Una reticola di strani sogni, inizia a rendere la vita del giovane Edmond più difficile di quanto avrebbe potuto immaginare.Sono questi i mezzi per entrare in contatto con quella realtà che lo richiama a far parte di sé, che esige di vederlo al posto che gli spetta. Quel posto imprigionato tra un’oscura magia e il mondo che Edmond crede di conoscere bene… ma che si mostrerà invece ai suoi occhi, in tutta la sua inquietudine.
Le notti seguiranno in un’altalena di incubi in cui la verità che ha sempre segnato le vere origini di Edmond, cercherà di farsi strada attraverso le mura del collegio che lo ospita, e nel quale spicca in tutta la sua saggia benevolenza, la figura della direttrice Belinda Carter. Donna dall’animo gentile, dall’apparenza austera e dai mille segreti, che cerca, con tutta se stessa, di far rimanere tali. Almeno, fin quando ciò le sarà possibile.
Una mistica trasformazione del corpo e della mente di Edmond, avvenuta dopo una serie di incubi, introdurrà un nuovo e terrificante personaggio: Alex.Compagno d’infanzia, balzerà dal ruolo di suo migliore amico, a quello di sfidante, avversario in amore, contendente di ogni suo potere. Adesso geloso del suo nuovo aspetto, cercherà in tutti i modi di scoprire cosa gli stesse accadendo, servendosi di Mia Kleyn.
Mia è una semplice ragazza dal carattere esuberante e attenta a tutto ciò che la circonda, a tutte quelle verità che l’occhio umano tende spesso a non vedere. Innamorata sin da bambina di Edmond, e da lui ricambiata, ha con il tempo instaurato con il suo compagno di vita, un legame che andrà ben oltre ogni senso, ogni prova, ogni passo verso la morte che li farà ora avvicinare, ora dividere in un eterno labirinto di luci e ombre.
Sinistri presagi, personaggi misteriosi ed enigmatiche avventure, che lasceranno il lettore con il fiato sospeso fino all’ultimo trillo di campanello, arricchiranno le avventure dell’inesperto Edmond, giungendo all’arrivo nella spettrale dimora di Casteswill.
La residenza in cui la Contessa Morgana ospiterà il nostro protagonista, potrebbe definirsi un’autentica opera d’arte di diabolica architettura: il cimitero di Casteswill con la sua torre darà il benvenuto a chi oserà posare il suo sguardo su esso.
Ed è proprio quando Edmond si rende conto di essere imprigionato dalla potente Contessa, per un motivo ancora a lui sconosciuto, che potrà chiedere aiuto solo a lei, Mia.
Ma chi è in realtà Edmond Mayer? Perché sembra essere perseguitato dalla Contessa Morgana Bergman? Cosa potrebbe mai volere la padrona di Casteswill da un orfanello senza un passato e dal turbolento presente?
Saranno loro i protagonisti assoluti di questo misterioso e avvincente romanzo:
Edmond - Alex - Mia.
Un’antica maledizione incombe sui mondi di Pandora e di Morgana.
Un’ampolla in cui viene racchiusa una magica Orchidea (da cui viene ispirato il nome del regno di Orchid Island), unica arma in grado di bilanciare il bene e il male del Mondo intero, è nelle mani del diretto successore, giudice e responsabile delle sorti dei diversi personaggi.
Intrighi familiari e ossessionanti vendette s’intrecceranno al difficile triangolo d’amore che unisce amicizia, desiderio di potere e una dose di magia, capaci di rendere queste pagine ricche di inaspettati colpi di scena.
“Un angelico” romanzo in cui di celestiale.. ci sarà davvero molto poco…
Voto:
My Dream, incentrato su un mondo popolato da angeli, streghe, demoni e mezzosangue, è la storia di un grande amore fra due ragazzi, Mia ed Edmond, le cui vite cambiano completamente a partire dai diciotto anni. I protagonisti scoprono di avere un passato diverso da quanto hanno sempre creduto, e di essere dotati di particolari poteri. Gli incubi che perseguitano Edmond non sono altro che un assaggio di ciò che li aspetta, una lotta senza esclusione di colpi per la loro vita e quella delle persone a loro care. Sarà proprio l'amore a sostenerli e a guidarli attraverso cambiamenti e difficoltà.
La prima cosa ad emergere durante la lettura è la velocità della narrazione: le scene si susseguono in modo talmente veloce da risultare caotico e da non lasciare spazio a reazioni di nessun genere, né per i personaggi, né per i lettori, che si ritrovano disorientati e non hanno il tempo di ambientarsi.
L'inizio purtroppo non mi è piaciuto: vengono descritti alcuni incubi che perseguitano Edmond, ma, seppur definiti come spaventosi e orribili, non contengono elementi che diano effettivamente questo senso di angoscia al lettore. Si parla solo di visioni blande, per nulla inquietanti. Non credo che sia sufficiente citare parole come “spaventoso” e “orribile” per creare aspettativa, bisogna affidarsi anche a quanto si narra, giocare sul detto e non detto. Fabio Emanuele si limita al non detto. Questa situazione si perpetua per tutto il libro, zeppo di cose indefinite che dovrebbero scatenare un grande terrore, ma che non ottengono l'effetto sperato.
Nota dolentissima sono i personaggi, simili ad automi: l'autore non fa altro che dar loro dei comandi che poi eseguono senza un minimo di sentimento, ed è strano in un libro che si propone di parlare proprio di sentimenti. Uno dei temi portanti è l’amore fra Mia ed Edmond e il modo in cui questo li salva e fa da sostegno alle loro vite; ma non sembra proprio che siano innamorati. A parole sì: si dichiarano amore e dicono qualche frasetta romantica, a fatti no.
Per farvi un esempio, Edmond è tormentato dagli incubi sopra citati, scopre che la sua vita è tutta una messa in scena e che è destinata a cambiare in peggio ma, nonostante sia spaventanto, Mia, per tutta risposta, lo abbandona per andare alla ricerca della madre.
Madre di cui Mia non sa assolutamente nulla, non la ha mai vista, non sa se sia viva nè tantomeno chi sia. L'esigenza di rintracciarla mi è parsa di conseguenza alquanto fuori luogo dato lo stato di Edmond, e sicuramente rimandabile ad un momento più consono.
I personaggi, oltre a non avere sentimenti non hanno nemmeno carattere, l'approfondimento psicologico è quasi nullo: sono piattissimi, di loro non si sa nulla, a volte nemmeno l'aspetto fisico.
Proseguendo poi le cose non migliorano, c'è sempre troppa carne al fuoco, troppi episodi che non hanno quindi spazio sufficiente per essere assimilati, né dai protagonisti, né dal lettore e finiscono per sembrare tanti tasselli di un puzzle accatastati gli uni sugli altri in attesa di qualcuno che li assembli.
Fra gli altri, questo è il punto che più mi ha colpità: Edmond, che si reputa un ragazzo più che normale, scatena per la prima volta il suo potere, e benchè accanto a lui siano presenti Mia, la direttrice ed Alex, nessuno vi presta la minima attenzione. Logico no? Ha solo fatto una magia, cosa sarà mai? Tutti lo fanno!
Parliamo un po’ anche di Alex, il migliore amico di Edmond e Mia, il terzo personaggio chiave. Sorge spontanea la curiosità di sapere da dove nasca questa amicizia, dato che le uniche cose che noi sappiamo di Alex sono che tenta di rubare la ragazza a Edmond e che vuole impossessarsi dei suoi poteri e distruggerlo. Ancora una volta è l'autore che ci dice che dobbiamo considerare Alex amico di Edmond, ma i fatti poi lo smentiscono.
Una cosa che davvero ho trovato senza senso sono poi le reazioni dei personaggi. A volte mancano, a volte sono così fuori luogo da far sorgere la domanda se l'autore abbia la nozione di cosa stia scrivendo. Una cosa simpatica è ad esempio la fiducia che tutti nutrono nel dottor Bolliger,che fra l'altro è sia medico generale che psichiatra. Quando Mia viene salvata da una maledizione, la strega che la salva chiama il dottore per visitarla (anche se in realtà come molte altre l'azione non viene portata a termine). Per quale motivo? Le prescrive un farmaco contro la strega cattiva? Può sciogliere le maledizioni con l'omeopatia?
Pare proprio che il caro medico/psichiatra, però, pur inconsapevolmente, possa lottare e spuntarla contro qualsiasi angelo o strega, visto che poco dopo la signora Carter, direttrice dell'orfanotrofio in cui si trova Mia -alla quale è affezionatissima- la fa internare per proteggerla dalla strega cattiva. Alzi la mano chi farebbe internare un proprio parente o una persona che considera come tale, ma soprattutto alzi la mano chi farebbe internare una ragazza perseguitata da una strega in una clinica di esseri umani. Che potrezione potranno mai darle? Ah! Ci sono le sbarre alle finestre!
Mi sembra evidente che Fabio Emanuele abbia letto ed apprezzato Dracula, lo si evince da un paio di particolari: parlo della clinica di psichiatria, che richiama quella dove era rinchiuso Renfield per tenerlo lontano dall'influenza di Dracula, e della scena in cui Edmond viene aggredito da tre donne che lo vogliono sedurre, esattamente come fanno le vampire del castello di Dracula con Jonathan Harker. Però Renfield era pazzo davvero e non aveva un clan di streghe e angeli a proteggerlo, quindi in questo caso il manicomio aveva senso.
Ora scusandomi per lo spoiler, che vi avviso di tralasciare se avete intenzione di affrontare la lettura di My Dream, riporto un breve brano che a mio avviso risulta bizzarro.
Spolier
Avete mai pensato di sconfiggere il vostro avversario facendoci sesso? No? Edmond sì. Cercate di immaginarvi la scena: Edmond è in lotta contro Alex, quando, ad un certo punto, quest'ultimo dichiara il suo amore per Edmond, dicendogli che lo vuole sentire dentro di lui e provare la gioia che lui dà a Mia. La scena è stata del tutto inaspettata, tanto da farmi rimanere sbalordita. Dopo aver digerito l'informazione che Alex è gay ed è innamorato del protagonista non ho potuto fare a meno di pensare che la cosa andava introdotta molto tempo prima per avere un reale impatto sulla storia e non alla fine, così da non dare l'idea di una barzelletta. Anche perchè ricordiamo, all'inzio del libro Alex aveva provato a portarsi a letto Mia!
La lotta prosegue, con Alex che sostanzialmente stupra Edmond, ma dopo un iniziale tentativo di ribellione quest’ultimo decide di lasciarlo fare perchè scopre che mentre l’amico è sessualmente eccitato, la penetrazione dà modo ad Edmond di cambiare in positivo la sua anima.
Permettetemi di dire che sono abbastanza basita, dal momento che una scena del genere l'avrei accettata in Fifty Shades of Grey: la demenzialità è la medesima.
Fine Spoiler
Unica nota positiva di questo libro è la trama, la stellina se l’è guadagnata per quello. La storia, se scritta in un altro modo, sarebbe stata sicuramente piacevole, probabilmente potrebbe ambire addirittura ad essere una di quelle che catturano il lettore, complici gli intrecci e i tentati colpi di scena (che con qualche modifica funzionerebbero bene), ma non allo stato attuale.
Nel complesso, la trama mi piace, ma va usata meglio e da sola non basta assolutamente a salvare questo libro.
I due consigli che posso dare allo scrittore sono di dedicare più tempo al testo dimenticando la fretta di arrivare al finale e allenare la capacità di rendere i personaggi autonomi, evitando di etichettarli con dei sentimenti e cercando di far emergere le loro personalità dalle azioni che compiono e dal modo in cui si rapportano gli uni agli altri.
Ci sarebbero altre cose da dire, ma mi sono dilungata troppo. Spero l'autore non ne abbia a male per questa recensione in cui ho cercato di mettere tutta la sincerità possibile. Sono dell'idea che lodare un autore solo per lusingarlo non lo porti a migliorare.
Il romanzo continua a incuriosirmi, ma la parte nello spoiler mi ha fatto scompisciare... ahahahahaha! xD
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