martedì 13 dicembre 2011

Teaser Tuesays (46)



"Teaser Tuesdays" 

  • Grab your current read
  • Open to a random page
  • Share two (2) “teaser” sentences from somewhere on that page
  • BE CAREFUL NOT TO INCLUDE SPOILERS! (make sure that what you share doesn’t give too much away! You don’t want to ruin the book for others!)
  • Share the title & author, too, so that other TT participants can add the book to their TBR Lists if they like your teasers!
Ovvero, per i non anglo-leggenti:
  • Prendi il libro che stai leggendo
  • Apri una pagina a caso
  • Copia due pezzi "teaser" da una parte di questa pagina
  • STAI ATTENTO A NON SCRIVERE SPOILERS! (assicurati di non condividere troppe cose! Non si deve rovinare il libro agli altri!)
  • Indica il titolo e l'autore, in modo che gli altri Teaser Tuesday partecipanti possano aggiungerlo alla loro lista dei desideri se il libro è piaciuto


Quale libro starà mai leggendo Malitia questa settimana? Unico indizio: la copertina. Per saperne di più aspettate l'articolo di domani! 

E i vostri teaser quali sono? ^^


Mon Dieu, c’est possible” avrebbe detto Jean Gabin interpretando Maigret, i sintomi c’erano tutti. Guardai anche gli altri due banditi, per osservarne le reazioni.
L’altro uomo, appunto da comparsa, se ne stava appiattito tra una macchina e la banchina cercando di eclissarsi dalla scena principale.
Humphrey Bogart aveva perso un po’ della sua torbida eleganza, era pure molto sorpreso e mi guardava con riguardo, sembrava vergognarsi che il suo capo avesse perso la testa. Si buttò a terra vicino a noi e chiese a Johnny, e forse anche a me, che cosa, a questo punto convenisse fare.
Risposi io che era necessario continuare a fare scena e chiedere subito al capitano di polizia se si era reso conto che qui nessuno stava scherzando.
Johnny cominciò ad urlare, con voce ferma e risoluta quanto io gli avevo suggerito, aggiungendo di suo, e ciò lo riabilitava come capo di quel terzetto, che gli organi di stampa si tenessero pronti per immortalare. La menzione dei giornalisti fece il suo effetto perché il capitano, temendo di essere mal giudicato, cercò di essere rassicurante e quasi paterno con i tre delinquenti.
Ancor di più mi ricordò l’ottimo John Wayne quando faceva il burbero sceriffo buono.
(Woody...Fuga nella realtà, di Alfonso La Licata, pag.60)

Stavo annodandomi la cravatta che uso soltanto la domenica mattina per andare alla Santa Messa. Secondo me è una bella cravatta di colore marrone, né troppo scura e neanche troppo chiara, certamente adeguata al vestito di finto lino beige che sono solito indossare nelle domeniche estive.
Naturalmente la fibra sintetica del tessuto mi assicura una abbondante sudorazione corporale che, credo, non sia molto apprezzata, per le concomitanti sgradevoli esalazioni, dai miei vicini di banco, giù in parrocchia: li sento tirar di naso come cani che fiutano la preda. Se non altro però i pii credenti sono costretti a guardarmi bene in faccia, e ciò è già un bel risultato: essi mi notano, anzi mi annotano, per evitare di sedersi accanto a me la prossima puntata celebrativa.
Un magnifico nodo.
Mi viene sempre un bel nodo con quella cravatta di canapone finto, una delle poche cose buone che riesco a fare. Un triangolo perfettamente equilatero, simmetricamente posto al centro delle due punte del colletto della mia eterna camicia di rigatino colorpanna. Ebbene sì, sono un po’ conformista, ma non mi pare che ciò sia un peccato molto grave.
(Woody...Fuga nella realtà, di Alfonso La Licata, pag.12)

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