giovedì 29 marzo 2012

Recensione: Ricomincio da te di Eloy Moreno


Ricomincio da te - Eloy Moreno
La vita calcolata in metri quadrati: ottantanove di casa, cinque di garage, dieci di ufficio. Il problema è quando questi piccoli metri quadrati diventano tutto quello che hai. Ricomincio da te di Eloy Moreno è un’incredibile caso editoriale spagnolo, giunto in terra iberica all’undicesima edizione e finalmente in versione italiana. Prima auto-pubblicato dall’autore, il romanzo è poi riuscito a conquistare il grande pubblico con il passaparola. Il perché è chiaro sin dalle prime pagine: questa è la storia di un uomo che con coraggio e tanta determinazione decide di far ripartire la sua vita, riprendere i vecchi sogni sepolti in un cassetto e coperti dalla polvere. E chi non desidera farlo? Probabilmente ognuno di noi. Ecco perché il libro di Moreno, scritto con uno stile ironico, convincente, attraente e insolito, rapisce sin dall’inizio. Lui è un quarantenne come tanti: sposato, con un bimbo piccolo, impiegato da sempre in una piccola società e con una vita assolutamente normale, fatta di vita familiare, suoceri, genitori e lavoro. Forse non ci sarebbe nulla di sbagliato, se nonché una mattina lui si sveglia e si rende conto che quella è pura monotonia e abitudine. Comincia a chiedersi così come mai i dialoghi con sua moglie siano sempre più radi e interessanti e arriva a pensare persino che lei abbia un altro. Baciando suo figlio si chiede per quanto tempo ancora quei gesti d’amore si trasformeranno anch’essi in pura abitudine. Eloy non può resistere a tutto questo. Deve cambiare qualcosa: pensare a cosa aveva sognato da bambino e cercare di realizzarlo (in fondo non è troppo tardi), e riconquistare l’amore di sua moglie e soprattutto salvare suo figlio dalle rigide celle che la società ci impone. Inizia così una vera e propria riscossa, un cambiamento radicale che stravolgerà la sua vita e ci insegnerà che realmente tutto è possibile. In Ricomincio da te ogni emozione, ogni sentimento passa per uno stravolgimento totale, passando persino per la sofferenza, ma con una rivincita reale.



A cura di Surymae Rossweisse


Voto: 

Ogni romanzo ha una storia da raccontare: quella contenuta dentro, ovviamente. “Ricomincio da te” di Eloy Moreno, però, ne ha anche un'altra: quella della sua pubblicazione. Una volta terminato, infatti, l'autore ha deciso di auto pubblicarlo e distribuirlo autonomamente nei giorni liberi dal lavoro.
I suoi sforzi sono stati premiati. Non solo il romanzo ha venduto bene già da subito pur non avendo nessun editore alle spalle, ma Espasa, uno dei nomi più forti nel settore, ha deciso di acquistarne i diritti, trasformando “Ricomincio da te” (il cui titolo originale, a dire il vero, sarebbe “La penna gel verde”) in un bestseller in piena regola. Il resto della storia lo sappiamo già, con la pubblicazione in Italia per Corbaccio. Ma che cos'ha di così speciale questo romanzo? Scopriamolo insieme...

Il nostro protagonista senza nome ha una vita come tante: un matrimonio all'apparenza felice, ma in realtà prossimo al termine, un comune lavoro d'ufficio scandito da caffè e speculazioni sui colleghi, un trauma d'infanzia che non cessa di avere ripercussioni sul presente, ecc.
Una vita qualunque, insomma, ed è questo il suo principale problema. Partendo da una semplicissima penna verde a gel, infatti, il nostro comincia a sospettare del mondo intero, fino a partorire l'idea di ricominciare tutto da capo, anche a costo di abbandonare moglie e figlio. Tale progetto probabilmente non si sarebbe mai realizzato in altre circostanze, ma una sequenza di avvenimenti drammatici – anche involontariamente provocati dall'uomo stesso - lo spingono a tentare la sorte. Tornerà sui suoi passi? E se sì, troverà comunque un modo per spingere la sua vita oltre i 445 mq che lo imprigionano?

Il messaggio che il libro si propone è chiaro sin dalla sinossi: il classico “carpe diem”. E' una morale affrontata già da un sacco di altri libri, ed un sacco di altri libri commettono sempre lo stesso errore: la mancanza di realismo. A volte anche “Ricomincio da te” ne soffre, come ad esempio il gran numero di personaggi con storie drammatiche alle spalle o la catena di eventi del romanzo, partita da una comunissima penna verde.

Tuttavia, a differenza di altri concorrenti, il romanzo gioca una carta vincente: porre più l'accento sulle cause che non sulla fuga vera e propria. La colpa viene data alla società moderna, colpevole di ridurre la vita delle persone in metri quadri, costringerle a formare legami effimeri e, soprattutto, occupare tutto il proprio tempo lavorando, a scapito della cura degli affetti.
La conseguenza di tutto ciò è una sola: l'alienazione. Il protagonista non ne è certo immune, e anche considerando che parliamo di un romanzo d'esordio è resa molto bene. La prova è data dal rapporto che ha il nostro eroe senza nome con la famosa penna verde. Non è soltanto un comune oggetto di cancelleria: diventa l'unica nota di colore della sua vita grigia, una vera e propria ossessione che raggiunge il suo culmine quando, avendola perduta, arriva persino a rovistare senza pudore nei cassetti personali dei colleghi pur di ritrovarla. Non troverà la penna, ma in compenso troverà parecchi scheletri nell'armadio, i quali saranno tra le cause principali del suo viaggio.
“Ricomincio da te” è realistico anche sotto un altro punto di vista: quella del protagonista è, sotto molti aspetti, una fuga. Fuga dal lavoro, da un matrimonio ormai giunto al punto di non ritorno: dalle sue responsabilità. Lui stesso si definisce “codardo”, perché effettivamente è vero. Questo dà una chiave decisamente matura al romanzo, perché il personaggio principale non è idealizzato ma anzi ha dei difetti tangibili. Di conseguenza anche il tanto decantato viaggio assume un aspetto meno idilliaco, anche se non mancano alcuni stereotipi classici come la grande gentilezza ed ospitalità degli abitanti dei posti più piccoli e sperduti.

Parlando dei personaggi, Eloy Moreno dimostra di saper costruire un buon personaggio principale, come già detto: a parte poche eccezioni, però, mancano i comprimari. In generale sono tutti piuttosto stereotipati, ma nell'economia del romanzo si notano delle assenze importanti: Rebeca, la moglie del protagonista, ed il suo amico di infanzia Toni, vittima dell'incidente che segnerà per sempre il nostro eroe, decisamente male caratterizzati. L'autore, però, sorprende con alcuni personaggi secondari, come ad esempio la donna delle pulizie Luisa o – anche se appare soltanto in un flashback – una parente di Rebeca maltrattata dal marito.

Lo stile di scrittura è maturo: manca un po' di personalità, ma si adatta bene alla storia. E' semplice e veloce da leggere – nonostante i pochi dialoghi – perché le frasi ed i capitoli sono piuttosto brevi. L'unico guizzo è dato dalle numerose ripetizioni, usate con la giusta enfasi: l'autore non è ancora perfettamente in grado di capire quando l'enfasi sfocia nella ripetitività pura, ma è senza dubbio molto d'effetto. Notevole poi l'uso della prima persona e dei piani temporali, entrambi sfruttati al massimo e senza sbavature.

Che cos'è “Ricomincio da te” di Eloy Moreno, quindi? Un bestseller destinato ad essere dimenticato in fretta o qualcosa di più? Solo una cosa è certa: il seme del talento è ben piantato, e se trattato con cura potrebbe diventare un albero sano e robusto.


Titolo: Ricomincio da te
Autore: Eloy Moreno
Traduttore: Bogliolo S.
Editore: Corbaccio
Collana: Narratori Corbaccio
Data di Pubblicazione: Gennaio 2012
ISBN: 8863803145
ISBN-13: 9788863803143
Pagine: 379

2 commenti:

  1. il soggetto trattato mi sembra interessante e attuale, visto che "il pericolo abitudinarietà" è qualcosa che colpisce sempre più frequentemente tutti noi, presi come siamo dalle stesse attività quotidiane

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  2. avevo letto l'intervista qualche giorno fa che mi incuriosiva, e avevo commentato ma sempre solito problema di chrome non l'ha pubblicato.. oggi ho letto la tua recensione e mi piace un sacco.. sembra un libro che trasmette molta forza e coraggio... e le tematiche sono molto attuali.. entrerà nella mia wishlist sicuramente, grazie per questa chicca!!

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