non possono sentire. Sebbene le sbarre lo limitino ad ogni ora del giorno, ha magiche visioni di cavalli dorati che attraversano il carcere, il calore che scioglie il metallo delle gabbie, cosa che gli fa affrontare la devastante violenza della vita carceraria.
Due outsider entrano in contatto con lui: un sacerdote perduto e una donna, investigatrice che cerca informazioni sul passato dei prigionieri che possano salvare i condannati a morte. Scavando nel passato di un killer di nome York, la donna scopre verità strazianti che sfidano le convenzionali nozioni di vittima e criminale, innocenza e colpa, onore e corruzione, rivelandole oscuri segreti
Bellissimo e trascendente, The Enchanted ci ricorda che l’umanità unisce le persone e che la bellezza e l'amore esistono anche dove la realtà è un incubo.
Editore: Harper
Genere: Mistery
Pagine: 256
Data di pubblicazione: 4 Marzo

The enchanted place is an ancient stone prison, viewed through the eyes of a death row inmate who finds escape in his books and in re-imagining life around him, weaving a fantastical story of the people he observes and the world he inhabits. Fearful and reclusive, he senses what others cannot. Though bars confine him every minute of every day, he marries magical visions of golden horses running beneath the prison, heat flowing like molten metal from their backs, with the devastating violence of prison life.
Two outsiders venture here: a fallen priest, and the Lady, an investigator who searches for buried information from prisoners' pasts that can save those soon-to-be-executed. Digging into the background of a killer named York, she uncovers wrenching truths that challenge familiar notions of victim and criminal, innocence and guilt, honor and corruption-ultimately revealing shocking secrets of her own.
Beautiful and transcendent, The Enchanted reminds us of how our humanity connects us all, and how beauty and love exist even amidst the most nightmarish reality
Publisher: Harper
Genre: Mistery
Pages: 256
Releasing date: 4th March

The Winner's Curse (The Winner's Trilogy #1) – Marie Rutkoski

Come figlia del generale in un vasto impero che vince in guerra e schiavizza coloro che conquista, la diciassettenne Kestrel ha due scelte: può diventare un soldato o sposarsi. Ma Kestrel ha altre intenzioni. Un giorno trova in un giovane schiavo all'asta uno spirito affine.
Gli occhi di Arin sembrano sfidare tutto e tutti. Seguendo il suo istinto, Kestrel lo compra con conseguenze inaspettate. Non passa molto tempo prima che lei debba nascondere il suo crescente amore per Arin. Ma anche lui ha un segreto, e Kestrel impara rapidamente che il prezzo pagato per un altro essere umano è molto più alto di quanto avesse mai potuto immaginare.
Situato in un nuovo mondo ricco immaginario, The Winner's Curse di Marie Rutkoski è una storia di giochi mortali, dove tutto è in gioco, e la scommessa è se si può mantenere la testa o perdere il cuore.
Editore: Farrar, Straus and Giroux
Genere: Young Adult
Pagine: 355
Data di pubblicazione: 4 Marzo

As a general’s daughter in a vast empire that revels in war and enslaves those it conquers, seventeen-year-old Kestrel has two choices: she can join the military or get married. But Kestrel has other intentions. One day, she is startled to find a kindred spirit in a young slave up for auction.
Arin’s eyes seem to defy everything and everyone. Following her instinct, Kestrel buys him—with unexpected consequences. It’s not long before she has to hide her growing love for Arin. But he, too, has a secret, and Kestrel quickly learns that the price she paid for a fellow human is much higher than she ever could have imagined.
Set in a richly imagined new world, The Winner’s Curse by Marie Rutkoski is a story of deadly games where everything is at stake, and the gamble is whether you will keep your head or lose your heart.
Publisher: Farrar, Straus and Giroux
Genre: Young Adult
Pages: 355
Releasing date: 4th March

The Time Traveler's Almanac – Ann e Jeff VanderMeer

The Time Traveler's Almanac è la più grande e definitiva raccolta di racconti di viaggio mai assemblata. Riuniti in un unico volume da Ann e Jeff VanderMeer, crononauti e antologisti di fama mondiale, questo libro raccoglie più di un secolo di viaggi letterari nel passo e nel futuro che aiuterà i lettori a prendere di nuovo familiarità con gli amati classici del filone dei viaggi del tempo, presentando meravigliose innovazioni contemporanee.
Questo volume meraviglioso comprende circa settanta viaggi nel tempo di autori come Douglas Adams, Isaac Asimov, Ray Bradbury, William Gibson, Ursula K. Le Guin, George RR Martin, Michael Moorcock, HG Wells e Connie Willis, nonché utili articoli inediti sulla letteratura non-fiction (come Charles Yu "Dieci consigli per i viaggiatori nel tempo").
Editore: Tor Books
Genere: Science Fiction
Pagine: 960
Data di pubblicazione: 18 Marzo

The Time Traveler's Almanac is the largest and most definitive collection of time travel stories ever assembled. Gathered into one volume by intrepid chrononauts and world-renowned anthologists Ann and Jeff VanderMeer, this book compiles more than a century's worth of literary travels into the past and the future that will serve to reacquaint readers with beloved classics of the time travel genre and introduce them to thrilling contemporary innovations. This marvelous volume includes nearly seventy journeys through time from authors such as Douglas Adams, Isaac Asimov, Ray Bradbury, William Gibson, Ursula K. Le Guin, George R. R. Martin, Michael Moorcock, H. G. Wells, and Connie Willis, as well as helpful non-fiction articles original to this volume (such as Charles Yu's "Top Ten Tips For Time Travelers").
Publisher: Tor Books
Genre: Science Fiction
Pages: 960
Realising date: 18th March

Ghostwritten – Isabel Wolff

Una ghostwriter è ossessionata da una tragedia della sua infanzia,  riportata alla luce da una storia dimenticata della Seconda Guerra Mondiale. Jenni ama il suo lavoro di ghostwriter poiché soddisfa la sua  insaziabile curiosità nei confronti delle persone.  Significa anche potersi nascondere dietro le storie degli altri, e non pensare troppo alla propria vita. Ma quando si inizia a lavorare alle memorie di un sopravvissuto ai campi di internamento giapponesi di Java, coincidenze sorprendenti costringono Jenni a esaminare il proprio passato.
Struggente, movimentato e ben studiato, Ghostwritten batte la famosa miscela di Isabel Wolff di pathos, mistero e romanticismo. Getta luce su un capitolo dimenticato della storia e risplende come qualcosa di soprannaturale che fa accapponare la pelle.
Editore: Harper Collins
Genere: Historical Fiction
Pagine: 400
Data di pubblicazione: 27 Marzo

Jenni loves her job as a ghostwriter—it satisfies her insatiable curiosity about people. It also means that she can hide behind the stories of others and not think about her own life too much.
But when Jenni starts work on the memoirs of a survivor of the Japanese internment camps in Java, striking coincidences force her to examine her own past.
Gripping, moving and meticulously researched, Ghostwritten delivers Isabel Wolff’s signature blend of pathos, mystery and romance. It also sheds light on a forgotten chapter of history and shimmers with an element of the supernatural that will tingle the reader’s spine.
Publisher: Harper Collins
Genre: Historical Fiction
Pages: 400
Realising date: 27th March

Tolkien traduce Beowulf: un altro manoscritto ritrovato


Sono passati alcuni mesi dalla pubblicazione de La caduta di Artù, frutto degli studi filologici del Professore inglese J.R.R. Tolkien, ma sembra che la sua storia di scrittore non si esaurisca mai e che, anzi, mostri nuovi inaspettati risvolti e novità.

Risale a pochi giorni fa l'annuncio di Christopher Tolkien, erede e curatore degli scritti del padre, al The Guardian dell'uscita di una traduzione del poema epico Beowulf, risalente all’epoca dell’Antico Inglese (Old English) di cui Tolkien era appassionato e insigne studioso. Il rimaneggiamento del Professore risale invece al 1926, ed è accertato che egli stesso non avesse ipotizzato una futura pubblicazione.
La traduzione tolkieniana sarà resa disponibile, così come le sue opere precedenti, dalla casa editrice Harper Collins il 22 Maggio 2014, e sarà accompagnata da alcune trascrizioni dei convegni che Tolkien tenne a Oxford negli anni di insegnamento, e dal racconto Sellic Spell.

La storia di Beowulf è stata ampiamente discussa da Tolkien ne Il Medioevo e il Fantastico, raccolta di sette saggi contenente anche le indicazioni con cui Tradurre Beowulf, omonimo titolo di una sezione dell’opera sopracitata. La vicenda ha per protagonista un eroe del Sud della Svezia, un principe della tribù barbarica dei Geati che insegue la fama e l’immortalità cogliendo qualsiasi occasione per dimostrare la propria forza e scaltrezza. Beowulf ambisce ad affrontare non solo gli eroi più potenti del suo tempo, ma anche i mostri, in una costante e smodata ricerca della gloria. Il testo epico si divide in due parti, che differiscono cronologicamente di cinquant'anni: nella prima, l'eroe affronta il temibile Troll Grendel nelle terre dei danesi - episodio dal quale sono state tratte molte trasposizioni cinematografiche; la seconda parla invece dell’ultimo grande scontro che l’eroe geata dovrà sostenere contro una delle creature più temibili dell’intero mondo delle leggende antiche: un drago.

Il poema testimonia uno dei primi tentativi di costituzione dell’identità mitologica e culturale britannica. L'eroe protagonista è caratterialmente propenso al bene, ma incline anche ai sentimenti più abietti e comuni: l’ira, l’odio, il desiderio di superare se stessi e i propri limiti. Sono proprio questi elementi dicotomici, di luce e tenebra, che si caricano di umanità e di grande pathos narrativo, gli stessi che appassionano Tolkien e che si rifletteranno sulla sua produzione letteraria - l'autore ha dichiarato sovente di essere stato ispirato profondamente dal Beowulf. Non stupisce, dunque, che il potente e temibile drago Smaug, nato dalla penna dello scrittore inglese, presenti molte analogie con la creatura affrontata dallo stesso Beowulf: avidità, iracondia, malvagità e, ovviamente, una buona dose di forza bruta –, né si può escludere che il Bard de Lo Hobbit riprenda qualche tratto della personalità di Beowulf.
I commenti entusiastici rilasciati da Christonfer Tolkien, – che ricorda con quanto impegno e passione il padre, autentico estimatore del Poema, si fosse dedicato alla sua traduzione – lasciano presagire il valore di questa pubblicazione:
“È come se [J.R.R. Tolkien] fosse entrato in quel passato immaginario: schierandosi di fianco a Beowulf e ai suoi uomini che scuotono le loro cotte di maglia, mentre ormeggiano le loro navi sulle coste della Danimarca... ascoltando la crescente rabbia di Beowulf dinnanzi alle provocazioni di Unfert, o guardando con orrore alla terribile mano di Grendel affissa al tetto di Heorot.”

It is as if he entered into the imagined past: standing beside Beowulf and his men shaking out their mail-shirts as they beached their ship on the coast of Denmark, listening to the rising anger of Beowulf at the taunting of Unferth, or looking up in amazement at Grendel’s terrible hand set under the roof of Heorot.” (Cit. Christopher Tolkien)


L'ennesima riscoperta tolkieniana, una di quelle che figura casualmente tra le confusionarie carte vergate dal pugno del padre de Il Signore degli Anelli, crea stupore e gioia tra gli studiosi e gli appassionati, che ritroveranno nuovi spunti per approfondire le tematiche, le fonti di ispirazione, le immense e capacità dello scrittore inglese scomparso nel 1973, di cui è però rimasto un corpus che sembra pressoché inesauribile. 


A cura di Tonino Mangano.

lunedì 24 marzo 2014

Recensione: Undici solitudini di Richard Yates



Undici solitudini, Richard Yates
Minimum Fax
257 pagine, 11 euro
Autore dal successo piuttosto altalenante in vita, solo dopo la sua morte Richard Yates sta raccogliendo il seguito che il suo talento avrebbe meritato. Esordiente nel 1961 con “Revolutionary Road”, il quale ottiene un buon riscontro critico, negli anni la sua carriera viene ostacolata – e non poco – da problemi personali e dalle scarse vendite dei suoi lavori. Nonostante ciò, essi vengono gradualmente rivalutati negli anni, riportando il loro autore e le loro storie dal forte contenuto autobiografico alla ribalta.
La produzione del nostro è formata sia da romanzi che da racconti. Proprio di una di queste raccolte parleremo oggi: “Undici solitudini”, pubblicata in Italia da Minimum Fax.

Il titolo del volume lascia poco spazio all'immaginazione sul possibile contenuto dei racconti: persone sole che cercano di reagire a situazioni stressanti o angosciose, nella maggior parte dei casi invano. Quello che non balza immediatamente all'occhio, però, e che invece emerge dalla lettura, è che la solitudine non colpisce soltanto i protagonisti, ma anche gli altri personaggi. È evidente ad esempio nel primo racconto, “Il dottor Geco”, che narra di un bambino che non riesce ad inserirsi nella sua nuova classe; ma la maestra che cerca in tutti i modi di aiutarlo non fa altro che peggiorare le cose, dando involontariamente manforte agli altri bambini. Emblematico anche l'ultimo racconto, “Costruttori”: è solo l'aspirante scrittore che svende la propria arte per pochi dollari, ma altrettanto lo è il tassista che gli ha commissionato racconti svenevoli su cui basare una fantomatica serie televisiva che non vedrà mai la luce.
Tuttavia questa è una costante che si ripete per tutta la raccolta: un'aura di pessimismo e di disfattismo che si ripercuote nelle vite mediocri dei personaggi. Per quanto il lettore possa simpatizzare per loro, sa che i loro sforzi finiranno con un nulla di fatto.

Sarebbe ridondante descrivere i singoli racconti, perché le ambientazioni e le tematiche tendono a ripetersi, essendo basate su esperienze reali di Yates, come la scuola, il sanatorio, il lavoro d'ufficio, il servizio militare. Tuttavia, anche se i luoghi sono ricorrenti, c'è sempre un cambio di prospettiva che ci fa scoprire un aspetto che nel precedente racconto non era stato esplorato. Ad esempio, troviamo due racconti ambientati nel sanatorio, “Nessun dolore” e “Abbasso il vecchio”. Nel primo la vicenda è narrata dal punto di vista della moglie di uno dei malati che, oltretutto, ha una relazione extraconiugale che la rende oggetto di compatimento da parte dei conoscenti e la fa sentire in colpa nei confronti del marito malato. Nel secondo la storia si incentra in particolare su due pazienti che non potrebbero essere più diversi tra loro: l'uno estroverso ed infantile, l'altro riservato e angosciato per la sua situazione familiare. Tuttavia, in questo contesto così precario, i due riescono a trovare un punto di contatto e andare al di là delle apparenze. Mettendo a confronto le due storie, sembra quasi che il vero protagonista sia il sanatorio, i cui diversi aspetti vengono messi in risalto con la cura e la scrupolosità di chi, proprio come Yates, ha realmente soggiornato in quel luogo.
Lo stesso discorso si può fare per l'ambientazione scolastica: nel sopraccitato “Dottor Geco” il protagonista era un bambino, mentre ne “Il regalo della maestra” i riflettori si puntano sull'insegnante; i suoi alunni non possono fare altro che assistere impotenti alle sue paradossali dimostrazioni di ordine e dedizione alla causa.
In linea generale, perciò, l'introspezione psicologica nei vari racconti appare piuttosto curata: i personaggi sono sfaccettati e realistici, e non prestano il fianco ad eccessive idealizzazioni. Le vicende che li vedono protagonisti, e le loro reazioni, sono assolutamente credibili, portandoci così quasi a soprassedere su alcune ingenuità stilistiche e narrative che, come in ogni opera d'esordio – i racconti sono stati infatti scritti prima della pubblicazione di “Revolutionary Road” - non mancano.

Lo stile di Richard Yates è, a dire il vero, il tallone di Achille di “Undici solitudini”. Il punto di vista, infatti, è spesso un generico narratore onnisciente, che assume la prospettiva di questo o quel personaggio secondo necessità, o un io narrante che, in realtà, non ha una propria voce caratteristica e riconoscibile (come in “Jody ha il coltello dalla parte del manico”). In un caso, addirittura, il narratore non interviene nemmeno attivamente nella storia, ed è solo uno spettatore passivo (“Contro i pescecani”). Si fa fatica a vedere la mano dell'autore, che non sembra possedere particolari vezzi stilistici. In questa atmosfera sobria, il lettore non ha intermediari tra sé e la storia: un limite e, al tempo stesso, un vantaggio, perché non ci sono distrazioni.

Nonostante l'inesperienza dell'autore, “Undici solitudini” è una raccolta piuttosto matura, i cui racconti sono omogenei per qualità e contenuti. Forse troppo, perché non è difficile notare una certa ripetitività nella struttura e nelle situazioni. Questo, però, non annulla i grandi pregi di questo volume: l'autenticità e l'immediatezza, che lo rendono godibile e ci trasmettono, senza filtri, le potenzialità di Richard Yates.


Voto: 




sabato 22 marzo 2014

W...w...w... Wednesday! (56)



www...wednesdays è stato creato da MizB di ShouldBeReading


What are you currently reading? (Cosa stai leggendo?)
What did you recently finish reading? (Quale libro hai finito di recente?)
What do you think you’ll read next? (Quale libro pensi sarà la tua prossima lettura?)




So che non è mercoledì ma l'appuntamento di questa settimana è saltato, quindi facciamo un bel passo indietro e ritorniamo a W...W...W...Wednesdays.
Cosa ho letto questa settimana?
Ho finito di leggere quello che era in corso l'ultima volta, cioè Silver di Kerstin Gier (trovate la recensione QUI) e L'urlo e il furore di Faulkner (trovate il mio pensiero QUI), e inoltre ho letto Ragazza nera, Ragazza bianca della Oates (presto la recensione) e La ragazza dal volto d'ambra di Leda Melluso, su cui ho un'opinione così bassa che è davvero crudele esprimerla - ciò non toglie che lo abbia fatto su Goodreads e Anobii.
Tenendo fede alla mia TBR ho cominciato Storia d'inverno di Mark Helprin - ma ammetto che non mi sta prendendo molto, sarà anche la mole che mi spaventa... -, Storia dell'editoria letteraria in Italia di Ferretti per la tesi (lo avevo già iniziato, ma l'ho ricominciato da capo) e ieri sera ho preso in mano Non lasciarmi di Ishiguro, su cui sembra ci siano opinioni molto contrastanti.
I prossimi libri da leggere rientreranno sicuramente nella TBR di aprile, che non ho ancora compilato. Proprio questa mattina sono stata però folgorata dal ricordo che ho ancora Cecità di Saramago in libreria, quindi credo proprio che la mia prossima lettura "di piacere" sarà quella, insieme a Il rubino di fumo di Pullman, che spero possa prendere il posto dell'ahimè terminata Serie di sfortunati eventi. 
E voi cosa leggete?

What are you currently reading?



What did you recently finish reading?





What do you think you’ll read next?

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...