venerdì 23 novembre 2012

Elliot Edizioni lancia la nuova collana LAMPI




A partire da ieri, 22 novembre, è possibile trovare in libreria la nuova collana “Lampi” della Elliot Edizioni, che propone opere letterarie di vario genere a prezzo contenuto, utilizzando una veste grafica unitaria ed elegante.
In uscita oggi La sinfonia di Parigi e altri racconti di Irène Némirovsky, autrice de “Suite francese”, tre racconti inediti nei quali la scrittrice sperimenta nuove forme di scrittura ispirate al linguaggio cinematografico. Un altro libro già disponibile in libreria è Manuale per l’uso del lupo di Emanuele Trevi, una meditazione sul senso della critica letteraria e sulla necessità della ricerca di un lessico in grado di esprimere la passione per l’arte, la musica, la letteratura.
Il terzo titolo in uscita oggi è la monografia Marlene Dietrich. Un ritratto di Franz Hessel, uno dei primi scritti dedicati alla grande attrice, qui vista attraverso gli occhi di un suo amico e ammiratore.
Le prossime pubblicazioni saranno:


  •  Vermeer. Pazienza e sogno di luce di Sylvie Germain
  • Alla casa del gatto che gioca a palla di Honoré de Balzac
  • Grande enciclopedia del quasi niente di Pascal Ory
  •  In Italia di Manlio Cancogni
  • Nessuno mi può riciclare di Gianni Miraglia
  • Benares di Chantal Maillard



La sinfonia di Parigi e altri racconti – Irène Némirovsky
Agli inizi degli anni Trenta, Irene Nemirovsky accantono per un paio d’anni la scrittura di romanzi, per “subire” la fascinazione positiva e feconda da parte del cinema. Assidua frequentatrice delle sale cinematografiche, entusiasta per l’avvento del sonoro, l’autrice intuì nella settima arte, con sensibilità quasi profetica, una straordinaria risorsa per la scrittura, una fonte di suggerimenti e spunti anche tecnici, in grado di ampliarne le possibilità espressive. Fu cosi che nel 1931 nacquero le tre storie d’amore, La sinfonia di Parigi, Natale e Carnevale di Nizza, qui tradotte e pubblicate per la prima volta in Italia, con la speranza che potessero un giorno essere trasposte sul grande schermo. Del resto, per la scrittrice francese l’incontro con il cinema – seppur indirettamente – era gia avvenuto con la realizzazione del film David Golder, per il quale il regista Julien Duvivier dichiaro di non aver avuto bisogno di aggiungere scene o modificare i dialoghi tratti dal romanzo omonimo, tanto la scrittura della Nemirovsky si armonizzava perfettamente al ritmo e alle tecniche narrative cinematografiche. Nessuna di queste storie divento mai un film, ponendo cosi fine alle sue speranze di poter lavorare come sceneggiatrice. Eppure, il tentativo non fu vano e la lettura di queste tre brevi opere potrà meglio farci comprendere quanto l’amore per il cinema abbia influenzato lo stile indimenticabile dell’autrice di Suite francese.
Prezzo: 9,00 euro

Irène Némirovsky
Irène Némirovsky (Kiev, 1903 - Oświęcim 1942) è stata una scrittrice ucraina naturalizzata francese. Di religione ebraica ma convertitasi al cristianesimo nel 1939, fu arrestata dai nazisti e deportata ad Auschwirz nel luglio del 1942. Morì un mese dopo di tifo. Nel 2004 venne pubblicata postuma la Suite francese (uscita in Italia per Adelphi nel 2005), dopo il ritrovamento del manoscritto. È in corso da allora una vasta riscoperta della sua opera. Tra i suoi libri ricordiamo anche Jezabel (Adelphi, 2007), Due (Adelphi, 2010) e Nascita di una rivoluzione (Castelvecchi, 2012).



Istruzioni per l’uso del lupo – Emanuele Trevi
Scritta in forma di lettera all’amico Marco Lodoli, la riflessione dell’autore parte dal presupposto che il linguaggio tecnico dell’Accademia e del giornalismo culturale abbia creato una codificazione artificiosa se non mortifera della trasmissione della cultura. Il tecnicismo ha finito per allontanare la letteratura dalla sua sorgente primaria, ovvero dall’uomo e dalle sue emozioni, dal dolore, dalla felicità, dalla paura. Da qui la necessità vitale di creare un linguaggio critico “naturale”, di trovare “le parole giuste per dire la cosa”, di un metodo per avvicinare il lupo, quel temibile, inafferrabile sentimento del bello che assomiglia “alla felicità e alla paura di essere vivi”.
Prezzo: 7,50 euro






Emanuele Trevi
Vive a Roma, dove è nato nel 1964. Scrittore e critico letterario, attualmente collabora con il «Corriere della Sera». Tra le sue opere ricordiamo I cani del nulla (Einaudi, 2003), Senza verso. Un’estate a Roma (Laterza, 2005), Letteratura e libertà (scritto insieme a Raffaele La Capria, Fandango 2009), Il libro della gioia perpetua (Rizzoli, 2010) e Qualcosa di scritto (Ponte alle Grazie, 2012).



Marlene Dietrich. Un ritratto – Franz Hessel
“Che interpreti una dama o una prostituta, una conquistatrice o una vittima, Marlene Dietrich incarna sempre un sogno universale”. Così Franz Hessel rivela al lettore la sua totale ammirazione verso la Dietrich, che ebbe occasione di incontrare a Berlino nel 1931, quando l’attrice era tornata nella sua città dopo i primi successi a Hollywood. Nelle pagine di questo breve ritratto, inedito in Italia, Hessel riesce a restituire un’immagine valida allora come oggi, cogliendone con acume e lungimiranza le caratteristiche che i ruoli e i film successivi avrebbero poi confermato. Nella prosa di cui è maestro, l’autore guarda l’attrice con occhi affascinati e sedotti, a volte teneramente ingenui. Nello charme che l’ha resa celebre, Hessel sa riconoscere con intelligente sensibilità non tanto i tratti della vamp ma la bellezza e la levatura dell’artista. Infine, a chiusura di questo breve omaggio, l’intellettuale ammirato rivela l’incontro personale, e descrive non più la diva ma la donna e la madre cui ha fatto visita a Berlino. A vent’anni dalla morte dell’attrice tedesca, il lettore non tarderà a trovare tra le righe di questo libro, assieme al sorriso ammiccante della Lola Lola, dell’Angelo azzurro, lo spirito di un’intera epoca, che sperimenta la crescita del mondo patinato del cinema mentre si prepara, ignara e sognante, agli anni più difficili e cupi del Novecento.
Prezzo: 7,50 euro

Franz Hessel
Franz Hessel (Stettino, 21 novembre 1880 – Sanary-sur-Mer, 6 gennaio 1941) scrittore, saggista e traduttore fu una delle figure più significative della vita culturale tedesca e parigina. Collaborò lungamente con la casa editrice Rowholt e tradusse, insieme a Walter Benjamin, À la recherche du temps perdu di Marcel Proust. Tra le sue opere di narrativa ricordiamo Heimliches Berlin del 1927, Pariser Romanze del 1920 (Romanza parigina. Carte di un disperso, Adelphi, 1997), È stato uno dei primi esponenti tedeschi della flânerie francese e ha pubblicato una raccolta di saggi riguardanti la città di Berlino, Spazieren in Berlin (1929). Era il padre del diplomatico Stéphane Hessel, autore del bestseller Indignatevi! (ADD, 2011).

2 commenti:

Grazie per aver condiviso la tua opinione!

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...