Quest'anno, tra i racconti natalizi, non poteva proprio mancare Barbara Fiorio, vecchia conoscenza del blog che ho intervistato nel lontano marzo 2011 (potete leggere QUI l'intervista), in occasione dell'uscita per Castelvecchi del suo secondo romanzo, Chanel non fa scarpette di cristallo, una fiaba romantica e leggera che racchiude lo spirito sagace della scrittura della Fiorio (per leggere la recensione, potete cliccare QUI). Barbara non ha mai smesso di scrivere e nei primi mesi del 2013 la vedremo pubblicata da Mondadori: la sua nuova storia, con il titolo provvisorio di "Per il resto tutto bene", è un altro esempio di scrittura brillante, che analizza, con piglio esilarante e maturo, la storia di Margot, giornalista precaria trentottenne che verrà travolta dagli eventi -o, meglio, da una simpatica vecchietta che sta per perdere tutto.
Per chi già la conosce il racconto di oggi sarà quindi una vera sorpresa: abbandonate ironia e spensieratezza, Barbara ci regala una storia natalizia che punta l'attenzione sul vero significato di questa festa, anche per chi non può vederla attraverso una paio di lenti rosa. Per una volta, dalla parte dei più piccoli.
Incipit:
Faceva la prima elementare da pochi mesi e aveva passato la mattinata con la mano in un piatto di gesso. Non era maleandare a scuola.“Ognuno di voi farà un regalo a mamma e papà per dimostrare loro quanto bene gli vuole” aveva detto la maestra.Lui e i suoi compagni si erano guardati un po’ stupiti, ridacchiando.I regali li fa Babbo Natale ai bambini, lo sanno tutti. E neanche a tutti i bambini: solo a quelli buoni. Fare regali ai grandi,che idea strana.Però era bello costruire qualcosa da soli e mettere la sorpresa sotto l’albero. Sarebbero stati tutti fieri di lui e se quelloserviva per dire quanto bene voleva ai suoi genitori, be’, era importante farlo.
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Il link porta ad una pagina raffigurante un villaggio invernale in bianco e nero: ci è sembrata un'immagine non scontata rispetto al solito albero di Natale. Solo alcuni elementi sono colorati, ed è lì che dovrete fiondarvi per scaricare il racconto. Appena passerete il mouse, se l'elemento è quello giusto, questo si illuminerà e potrete cliccare per scaricare la storia in pdf. Man mano che i racconti verranno distribuiti il villaggio comincerà a colorarsi, fino a ritornare ai suoi colori originari alla fine del progetto. Buona lettura!
Nata a Genova nel 1968, ha pubblicato C’era una svolta (2009). Ha due gatti, fa un ottimo salame dolce, è ghiotta di cioccolato, lancia fulmini e secondo alcuni legge nel pensiero, anche se ciò l’annoia spesso. Ha imparato che non tutti i rospi sono principi travestiti, ma mantiene ferma la convinzione che comportarsi da principessa sia imprescindibile per una vita da favola.
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