A cura di Glo_In_Stockolm
“Più libri più liberi”, la manifestazione dedicata alla piccola e media
editoria italiana, è arrivata alla sua 11° edizione: al Palazzo dei Congressi
dell'Eur a Roma, dal 6 al 9 dicembre, sarà possibile prendere parte a
molteplici eventi culturali, tutti accomunati dal battagliero motto “La
letteratura è viva”, uno slogan breve ed
efficace, quasi a esorcizzare la grave crisi attuale, generale ma anche del
settore.
Eccoci qui dunque al decimo compleanno
della manifestazione (nata nel 2002), che nonostante le polemiche che hanno
accompagnato le scorse edizioni, quest'anno può vantare la partecipazione di 400
case editrici, per circa 60.000 titoli, senza contare il fitto
calendario di incontri (più di 250) e le altre iniziative che si svolgeranno in
luoghi diversi della città, all’insegna della contaminazione tra arti e
discipline, come la grafica, la pittura, il fumetto e la musica. Teatro di
questi eventi e attività di carattere letterario, raccolti sotto l'evocativo
nome PIÙ LIBRI PIÙ LUOGHI, sarà tutta la città di Roma: nelle varie
biblioteche, librerie, locali, strutture culturali e musei (come il Palazzo
delle Esposizioni) il pubblico avrà diverse occasioni per sperimentare un'interessante
contaminazione letteraria, oltre che un invito alla lettura rivolto a tutti, ai
grandi come ai più piccoli. A questo proposito
non posso non citare il progetto PIÙ LIBRI PIÙ GRANDI, una delle
novità dell'edizione 2012, dedicato
ai giovanissimi e che vede infatti protagonisti gli editori per ragazzi.
Realizzato in collaborazione con le Biblioteche di Roma, coinvolge 40 classi e 1000 studenti di 12 istituti
scolastici (scuole elementari, medie e superiori). Il tema di questa prima edizione è quello
dell’avventura e del viaggio, un tema in grado di coinvolgere in pieno la
platea degli under 20.
Ma quali saranno i piatti forti di questa
fiera? Il programma si annuncia molto denso e variegato: oltre a illustri
rappresentanti della narrativa italiana, come Andrea Camilleri, Massimo
Carlotto e Dacia Maraini, e agli incontri con autori stranieri del calibro di
Gunther Wallraff, uno dei veterani del giornalismo d’inchiesta europeo, Chrisos
Ikonomou testimone estremamente attuale della terribile crisi greca. Da non
perdere d'occhio le nuove voci della narrativa africana come Moussa Konaté dal
Mali. Non mancherà lo spazio dedicato all'attualità con la tavola rotonda Voci
contro le mafie coordinata da Lirio Abbate e un ciclo di appuntamenti curati
dal settimanale L'Espresso. Cultura non significa però solo libri, ci saranno
quindi riviste e ospiti del mondo del fumetto, come Mattotti e Zerocalcare,
della musica, quali Capovilla e Fiumani, e del cinema, come Nanni Moretti.
“Più libri più liberi” è nata come una vetrina per i piccoli/medi editori,
vorrei quindi dare qualche dato legato
alla situazione del settore: secondo l'Associazione Italiana Editori (AIE) nel
2011 il fatturato a prezzo di copertina dei piccoli e medi editori è diminuito
del 4,8%; l’11%
degli addetti all’editoria ha perso il lavoro (775 persone in meno su un totale
di 6650 nel 2010); il numero dei titoli pubblicati (tra novità e ristampe) è
sceso del 9,7%; hanno chiuso 125 piccole e medie case editrici (da 2797 unità
si è scesi a 2652, con una perdita del 4,5%).
Questi dati appaiono preoccupanti
e sottolineano una crisi, come abbiamo detto in precedenza non riguarda solo
l'editoria, ma che qui risulta forse ancora più seria rispetto ad altre realtà
del panorama culturale, viste anche le risorse limitate a disposizione. Dal
sito internet della Fiera leggo che in Italia vengono pubblicate 50000 mila
novità, di cui il 25% è pubblicato proprio da piccoli e medi editori. Purtroppo
difficilmente questi libri riescono a superare gli ostacoli che li separano dal
magazzino alle vetrine delle grandi librerie. E' facile quindi pensare a quante
ottime produzioni rischiano di finire dimenticate proprio perché non sostenute
dalle campagne pubblicitarie dei colossi editoriali italiani. D'altro canto non
è raro che i grandi bestseller non siano prodotti di valore, ma libriccini
medio/scarsi, il cui successo altro non è che un'oculata operazione di marketing (Cinquanta
sfumature docet). Non dimentichiamo che, sempre secondo i dati di IE
Arianna, pubblicati sul sito dell'AIE, nel 2011 sul podio dei libri più venduti ci sono
proprio due major dell'editoria, come Mondadori –off course- (Fabio Volo, Le prime luci del mattino) e Garzanti (Clara Sanchez, Il profumo delle foglie di limone). Non possiamo che
augurarci che “Più libri, più liberi” e manifestazioni analoghe
continuino a essere un'ottima vetrina per le realtà più piccole, affinché non
vengano letteralmente, e completamente, stritolate dalle case editrici più
grandi (le quali, nonostante le risorse a disposizione, sono ormai restie a
investire in cultura o di rischiare anche un solo euro su scrittori esordienti,
vero e proprio paradosso del sistema) privandoci della possibilità di poter
leggere e apprezzare ottimi libri, che andrebbero altrimenti dimenticati a
discapito di un intero patrimonio di conoscenze.
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