martedì 8 marzo 2011

Poems (12) A tutte le donne


Era ovvio che, per l'8 marzo, la puntata di Poems di questa settimana sarebbe stata dedicata alle donne. Non è stato semplice, tuttavia, sceglierne una adatta. Ne ho trovate molte che esaltavano la donna sensuale, ed erano scritte da uomini. Ne ho trovate alcune che ripetevano ossessivamente la parola "donna" e si assomigliavano un po' tutte. Ne ho trovate altre che sembravano parlare della donna solo come fonte di vita, esclusivamente descritte nel loro ruolo di madri. Infine, finalmente, l'ho trovata. E chi poteva parlare meglio della donna, se non Alda Merini? La sua è una donna multiforme, "opulenta", piena, materna, condannata persino da un Dio uomo, ferita e spaccata. E, nonostante questo, ancora intatta nella propria fragilità, ancora meravigliata dalla violenza. Le lacrime, che riescono a sgorgare solo da lei, non sono simbolo di debolezza, ma soltanto le testimoni fedeli dell'incredulità che ci coglie ogni qual volta ci imbattiamo nel male e di una vita fatta di sofferenze.
Dedicata a tutte le meravigliose donne che combattono un mondo che vuole schiacciarle. A tutte coloro che non cedono ai compromessi ed alzano la testa contro l'ingiustizia e la violenza, senza permettere a nessuno di calpestarle. A tutte le donne che combattono per una vita migliore, per una considerazione di noi stesse che non sia quella di un mero oggetto pubblicitario, per estirpare i pregiudizi, per avere la libertà di essere belle pur non rientrando in una taglia 38, per abolire le barbare tradizioni di paesi che vogliono sottometterci, per una parità che non esista solo sulla carta. E anche per gli uomini, per quelli che ci rispettano e ci ammirano più per la testa che per il corpo, per quelli che non ci dicono "avete voluto la parità? la cena te la paghi tu!" (cafoni!!!!) e per tutti quelli che sono fermamente convinti che, senza le donne, senza madri, mogli, fidanzate, amiche e sorelle, da questo mondo non scomparirebbero soltanto bellezza, amore, dolcezza, ironia, sensibilità, ma anche una dose irresoluta di candida testardaggine e irrinunciabile poeticità. 


A tutte le donne

Fragile, opulenta donna, matrice del paradiso

sei un granello di colpa

anche agli occhi di Dio

malgrado le tue sante guerre

per l’emancipazione.

Spaccarono la tua bellezza

e rimane uno scheletro d’amore

che però grida ancora vendetta

e soltanto tu riesci

ancora a piangere,

poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli,

poi ti volti e non sai ancora dire

e taci meravigliata

e allora diventi grande come la terra.


Chi è l'autrice?
Alda Merini.jpgAlda Merini È nata a Milano nel 1931. Viene scoperta giovanissima da Giacinto Spagnoletti, e si sono occupati della sua opera tra gli altri Oreste Macrì, David Maria Turoldo, Salvatore Quasimodo, Pier Paolo Pasolini, Carlo Betocchi, Maria Corti, Giovanni Raboni. Il suo primo libro di poesie, La presenza di Orfeo, esce nel 1953, e dopo di allora ha continuato a pubblicare libri fino a 1961. Dopo un ventennio di silenzio, segnato da una dolorosa malattia e dall’esperienza del manicomio, riprende l’attivitàoetica e pubblica anche libri di prosa. La sua lirica si distingue per densità visionaria e tensione erotico-religiosa. Con La vita facile si aggiudicata nel 1996 il Premio Viareggio. Dall'Accademia di Francia è stata candidata al Premio Nobel per la Letteratura.
Nel 2003 e 2004 viene pubblicato dall'Einaudi "Clinica dell'abbandono" con l'introduzione di Ambrogio Borsani e con uno scritto di Vincenzo Mollica.Nel febbraio del 2004 Merini viene ricoverata all'Ospedale San Paolo di Milano per problemi di salute. Alla fine del 2005 esce per Crocetti Editore "Nel cerchio di un pensiero (teatro per voce sola)" raccolta nata dalle dettature telefoniche di Alda Merini a Marco Campedelli dove vengono riportate 53 poesie.Del 2005 è anche la raccolta Le briglie d'oro (Poesie per Marina 1984-2004), edita da Scheiwiller. Nel 2006 si avvicina al genere noir con "La nera novella", edita da Rizzoli. Del 2008 è la pubblicazione del libro in prosa sotto forma epistolare intitolato "Lettere al dottor G" edito da Frassinelli, a cura di Arnoldo Mosca Mondadori.
Muore il 1 novembre 2009 a causa di una affezione tumorale al San Paolo di Milano[13]. Dopo l'allestimento della camera ardente, aperta il 2 e il 3 del mese, i funerali di stato sono stati celebrati nel pomeriggio del 4 novembre nel Duomo di Milano.
[Fonte: Wikipedia e www.zam.it]


Piccolo extra ironico:




2 commenti:

  1. Molto belle, profonde e dirette le parole di Alda Merine, forse le più adatte per festeggiare la ricorrenza di oggi, e davvero stupendo anche il trattato che hai dipinto circa la femminilità...
    Complimenti, Casmi e Rosbì :)

    RispondiElimina

Grazie per aver condiviso la tua opinione!

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...