Esce il 3 Aprile per Adelphi un altro dei romanzi ancora inediti in Italia della famosissima autrice di Suite Francese, Irène Némirovsky. Si tratta di Una pedina sulla scacchiera, un romanzo breve ambientato nei cupi anni Trenta. E’ la storia di un inetto che vive la sua vita senza uno scopo, fin quando non gli si presenta l’occasione di smascherare una truffa in cui sono coinvolti politici, giornalisti e banchieri. Con sagacia e essenzialità, ancora una volta la Nèmirovsky ci racconta una realtà facilmente sovrapponibile a quella odierna.
Anche Elliot Edizioni ha recentemente pubblicato altri due romanzi inediti dell’autrice ucraino-francese - dopo aver lanciato La sinfonia di Parigi e altri racconti, tra l’altro da noi recensito QUI - nei mesi di febbraio e marzo: Legami di sangue e La nemica.
Legami di sangue venne pubblicato per la prima volta nel 1936 su “La Revue des deux Mondes e rappresenta il testo primo sul quale l’autrice sperimenta le finalità di una profonda analisi psicologica dei personaggi, del loro status sociale e sentimentale, successivamente affinate nei romanzi Due e I doni della vita.
La nemica comparì per la prima volta sulla rivista letteraria Les Oeuvres libres nel 1928, pubblicato da un’esordiente Irène Némirovsky con lo pseudonimo Pierre Nérey. Si tratta del secondo romanzo scritto dall’autrice dopo Un bambino prodigio, per certi versi autobiografico: la “nemica” non sarebbe altro che la trasposizione letteraria della madre della Némirovsky.
Una pedina sulla scacchiera - Irène Némirovsky
«I padri hanno mangiato l’uva acerba e i denti dei figli si sono allegati»: così è scritto nella Bibbia. All’èra dei pirati della finanza e dell’industria, degli imperi economici costruiti sui campi di battaglia, dello sperpero e dell’abiezione (quella che nei suoi appunti Irène Némirovsky chiama «l’èra Golder») è succeduto lo scenario desolante degli anni Trenta: «Disoccupazione... Crisi... Svalutazione del dollaro... Deficit di bilancio...» e «tutti quegli scandali infami, quei processi, quelle bancarotte indecorose» in cui sprofonda la finanza internazionale... Modesto impiegato nell’azienda un tempo appartenuta a suo padre – «il Bohun dell’acciaio, il Bohun del petrolio», una sorta di «re misterioso e malefico» di cui si diceva: «Sui suoi passi nascono la rovina e la guerra» – e poi passata nelle mani di colui che era solo un faccendiere e un prestanome, Christophe Bohun non ha né ambizioni, né speranze, né desideri, né nostalgie. Si lascia svogliatamente amare da una moglie di irritante perfezione e da una cugina da sempre infatuata di lui. «È la pedina» annota ancora la Némirosky sulla minuta del romanzo «che viene manovrata sulla scacchiera, che per due o tremila franchi al mese sacrifica il suo tempo, la sua salute, la sua anima, la sua vita». Alla morte del padre, però, Christophe trova in un cassetto, ben in evidenza, una busta sigillata: dentro, una lista di parlamentari, giornalisti, banchieri che, all’epoca del crac finanziario, avevano ricevuto dal vecchio Bohun somme ingenti per convincere il governo a incentivare i preparativi bellici. Riuscirà questa potenziale arma di ricatto, e di riscatto, a scuoterlo dal suo «molle torpore»? Difficile trovare un romanzo così puntualmente applicabile a temi e fatti di ottant’anni dopo.
Editore: Adelphi
Pagine: 160
Prezzo: € 16,00
Legami di sangue
- Irène Némirovsky
La famiglia Demestre si riunisce ogni domenica a casa della vecchia madre Anna. Anche stavolta intorno alla tavola apparecchiata siedono Alain, Augustin, Albert con le loro moglie i figli, e Manette, ancora senza marito. Tutti sono impegnati a celare le preoccupazioni e i sentimenti che li animano, ma è impossibile non percepire l'atmosfera di freddezza, disprezzo, ipocrisia e invidia provocata dalla decisione di Alain di sacrificare il suo matrimonio per seguire l'amante in Malesia. I fratelli sono contrari e le loro reazioni mostrano quanto tra loro non ci sia una vera unione, né comprensione, né amore: nessuno vuole aiutarlo, nessuno vuole farsi carico delle conseguenze di una simile decisione e l'essere fratelli sembra essere più un peso che un valore. Sarà la prospettiva della morte a dare un senso al legame di sangue e a unire, volenti o nolenti, questi "stranieri" tra loro.
Editore: Elliot
Pagine: 90
Prezzo: € 9,00
Irène Némirovsky
Gabri ha una madre bella e frivola, più interessata ai suoi flirt che a prendersi cura delle due figlie. Nel corso degli anni, Gabri ha osservato con odio e rancore il mondo degli adulti, che non le hanno dato né insegnato nulla, costruendo la sua vita sull'assenza d'amore. Ma il tempo è dalla sua parte. Quasi all'improvviso, la bambina taciturna e scostante si trasforma in un'adolescente piena di fascino e gioia di vivere. Forte del potere della giovinezza, Gabri può ora prendersi le sue piccole e grandi rivincite, per giungere alla partita finale con la nemica di sempre. L'odio e l'orgoglio sono i veri protagonisti di questo romanzo di formazione, pubblicato nel 1928 su una rivista letteraria con lo pseudonimo Pierre Nerey (ottenuto dall'anagramma di Irene: Nerey). L'uso di un nome diverso e molti degli elementi narrativi rivelano il carattere dolorosamente autobiografico dell'opera: impossibile non ritrovare nel ritratto impietoso della donna egoista e infedele la madre dell'autrice, che era solita parlare di lei come della "nemica". Secondo romanzo di Irene Némirovsky, mai apparso finora in volume singolo e inedito in Italia, "La nemica" si caratterizza come un atto di rivincita, teatro di sentimenti contraddittori, il cui groviglio potrà sciogliersi e trovare la propria catarsi soltanto nella sua drammatica conclusione.
Editore: Elliot
Pagine: 151
Prezzo: € 16,00
Irène Némirovsky (Kiev, 1903 - Oświęcim 1942) è stata una scrittrice ucraina naturalizzata francese. Di religione ebraica ma convertitasi al cristianesimo nel 1939, fu arrestata dai nazisti e deportata ad Auschwirz nel luglio del 1942. Morì un mese dopo di tifo. Nel 2004 venne pubblicata postuma la Suite francese (uscita in Italia per Adelphi nel 2005), dopo il ritrovamento del manoscritto. È in corso da allora una vasta riscoperta della sua opera. Tra i suoi libri ricordiamo anche Jezabel (Adelphi, 2007), Due (Adelphi, 2010) e Nascita di una rivoluzione (Castelvecchi, 2012).
Io ho letto "I cani e i lupi" ed è veramente bellissimo! Una scrittrice di grande talento :)
RispondiEliminaIo ho letto solo Il ballo, ma sicuramente leggerò altro :)
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