Chi non ricorda con nostalgia i cartoni animati dell'infanzia, quelli che ci tenevano incollati al televisore e diventavano i protagonisti dei nostri giochi? Tra le tante serie indimenticabili degli anni '90 ce n'è una che spadroneggia in assoluto sulle altre e che rappresentano un po' l'icona di un periodo della vita fatto di jingle imparati a memoria, canzoni urlate a squarciagola ad una certa ora del pomeriggio e personaggi che fanno battere il cuore...

Scritto da Surymae Rossweisse
NOTA BENE: non so se ricordate quello che ho detto di Nodame Cantabile poche settimane fa. In soldoni: io ho letto l'opera intera a suo tempo e per questo la recensisco, ma in realtà qui in Italia è ancora in corso. Se il manga vi interessa siete ancora in tempo a recuperarlo – nel caso di Sailor Moon, poi, ci sono perfino due edizioni, adatte a tutte le esigenze e tutte le tasche! Come per Nodame Cantabile, anche ora vale la stessa cosa. Ah, un'altra cosa: nel corso della recensione non userò i nomi adattati – o inventati? - di mamma Mediaset, bensì quelli reali. All'inizio forse vi sarà difficile capire chi è chi, ma vi assicuro che ci si abitua presto.
...No, dài, seriamente. Davvero ho bisogno di riassumere la trama di Sailor Moon? C'è qualcuno che non se la ricorda? Ah,sì? Beh, allora a questo qualcuno bisognerà rinfrescare la memoria, allora. Ed anche agli altri male certo non farà.
Usagi Tsukino è una ragazzina che definire comune è poco. Caruccia, non esattamente una mente geniale, tanto frignona quanto mangiona, nel cui dizionario le parole “puntualità” e “serietà” non esistono. Come al solito, una mattina la quattordicenne è in ritardo per la scuola. E' talmente presa dal scongiurare la catastrofe che non si accorge che sta andando incontro ad una gattina, e le viene addosso. Neanche allora si ferma, però: tempo di accertarsi che l'animale stia bene e poi corre... non accorgendosi del fatto che il gatto ha due curiosi cerotti sulla fronte. Poco tempo dopo, Usagi rincontra la micetta, e finalmente nota i cerotti. Quando glieli toglie, però, due sorprese la aspettano: la prima, è che il gatto ha una specie di spelacchiatura a forma di luna sulla fronte; la seconda... che sa parlare! Vi chiedo uno sforzo di immaginazione. Voi come vi sentireste adesso, se foste Usagi? Avete incontrato una gattina nera che, nell'ordine: a) sa parlare; b) dice di chiamarsi Luna; c) sostiene che tu debba diventare una guerriera e combattere contro esseri misteriosi; d) una volta fatto questo, devi cercare le tue altre compagne guerriere; e) dopodiché bisogna trovare la principessa del regno della luna e una strana pietra, il “cristallo d'argento illusorio”. Ammettiamolo: è una cosa che manderebbe in crisi chiunque. Figuriamoci Usagi, che come già detto non è esattamente una cima. In ogni caso la gatta non sente ragioni, ed ecco che la nostra amica assume l'alter ego di Sailor Moon, “la guerriera che veste alla marinaretta”. Di battaglia in battaglia, Sailor Moon scopre le compagne: la dolce Ami Mizuno, alias Sailor Mercury; la sacerdotessa Rei Hino, per i nemici Sailor Mars; la forzutissima Makoto Kino, vale a dire Sailor Jupiter; ed infine colei che già combatteva il crimine prima di Usagi, Minako Aino/ Sailor Venus. Così finalmente le guerriere Sailor sono riunite. Ma rimangono ancora tanti interrogativi da risolvere. Chi sono i loro nemici, e perché vogliono a loro volta il cristallo? Perché proprio queste cinque ragazze sono state scelte per combattere, ed è possibile che una di loro sia la principessa? Ed infine, una questione che attanaglia in particolare Usagi: chi è quell'uomo mascherato che interviene durante le sue battaglie, che si fa conoscere come Tuxedo Kamen e assomiglia parecchio ad suo conoscente, il liceale Mamoru Chiba? Le risposte a tutte queste domande non saranno che il preambolo a tante avventure...
Anche dal punto di vista estetico il manga di Sailor Moon lascia soddisfatti. Lo stile di Naoko Takeuchi, pur essendo di chiara scuola shojo, è piuttosto personale e riconoscibile. Cosa che, in questo genere, purtroppo non è sempre la norma. Inoltre, la mangaka ha una cura incredibile per i dettagli, come ad esempio gli orpelli dei costumi delle guerriere o varie piccole cose che rendono le tavole molto gradevoli. In questa edizione si sono riviste anche queste ultime: ad esempio, in un episodio invece di un floppy è stato ridisegnato un più all'avanguardia CD-ROM. Un'altra buona ragione per comprare il manga: per avere un prodotto fresco, sempre attuale. E per quanto riguarda i personaggi...? Beh, diciamo che qui margine per lavorare ci sarebbe. Intendiamoci: Usagi è caratterizzata molto bene, e anche Mamoru – quando non è schiacciato da tutte quelle donne, poverino! - all'occorrenza si sa difendere bene. Anche altri personaggi danno prova di avere una buona introspezione psicologica, come ad esempio Chibiusa o Hotaru Tomoe. Peccato solo che, nonostante di carne al fuoco ne venga sempre messa, con il passare del tempo Naoko Takeuchi tenda a concentrarsi sempre e solo su Usagi e poche altre privilegiate, trascurando nel frattempo un cast che nel frattempo si fa sempre più grande. Ad esempio, nell'ultima serie (la quinta) il nucleo originale delle Sailor non appare quasi mai, a scapito delle nuove arrivate Sailor Uranus, Neptune, ecc. che sì, saranno carismatiche quanto vuoi, ma non sono i personaggi che il lettore conosce fin dall'inizio, e che per questo magari non vorrebbe vedere ridimensionati a dei figuranti. In ogni caso l'evoluzione di Usagi da ragazzina svampita a vera e propria principessa (ops!) è palpabile e costante per tutte le serie. Se solo però lo stesso discorso si potesse fare per tutti i protagonisti...
Con questa nota amara si conclude questa puntata de “Il tempio degli Otaku”. Spero non lo abbiate trovato un filler come io ho trovato molte puntate dell'anime di Sailor Moon... ma anche se così fosse, la prossima settimana potrò rimediare. Arrivederci con “Il tempio degli Otaku”!
NDB*: Reazione di Malitia alla mail contenente la recensione di Sailor Moon: AAAAAAAAHH ODDIO SAILOR MOOOOOOOOOOON MILOOOOOOORD (*ç* = bava al pensiero di Milord) SAILOR MOOOOON HAI LUNA IN TE PRINCIPESSA DI UN MONDO CHE NON SAI DOV'EEEEEEE'....
*= Nota della blogger
io seguivo da piccola l'anime ma non ho mai letto il manga quindi volevo sapere se questo che stanno ripubblicando è censurato o se i tagli alla versione televisiva sono stati reintegrati.
RispondiEliminaGrazie
Ciao! Il manga è assolutamente integrale: anzi, Naoko Takeuchi ha addirittura aggiunto scene rispetto alla versione originale. Ciao e grazie per aver letto la recensione!
RispondiEliminaPenso che la reazione di Malitia non sia molto differente da quella di tutte le altre fan di Sailor Moon, me compresa.
RispondiEliminaHo adorato l'anime e tutte le sue sigle. Mi dispiace molto che la censura ci abbia impedito di la visione integrale. Il manga potrebbe essere un'occasione per recuperare i tagli.
Grazie per questa full immersion nei ricordi :-D
...impedito di vedere... :-P
RispondiEliminaAHAH, anche io ho reagito come Malitia leggendo il titolo dell'articolo *____*
RispondiEliminaHo comprato il manga versione GP Publishing. :D Ricordo che quando andava in onda io e le mie vicine di casa (eravamo 5 e somiglianti proprio alle 5 ragazze. Io ero Morea) ci divertivamo un sacco a parlare dell'anime. Quest'estate mi sono divertita a guardare il Live Action che è totalmente diverso dal manga e dall'anime ma comunque mi sono divertita. :D
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