martedì 23 ottobre 2012

L'inferno di Dante: intervista a Paolo Barbieri




Esce oggi il nuovo volume illustrato di Paolo Barbieri (ne abbiamo già parlato QUI), uno dei più talentuosi illustratori che abbiamo la fortuna di avere in patria: dopo Favole degli dei e il volume del 2008 in collaborazione con Licia Troisi "Le creature del mondo emerso", troveremo in libreria L'Inferno di Dante, ispirato all'opera celeberrima del poeta nostrano. Illustrazioni da brivido accompagnate dalle terzine della Commedia in 116 pagine, al prezzo di 22 euro (Mondadori), reinterpretano i personaggi più interessanti della Cantica, da Cleopatra (evidentemente ispirata alla scrittrice Barbara Baraldi) al Conte Ugolino, dalla Porta dell'Inferno alle mura di Dite. 
Paolo Barbieri, che ho avuto il piacere di intervistare lo scorso anno in occasione di Favole degli Dei (QUI l'articolo) ha risposto nuovamente alle nostre domande. Ma avrete la possibilità di "vederlo" dal vivo al Lucca Comics&Games tutti i giorni (1-4 novembre) allo Stand ONE4ALL (A 708), padiglione Games, e alla presentazione del libro il 4 novembre dalle 11.30 nella Sala Ingellis (di fianco al Padiglione Games).


Intervista a cura di Lamia.


Ciao Paolo e benvenuto su Dusty pages in Wonderland. È stata fissata per oggi la pubblicazione de L'inferno di Dante, il tuo secondo libro illustrato. Cosa ti ha spinto a rappresentare proprio l'universo dantesco? Quale girone infernale ti ha colpito particolarmente?

-È stata la casa editrice a propormelo, e io ho accettato con grande entusiasmo.
Poter confrontarmi con una delle maggiori opere letterarie di tutti i tempi, ha rappresentato per me una grande sfida, ma anche la possibilità di affrontare e reinterpretare un mondo realmente eccezionale, crudele, visionario e ricco di personaggi e luoghi indimenticabili.
Per quanto riguarda la domanda sui gironi, ti rispondo che sono i personaggi ad avermi colpito maggiormente: i Malebranche, Paolo e Francesca, Lucifero, Farinata degli Uberti, Caifa, la visione dei Giganti imprigionati nel lago ghiacciato, le Mura di Dite e tanti altri.

Favole degli dei è stato molto amato dal pubblico, confermando la tua abilità di illustratore ma anche di narratore e ti ha permesso di fare i conti per la prima volta con un libro completamente tuo. Ne L'inferno di Dante cosa è cambiato? In che modo ha influito l'esperienza di Favole degli dei?

-Ogni libro illustrato rappresenta un mondo a parte. Io cerco di evolvere rispetto all'opera precedente, che si tratti di una copertina o di un intero libro. Favole degli Dei è stata una palestra importante, in quanto oltre ad aver realizzato le illustrazioni ho scritto anche i testi.
Creare un libro a “tutto tondo”, è un'esperienza davvero intrigante, che insegna a comprendere molto sul proprio spirito creativo, e questo inevitabilmente va a influire sulle opere successive, come è stato per L'INFERNO DI DANTE.

Cosa si prova ad aspettare l'uscita di un proprio lavoro? Quali sono i pensieri che accompagnano questi ultimi giorni di attesa?

-C'è una grande emozione. Un lavoro simile comporta un grande impegno che si è protratto per molti mesi, un arco di tempo piuttosto lungo in cui anche il mio “vissuto” è finito tra i colori delle immagini. 
Indubbiamente, come per Favole degli Dei, L'iNFERNO DI DANTE rappresenta per me un insieme di sensazioni difficilmente riassumibili in poche righe, per cui saranno le illustrazioni a parlare.

Quest'anno riconfermerà la tua presenza al Lucca Comics & Games, per la promozione del nuovo libro. Con quali aspettative ti accingi a partecipare? Come vivi il tuo rapporto con i numerosi fan? Vuoi raccontarci, se c'è stata, la richiesta più bizzarra che hai ricevuto?

-Lucca Comics & Games è una convention eccezionale e unica: partecipare a un simile evento è sempre un'esperienza incredibile, attraverso la quale si conoscono altri grandi professionisti e si incontra un pubblico che definire caloroso sarebbe riduttivo.
Io vivo in maniera estremamente naturale l'incontro con i fan, e parlando di richieste strane, devo dire che ne ho avute parecchie! Diciamo che mantengo il segreto. Sono di indole riservata, per cui sarò muto come un pesce.

Sfogliando le tue bellissime illustrazioni sorge spontaneo chiederti come nascono i tuoi personaggi. Quando sei davanti al foglio bianco sai già esattamente quello che disegnerai o segui l'ispirazione del momento? Quanto c'è di vero nella classica immagine del disegnatore che passeggia sempre con il suo blocco da disegno a portata di mano?

-Per me il foglio bianco è sempre stato uno spazio da riempire con linee e colori, senza troppi pensieri o “programmazioni”.
Indubbiamente c'è un lavoro di studio quando devo creare sia copertine che libri illustrati, ma il processo che mi porta a inventare i personaggi è estremamente naturale e diretto.
A volte tengo con me blocco e matite, specialmente quando sono alle prese con nuovi libri illustrati, in quanto preferisco dare forma immediata alle numerose idee e non correre il rischio di dimenticarmele o confonderle con altre.

Grazie per essere stato con noi ancora una volta, e tantissimi auguri per l'uscita de L'inferno di Dante, e naturalmente anche per i tuoi lavori futuri!

-Grazie a voi per l'intervista e un saluto per tutti i lettori!





1 commento:

  1. Intervista interessante! Domani mi catapulterò in libreria per cercare il libro... Quant'è bello l'Inferno dantesco!!

    RispondiElimina

Grazie per aver condiviso la tua opinione!

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...