Camicetta immacolata, coda di cavallo, gonna al ginocchio. Abby Abernathy sembra la classica ragazza perbene, timida e studiosa. Ma in realtà Abby è una ragazza in fuga. In fuga dal suo passato, dalla sua famiglia, da un padre in cui ha smesso di credere. E ora che è arrivata alla Eastern University insieme alla sua migliore amica per il primo anno di università, ha tutta l'intenzione di dimenticare la sua vecchia vita e ricominciare da capo.
Travis Maddox di notte guida troppo veloce sulla sua moto, ha una ragazza diversa per ogni festa e attacca briga con molta facilità. Dietro di sé ha una scia di adoratrici disposte a tutto per un suo bacio.
C'è una definizione per quelli come lui: Travis è il ragazzo sbagliato per eccellenza.
Abby lo capisce subito appena i suoi occhi incontrano quelli profondi di lui e sente uno strano nodo allo stomaco: Travis rappresenta tutto ciò da cui ha solennemente giurato di stare lontana. Eppure Abby è assolutamente determinata a non farsi affascinare. Lei no, non ci cadrà come tutte, lei sa quello che deve fare, quel ragazzo porta solo guai. Ma quando, a causa di una scommessa fatta per gioco, i due si ritrovano a dover condividere lo stesso tetto per trenta giorni, Travis dimostra un'inaspettata mistura di dolcezza e passionalità. Solo lui è in grado di leggere fino in fondo all'anima tormentata di Abby e capire cosa si nasconde dietro i suoi silenzi e le sue improvvise malinconie. Solo lui è in grado di dare una casa al cuore sempre in fuga della ragazza. Ma Abby ha troppa paura di affidargli la chiave per il suo ultimo e più profondo segreto…
Editore: GarzantiPagine: 336
Prezzo: € 16.40
Voto:
Non cercherò di difendermi dietro a scuse come: “dovevo leggerlo per il blog…”, “lo hanno inviato a mia insaputa e non ho avuto alternative…”, “stavo cercando qualcosa con cui raddrizzare il tavolo”.
No.
Uno splendido disastro l’ho letto, in e-book, di mia spontanea volontà, perché incuriosita dal “fenomeno editoriale” e assolutamente consapevole che non mi sarebbe piaciuto.
Ed effettivamente è stato così, anche se, in realtà, è stata una lettura, nel suo piccolo, piacevole: mi sono divertita come non mai a seguire la vicenda assurda di questi due psicopatici appartenenti alla terra di “Tamarreide” (cito un osceno format televisivo…), e l’ho finito in tre giorni, tanto la scrittura è superficiale e scorrevole (che, per me, non è sempre un aggettivo positivo).
Partiamo appunto dallo stile, prima che dalla storia.
Sarò lapidaria, caustica e scontatamente me stessa: questo libro non ha nessun valore letterario.
Non esistono, cioè, descrizioni. I dialoghi imperversano senza dare spazio a riflessioni, in un botta e risposta davanti a cui ci sembra di seguire un telefilm, anziché leggere un libro: nonostante Abby, la protagonista, racconti la storia, la sua voce, le sue emozioni e le sue sensazioni traspaiono solo ed esclusivamente dai dialoghi, tant’è che nemmeno il lettore capisce cosa provi realmente (nel suo ambiguo bipolarismo) fin quando non ne parla con qualcuno.
L’unica descrizione che viene data è, in effetti, quella di Travis, il protagonista, una specie di tronista di Uomini e Donne con gravi problemi di controllo della rabbia e disturbi che farebbero impallidire uno psichiatra, nonché uno stereotipo vivente: rasato, pieno di muscoli e tatuaggi, pugile.
Ma no, non è stupido eh: ha anzi voti molto alti e addirittura studia Diritto penale (cos’è? Una prevenzione per quando finirà in galera? Curioso che poi voglia persino andare a lavorare per la mafia, uno studente di Legge non dovrebbe avere un senso della giustizia molto forte?)
Mettendo da parte il tono ironico, sono rimasta sconvolta dagli atteggiamenti ferali (mi viene un solo paragone, quello con una bestia) che dimostra nel corso del libro.
Anziché parlarvene, ve ne riporterò alcuni esempi:
«È qualcos’altro, Abby! Gli ha dato di volta il cervello! L’ho sentito gridare il tuo nome e cercarti in tutto l’appartamento come una furia. È piombato nella stanza di Shep chiedendo dove fossi. Poi ha cercato di chiamarti un sacco di volte», disse sospirando.
«Aveva una faccia... Abby, non l’ho mai visto così.
«Ha strappato le lenzuola dal letto e le ha gettate via, ha buttato i cuscini, ha fracassato lo specchio con un pugno, ha preso a calci la porta... e l’ha scardinata! È stata la cosa più spaventosa che abbia visto in vita mia!»
Travis avanzò tra le coppie in pista, si fermò al mio fianco e impiegò un istante a ritrovare l’equilibrio. «Ora tocca a me.»
«No, non tocca a te!» risposi evitando di guardarlo. Dopo qualche istante di tensione alzai gli occhi e notai che Travis stava trafiggendo Brad con lo sguardo. «Se non ti allontani dalla mia ragazza, ti taglio la gola. Proprio qui in pista.»
Questo è quello che succede quando Abby osa lasciarlo e non desidera più stare con lui. Gli esempi sono molteplici, ma questi due sono quelli che mi hanno colpito maggiormente. Se anche solo qualcuno si permette di fare una battuta sulla sua ragazza, Travis lo picchia a sangue senza esitazione. Potete immaginare cosa succede se un ubriaco prova a toccarla:
Ethan lo implorò di smettere, ma Travis lo prese per la maglia e gli sbatté la testa contro la portiera. Le suppliche cessarono quando si udì il rumore sordo del cranio che cozzava contro il parabrezza. Travis lo trascinò infine davanti al muso della macchina e spaccò il fanale usando la sua faccia. Poi lo scaraventò sul cofano e gli premette il viso sul metallo, insultandolo a gran voce.
Non so se le lettrici trovino un simile atteggiamento sexy, io ne sarei estremamente terrorizzata: Travis ha un senso del possesso e una dipendenza da Abby che non solo è immaturo e delinea una psiche instabile, ma anche estremamente pericoloso.
Non che lei, Abby, sia esattamente una con i criceti nella testa che girano per il verso giusto. Si rende perfettamente conto della personalità di Travis: sa che lui vuole manipolare la sua vita, tenendola con sé in ogni momento in modo da poterla controllare (e soprattutto verificare che nessuno le si avvicini), capisce benissimo i ricatti morali a cui lui la sottopone, eppure è troppo piena di ormoni per dare un taglio definitivo (i tentativi di farlo, ovviamente, non servono ad altro che a tenere sospesa la lettrice, come se non fosse scontato che “sonolegatipersempreforeverandevergesummariadatemiunpodiinsulina”).
Ma l’autrice riesce addirittura ad andare oltre, rendendo questa storia così risibile da sforare nell’idiozia: i tatuaggi con i loro nomi e vabbè… il finale non ve lo dico. Una scelta fuori di testa a soli 19 anni, tanto per rendere chiaro che questi due proprio non possono stare l’uno senza l’altra (e già da subito Travis dimostra di essere entrato in possesso del suo ruolo e di lei).
Come ho accennato, il libro è pieno di stereotipi: la famiglia americana allegra ed unita, le feste nei campus e le confraternite, la migliore amica amicissima e gli incontri di boxe attorno a cui scorrono fiumi di soldi (ma naturalmente Travis è imbattibile).
Un momento di tensione viene dato nelle ultime pagine, ma si risolve con il solito lieto fine: non è il caso di disturbare l’idillio dei due protagonisti con sensi di colpa e morti inaspettate.
Anche lo stereotipo della protagonista verginella e (inizialmente) inesperta viene rispettato, ma per lo meno Abby non finge di essere un mostro di bruttura meravigliandosi del perché ogni ragazzo in cui inciampa voglia provarci con lei.
E’ difficile ricordare i passaggi di tutta la loro storia, perché sono molti e ripetitivi. Il romanzo si destreggia tra queste schermaglie senza approfondire più di tanto l’introspezione psicologica ma, ripeto, per lo stile decisamente semplice e sommario – che farebbe concorrenza ai bambini delle elementari – si legge molto velocemente.
Non mi sono emozionata – per nulla, le emozioni che trovo nei libri sono altre – ma l’ho trovata, pur nel preoccupante atteggiamento dei protagonisti, una lettura divertente: divertente per le soluzioni “bimbominchiesche” con cui si è ingegnata l’autrice pur di rendere questa una storia di “vero amore” - e che a me ricorda solo l’immaturità di due quattordicenni, alla faccia del “new adult” destinato ad una fascia di lettori tra i 19 e i 25 anni -, divertente per le reazioni da psicolabile di Travis, divertente per la struttura così semplice da essere adatta ad un pubblico di ragazzini che non pretendono di crescere, solo di avere servito sul piatto un amore “violento”, “sexy”, “appassionante” e “contrastato” - con risultati, come avrete capito, molto puerili.
A questo punto mi pongo una domanda: da anni imperversa la moda di deridere e snobbare i libri di Moccia, spesso senza averne mai avuto un reale confronto (io, anni fa, lo lessi proprio per averlo), criticando la storia ridicola, la scrittura pessima.
Poi, ci troviamo davanti un romanzo di pari contenuto e qualità, e scoppia il caso editoriale osannato e omaggiato dagli stessi che “che schifo, Moccia!”. Possiamo fare un po’ di autocritica?
P.S.: se volete leggere realmente un libro folle, tormentato e violento, vi consiglio Cime tempestose.
Io non l'ho letto e non mi ci sono nemmeno voluta avvicinare di striscio.
RispondiEliminaGià a leggere la trama e alcune recensioni sapevo che non mi sarebbe piaciuto (seriamente, odio a morte questo genere di storie, le trovo imbarazzanti e senza senso) e con la tua recensione mi hai confermato l'opinione iniziale.
A me uno come Travis farebbe solo una gran paura, altro che balle.
Io sono rimasta terrorizzata dalle parti che ho riportato nella recensione <.< che cos'è, un orango tango?? Decisamente lontano dal mio ideale di ragazzo.
EliminaE' ben distante anche dal mio XDDD
EliminaInfatti non riesco a capire quelle che hanno fatto una rece positiva. Boh, si vede che o hanno 14 anni o non hanno mai conosciuto uno così.
Comunque non mi spiego "il fenomeno editoriale" sigh.
Il fenomeno editoriale è della stessa tipologia delle sfumature. Potrei fare tante supposizioni, ma me le risparmio :)
EliminaCredo di amarti. E' vero, e' vero. Persone che criticano Moccia e poi amano questo libro. Ma come puoi? E' lo stesso schema riproposto, solo dieci anni dopo. E' il nome americano dell'autrice che sembra scaturire più ovazioni del italianissimo Moccia?
RispondiEliminaIo sono preoccupata, da chi ha apprezzato questo libro, perché apprezzarlo significa non avere trovato paradossali scene di violenza gratuita. Tu, lettrice non puoi parlarmi di questo libro parlando di devozione, qui si parla di bullismo, crudeltà ed egoismo. Se passa l'idea che il rapporto che lega i due sia normale, anzi invidiabile, si rischia seriamente di trovarsi difronte a casi simili.
La violenza va fermata, la violenza va condannata. Non importa se si parla di un romanzo fiction, qui si dà un messaggio totalmente errato.
Travis che all'ennesima prova di violenza, rimane impunito! Poi ci si lamenta dei politici corrotti che, grazie alla loro possibilità economica, riescono a sfuggire ad un sistema legislativo uguale per tutti (in teoria). Ti voglio riportare un commento letto sotto una recensione negativa di questo libro.
"Beautiful Disaster piace perché racconta di un amore disperato, di un ragazzaccio piegato da un sentimento incontenibile, di un bad boy che si redime grazie al bisogno di essere amato. Banale? Sì. Scontato? Oh, sì. Funziona? Diavolo sì! Deve piacere a tutti? No, per niente.
Dopo aver fatto della sana, ma pacifica polemica, mi ritiro nel mio antro tappezzato di poster di Travis Maddox e vado a leggere il secondo romanzo della serie...
Credo che questo commento non lasci spazio a parole.
Carla B.
Il fatto che Travis rimanga sempre impunito, è, infatti, un'altra cosa che mi lascia abbastanza perplessa. E' un avanzo di galera che picchia chiunque tocchi "la sua donna" (roba che fa un baffo a Tarantino), si lascia dietro scia di vittime col naso sporco di sangue ma nessuno lo denuncia, e la polizia, anche dopo l'incidente del finale, non lo interroga neppure.
EliminaPer quanto riguarda il successo che ha avuto presso molte lettrici, trovo preoccupante vengano apprezzati questi modelli e queste storie (che piacciono perché il "bad boy" si redime dall'amore? cos'è, la favoletta del principe azzurro? Una sfaccettatura della psiche femminile che si ricollega, al solito, alla "sindrome da crocerossina", convinte come siamo di poter cambiare un uomo in nome dell'amore, con inevitabili e drammatiche conseguenze - ovvio, poi, il confronto con 50 sfumature, che segue la stessa identica logica). Bisognerebbe capire il riscontro che questi libri hanno nella realtà, e a quale tipologia di donna corrisponde - per quanto odi classificare in "tipologie".
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaE ma quando si cita il commento di qualcuno bisognerebbe anche dire a chi appartiene, non certo spacciarlo per un commento tirato fuori a caso dal nutta.
EliminaNo?
Dato che non mi si cita evito di rispondere alle invettive.
Anzi, sai che faccio? Ti incollo il commento COMPLETO, per correttezza.
EliminaGlinda Izabel16 marzo 2013 13:06
Olivia ti rispondo perché quella che ha fatto la petizione e l'ha osannato dopo averlo letto in lingua sono io e voglio sottolineare come i gusti siano soggettivi, sempre e comunque. Non è per l'originalità che mi sono innamorata di Beautiful Disaster e non voglio polemizzare sul fatto che Sonia abbia trovato contraddittoria e inconsistente la trama: ogni libro assume una forma diversa quando viene letto da un diverso lettore, nessuno proverà mai la medesima esperienza che ho provato io leggendolo.
Personalmente ho adorato questo libro perché l'ho trovato denso di sentimenti ed emozioni che mi hanno suscitato sensazioni forti e, per quanto mi riguarda, la storia d'amore tra Abby (che non è né timida né a modo) e Travis (che è irruento, ma anche molto emotivo) è assolutamente plausibile. Tralasciando certe scelte che Sonia non ha apprezzato e il suo giustissimo pensiero riguardo alle storie soffocanti in cui c'è una preponderante codipendenza tra i due (fattori che a me non dispiacciono, lo dico e lo confermo) trovo chiaro il motivo per cui il pubblico è impazzito per questo libro e, per rispondere anche a Serena Paoli, sono certa che non abbia nulla a che fare con l'idea che la donna ami sentirsi trattare da zerbino. Sono certa che sia tutto il contrario e, tra tutti i messaggi sbagliati che questo libro potrebbe aver trasmesso, di sicuro quello della donna che deve essere maltrattata e messa al suo posto non c'è.
Beautiful Disaster piace perché racconta di un amore disperato, di un ragazzaccio piegato da un sentimento incontenibile, di un bad boy che si redime grazie al bisogno di essere amato. Banale? Sì. Scontato? Oh, sì. Funziona? Diavolo sì! Deve piacere a tutti? No, per niente.
Dopo aver fatto della sana, ma pacifica polemica, mi ritiro nel mio antro tappezzato di poster di Travis Maddox e vado a leggere il secondo romanzo della serie ^_^
Quando ho letto la quarta di copertina mi ha ricordato subito Moccia (anch'io l'ho letto) e concordo sul commento finale riguardo all'ipocrisia di chi usa due pesi e due misure per libri che hanno lo stesso identico valore letterario (nessuno).
RispondiEliminaEsatto, non c'è proprio differenza tra Tre metri sopra il cielo e Uno splendido disastro (lo dico con cognizione di causa perché, ripeto, li ho letti entrambi): la psicologia dei personaggi è molto simile (soprattutto Step e Travis), la storia ricalca l'amore travagliato e "vero" (con la differenza che almeno, in Tre metri sopra il cielo, lei si accorge che lui è un emerito idiota e lo lascia), la scrittura è pessima in entrambi i casi.
EliminaConcordo pienamente con la tua recensione. Chiamare 'capolavoro' una schifezza del genere è da rincitrulliti. Ho provato una forte repulsione leggendolo,un senso di malessere che mi ha accompagnato fino all'ultima pagina.I personaggi sono steriotipati, la storia presenta dei grandi buchi (mi sono ritrovata con tante domande a cui non so dare risposta),i personaggi hanno cervelli di bambini di 5 anni. Potrei continuare all'infinito ad elencare tutti i difetti che questo libro contiene(non lo faccio solo perchè mi sono stufata di scrivere) Grazie della recensione! Baci
RispondiEliminaSe ci rendiamo tutti conto che ha questi difetti, perché su anobii ha una media di 4 (QUATTRO) stelline? XD
EliminaEffettivamente tutti - me compresa - citano questo libro paragonandolo sempre allo stesso Moccia. E beh, non c'è da chiedersene il motivo. Io non ho ancora letto una recensione positiva che sia una, ma ammetto che neanche le ho cercate... cioè, una volta letta la trama ho ben pensato che non fosse il caso. Ero giusto curiosa di vedere cosa ne avresti pensato tu xD
RispondiEliminaNon capisco perché la Garzanti - che è la Garzanti, cribbio - debba fare un caso letterario di 'sta sbobba. Non lo capisco.
Il motivo è sempre lo stesso: il libro in America ha avuto successo (ma in America ha successo qualsiasi schifezza) e di conseguenza viene importato in Italia spacciandolo per un capolavoro e sperando che abbia lo stesso successo - cosa che in effetti accade. I libri veramente meritevoli non sono quasi mai in cime alle classifiche, a meno che non siano autori rinomati. E purtroppo che sia la Garzanti è ininfluente, perché anche i "grandi" devono portare la pagnotta a casa.
EliminaBeh, io credo che il motivo del successo sia il fatto che viene spinto in gola ai lettori a forza... cioè, io non capisco perché non portino a casa la pagnotta con un libro effettivamente meritevole. Leggero, scorrevole e quant'altro, però meritevole.
EliminaNo, forse non mi sono spiegata: il motivo del successo non è che il libro viene propinato di forza ai lettori, ma la bassa qualità che importiamo dall'America e di cui sono vittime anche gli scrittori italiani che ad essa si ispirano. L'equazione è triste ma abbastanza semplice: libro brutto, semplice, scorrevole (come ho scritto nella recensione per me non è necessariamente un aggettivo positivo), populista, che racconta "grandi amori" = successo assicurato.
EliminaI libri effettivamente meritevoli, impegnati, con un messaggio di fondo ed uno stile che abbia magari qualche subordinata e non si limiti al soggetto, predicato e complemento oggetto (come fa invece "uno splendido disastro") spesso non entrano nemmeno in classifica!
Se la richiesta è infima, gli editori, che sono un'azienda con un fatturato, sono costretti ad adeguarsi ai gusti del pubblico (in questo senso dico che anche i grandi devono "portare la pagnotta a casa"). Certo, è un cane che si morde la coda: come fanno i gusti del pubblico a cambiare, se li si abitua a certe schifezze?
Anche io sarei curiosa di leggerlo per gli stessi motivi che ti hanno spinta a farlo, ma so già che non mi piacerà. Non so come potrei farmi piacere dei sociopatici simili...
RispondiEliminaMi chiedo perché abbia avuto tanto successo... e come facciano certe ragazze ad amare Travis alla follia. Da certe recensioni e certi passaggi del libro che ho letto fin ora mi pare solo un folle! Io lo denuncerei subito un tizio simile anche solo se si avvicinasse a me °-° non vedo poi come potrei mai esserne attratta... posso capire i classici bad boy dal cuore d'oro, ma questo mi pare proprio fuori!
Penso che leggerò il libro alla fine solo per farmi un'opinione, ma non riesco a pensare a come potrebbe mai essere positiva.
Lui è davvero pazzo, ma nell'insieme, capisci, viene visto come romantico, innamorato e via dicendo: si fa passare il messaggio che non le farebbe mai del male. A me ha fatto ribrezzo, ha fatto terrore soprattutto la violenza con cui vengono descritte certe scene (vedi appunto quella che ho riportato), ma ho l'impressione che, visto la vittima stava cercando di fare del male ad Abby, molte delle lettrici non solo lo abbiano giustificato, ma abbiano pensato che Ethan meritasse di essere pestato a sangue. Questo può essere opinabile, ma Travis si comporta così con chiunque si avvicini alla sua ragazza o si permette di fare una battuta su di lei. E' uno scimmione senza autocontrollo, tutto muscoli e niente cervello (al contrario di quello che si vuol fare pensare a proposito del suo rendimento universitario), che non esita persino ad accettare un lavoro dalla mafia. Tutto questo lo rende appetibile?
EliminaAnche la mia recensione è sulla stessa onda di pensiero, questo libro è veramente un disastro, il caso letterario di stacippa, mi piace solo perchè è pieno di tatuaggio ma la storia è un flop colossale
RispondiElimina"il caso letterario di stacippa" ahahahahaha
EliminaNon l'avevo ancora letta, questa tua recensione, fa scassare XD Che dire, il trend Step+Babi non è mai morto, a quanto pare. Argh! Ti dirò che mi hai fatto venire voglia di scaricarmelo in ebook per farmi due ghignate :-D
RispondiEliminaIo l'ho letto molto velocemente, quindi non ti ruba nemmeno poi tanto tempo alle altre letture. Di sicuro per le risate merita!
EliminaIo non sono nemmeno riuscita a smontarlo pezzetto per pezzetto, mi sembrava di sparare sulla croce rossa.
RispondiEliminaPerò non capisco tutto l'amore e l'odio che scaturisce nel lettore, è un testo scritto un po' coi piedi, che racconta una storia banalissima e con zero introspezione psicologica. Ovviamente non giustifico tutto questo successo, ma i misteri della vita sono così tanti... questo è solo uno in più.
Io non ho nemmeno criticato gli eccessi di Travis, mi sarebbe bastato che l'autrice spiegasse, motivasse, facesse qualcosa insomma, invece nada de nada, e comunque ci sono stati dei passaggi in cui Abby mi è stata decisamente più sulle scatole del suo squilibrato ragazzo xD.
Che Abby sia insopportabile è proprio vero: si palleggia due ragazzi facendo l'innocentina, cambia idea una volta sì e l'altra pure, non affronta Travis, si comporta come un'immatura, fa finta di resistergli e poi gli si butta tra le braccia... e sembra che la violenza di lui, anziché spaventarla, le faccia piacere... violenza a cui, comunque, si oppone solo a parole
EliminaHo letto solo ora la tua recensione e ti posso solo dire: QUANTO HAI RAGIONE! non ho mai speso così male dei soldi. Un libro dove la figura dello STALKER viene accettata e APPREZZATA!
RispondiEliminami dispiace ragazzi... io nn condivo i vostri commenti.. dallo stile non giudicate il libro dalla copertina .. io dico non giudicte il libro dalle recezioni. Io nn penso che nel libro si intendano atti di stalking, anche xke alla fine i due protagonisti hanno un lieto fine. Io mi sono appassionata molto alla storia complicata di questi due ragazzi.. poi ognuno e libero di apprezzare ciò che più gradisce.. potrò anche essere superficiale, ma io lo HO ADORATO!!! <3 .. se potrei dargli un voto, gli darei 4 stelle!
RispondiEliminaScusa (mi sono accorta solo ora del tuo commento) ma il fatto che ci sia un "lieto fine" (che in realtà è quasi la parte più raccapricciante di tutto il libro) significa forse che lui non sia uno stalker?
EliminaSn d'accordo cn te... a me è piaciuto molto... anche se su alcuni punti hanno ragione...
RispondiEliminaDevo essere sincera non l'ho mai letto, eppure senza mai leggerlo ne avevo già viste tutte le assonanze con Moccia, e proprio per questo non ho mai avuto il desiderio di leggerlo. Certi libri vengono spinti da certe blogger, senza far nomi, ma è così, il caso mediatico nasce da quello ("tizia ha detto che è stupendo, devo assolutamente leggerlo" e a fine lettura "sì aveva pienamente ragione, ho ritrovato ogni punto della sua recensione nel romanzo"). Certo potrei anche sbagliarmi.
RispondiEliminaHo acquistato questo libro (anche io in versione ebook) solo perchè avevo voglia di leggere un genere diverso. In molte recensioni veniva definito 'ben scritto' e 'interessante'.
RispondiEliminaEro davvero entusiasta di iniziare a leggerlo, ma arrivata alla decima pagina (circa) mi sono resa conto di essermi imbattuta nelle recensioni di incompetenti.
Anche un bambino si renderebbe conto che questo libro sembra essere scritto da un quattordicenne.
Il racconto non ha descrizioni e non ha riflessioni, è un insieme di eventi scritti alla rinfusa.
Più che un libro, sembra tanto una di quelle fanfinction scritte da adolescenti in piena crisi ormonale.
L'ho letto in due giorni, libro molto scorrevole e assolutamente divertente.
Il modo in cui si lascia trattare quella ragazza mi fa seriamente sorridere, un oggetto nelle mani di un uomo che non sa gestire la propria rabbia.
Mi chiedo come possa essere scampato alla polizia con tutte le botte che ha dato.
Ho saputo che ne faranno un film e sono davvero curiosa di vederlo, sì sono davvero intenzionata a spendere dei soldi per vedere come proveranno ad aggiustare il tiro.
Detto questo: concordo PIENAMENTE con la tua recensione.
E io sono d'accordo con quanto hai detto. Non c'è un minimo di coerenza, di arte, di talento. Una fan fiction forse è scritta meglio.
EliminaDopo questo libro ho capito una cosa: se in vita mia dovessi mai incontrare uno come Travis che mostra interesse nei miei riguardi, la prima cosa da fare sarà scappare!!!!
RispondiEliminaE faresti benissimo.
Eliminaa me il libro e piaciuto e non piaciuto,non mi è piaciuto l'atteggiamento di travis verso abby perchè la trattava come se non potesse fare altro oltre che stare attacato a lui. però il libro mi e piaciuto perchè a me solitamente piacciono i romanzi e questo era scritto bene.
RispondiEliminaIo l'ho trovato scritto da cani XD
EliminaTerrificante e raccapricciante, il libro peggiore letto da gennaio a oggi, e tempo che ora di dicembre non ne leggerò altri così disastrosi. Raccapricciante non solo per la tremenda banalità della storia, dello stile e dei personaggi, ma più che altro per il messaggio profondamente sbagliato che questo libro sembra voler dare.
RispondiEliminaRecensito anche io, qualche tempo fa, ma credo che non ci siano parole adatte a descrivere questo scempio.
Non l'ho ancora letto, ma quel pezzo su Travis mi ha spaventato...e vergognato come uomo. Dico spaventato soprattutto perché quello é un esempio sbagliatissimo di persona, alla pari di un criminale del peggior calibro...e viene sputato cosí come se fosse un modello da seguire. Comunque sia, mi stupisce che a scrivere queste ciofeche siano donne.
RispondiElimina