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Buona domenica lettori, rispolvero una rubrica molto trascurata (dalla prossima settimana ricomincerò anche Looking for books) per parlarvi delle nuove entrate nella mia lista dei desideri, che sono state diverse. Ammetto di non essermi mai interessata ai saggi ma ultimamente, anche per via dell'università, ne vorrei fare una scorpacciata (infatti inserirò questa nuova voce nella rubrica).
In questa puntata tra i classici che voglio leggere c'è I miserabili di Victor Hugo, e colgo l'occasione per chiedervi se non abbiate voglia di fare una lettura di gruppo in occasione dell'uscita del film (31 gennaio 2013). Su facebook ho già raccolto sette-otto adesioni - a proposito, potete trovare QUI la nostra pagina e QUI il nostro gruppo, e in particolare QUI stiamo parlando della lettura di gruppo- e mi piacerebbe sapere se qualcun altro è interessato, distribuiremo la lettura in tre mesi cercando di renderla il meno impegnativa possibile (stimando circa 950 pagine dell'edizione Newton Compton settimanalmente si dovrebbero leggere 80-90 pagine). Appena avrò tempo di fare un giro in centro scriverò come al solito un articolo consigliandovi sulle migliori o più economiche edizioni (che, esclusa quella de I Mammut della Newton, sono carissime, motivo per cui sto cercando disperatamente un'edizione da bancarella) e ogni una-due settimane ci riuniremo in chat per parlare del libro.
Per quanto riguarda i contemporanei ho inserito Sulla strada di Kerouac di cui anche in questo caso mi interessa la trasposizione cinematografica, in questo periodo al cinema (regia di Walter Salles con Kristen Stewart e Kirsten Dunst): ammetto cioè che, pur conoscendolo, sono stata incuriosita a leggerlo dopo aver visto il trailer del film.
Tra i saggi, invece, ho inserito un "tormentone" degli studi di antropologia, tanto che nell'edizione Einaudi è accompagnato da uno scritto di Levi-Strauss: Morfologia della fiaba di Vladimir Popp, che non potete non aver incontrato almeno una volta a scuola.
Aggiungo in extremis anche le opere teatrali di Ibsen: sono sempre stata incuriosita da Casa di bambola e l'edizione Newton, a soli 7.00 euro, sembra davvero buona, con una postfazione di James Joyce.
Tra i classici:
I miserabili - Victor Hugo
In questo grande romanzo, tra i più importanti della letteratura francese, Victor Hugo riversa gran parte della sua esperienza umana e sociale, per costruire una storia di fatica, esilio, amore e povertà. Un'epopea della miseria e un imponente affresco d'epoca che, nella Parigi dell'800, vede protagonisti alcuni indimenticabili personaggi, come Jean Valjean, la solare Cosette, Fantine, il cupo ispettore Javert: anti-eroi ricchi di luci e ombre, capaci di gesti scellerati ma anche di azioni generose e commoventi. Una storia dal ritmo incalzante, magistrale e irripetibile per l'autenticità delle emozioni e per la complessità della trama narrativa.
In questo grande romanzo, tra i più importanti della letteratura francese, Victor Hugo riversa gran parte della sua esperienza umana e sociale, per costruire una storia di fatica, esilio, amore e povertà. Un'epopea della miseria e un imponente affresco d'epoca che, nella Parigi dell'800, vede protagonisti alcuni indimenticabili personaggi, come Jean Valjean, la solare Cosette, Fantine, il cupo ispettore Javert: anti-eroi ricchi di luci e ombre, capaci di gesti scellerati ma anche di azioni generose e commoventi. Una storia dal ritmo incalzante, magistrale e irripetibile per l'autenticità delle emozioni e per la complessità della trama narrativa.
Tra i contemporanei:
Sal Paradise, un giovane newyorkese con ambizioni letterarie, incontra Dean Moriarty, un ragazzo dell'Ovest. Uscito dal riformatorio, Dean comincia a girovagare sfidando le regole della vita borghese, sempre alla ricerca di esperienze intense. Dean decide di ripartire per l'Ovest e Sal lo raggiunge; è il primo di una serie di viaggi che imprimono una dimensione nuova alla vita di Sal. La fuga continua di Dean ha in sé una caratteristica eroica, Sal non può fare a meno di ammirarlo, anche quando febbricitante, a Città del Messico, viene abbandonato dall'amico, che torna negli Stati Uniti.
Tra i saggi:
Morfologia della fiaba - Vladimir Propp
Un'opera che non solo ha precorso genialmente le moderne ricerche strutturaliste, ma che apre ancor oggi prospettive nuove e feconde di ricerca in una sfera che supera certamente quella del folclore.
Un'opera che non solo ha precorso genialmente le moderne ricerche strutturaliste, ma che apre ancor oggi prospettive nuove e feconde di ricerca in una sfera che supera certamente quella del folclore.
Morfologia della fiaba di Vladimir Ja. Propp, pubblicata nel 1928 a Leningrado, è diventato un classico delle scienze umane, un'opera che non solo ha precorso genialmente le moderne ricerche strutturaliste, ma che apre ancor oggi prospettive nuove e feconde di ricerca in una sfera che supera certamente quella del folclore, cui il libro di Propp si dedica. Indagando con esattezza di metodo Propp arriva alla tesi di un'omogeneità strutturale di tutte le fiabe.La presente edizione della Morfologia della fiaba è arricchita da un saggio che Claude Levi-Strauss dedicò a questo libro di Propp e di uno studio che lo stesso Propp scrisse appositamente per i lettori italiani, in polemica con l'etnologo francese.
Tra le opere teatrali:
Pirandello considerava Ibsen non solo il creatore del teatro moderno, ma anche il maggiore drammaturgo mai esistito dopo Shakespeare. Se è vero che Ibsen è stato il più alto interprete dei drammi individuali e sociali dell’Ottocento, è altrettanto vero che egli ha anticipato, quasi profeticamente, la condizione esistenziale e «il male di vivere» dell’uomo del Novecento. Oggi Ibsen ci coinvolge profondamente, oltre che per la sua grandezza di drammaturgo, per la capacità che hanno i suoi testi di rispondere alle domande di fondo del nostro tempo.
«Eri molto carino con me: ma la nostra casa non è stata altro che un luogo di ricreazione. La mia vita! Con mio padre, una bambola-figlia; con te, una bambola-moglie. E i nostri figli, le mie bambole. Mi divertivo quando giocavi con me, come loro si divertono quando giocano con me. Ecco cos’è la nostra unione, Torvald.»
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