sabato 29 dicembre 2012

Speciale Jane Austen: Jane Austen mania. Tutti i sequel che Jane non avrebbe mai voluto leggere



A cura di Lamia



La tendenza a riscrivere quanto già scritto probabilmente non è una prerogativa solo dei tempi moderni, quel che è certo è che in questi ultimi anni si è assistito a una crescita vertiginosa di ripresa dei classici. C'è chi si limita ad ispirarsi ai grandi della letteratura e chi li stravolge letteralmente. Non è un fenomeno solo letterario ma anche cinematografico. L'anno scorso abbiamo assistito alla nuova proiezione di Grease, alla rinascita di film come il re leone o Alvin superstar per citarne solo alcuni. Merito forse del 3D, forse della poca fantasia o del ricercare un guadagno facile, prequel, sequel e riprese di vecchi successi la fanno da padrone anche al cinema.
In ambito letterario l'autrice più gettonata per questi tipi di lavori sembra proprio essere Jane Austen, in particolare il suo romanzo Orgoglio e Pregiudizio.
Guardandosi attorno in libreria ci si rende conto che i libri a lei dedicati sono davvero moltissimi, tanto da far pensare a una vera e propria “Jane Austen mania” che non si ferma davanti a nulla.

Ci ritroviamo così una Elizabeth Bennett e un Mr. Darcy dalle molte facce e dalle molte professioni  in completa balia di altri autori e di altri racconti. Bebris Carrie trasforma i novelli sposi in una coppia di investigatori in una serie di libri che prende l'avvio con Orgoglio e preveggenza: una realtà universalmente riconosciuta, in cui i due si trovano a indagare su alcuni misteriosi incidenti che mettono a repentaglio la vita di Caroline Bingley.
Seth Grahame-Smith evidentemente l'investigatore sembrava un lavoro troppo noioso e così ha  deciso di liberare per le vie della Londra dell'800 un'orda di zombie con il suo Orgoglio e pregiudizio e zombie, in cui Elizabeth Bennet diventa addirittura un'esperta di arti marziali in lotta contro la terribile invasione.






Gli zombie non vi piacciono e preferite i vampiri? Niente paura, c'è anche un libro che fa al caso vostro, ossia Mr. Darcy, vampyre di Amanda Grange. Elizabeth amerà ancora Darcy dopo aver scoperto il suo terribile segreto? E da cosa sta scappando il suo amato?

Per le più romantiche e affezionate alla storia originale Pamela Aidan ha pensato bene di mettere la penna in mano proprio a Darcy che riscrive l'intero Orgoglio e Pregiudizio secondo la sua personale visione dei fatti, in una trilogia che prende il via con il libro  Per orgoglio o per amore. Un romanzo di Fitzwilliam Darcy.





Anche la più noiosa e bruttina della famiglia, Mary Bennet ha avuto un libro a lei dedicato, L'indipendenza della signorina Bennet, di Colleen McCullough, in cui si racconta la sua storia dopo che le sorelle ormai sposate la hanno lasciata sola e libera di esprimere il meglio di sé.



Che dire dell'autrice? Pensate che si siano dimenticati di lei? Nemmeno per idea! Da lei potete imparare a conquistare un uomo, magari proprio un Mr. Darcy, grazie al libro Come trovare l'uomo giusto secondo Jane Austen di Lauren Henderson.



C'è poi per le lettrici più appassionate il Jane Austen Book Club, libro scritto da Karen Joy Fowler.
Se invece siete amanti dei gossip avete possibilità di scelta fra Il diario perduto di Jane Austen di James Syrie in cui si narrano amori e avventure di Jane o fra il più piccante Orgasmo e pregiudizio. Il sesso perduto di Jane Austen di Arielle Eckstut, una raccolta di scene di sesso censurate dai romanzi della Austen. Non sia mai che esista una storia senza sesso!

Fin qui abbiamo parlato solo di autrici, sembra quasi scontato in fondo che la letteratura femminile sia letta dal pubblico femminile...ma non è il caso della Austen! Ce lo dimostra William Deresiewicz nel suo La vita secondo Jane Austen (di cui abbiamo parlato QUI), in cui racconta di un uomo che scopre una vera passione per Jane e per i suoi libri, grazie alla quale incontrerà poi la donna della sua vita.

Per ora mi fermo qui ma oltre a questi titoli che utilizzano per lo più quanto già scritto da Jane Austen ce ne sono moltissimi che traggono ispirazione da lei per raccontare storie nuove non necessariamente legate all'inghilterra dell'800. Per farvi un unico esempio si potrebbe citare Sognando Jane Austen a Baghdad di Bee Rowlatt e May Witwt (QUI tutte le info).


Infine una domanda per voi lettrici e lettori del blog. Secondo voi è giusto riprendere e trasformare in questo modo i classici? Cosa pensate di questi libri?


7 commenti:

  1. Bellissimo post, idea geniale.
    E' bene alimentare le nostre impressioni su questi autori-da-provetta sperando che prima o poi capiscano quello che comportano.
    Sono dell'idea, e non credo di essere l'unica, che Jane Austen sia stata una delle autrici più importanti e significative dell'800 in quanto è riuscita a fare delle trasposizioni su carta di ciò che le accadeva intorno, buono o meno che sia.
    Nessuno riuscirà a cogliere mai la sua magnificenza poiché nessuno di questi autori, brillantemente citati da te, porta l'altissimo nome di Jane Austen e nemmeno è degno di portarlo, per la precisione.
    Come Orgoglio e Pregiudizio è stato cambiato e 'rovinato' (per quanto questo sia possibile) da questi autori è successo anche ad altri romanzi che, bene o male, ne hanno avuto la meglio: il successo. (vedi Alice in zombieland)
    Secondo me, questi autori, sono liberi di scrivere ciò che a loro pare più giusto, ma, prendersi l'autorizzazione di cercare di portare avanti un classico del genere, credo sia troppo! Alcuni di questi sequel sono venuti piuttosto bene - come ad esempio la serie di Bebris Carrie - ma altri assolutamente no.
    Alla fine.. che facciano quello che il loro cuore gli comanda, ma che non vengano da noi lettori & amanti della Austen a rovinare i sogni continui sogni iniziati con Orgoglio e Pregiudizio e mai terminati. :)

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    1. Lo penso anche io, c'è troppa presunzione nel voler riprendere ed emulare scrittrici come Jane Austen: non potranno mai essere uguali agli originali e alla fibe risultano stentati e ridicoli anche nei tentativi delle parodie (vogliamo parlare di Orgoglio e pregiudizio e zombie?)

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  2. Post interessantissimo.
    E... e beh, per me c'è caso e caso. Basarsi su una storia tanto celebre mi sa tanto di tentativo di fare soldi. Magari non sarà sempre così, però... almeno, mi fa quest'effetto lo spin-off, la continuazione, la riscrittura, appropriarsi di personaggi non propri in modo così violento. Non credo che a zia Jane avrebbe fatto piacere trovarsi con un Darcy vampiro. Però ci sono anche casi in cui l'opera è in un certo senso 'lasciata in pace', come Il caso Jane Eyre. Lì non sono i personaggi ad essere parte della storia, ma il libro stesso. E' diverso.
    Alla fine c'è caso e caso. Leggerei volentieri La vita secondo Jane Austen, perché in questo caso sembra più un tributo che un'appropriazione. Le varie rivisitazioni invece mi irritano proprio. Mi danno l'idea di 'La mia storia non è abbastanza forte, non so creare i personaggi, li estirpo da un successo mondiale così mi pubblicano uguale *O*'

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    1. Sono d'accordo con te, alla fine l'unico intento è quello commerciale, basta infilare ovunque il nome di jane Austen e sai quanto si vende?

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  3. Secondo me non è tanto questione di male oppure di commerciale, ma della tendenza del romance.C'è una fruizione distorta dei romanzi della Austen. E questo è collegato alla moda del romance: non capisco questa fissazione per la Austen; ci sono molti altri autori validi quanto è più della Austen. Per quanto questa scrittrice mi piaccia penso che bisognerebbe ridimensionare molto il valore dato a Jane Austen.

    Mikaelquasimodus

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    1. E' vero, il romance punta molto su Jane Austen e ciò l'ha resa commerciale: dedicheremo a questo aspetto l'ultima puntata dello Speciale.
      Per quanto riguarda la seconda affermazione non sono d'accordo, anzi penso che attualmente Jane sia molto svalutata e sottovalutata, visto che la sua immagine per la maggior parte del pubblico è proprio quella di una scrittrice che lei non avrebbe mai voluto essere: una che raccontava solo di matrimoni e scriveva romanzetti rosa. Il valore di una scrittrice come lei va invece molto oltre. Jane non voleva scrivere di quello, o solo di quello, voleva scrivere di ciò che la circondava. La differenza sta nel fatto che lo faceva con un acume e uno spirito straordinari, che decisamente non possiede nessuna delle sue aspiranti e sedicenti eredi.

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  4. Scusate gli errori di grammatica ma ho scritto dal cellulare. "quanto e più validi"

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