A cura di Glo_In_Stockholm
Cari tutti,
quello che segue è un resoconto della
presentazione di “Borgo Propizio”, che la scrittrice Loredana Limone ha tenuto
mercoledì 14 novembre presso la biblioteca del comune di Cavallasca, in
provincia di Como. Ringrazio per il
prezioso contributo Tatiana, assessore
alla cultura e all'ecologia del comune di Cavallasca, e Angelica,che mi hanno raccontato della serata dato che
purtroppo, per motivi di lavoro non ho potuto assistere all'incontro.
Il clima della serata è stato molto
allegro e cordiale: davanti a un pubblico attento, la presentazione si è aperta
con l'introduzione del Sindaco del paese che ha spiegato il perché del tema
della serata e anche del volantino
creato apposta per la serata. Infatti il piccolo comune di Cavallasca era
costituito in passato da due borghetti limitrofi e si chiamava proprio Lieto
Colle, nome di dannunziana memoria in quanto si diceva che il Vate fosse
solito villeggiare d'estate presso la Villa del Soldo (situata oggi nel
territorio Comunale).
Da Lieto Colle a Borgo Propizio il passo
è breve, ed ecco quindi entrare in gioco Loredana Limone e il suo piacevolissimo
romanzo.
La scrittrice inizia così a parlare
della sua opera: in origine il libro avrebbe dovuto intitolarsi "Fatti
mandare dalla mamma... e poi scoprirete il perché...”, alla fine però,
anche per motivazioni legate ai diritti di autore, la scelta cade su un altro
nome, inventato, che però sembra di buon auspicio: "BORGO PROPIZIO".
Borgo Propizio è un quindi un luogo dell'invenzione, ispirato alla realtà dei
piccoli borghi italiani genuini, che Loredana ha avuto occasione di visitare(come
ad esempio Gradara).
A questo
punto, l'autrice scopre qualcosa di sé, svelando al pubblico con simpatia e
brio qualche dettaglio della sua vita. Veniamo così a scoprire che la sua
passione per la scrittura incomincia da piccola: Loredana è nata con la penna in mano e a 9
anni ha composto la sua prima poesia, “Penna”, che i partecipanti hanno
avuto modo di ascoltare direttamente da lei. Negli anni successivi, dopo
un'adolescenza un po' tormentata, la sua produzione letteraria è costituita
soprattutto da poesie un po' malinconiche, di quella malinconia tipica di
alcuni ragazzi, forse legata anche allo scarso successo settimanale durante la
prima giovinezza, che la faceva soffrire. Verso i 30 anni si innamora
(finalmente un amore corrisposto dice lei...) del marito e da Napoli si
trasferisce a Milano, dove lavora come impiegata e ha un figlio. Un bambino che
non dorme mai, per il quale Loredana comincia a raccontare favole, che avevano
come protagonista Francesco (così si chiama il bambino) e un trenino. Queste
favole proseguono e si fanno sempre più ricche e dettagliate, a questo punto
Loredana decide di trascriverle e di partecipare a un concorso, che ovviamente
non ha vinto! La storia è adattissima ai bimbi, infatti in seguito il libro si
è guadagnato la pubblicazione.
Per
scoprire qualcosa di più, vi invito a cliccare sul link sottostante:
il libro vede la luce poco alla volta,
durante un periodo difficile della vita della scrittrice, caratterizzato da
diversi lutti (per la morte della mamma e della zia) e dai problemi legati alla
perdita del lavoro del marito. Loredana sente il bisogno di rifugiarsi in un
luogo sereno e questo luogo sereno e di pace è proprio Borgo Propizio!
Dedicarsi al romanzo anche solo mezz'ora al giorno le serve come una terapia.
Ci sono voluti infatti 4 anni per scriverlo e 2 anni per trovare la casa
editrice che lo pubblica, ma ne è valsa la pena perché oggi possiamo leggere un
libro davvero godibile!
La serata prosegue così in tutta
piacevolezza, con Loredana Limone che parla con entusiasmo di Borgo Propizio e
le persone presenti in sala attente e allietate dai contenuti e dal modo di
gestire la conversazione dell'autrice.
Purtroppo, come ho precedentemente
scritto, non ho potuto assistere personalmente alla presentazione, tuttavia,
tramite Tatiana e Angelica, sono riuscita a fare a Loredana 5 domande, a cui ha
gentilmente risposto (e di questo la ringrazio), e che pubblichiamo insieme alla recensione che potete leggere QUI.
Mi auguro possano contribuire a convincere, chi ancora non l'ha fatto, a
leggere “Borgo Propizio”.
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