A cura di Lamia
La tendenza a riscrivere quanto già scritto probabilmente
non è una prerogativa solo dei tempi moderni, quel che è certo è che in questi
ultimi anni si è assistito a una crescita vertiginosa di ripresa dei classici.
C'è chi si limita ad ispirarsi ai grandi della letteratura e chi li stravolge
letteralmente. Non è un fenomeno solo letterario ma anche cinematografico.
L'anno scorso abbiamo assistito alla nuova proiezione di Grease, alla
rinascita di film come il re leone o Alvin superstar per citarne
solo alcuni. Merito forse del 3D, forse della poca fantasia o del ricercare un
guadagno facile, prequel, sequel e riprese di vecchi successi la fanno da
padrone anche al cinema.
In ambito letterario l'autrice più gettonata per questi tipi
di lavori sembra proprio essere Jane Austen, in particolare il suo romanzo
Orgoglio e Pregiudizio.
Guardandosi attorno in libreria ci si rende conto che i
libri a lei dedicati sono davvero moltissimi, tanto da far pensare a una vera e
propria “Jane Austen mania” che non si ferma davanti a nulla.
A Seth Grahame-Smith
evidentemente l'investigatore sembrava un lavoro troppo noioso e così ha deciso di liberare per le vie della Londra
dell'800 un'orda di zombie con il suo Orgoglio e pregiudizio e zombie,
in cui Elizabeth Bennet diventa addirittura un'esperta di arti marziali in lotta
contro la terribile invasione.
Gli zombie non vi piacciono e preferite i vampiri? Niente
paura, c'è anche un libro che fa al caso vostro, ossia Mr. Darcy, vampyre di
Amanda Grange. Elizabeth amerà ancora Darcy dopo aver scoperto il suo
terribile segreto? E da cosa sta scappando il suo amato?
C'è poi per le lettrici più appassionate il Jane Austen
Book Club, libro scritto da Karen Joy Fowler.
Per ora mi fermo qui ma oltre a questi titoli che utilizzano
per lo più quanto già scritto da Jane Austen ce ne sono moltissimi che traggono
ispirazione da lei per raccontare storie nuove non necessariamente legate
all'inghilterra dell'800. Per farvi un unico esempio si potrebbe citare Sognando
Jane Austen a Baghdad di Bee Rowlatt e May Witwt (QUI tutte le info).
Infine una domanda per voi lettrici e lettori del blog.
Secondo voi è giusto riprendere e trasformare in questo modo i classici? Cosa
pensate di questi libri?

Bellissimo post, idea geniale.
RispondiEliminaE' bene alimentare le nostre impressioni su questi autori-da-provetta sperando che prima o poi capiscano quello che comportano.
Sono dell'idea, e non credo di essere l'unica, che Jane Austen sia stata una delle autrici più importanti e significative dell'800 in quanto è riuscita a fare delle trasposizioni su carta di ciò che le accadeva intorno, buono o meno che sia.
Nessuno riuscirà a cogliere mai la sua magnificenza poiché nessuno di questi autori, brillantemente citati da te, porta l'altissimo nome di Jane Austen e nemmeno è degno di portarlo, per la precisione.
Come Orgoglio e Pregiudizio è stato cambiato e 'rovinato' (per quanto questo sia possibile) da questi autori è successo anche ad altri romanzi che, bene o male, ne hanno avuto la meglio: il successo. (vedi Alice in zombieland)
Secondo me, questi autori, sono liberi di scrivere ciò che a loro pare più giusto, ma, prendersi l'autorizzazione di cercare di portare avanti un classico del genere, credo sia troppo! Alcuni di questi sequel sono venuti piuttosto bene - come ad esempio la serie di Bebris Carrie - ma altri assolutamente no.
Alla fine.. che facciano quello che il loro cuore gli comanda, ma che non vengano da noi lettori & amanti della Austen a rovinare i sogni continui sogni iniziati con Orgoglio e Pregiudizio e mai terminati. :)
Lo penso anche io, c'è troppa presunzione nel voler riprendere ed emulare scrittrici come Jane Austen: non potranno mai essere uguali agli originali e alla fibe risultano stentati e ridicoli anche nei tentativi delle parodie (vogliamo parlare di Orgoglio e pregiudizio e zombie?)
EliminaPost interessantissimo.
RispondiEliminaE... e beh, per me c'è caso e caso. Basarsi su una storia tanto celebre mi sa tanto di tentativo di fare soldi. Magari non sarà sempre così, però... almeno, mi fa quest'effetto lo spin-off, la continuazione, la riscrittura, appropriarsi di personaggi non propri in modo così violento. Non credo che a zia Jane avrebbe fatto piacere trovarsi con un Darcy vampiro. Però ci sono anche casi in cui l'opera è in un certo senso 'lasciata in pace', come Il caso Jane Eyre. Lì non sono i personaggi ad essere parte della storia, ma il libro stesso. E' diverso.
Alla fine c'è caso e caso. Leggerei volentieri La vita secondo Jane Austen, perché in questo caso sembra più un tributo che un'appropriazione. Le varie rivisitazioni invece mi irritano proprio. Mi danno l'idea di 'La mia storia non è abbastanza forte, non so creare i personaggi, li estirpo da un successo mondiale così mi pubblicano uguale *O*'
Sono d'accordo con te, alla fine l'unico intento è quello commerciale, basta infilare ovunque il nome di jane Austen e sai quanto si vende?
EliminaSecondo me non è tanto questione di male oppure di commerciale, ma della tendenza del romance.C'è una fruizione distorta dei romanzi della Austen. E questo è collegato alla moda del romance: non capisco questa fissazione per la Austen; ci sono molti altri autori validi quanto è più della Austen. Per quanto questa scrittrice mi piaccia penso che bisognerebbe ridimensionare molto il valore dato a Jane Austen.
RispondiEliminaMikaelquasimodus
E' vero, il romance punta molto su Jane Austen e ciò l'ha resa commerciale: dedicheremo a questo aspetto l'ultima puntata dello Speciale.
EliminaPer quanto riguarda la seconda affermazione non sono d'accordo, anzi penso che attualmente Jane sia molto svalutata e sottovalutata, visto che la sua immagine per la maggior parte del pubblico è proprio quella di una scrittrice che lei non avrebbe mai voluto essere: una che raccontava solo di matrimoni e scriveva romanzetti rosa. Il valore di una scrittrice come lei va invece molto oltre. Jane non voleva scrivere di quello, o solo di quello, voleva scrivere di ciò che la circondava. La differenza sta nel fatto che lo faceva con un acume e uno spirito straordinari, che decisamente non possiede nessuna delle sue aspiranti e sedicenti eredi.
Scusate gli errori di grammatica ma ho scritto dal cellulare. "quanto e più validi"
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