La recensione de Il giardino di Alice di Laura Harrington e il giveaway per un fortunato lettore =).
Ricordo che è presente, nel form da compilare, una domanda di cui troverete risposta nella recensione, e che il vincitore non sarà avvisato personalmente - motivo per cui non richiedo la mail.
Ricordo che è presente, nel form da compilare, una domanda di cui troverete risposta nella recensione, e che il vincitore non sarà avvisato personalmente - motivo per cui non richiedo la mail.
Per molti versi Alice Bliss è una quindicenne come tante altre: tipica adolescente, ha un rapporto turbolento con la madre ed è abbastanza indifferente ai problemi della sorella minore.
C'è una sola persona con cui si senta davvero a proprio agio, ed è il padre, Matt, con cui riesce a parlare di tutto. Ha passato la vita a seguirlo ovunque, da lui ha imparato a curare il giardino, a costruire le cose e ad aggiustare i tetti. Lui le ha insegnato anche a essere attenta e gentile, e a non aver paura di dare il meglio di sé in ogni occasione.
Alice lo adora, e ha sempre fatto di tutto per renderlo orgoglioso. Quando all'improvviso Matt viene richiamato in Iraq, il mondo le crolla addosso. Anche la sua famiglia è distrutta: era lui che li teneva uniti e nessuno sa più che cosa fare. Alice si sforza disperatamente di aiutare in casa, di sostenere la madre e di consolare la sorellina, ma troppo forte è la rabbia, troppo grande il vuoto della lontananza. Intanto, mentre Matt è via, Alice cresce, smette di essere un maschiaccio per diventare una bellissima ragazza, impara a guidare, compie i primi passi nel territorio inesplorato dell'amore. E vorrebbe raccontare al padre ogni nuova esperienza, ma le lettere sono sempre più rare e le telefonate sempre più brevi. È allora che il coraggio che lui le ha insegnato torna a sostenerla, per affrontare - forse sola - il futuro che l'aspetta.
Il giardino di Alice è un romanzo struggente sull'amore e sui rapporti famigliari, e Alice un'indimenticabile protagonista.
Voto:
Alice è una comune ragazza di
quindici anni, affezionata al padre Matt e ai valori che le ha insegnato. Come
lui, ha una passione per la cura dell’orto, di cui condivide i riti: la semina,
il raccolto, la crescita delle piante.
Alice è una bambina, ed ha un
migliore amico, Henry, che è bimbo quanto lei. Alice ha anche una mamma con cui
si scontra spesso, una sorellina di otto anni che vuole fare la neologista, una
nonna e uno zio molto speciali.
La quotidianità della sua vita
viene brutalmente interrotta dalla partenza del padre per l’Iraq, a cui
seguiranno giorni di angoscia e di speranza, giorni in cui dovrà imparare a sopravvivere
senza di lui, a crescere e diventare grande. I primi amori, la passione per la
corsa, le giornate scandite dall’attesa delle telefonate –sempre più rade- di
Matt: la vita di Alice sta cambiando e non tornerà più come prima. Tra l’infanzia
e l’adolescenza, Alice cerca di aggrapparsi ad una vita che le sta sfuggendo
dalle mani, ai ricordi del padre, ai suoi oggetti, ai suoi indumenti. Il lento
declino verso il precipizio della desolazione e del dolore toccherà l’apice in
seguito alla notizia più dura e sconvolgente: Alice deve trovare dentro di sé
la forza di andare avanti, di crescere e diventare donna, anche se un po’
troppo velocemente.
Laura Harrington scrive in modo
delizioso: il tempo presente non nuoce alla narrazione, gli dà immediatezza, avvicina
il lettore ad Alice, ai suoi sentimenti, a ciò che sta provando e vivendo. La
sua protagonista è una ragazza/bambina reale, insicura, in preda alle proprie
emozioni, alle confusioni adolescenziali, al bisogno assordante del padre.
I giorni si susseguono
lentamente, segnalati dalla data ad inizio paragrafo. I dialoghi sono
immediati, quasi da copione: i botta e risposta, non intervallati dalla
specificazione su chi sta parlando, non creano confusione, ma danno viva voce
ai personaggi.
Personaggi variopinti, anche se
in certi casi accennati: manca una vera penetrazione dei loro sentimenti, forse
dati per scontati dall’autrice. Lo stravagante zio Eddie di cui vorremmo sapere
di più, per esempio. Tuttavia la
Harrington delinea con tocchi significativi lo stato d’animo
anche di coloro di cui si occupa di meno: la piccola Ellie, miniatura della
madre, che fa la pipì a letto da quando il padre è partito. Ma è soprattutto
nella descrizione de primi impulsi amorosi, abilmente delineati in Henry, che l’autrice
dà il meglio, così come (anche se in misura un po’ minore) nei contrasti tra
madre e figlia. L’incompatibilità di Alice ed Angie sembra insormontabile: la
seconda non riesce a capire la prima, ad immedesimarsi nelle gioie legate al
giardino, ad entrare in sintonia con la figlia.
Il personaggio invisibile, Matt
Bliss, emerge dai flashback di Alice: il ritratto di un padre attento e
premuroso, di un marito dolce e innamorato, di un uomo buono ed onesto, di un
lavoratore bravo e infaticabile. La moglie, Angie, tutto il contrario di lui,
ama i bei vestiti ed è una donna pragmatica.
Sono sicura che Il giardino di
Alice vi piacerà: commovente, ben scritto, adatto a toccare particolari
corde del cuore.
Però c’è un però.
Il motivo per il quale ne sono
sicura è esattamente quello per cui tutta l’intera lettura mi ha lasciato
perplessa. Non a caso ho utilizzato le parole “adatto a toccare particolari
corde del cuore”: Il giardino di Alice
sembra essere stato scritto solo per questo. Fatto apposta, modellato e
confezionato per farvi aprire i rubinetti dei condotti lacrimali: un padre di
famiglia esemplare che va in guerra e la sua affezionatissima figlia che cerca
di sopravvivere senza di lui forniscono gli ingredienti giusti –le lettere
strappalacrime che Matt manda alla famiglia, i buoni insegnamenti che Alice
ricorda…- per penetrare senza ostacoli nel cuore del lettore, mettere radici e
poi straziarlo un colpo alla volta. Facile no? Troppo facile, mi sa. Neanche la
rabbia giustificata verso il padre che le ha abbandonate per andare in guerra
trova adeguato spazio, quasi fosse un elemento disturbante per la concezione pulita
che dobbiamo avere del personaggio. E anche se la Harrington scrive bene,
anche se la sua è sicuramente una storia che potrebbe essere vera –perché situazioni
e dolori sono autentici-, questa sensazione di voler toccare senza sforzo i lettori
non mi ha abbandonato, quasi ci fosse dietro una sorta di buonismo.
Per questo il libro non va per me
oltre le tre stelline, pur restando certa che vi godrete la lettura con tutte
le meritate lacrime che a me la
Harrington non è riuscita a strappare.
In che modo vincere questo romanzo?
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Il vincitore de Il giardino di Alice sarà estratto Venerdì 23 marzo!
Il vincitore ha tre giorni di tempo per contattarmi, dopo tale scadenza il libro passerà al secondo classificato
Caspita che bella recensione, quella cosa del fatto apposta per aprire i rubinetti delle lacrime è un'osservazione sagace. Vecchia volpe :-)
RispondiEliminaLeggo di rado questo genere di libri, non so davvero cosa aspettarmi!
RispondiEliminapartecipo!!
RispondiEliminaa me piacciono i libri lacrimosi e commoventi (ne sono prova i due che sto leggendo in questo periodo) ma quando si avverte la "forzatura" .. insomma....
però provo a vincerlo ;)))
Angela
Grazie per l'occasione :) è un genere che leggo a piccole dosi ma che mi coinvolge sempre!
RispondiEliminase non vinco , me lo compro....troppop bello !
RispondiEliminaelespot85
email elespot85@hotmail.it
gfc elespot85
Ciao,partecipo:)la trama mi piace molto e ho un debole per la copertina,bellissima!
RispondiEliminapleadi@inwind.it
CHE MERAVIGLIA! EHEHEH! PARTECIPO E CONDIVIDO, SONO LAURA VALZY.
RispondiEliminaGRAZIE MILLE! ^_^
LA MIA MAIL è valzy87@yahoo.it
WOW...ADORO LA COPERTINA, MOLTO EVOCATIVA. MI PIACEREBBE LEGGERLO.
Non sembra strappalacrime ne troppo originale diciamo ma essendo una storia realistica mi interessa e così partecipo.
RispondiEliminapartecipo
RispondiEliminagfc missannita
fb anna di pasquale
missannita00@gmail.com
Un libro strappalacrime?
RispondiEliminaBhè, avere un padre che parte per un posto lontano e non sicuro e sentirsi ola nonostante la figura della madre non credo sia molto bello.
grazie per questo titolo.
Ogni tanto ho una voglia folle di libri che mi commuovano, ad esempio quando sono triste ma non tanto da piangere dei miei problemi, piangere per quelli degli altri è una soluzione...
RispondiEliminaIncrocio le dita!
partecipo molto volentieri!!! Libro molto interessante
RispondiEliminain libreria mi aveva attirato molto la copertina ma non sono riuscita a prenderlo, mi incuriosisce, soprattutto dopo aver letto la tua recensione.. ho avuto anch'io l'impressione che fosse tutto un pò "troppo facile", ma mi ispira come libro, quindi provo e incrocio le dita! ^^
RispondiEliminaArianna- ariannarally1@hotmail.it
questo libro deve essere molto bello... partecipo e incrocio le dita ;)
RispondiEliminapiukina81@gmail.com
Partecipo ache io, il libro sembra coinvolgente.
RispondiEliminaHo compilato il forum anche se nn sono sicura di aver calcolato bene il punteggio :P
Lascio qui la mia email:
MirtillaDiBosco@gmail.com
partecipooo
RispondiEliminasembra un libro triste..mi piace però!
gfc jasminem2004
email jasminem2004@hotmail.com
fb carmen rossi
condiviso ;)
Dopo che ho letto il tuo però mi sono un pò frenata su questo libro...i generi troppo strappalacrime non mi piacciono, sono belli eh! Però io quando leggo voglio sognare, non deprimermi...invece mia mamma legge i libri opposti ai miei, quando ha visto questo libro in libreria ha fatto gli occhi a cuoricino e non ti dico dopo che ha letto la tua recensione^^ quindi provo a vincerlo per lei!
RispondiElimina^^ Partecipo al giveaway!
RispondiEliminala trama sembra carina... e la copertina è bellissima!!
Sono curiosa, non abbastanza da comprarlo, ma per vincerlo direi di sì XD (un po' di ottimismo mi serve *__*)
RispondiEliminammm sembra un libro interessante! inoltre è n periodo che ho davvero voglia di piangere con qualche libro!
RispondiEliminaci vogliono libri che riescono ancora a far commuovere e a dare importanza alle vere cose importanti della vita: i legami familiari....ma come ho letto dalla recensione, anche se non ho ancora letto ovviamente il libro...l'autrice avrebbe potuto essere obiettiva e non soltanto buonista, descrivendo il risentimento che una figlia può avere di fronte ad una così improvvisa partenza del padre, che abbandona la famiglia per la guerra, poi certamente l'affetto e il bene rimangono illimitati, nonostante qualsiasi azione venga compiuta da un genitore.....
RispondiEliminaHo voglia di leggere un libro dove si parla di amore familiare,dopo svariati thriller un cambio di genere ci vuole
RispondiEliminaGrazie
Antonella
bella la storia anche se forse poteva essere resa meglio considerati le tre stelle di recensione.
RispondiEliminapartecipo anche io al giveaway. ho compilato il form ;-)
buon inizio settimana
Il fatto che il padre sia partito per l'Iraq mi fa un po' storcere il naso. Ma, da quello che ho letto, la lettura non è incentrata sulla "guerra" e potrebbe anzi offrire diversi spunti interessanti.
RispondiEliminaM'incuriosisce.
Questo libro sembra davvero bello!
RispondiEliminaMi incuriosisce il rapporto esclusivo tra Alice e suo padre Matt, dato che anch'io sono molto legata a mio padre. E poi io adoro i libri strappalacrime, quindi penso che lo apprezzerò ancora di più!
RispondiEliminaMi piacciono molto questi genere di libri perché esplorano l'amore in tutte le varie forme
RispondiEliminaPartecipo anche a questo giveaway, non avevo mai sentito parlare di questo libro.. però mi incuriosisce!
RispondiEliminaIncrocio le dita :)
avevo partecipato anche a questo giveaway, form gia compilato e pubblicizzato sul mio blog. incuriosita soprattutto dalla copertina, ieri lho visto in libreria, ogni tanto ci vuole qualche romanzo diretto al cuore =) la dalla tua recensione sembra colpire ma infine nn ti sei sbilanciata troppo, non ti ha commosso, non so, sono curiosa magari a me strapperà qualche lacrima, proviamoci =) grazie anche per questo giveaway!!
RispondiEliminaPartecipo anche a questo!!!
RispondiEliminaComplimenti per la recensione! Brava!
the_violet_phoenix@yahoo.it
A presto!
Anche per me mio padre e' la figura fondamentale nella mia vita e senza di lui mi sentirei persa non ce la farei a stare senza di lui!
RispondiEliminavlery83
vlery83@hotmail.it
Una bella storia, piena di sofferenza ma anche di crescita.
RispondiEliminaHo compilato il modulo di partecipazione e qui inserisco la mia email che manca nel form:
micaelac@tin.it
Grazie per l'opportunità offerta.
partecipo volentieri.. ^^ ne ho letti veramente pochi di libri che mi hanno fatto piangere.. chissà se questo si aggiungerà alla lista.. :D
RispondiEliminaProvo a partecipare anch'io :)
RispondiEliminaE' un genere tutto nuovo per me, e mi piacerebbe sperimentarlo.
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Veronica
Adesso la considero quasi una sfida :) dopo aver letto questa interessantissima recensione sono curiosa di vedere se l'autrice riuscirà a strapparmi queste lacrime! Sono una persona emotiva è vero, ma non sempre il buonismo risveglia la mia parte emotiva, altre volte, proprio come accaduto a te, mi da molto da pensare.
RispondiEliminaLucia
Ci sono certe copertine e certi titoli che ti colpiscono appena li vedi e anche se sai che sono puro marketing non puoi non lasciarti catturare. Con questo libro è così.
RispondiEliminaMi piacerebbe leggerlo. E' vero che ci sono dei libri che sembrano scritti proprio per commuovere, mi è capitato spesso di pensarla così su un libro e poi ho scoperto che tante altre persone non la vedevano così. E poi mi è successo il contrario... che un libro mi abbia toccato profondamente e che poi mi siano venuti a dire che era fatto apposta. Credo che in questi casi si tratti di una sensibilità soggettiva e se non leggi il libro non puoi sapere come andrà :)
Mi sembra un libro che può toccare corde profonde e potrebbe anche farmi commuovere :) Incrocio le dita!
RispondiEliminauna storia bella e toccante... partecipo volentieri :)
RispondiEliminasvetulja74@yahoo.it
Sarebbe davvero bello vincerlo...Il mio bellissimo nome,ha attirato l'attenzione! A L I C E alicem87@yahoo.it
RispondiEliminaè vero..siamo circondati da buonismo..ed in tanti contesti cercano la nostra lacrima..ma se lo vincerò..vedrò..catymariposina
RispondiEliminaPenso che questo libro meriti davvero una lettura! Tocca argomenti, importanti e delicati al tempo stesso, come quello dell'amore in famiglia e della crescita interiore! M'ispira davvero la storia di Alice! Ci provo! :)
RispondiEliminaAgata Reluga
una storia molto bella, ogni tanto fa bene perdere qualche lacrima ;) nnonna45@yahoo.it
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