E' tardato di qualche giorno ma non poteva saltare l'appuntamento con By the Keyhole... , la rubrica mensile dedicata ai miei amati classici! Quello di questo settimana lo conoscerete sicuramente tutti...
In viaggio verso Budapest, il londinese Jonathan Harker comincia a compilare il suo diario. Si sta recando per affari di lavoro in uno dei castelli di questa misteriosa terra (la superstiziosa Transilvania): è un uomo razionale e ha lasciato a casa la fidanzata Mina, di cui è candidamente innamorato. Il suo ospite è però alquanto strano... Sembra non riflettersi negli specchi (o è soltanto un'impressione?) e lo incontra esclusivamente di notte, quando intraprende con lui chiacchierate che si protraggono a lungo. Lentamente, la permanenza di Harker nel castello diventa una vera e propria prigionia. Nonostante di giorno il padrone di casa non si veda mai, il nostro protagonista non riesce in nessun modo ad evadere dal castello. Fin quando, con un atto estremo, ci riuscirà... Ha ormai capito che quell' uomo è in realtà un mostro. Qualcosa che non solo va oltre ogni logica, ma la cui natura è assolutamente demoniaca. Ok, avrete ormai capito di quale libro stiamo parlando!
Ne siamo circondati. Sono ovunque. Nei film, nelle pubblicità, ma soprattutto in libreria. Dovrebbero essere predatori sanguinari, malvagi e seducenti, ma ultimamente hanno subìto una crisi di identità. Adesso sono vegetariani. Adesso brillano al sole. Adesso frequentano i licei americani, in barba all'orgoglio della loro stirpe.
Ma in principio ce n'era solo uno.
L'unico.
Il solo.
L'inimitabile.
Dracula.
Scritto da Bram Stoker nel 1897, fin dal suo primo apparire Dracula ha fornito l'archetipo alle numerose storie di vampiri che si sono succedute nella letteratura e nel cinema. Ispirato alle figure storiche del principe romeno Vlad II detto Dracul («il diavolo») e di suo figlio Vlad III, l'Impalatore, Dracula-Nosferatu (colui che non muore, il morto vivente) è un personaggio più che mai inquietante. Nel tratteggiarlo Bram Stoker ha dato fondo a tutte le risorse della sua fantasia e a tutti gli espedienti di un calibratissimo mestiere. Da queste pagine si sprigiona così una magia che giunge fino alle soglie dell'incubo.
Dracula rappresenta infatti in modo del tutto originale l'eterna vicenda della lotta tra il Bene e il Male, sullo sfondo di una storia che scaturisce direttamente dall'inconscio e, come tale, parla in termini che si impongono immediatamente alla fantasia di ciascuno di noi, per entrare nei nostri sogni più spaventosi. Né bastano esorcismi razionalistici a toglierle l'irresistibile suggestione, la possente ossessività che la pervade.
Chi è l'autore?
Nato a Dublino, in Irlanda, l'8 novembre 1847, terzo di sette figli, Abraham Stoker (ma chiamato affettuosamente in famiglia solo Bram), era figlio di un impiegato statale nell'ufficio della segreteria del castello di Dublino. A conclusione degli studi (si laurea a pieni voti in matematica al prestigioso Trinity College di Deblino), sviluppa un grande interesse per la letteratura ed il teatro. Tale è la sua passione che arriverà anche a lavorare, seppur non a tempo pieno, addirittura come critico teatrale per il "Mail", acquistando la fama di severissimo stroncatore. La frequentazione teatrale gli apre comunque le porte del bel mondo. Nel dicembre del 1878, Bram Stoker diventa organizzatore del Royal Lyceum Theatre di Irwing a Londra. Lo stesso anno Stoker sposò l'ex fidanzata di Oscar Wilde, l'irlandese Florence Anne Lemon Balcombe.
E' con la pubblicazione di Dracula, il più famoso vampiro della storia (anche se storicamente l'autentico creatore del primo vampiro fu John Polidori), che Stoker ottiene la fama.
Pare che l'ispirazione per il personaggio gli venne osservando proprio il suo amico Irving, sempre pallido, gentile e magnetico come un perfetto vampiro.Per descrivere il castello di Dracula, Stoker si ispirò ad una fortezza tutt'ora esistente a Bran, nella regione dei Carpazi. Il resto della vicenda, plasmata sul modello del romanzo epistolare e diaristico, fu ambientato nell'Inghilterra vittoriana. Stoker morì a Londra il 20 aprile 1912, l'anno della tragedia del Titanic, e non potè mai vedere la realizzazione cinematografica delle sue opere.
[Sintetizzato da vampiri.forumcommunity.net]
Nato a Dublino, in Irlanda, l'8 novembre 1847, terzo di sette figli, Abraham Stoker (ma chiamato affettuosamente in famiglia solo Bram), era figlio di un impiegato statale nell'ufficio della segreteria del castello di Dublino. A conclusione degli studi (si laurea a pieni voti in matematica al prestigioso Trinity College di Deblino), sviluppa un grande interesse per la letteratura ed il teatro. Tale è la sua passione che arriverà anche a lavorare, seppur non a tempo pieno, addirittura come critico teatrale per il "Mail", acquistando la fama di severissimo stroncatore. La frequentazione teatrale gli apre comunque le porte del bel mondo. Nel dicembre del 1878, Bram Stoker diventa organizzatore del Royal Lyceum Theatre di Irwing a Londra. Lo stesso anno Stoker sposò l'ex fidanzata di Oscar Wilde, l'irlandese Florence Anne Lemon Balcombe.
E' con la pubblicazione di Dracula, il più famoso vampiro della storia (anche se storicamente l'autentico creatore del primo vampiro fu John Polidori), che Stoker ottiene la fama.
Pare che l'ispirazione per il personaggio gli venne osservando proprio il suo amico Irving, sempre pallido, gentile e magnetico come un perfetto vampiro.Per descrivere il castello di Dracula, Stoker si ispirò ad una fortezza tutt'ora esistente a Bran, nella regione dei Carpazi. Il resto della vicenda, plasmata sul modello del romanzo epistolare e diaristico, fu ambientato nell'Inghilterra vittoriana. Stoker morì a Londra il 20 aprile 1912, l'anno della tragedia del Titanic, e non potè mai vedere la realizzazione cinematografica delle sue opere.
[Sintetizzato da vampiri.forumcommunity.net]
Dracula potrebbe non essere il romanzo che vi aspettate. Siete convinti troverete un ritratto storico della genesi del vampiro? Pensate che un premuroso narratore vi dia un quadro completo del suo punto di vista o dei suoi sentimenti, ammesso che possiamo chiamarli così? Allora vi sbagliate di grosso.
Innanzitutto, lo stile che Stoker utilizza è quello epistolare. Ciò vuol dire che la narrazione è interamente affidata ai personaggi, i quali esplicano gli avvenimenti tramite ciò che scrivono sul proprio diario o le lettere che si mandano l'un l'altro. Per questo motivo, il punto di vista appartiene esclusivamente ai cinque protagonisti umani. Questo ci dà una visione parziale -ma è un concetto che sto per approfondire, non insorgete per favore!- perché il Dracula di Stoker è, effettivamente, una figura le cui sfaccettature psicologiche diramano tutte nella sua maligna e, potremmo ammettere, unilaterale natura. Partiamo dal presupposto che Dracula è il Male. Il Demonio, Satana, il non plus ultra dei cattivissimi. E' un mostro furbo e orripilante, seppur possa apparire seducente, ma secondo la logica cristiana ottocentesca dei protagonisti potremmo identificarlo con il diavolo in persona. Non c'è uno sforzo di approfondimento psicologico. Come mai, allora, a fine libro, conosciamo talmente tanto il vampiro da sentircelo quasi dentro? La risposta è che Stoker costruisce un personaggio quasi senza parlarne. Riesce a farci capire chi è Dracula, come ragiona, cosa è, senza che il suo punto di vista appaia una volta sola nel libro. Dracula non si racconta, Dracula è. E basta. E' un personaggio che non va spiegato, va capito e interiorizzato. E' una creatura intelligente, colta, ma è anche uno spietato assassino. E' arguto, pericoloso, direi disgustoso, e allo stesso tempo sprigiona una vena di erotismo che quasi guasta nel clima di santità che sprigionano i personaggi, paladini del Bene eroicamente impegnati nello sforzo di sconfiggere il Male. E così Dracula potrebbe stupirvi, terrorizzarvi, addirittura deludervi. Ma, credetemi, non vi lascerà mai indifferenti.
Che poi, tra l'altro. Io amo Van Helsing. Anche se non è il figo che fanno vedere nei film.
Il brano.
Il brano che vi propongo è uno dei tanti in cui Harcker sta lentamente maturando la concezione di cosa sia il Conte Dracula. Ormai le prove sono inconfutabili e il protagonista è sempre più terrorizzato da quello che ormai è diventato un incubo... Se solo gli incubi non fossero così concreti...
*Il titolo del brano è ovviamente arbitrario.
Filmografia.
Il personaggio del Conte Dracula è rimasto popolare negli anni, accrescendo, anzi, la sua fama ed il suo fascino nel tempo, e dando quindi vita ad un elevato numero di film.
Tra le innumerevoli pellicole vi sono adattamenti - più o meno fedeli - del romanzo di Stoker (come il Dracula di Bram Stoker di Francis Ford Coppola), storie originali (addirittura insieme ad altri "mostri", come in Dracula contro Frankenstein (1972), opere in cui compaiono personaggi a lui legati (come in La figlia di Dracula del 1936), Il figlio di Dracula (1943), Le spose di Dracula (1960), Mamma Dracula (1980) o addirittura Zoltan il cane di Dracula (1978), e molti altri), film in cui compare semplicemente come personaggio, generalmente come "cattivo" (come, per esempio, in La maschera del demonio del 1960) e addirittura parodie (tra le quali Fracchia contro Dracula (1985) e Dracula: morto e contento del 1995)) e pellicole erotiche (Scarlet Countess del 2001).
Secondo una stima approssimativa (probabilmente per difetto) sono 160 i film (al 2004) in cui compare il vampiro ideato da Bram Stoker in un ruolo principale, un numero secondo solo a Sherlock Holmes. Il numero totale di pellicole che includono riferimenti a Dracula supera le 650 (sempre al 2004) secondo il portale online Internet Movie Database.
Gran parte delle storie su Dracula includono non solo il Conte, ma anche il resto dei personaggi ideati da Bram Stoker e delineati nel romanzo: Jonathan e Mina Harker, Van Helsing e Renfield (tra le altre cose, i ruoli di Jonathan Harker e Renfield sono spesso uniti, combinati tra loro o addirittura invertiti, così come quelli di Mina e Lucy. Quincy Morris è quasi sempre omesso completamente).
[Fonte: Wikipedia]
Che poi, tra l'altro. Io amo Van Helsing. Anche se non è il figo che fanno vedere nei film.
Il brano.
Il brano che vi propongo è uno dei tanti in cui Harcker sta lentamente maturando la concezione di cosa sia il Conte Dracula. Ormai le prove sono inconfutabili e il protagonista è sempre più terrorizzato da quello che ormai è diventato un incubo... Se solo gli incubi non fossero così concreti...
Alla scoperta del mostro*
Più tardi. Confermo le ultime parole scritte, ma adesso non ho dubbi. Non avrò più paura di dormire dove che sia, purché lontano da lui. Ho messo il crocifisso a capo del mio letto, e penso che così il mio riposo sarà senza brutti sogni; e ve lo lascerò.Quando il Conte se n'è andato, sono tornato in camera mia. Di lì a poco,non udendo alcun rumore, sono uscito e ho imboccato la scala di pietra cheportava al punto da cui potevo spaziare con lo sguardo verso sud. Da quell'ampia distesa, per quanto mi fosse inaccessibile, mi veniva un senso di libertà se la paragonavo all'angusta oscurità del cortile. E d'altro canto distogliere lo sguardo da questo mi faceva sentire vieppiù in un carcere, e mi dava il desiderio di una boccata d'aria fresca sia pure notturna. Comincio ad avere la sensazione che questo vegliare nottetempo produca effetti negativi su di me: i miei nervi stanno andando a pezzi. Sussulto alla vista della mia stessa ombra, e sono tormentato da ogni sorta di orribili fantasie. Dio sa se in questo maledetto castello non esistono motivi di terrore! Spingevo lo sguardo per la splendida distesa bagnata dal morbido raggio argenteo della luna sì chesembrava giorno, e nella dolce luce le alture distanti era come se si stemperassero, e le ombre delle vallate e delle gole apparivano di nerovelluto. Bastava la bellezza a ridarmi animo, c'era pace e conforto in ogni respiro che traevo. Mentre mi sporgevo dalla finestra, il mio sguardo è stato attratto da qualcosa che si muoveva un piano sotto al mio e verso sinistra, là dove pensavo che, stando alla disposizione delle stanze, si dovessero trovare le finestre di quella del Conte. La finestra alla quale mi affacciavo era alta e profonda, con il davanzale di pietra che, per quanto logorato dal tempo, era ancora intero; da lungo tempo però mancavano gli infissi. Tenendomi al riparo dello stipite, ho guardato con maggior attenzione.Quella che avevo scorto era la testa del Conte che si sporgeva dalla finestra. Non ne vedevo il volto, ma lo riconoscevo dal collo e dal movimento di spalle e braccia. E comunque, non avrei potuto sbagliarmi sulle mani che avevo avuto tante occasioni di studiare. Dapprima ne sono stato interessato e alquanto divertito, poiché è straordinario come un prigioniero possa distrarsi con un nonnulla. Ma questa mia prima impressione si è tramutata in ripugnanza e in terrore, allorché ho visto l'uomo tutto quanto uscire lentamente dalla finestra, e prendere a strisciare giù per il muro del castello, al di sopra dello spaventevole abisso, a "faccia in giù", il mantello aperto a guisa di due grandi ali. Dapprima non sono riuscito a credere ai miei occhi. Ho pensato che fosse un miraggio prodotto dalla luce della luna, un bizzarro gioco di ombre; ma ho continuato a guardare: non m'ingannavo. Vedevo le dita delle mani e dei piedi aggrapparsi ai margini delle pietre, messi a nudo dagli anni che avevano asportato la malta,e così il Conte, servendosi di ogni aggetto e irregolarità, muoveva verso il basso con notevole rapidità, esattamente come una lucertola su un muro.Che razza d'uomo è questi, o che specie di creatura è sotto sembianze umane? Il terrore di questo luogo orribile mi sovrasta; sono in preda alla paura,a una paura schiacciante, e per me non c'è scampo; sono accerchiato da terrori ai quali non oso neppure pensare...
*Il titolo del brano è ovviamente arbitrario.
Filmografia.
Il personaggio del Conte Dracula è rimasto popolare negli anni, accrescendo, anzi, la sua fama ed il suo fascino nel tempo, e dando quindi vita ad un elevato numero di film.
Tra le innumerevoli pellicole vi sono adattamenti - più o meno fedeli - del romanzo di Stoker (come il Dracula di Bram Stoker di Francis Ford Coppola), storie originali (addirittura insieme ad altri "mostri", come in Dracula contro Frankenstein (1972), opere in cui compaiono personaggi a lui legati (come in La figlia di Dracula del 1936), Il figlio di Dracula (1943), Le spose di Dracula (1960), Mamma Dracula (1980) o addirittura Zoltan il cane di Dracula (1978), e molti altri), film in cui compare semplicemente come personaggio, generalmente come "cattivo" (come, per esempio, in La maschera del demonio del 1960) e addirittura parodie (tra le quali Fracchia contro Dracula (1985) e Dracula: morto e contento del 1995)) e pellicole erotiche (Scarlet Countess del 2001).
Secondo una stima approssimativa (probabilmente per difetto) sono 160 i film (al 2004) in cui compare il vampiro ideato da Bram Stoker in un ruolo principale, un numero secondo solo a Sherlock Holmes. Il numero totale di pellicole che includono riferimenti a Dracula supera le 650 (sempre al 2004) secondo il portale online Internet Movie Database.
Gran parte delle storie su Dracula includono non solo il Conte, ma anche il resto dei personaggi ideati da Bram Stoker e delineati nel romanzo: Jonathan e Mina Harker, Van Helsing e Renfield (tra le altre cose, i ruoli di Jonathan Harker e Renfield sono spesso uniti, combinati tra loro o addirittura invertiti, così come quelli di Mina e Lucy. Quincy Morris è quasi sempre omesso completamente).
[Fonte: Wikipedia]
Ho sempre voluto leggerlo..un pò m'inquieta, sono troppo fifona, ma tutti mi dicono sia un bel romanzo e il tuo post è una conferma...mi sa che lo metto in wl...:-)
RispondiEliminaAmo Dracula! È uno dei personaggio più belli che siano stati mai inventati, anche se il film alle volte mi piace di più x3 (faccio finta di non esserlo ma in realtà sono una romanticona hihihihi)!
RispondiEliminaWow Malitia! Gran bel post! Vedo che alla fine ci sei riuscita! ;)
RispondiEliminaBuona domenica.
E' impossibile non conoscerlo!!!
RispondiEliminaConosco sì questo romanzo, eccome! L'ho letto ben due volte (la prima anni fa e la seconda l'anno scorso). Mi è piaciuto tanto e da lì iniziò la mia attrazione per la figura letteraria del vampiro.
RispondiEliminaPoi arrivò la Meyer con la sua distruzione totale del folklore vampirico e tanti altri scrittori a seguire che, in un modo o nell'altro, hanno voluto dare il loro contributo (spesso pessimo) al filone pseudo-vampirico.
Questo - assieme al "Vampiro" di Polidori e a "Carmilla" di Le Fanu - resta il classico dei classici, il meglio del meglio su questo tema.
Se qualcuno è interessato a sapere cosa sono per davvero i vampiri e (soprattutto) COME si scrive di vampiri, dovrebbe leggerli.
Domando scusa, ma ne ho approfittato per sfogare!
Sono contenta che questa puntata abbia ricevuto qualche commento (le altre non sono state così fortunate!).
RispondiElimina@Strawberry: sono felicissima di averti convinto a inserirlo nel wishlist, lo scopo per cui è nata la rubrica è proprio incoraggiare le persone verso i classici *_*
@flavia: ci credi che io non ho mai visto un solo film di dracula?!?
@Voce: grazie!!! alla fine, come era ovvio, ho vinto io u.u
@Markus: però ci sono molti che non lo hanno letto, quindi spero di averli incuriositi a dargli un'occhiata ;)
@SybilVane: Non sai quanto ti do ragione!! L'introduzione infatti era appositamente provocatoria! Per non parlare di tutti i libri sui vampiri usciti dopo Twilight... tutti uguali e più o meno insulsi! L'unica autrice contemporanea che ritengo degna di parlare di vampiri è Anne Rice...
Sottoscrivo. ;)
RispondiEliminaMalitia ti consiglio di guardare il film di Coppola, secondo me è un buon prodotto e Gary Oldman è davvero bravo nel ruolo di Dracula :-)
RispondiEliminaO___O Cosa-cosa?! E' Oldman che interpreta Dracula nel film di Coppola!? Nemmeno io ho visto i film (neanche uno) ma questo qui sarà assolutamente da procurare. Grazie mille per l'info, Emy! ^^
RispondiEliminaFigurati! :-D
RispondiElimina