In tempi di crisi, nei quali è sempre più difficile trovare un contatto con le case editrici, c’è chi decide di auto-pubblicarsi attraverso i mezzi di nuova generazione, che permettono, senza un supporto editoriale e abbassando i costi di pubblicazione, un maggior guadagno finale dovuto all’assenza di “intermediari”. C’è dunque chi decide di intraprendere un progetto editoriale/artistico grazie al denaro di generosi contributi, che non provengono dai prestiti bancari, ma dal crowdfunding su Kickstarter, un sito sul quale è possibile proporre un progetto e cercare qualcuno che lo finanzi attraverso una semplice registrazione.
Sempre più artisti si affidano a questo mezzo per produrre i propri progetti: Amanda Palmer, cantante americana, ha prodotto l’album Theatre is evil lanciando attraverso Twitter la richiesta d’aiuto ai suoi fans e incassando un milione di dollari in poco meno di un mese; Rob Thomas, ideatore del telefilm Veronica Mars, è riuscito a raccogliere 3,8 dei 5 milioni di dollari necessari per la produzione di un film indipendente con i protagonisti della serie –cancellata dal network UPN (oggi CW) nel 2007.
Ma il caso più eclatante è quello di Lauren, una bambina di 11 anni che ha raccolto circa 5.800 dollari dei 5.500 richiesti per auto-pubblicare il suo primo libro, The Clown That Lost His Funny (Il clown che perse verve comica). Il denaro verrà utilizzato per coprire i costi di produzione e l’assunzione di un layouter e un designer. A ringraziare i contribuenti per aver raggiunto questo obiettivo è il padre della bambina, Michael Lukaszewski, che ha curato l’intera campagna, con aggiornamenti riguardo allo status di produzione del libro, chiarendo fin dall’inizio che se non si fosse pervenuti alla cifra stimata, il progetto non sarebbe andato in porto.
In un video di presentazione, Lauren spiega la trama del suo libro; “Hairy è un clown pelato che ama il suo lavoro al circo. Un giorno accade qualcosa di veramente brutto che gli fa perdere la sua capacità di divertire e il lavoro. Inizierà a svolgere mansioni che non gli piacciono, e poi, quello che succede dopo è davvero straordinario”.
Quello che sorge è un dubbio lecito: Lauren è davvero una bimba prodigio bisognosa di una “spinta” economica per realizzare il suo sogno, o solo una dimostrazione che le tecniche di marketing che prevedono la persuasione del consumatore sono efficaci solo se il prodotto viene presentato da un bambino, e in questo caso in realtà Lauren sarebbe solo il volto del progetto? Questo non è dato saperlo, almeno fin quando non si avranno notizie definitive riguardo la pubblicazione, non ancora disponibili in quanto il crowdfunding è stato
chiuso la settimana scorsa.
Ma, a giudicare dalle immagini postate sullo stesso Kickstarter, di certo la bambina è stata guidata nel suo lavoro. Non ci resta che aspettare notizie più precise.
Qui sotto trovate il video di presentazione del progetto.
Non credo leggerei un libro scritto dalla undicenne però.. ._.
RispondiEliminaMa un undicenne credo che lo farebbe xD
EliminaAh beh sì certo! Effettivamente mi ero soffermata sull'impatto che un libro del genere avrebbe su di me se lo vedessi in libreria.. :DD
EliminaRicordo che anni fa era uscito un libro, scritto da una decenne, che dava suggerimenti su come superare la separazione dei genitori. Era stato un piccolo caso, ma l'avevo trovato una cosa molto tenera :-)
RispondiEliminaE' chiaro che si tratta, comunque, di manipolazioni dei genitori. Come è avvenuto con Elisa Rosso, autrice di una trilogia fantasy di cui non so nulla (ma di cui si parla parecchio), che ha scritto un fantasy a 12 anni e i suoi l'hanno spedito a Piemme, che l'ha poi pubblicato...
Ho sempre grande perplessità di fronte ai baby scrittori (che sono sempre più baby, peraltro...)