giovedì 1 marzo 2012

Novità: Galeotto fu il collier di Andrea Vitali

Andrea Vitali scrive da dodici anni con una prolificità che ha dell'incredibile: ben cinque romanzi pubblicati nel 2011, che gli sono costati qualche critica in merito al rischio di diventare un autore seriale (Satisfiction, gennaio 2012). Antonio D'Orrico, nel Corriere della sera, parla dei suoi racconti come di "una rarità: rappresentano campioni dell'antica arte del racconto italiano", e d'altronde anche il nostro Serino (cfr. Satisfiction) ne loda le qualità di narratore. Piacevole, intelligente, delizioso pergiunta. Nella sua ultima fatica -Galeotto fu il collier- in uscita oggi per Garzanti a 17.60 euro, Vitali costruisce un'imprevedibile caccia al tesoro, tra amori e tradimenti. Chi è la bella di Bellano?



Galeotto fu il collier - Andrea Vitali
CHI SPOSERÀ LIDIO CEREVELLI? La bella e disinibita Helga, che piomba in paese da Zurigo nel giorno più caldo dell’estate? Oppure, come vorrebbe sua madre Lirica, la nipote del professor Cerretti, Eufemia, un ottimo partito ma brutta da far venire il mal di pancia solo a guardarla? CHI È LA PIÙ BELLA DEL PAESE? Olghina, giovane sposa del professor Cerretti, che accende il desiderio del direttore di banca Avano Degiurati? Oppure Anita, la moglie del muratore Campesi, di cui s’incapriccia Beppe Canizza, barbiere nonché segretario della sezione locale del Partito? CHE FINE FARÀ IL TESORO CHE HA TROVATO LIDIO? Nascosto in un muro, Lidio trova un gruzzolo di monete d’oro, nascosto chissà da chi e chissà quando. Con quel tesoro potrebbe realizzare tutti i suoi sogni... o mettersi in un mare di guai! Lidio Cervelli è figlio unico di madre vedova. Un bravo ragazzo, finché alla festa organizzata al Circolo della Vela non arriva Helga: bella, disinibita e abbastanza ubriaca. Prima che finisca la cena, sono in riva al lago: una notte indimenticabile, in cui le chiappe di Helga rilucono come due mezzelune. Lirica, la severa madre di Lidio, abile e ricca imprenditrice dell’edilizia, ha vedute diverse. Suo figlio deve trovare una moglie «made in Italy», una ragazza come si deve. Magari la nipote del professor Eugeo Cerretti, Eufemia, un ottimo partito con un piccolo difetto: è brutta da far venire il mal di pancia solo a guardarla. Ma forse Lidio ha trovato il modo per uscire dalla trappola e realizzare tutti i suoi sogni: durante un sopralluogo per un lavoro di ristrutturazione, in un muro maestro scova un gruzzolo di monete d’oro, nascosto chissà da chi e chissà quando. Intorno a questo quintetto e al tesoro di Lidio, un travolgente coro di comprimari. A cominciare dalle due donne più belle del paese: Olghina, giovane sposa del potente professor Cerretti, che fa innamorare Avano Degiurati, direttore della Banca del Mandamento; e Anita, la moglie del muratore Campesi, di cui si incapriccia Beppe Canizza, il focoso segretario della locale sezione del Partito. E poi l’Os de Mort, di professione «assistente contrario», cuochi e contrabbandieri, l’astuto prevosto e l’azzimato avvocato... Immancabili, a vigilare e indagare, i carabinieri guidati dal maresciallo Maccadò. Tra piccoli e grandi misteri, piccoli e grandi segreti, in un vortice di amori e tradimenti, Andrea Vitali costruisce un’imprevedibile caccia al tesoro, per uno dei suoi romanzi più divertenti. 



ANDREA VITALI 
è nato nel 1956 a Bellano, sulla riva orientale del lago di Como. Ha pubblicato A partire dai nomi (1994), L’ombra di Marinetti (1995, premio Piero Chiara), L’aria del lago (2001) e, con Garzanti, Una finestra vistalago (2003, premio Grinzane Cavour 2004, sezione narrativa, e premio letterario Bruno Gioffrè 2004), Un amore di zitella (2004), La signorina Tecla Manzi (2004, premio Dessì), La figlia del podestà (2005, premio Bancarella 2006), Il procuratore (2006, premio Montblanc per il romanzo giovane 1990), Olive comprese (2006, premio internazionale di letteratura Alda Merini, premio lettori 2011), Il segreto di Ortelia (2007), La modista (2008, premio Ernest Hemingway), Dopo lunga e penosa malattia (2008), Almeno il cappello (2009, premio Casanova; premio Procida Isola di Arturo Elsa Morante; premio Campiello selezione giuria dei letterati; finalista premio Strega), Pianoforte vendesi (2009), La mamma del sole (2010), Il meccanico Landru (2010), La leggenda del morto contento (2011) e Zia Antonia sapeva di menta (2011).

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