Salve a tutti, e benvenuti ad
un'altra puntata de “Il Tempio degli Otaku”! A grande richiesta – ma di chi? -
ritorna il ciclo delle opere che ormai conosciamo solo io e i loro autori. Si
fa presto a dire shojo, infatti: le nostre fumetterie ne sono semplicemente
invase, come dimostrano gli annunci delle principali case editrici nel recente
Lucca Comics. Si fa meno presto a dire shojo con contenuti più adulti, diretti
non solo alle ragazzine, ma anche alle loro sorelle maggiori, in Italia
appannaggio quasi esclusivo della Flashbook Edizioni. In questo sottogenere
avanguardistico spiccano i nomi di Kyoko Okazaki (di cui tempo fa abbiamo
recensito “Helter Skelter”, ricordate?), Moyoko Anno e soprattutto George
Asakura. Proprio di quest'ultima parleremo oggi, con il suo “Cuori
colpiti”. Buona lettura!
Nel frattempo il migliore amico
di Arai, Seiji, mette a dura prova la pazienza e la sensibilità della
sua fidanzata, Atsuko, la quale cerca in tutti i modi di salvare un
rapporto i cui gli equilibri sembrano pendere tutti a favore del ragazzo.
Infine, un po' esclusa dagli equilibri della classe è Yokohama, le cui
energie sono tutte concentrate nel diffondere bugie su un suo fantomatico
fidanzato. L'unico che non ci casca è Shiina, il suo vicino di banco...
“Cuori colpiti” è l'esatto
contrario. Non ci è dato sapere la situazione familiare dei personaggi.
Sappiamo tutto invece della loro iniziazione sessuale. A parte in pochi casi –
e il lettore smaliziato già si chiede cosa c'è dietro – non troveremo tenere
dichiarazioni d'amore, strette di mano, farfalle nello stomaco.
Ed è inutile dire quanto questo
sia molto, molto più realistico di un qualsiasi “Marmalade Boy”, per quanto ben
fatto. Come spesso capita anche nella vita reale questi ragazzini, che a
malapena hanno la barba e le mestruazioni, non sappiano come usare uno
strumento così potente come il loro corpo. Ruri fa la donna vissuta con il
suo insegnante, ma in realtà quello che vuole è una figura paterna, su cui
poter sempre contare. Atsuko si ripropone ogni volta che tra lei e Seiji è
finita davvero, salvo ricominciare daccapo, anche se sa che lui non desisterà
mai dalle sue pessime abitudini. Yokohama vorrebbe tanto potersi lasciare alle
spalle quelle bugie sul fidanzato e cedere al tenero corteggiamento di Shiina,
ma che ne sarebbe della sua immagine? Negishi è perennemente in dubbio sulla
sua relazione con Arai, ma è disposta a tutto pur di accontentarlo. Tutto, pur
di non lasciarselo sfuggire.
Nonostante le storie si
assomiglino molto tra di loro – in particolare quelle Negishi/Arai e
Atsuko/Seiji – l'introspezione psicologica è piuttosto curata. Questo
vale sia per i personaggi femminili che maschili: ad esempio sono ben rese le
indecisioni di Arai sul ruolo di Negishi nella sua vita, oppure l'essere senza
peli sulla lingua di Shiina, che fa da contraltare alla timidezza aggressiva
della tsundere (personaggio tipicamente giapponese che alterna momenti di
scontrosità e maleducazione a momenti di dolcezza e fragilità) Yokohama.
Impossibile non citare poi Atsuko, il cui percorso di annullamento della
personalità per essere all'altezza di Seiji è seguito con grande meticolosità.
Peccato soltanto che lo stesso Seiji non se ne accorga, a sua volta tormentato da
complessi di inferiorità accuratamente mascherati. Le dinamiche delle
singole coppie, poi, sono decisamente più complesse di quanto appaiano
superficialmente, come dimostra la vicenda di Ruri: sono davvero i maschietti a
tenere le redini della relazione, o forse in realtà sono le femminucce, con le
loro maniere subdole e i loro corpi invitanti?
...E per oggi è tutto, gente.
Arrivederci al prossimo appuntamento de “Il Tempio degli Otaku”!

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