martedì 4 dicembre 2012

Roma, 6-9 dicembre: torna Più libri più liberi

A cura di Glo_In_Stockolm


“Più libri più liberi”, la manifestazione dedicata alla piccola e media editoria italiana, è arrivata alla sua 11° edizione: al Palazzo dei Congressi dell'Eur a Roma, dal 6 al 9 dicembre, sarà possibile prendere parte a molteplici eventi culturali, tutti accomunati dal battagliero motto “La letteratura è viva”,  uno slogan breve ed efficace, quasi a esorcizzare la grave crisi attuale, generale ma anche del settore.
Eccoci qui dunque al decimo compleanno della manifestazione (nata nel 2002), che nonostante le polemiche che hanno accompagnato le scorse edizioni, quest'anno può vantare la partecipazione di 400 case editrici, per circa 60.000 titoli, senza contare il fitto calendario di incontri (più di 250) e le altre iniziative che si svolgeranno in luoghi diversi della città, all’insegna della contaminazione tra arti e discipline, come la grafica, la pittura, il fumetto e la musica. Teatro di questi eventi e attività di carattere letterario, raccolti sotto l'evocativo nome PIÙ LIBRI PIÙ LUOGHI, sarà tutta la città di Roma: nelle varie biblioteche, librerie, locali, strutture culturali e musei (come il Palazzo delle Esposizioni) il pubblico avrà diverse occasioni per sperimentare un'interessante contaminazione letteraria, oltre che un invito alla lettura rivolto a tutti, ai grandi come ai più piccoli. A questo proposito  non posso non citare il progetto PIÙ LIBRI PIÙ GRANDI, una delle novità dell'edizione 2012,  dedicato ai giovanissimi e che vede infatti protagonisti gli editori per ragazzi. Realizzato in collaborazione con le Biblioteche di Roma, coinvolge  40 classi e 1000 studenti di 12 istituti scolastici (scuole elementari, medie e superiori).  Il tema di questa prima edizione è quello dell’avventura e del viaggio, un tema in grado di coinvolgere in pieno la platea degli under 20.
Ma quali saranno i piatti forti di questa fiera? Il programma si annuncia molto denso e variegato: oltre a illustri rappresentanti della narrativa italiana, come Andrea Camilleri, Massimo Carlotto e Dacia Maraini, e agli incontri con autori stranieri del calibro di Gunther Wallraff, uno dei veterani del giornalismo d’inchiesta europeo, Chrisos Ikonomou testimone estremamente attuale della terribile crisi greca. Da non perdere d'occhio le nuove voci della narrativa africana come Moussa Konaté dal Mali. Non mancherà lo spazio dedicato all'attualità con la tavola rotonda Voci contro le mafie coordinata da Lirio Abbate e un ciclo di appuntamenti curati dal settimanale L'Espresso. Cultura non significa però solo libri, ci saranno quindi riviste e ospiti del mondo del fumetto, come Mattotti e Zerocalcare, della musica, quali Capovilla e Fiumani, e del cinema, come Nanni Moretti.
“Più libri più liberi” è nata come una vetrina per i piccoli/medi editori, vorrei quindi dare  qualche dato legato alla situazione del settore: secondo l'Associazione Italiana Editori (AIE) nel 2011 il fatturato a prezzo di copertina dei piccoli e medi editori è diminuito del 4,8%;  l’11% degli addetti all’editoria ha perso il lavoro (775 persone in meno su un totale di 6650 nel 2010); il numero dei titoli pubblicati (tra novità e ristampe) è sceso del 9,7%; hanno chiuso 125 piccole e medie case editrici (da 2797 unità si è scesi a 2652, con una perdita del 4,5%). 
Questi dati appaiono preoccupanti e sottolineano una crisi, come abbiamo detto in precedenza non riguarda solo l'editoria, ma che qui risulta forse ancora più seria rispetto ad altre realtà del panorama culturale, viste anche le risorse limitate a disposizione. Dal sito internet della Fiera leggo che in Italia vengono pubblicate 50000 mila novità, di cui il 25% è pubblicato proprio da piccoli e medi editori. Purtroppo difficilmente questi libri riescono a superare gli ostacoli che li separano dal magazzino alle vetrine delle grandi librerie. E' facile quindi pensare a quante ottime produzioni rischiano di finire dimenticate proprio perché non sostenute dalle campagne pubblicitarie dei colossi editoriali italiani. D'altro canto non è raro che i grandi bestseller non siano prodotti di valore, ma libriccini medio/scarsi, il cui successo altro non è che un'oculata  operazione di marketing (Cinquanta sfumature docet). Non dimentichiamo che, sempre secondo i dati di IE Arianna, pubblicati sul sito dell'AIE, nel 2011   sul podio dei libri più venduti ci sono proprio due major dell'editoria, come Mondadori –off course- (Fabio Volo, Le prime luci del mattino) e Garzanti (Clara Sanchez, Il profumo delle foglie di limone). Non possiamo che augurarci che “Più libri, più liberi” e manifestazioni analoghe continuino a essere un'ottima vetrina per le realtà più piccole, affinché non vengano letteralmente, e completamente, stritolate dalle case editrici più grandi (le quali, nonostante le risorse a disposizione, sono ormai restie a investire in cultura o di rischiare anche un solo euro su scrittori esordienti, vero e proprio paradosso del sistema) privandoci della possibilità di poter leggere e apprezzare ottimi libri, che andrebbero altrimenti dimenticati a discapito di un intero patrimonio di conoscenze.

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