Recensione spassionata.
Apparentemente sembra una figata |
Capita che si facciano gesti
estremi per amore. La loro portata può essere più o meno gravosa in base al contesto, al periodo, alla predisposizione. Sabato mi sentivo molto poco
predisposta, cosa che non mi ha tuttavia sottratto ai doveri da brava fidanzata
– per il moroso: lo so che stai leggendo e starai già bofonchiando che non mi
ha costretto nessuno. Ne riparliamo in privato.
Comunque. L’entità dell’atto, in
questo caso, era inversamente proporzionale al mio entusiasmo di guardare film
di carattere epico al cinema. Che, per la cronaca, è pari a zero.
Ma, armata di coraggio e dei dieci
euro che mi hanno felicemente sottratto al botteghino –tra imprecazioni
sottovoce-, mi sono accinta a guardare un grande spettacolo di cinematografia,
un capolavoro, roba che Il gladiatore può andarsi a nascondere: Furia
dei titani.
Solo due parole: Dio mio.
Premettendo che, data la mia
avversità per il genere, non avevo visto il primo film, Scontro tra titani, la visione di questo sequel ha compensato tutta
la mia ignoranza in materia di americanate da quattro soldi senza criterio e
cultura classica.
Adesso, presentare ad una
classicista un prodotto come Furia dei
titani è come mettere un leprotto dentro una gabbia di leoni. Non puoi aspettarti che non lo sbranino.
Perseo, l'unico motivo per cui vale la pena guardare questo film |
La storia ha una trama
estremamente semplice: gli dei immortali si stanno indebolendo. Mo’ muoiono. Si trasformano in statue
di sabbia e poi si sbriciolano al vento volando per altri lidi. Questo perché
gli umani sono stati cattivi e non li pregano più, ergo loro si infiacchiscono.
(Per riprendere una battuta del
mio ragazzo, se io fossi un dio e i mortali smettessero di pregarmi li… ehm…
travierei con atti terroristici, per usare un eufemismo.)
Il sommo Zeus, servendosi di motivazioni
apocalittiche di cui Giacobbo andrebbe fiero, chiede quindi l’aiuto del figlio, il semidio Perseo– lo so, lo
so, al vostro posto sghignazzerei anch’io!-, che, giusto per l’occasione, ha
appena perso la moglie ed ha un figlio di una dozzina d’anni. Ovviamente
dimenticatevi il mito originale di Perseo: in questa storia non c’entra nulla
se non per prestare il nome.
Il Tartaro somiglia un po' ad Asengard |
Perseo sembra titubante ma gli
eventi si succedono troppo velocemente perché possa decidere alcunché. Scesi
Zeus e Poseidone nel Tartaro –che mi ha vagamente ricordato la Isengard del secondo
episodio de Il signore degli anelli- per incontrare il terzo fratello Ade –che casualmente
ha la stessa acconciatura di Saruman- vengono da costui ingannati. Alleato infatti
con Ares, vuole liberare Cronos e prosciugare, perciò, il potere del padre
degli dei. Sebbene manie di onnipotenza accomunino entrambi i buontemponi, diverse
sono le esigenze che li spingono a tale nefasto gesto. Ade vuole sculacciare Zeus perché lo ha relegato sottoterra prendendosi tutta la gloria, Ares,
il dio della guerra, fa il broncio al
paparino perché gli preferisce il fratellastro semidio Perseo.
Sì, già, proprio così.
Il Padre eterno Zeus messo in croce |
Zeus viene quindi catturato e
messo letteralmente in croce (più precisamente ancorato a terra e con le
braccia allargate e legate a due massi verticali) in una posizione che, in
tempi di Pasqua, non lascia spazio a dubbi sulle similitudini con il messia
cristiano, accentuate dall’aspetto da Padre eterno di Zeus.
Poseidone, intanto, sebbene
ferito, riesce a contattare Perseo e a narrargli l’accaduto, affidandogli le
sue ultime speranze. Dopo di che muore - portato via dal vento, come abbiamo
detto.
Al nostro non resta che salvare la terra con tutti gli dei.
Salito in groppa ad un Pegaso
troppo abbronzato e con qualche problema di coordinazione, si reca quindi dalla
regina Andromeda –un nome a caso scelto ad occhi chiusi dalla pagina dedicata
al mito di Perseo-, facendogli prima di
tutto presente di essere vedovo e disponibile.
Poi che sì, insomma, la dobbiamo
salvare ‘sta Terra.
Efesto cornuto affetto da bipolarismo |
Grazie all’aiuto di Agenore –altro
nome pescato a casaccio-, che, nonostante sia un semidio figlio di Poseidone,
non è altrettanto figo e forte quanto il
protagonista e passa anzi la vita a fare il furfante, decidono di fare una
visita al dio caduto, Efesto. Secondo
quale modalità sia caduto –un’insubordinazione, uno sgambetto…- non è ben
chiaro.
Ovviamente Efesto non sta in
Sicilia come molti di voi avranno supposto, ma in un’isola più piccola in mezzo
al mare. Con i Ciclopi.
Basta, non sghignazzate troppo
per favore!
Dopo qualche iniziale
comprensibile problema di identificazione, Perseo, Andromeda, Agenore e il
seguito incontrano finalmente Efesto, che
ha chiaramente qualche rotella fuori posto e presenta un palese disturbo di
bipolarismo.
Efesto –che culo!- ha costruito
il Tartaro e, convinto dalle avvenenti sembianze di Andromeda –povero cornuto,
gli ricorda Afrodite…-, decide di accompagnarli nel viaggio nell’oltretomba.
Giunti nei pressi dell’angoscioso
luogo, Ares, invocato da una ragazza che aveva chiesto la sua protezione per l’impresa
–non spenderò una parola sul maschilismo di questo particolare che, come al
solito, attribuisce ad una donna la causa della rovina- fa a pezzi Efesto, il
quale dà modo, con il suo sacrificio, di far entrare gli altri tre nel Tartaro.
Ora. Il Tartaro ha la forma di un
labirinto con parti interscambiabili a mo’ di scale di Hogwarts. Genialata: perché
non ci infiliamo dentro il Minotauro???
Massì!!!
E Minotauro fu.
Ade si pente |
Nel frattempo Zeus se la passa
male, mentre Ade sghignazza in un angolo –come state facendo voi- complimentandosi
con se stesso per il suo piano malvagio.
Non aveva però fatto i conti con l’immensa
misericordia di Zeus e i suoi occhioni da Cristo in croce.
“Ade, perdonami… perché io ho perdonato te”.
Ade non può resistere a tanta bontà e si
scioglie anche lui in lacrime, passando
una spugna sul fatto che c’è Cronos là accanto che vuole scatenare l’Inferno e
che è stato lui stesso a chiamarlo.
Ares sente quindi il peso del
tradimento: papino deve pagare per quello che ha fatto!
Arriva Perseo, combattono un
poco, stanno per fuggire ma Zeus viene colpito.
Anche lui sul letto di morte, che
disdetta.
Ma mica abbiamo fatto pace con
Ade inutilmente! Accidenti, è il dio dei morti, a qualcosa servirà, no?
E infatti Zeus risorge più
misericordioso e vigoroso che mai. “Andiamo
a fare la guerra come quando eravamo giovini dei!” propone all’orgoglioso
fratello Ade, scendendo in campo come un
ragazzaccio tronfio con la fascia in testa e i jeans strappati.
Mentre contraccambiano gli
attacchi delle chimere sorge però un problemino. Per sconfiggere Cronos c’è
bisogno di una lancia potentissimissima: l’unione dello scettro di Ade, del
tridente di Poseidone e della saetta di Zeus.
Celò, celò, mi manca.
"Tu mi hai portato via il mio papàààà!!!" (cit.Ares) |
E così, dotato dell’arma
perfetta, Perseo è finalmente pronto a
metterla lì a Cronos!!!
Bacini sacrosanti con Andromeda.
The end.
Se non avete riso abbastanza
leggendo questa trama, sappiate che c’è ancora
di peggio.
Il regista sembra infatti non
avere nessuna cognizione del continuum storico-temporale degli ultimi 2500
anni.
Gli opliti greci diventano legionari romani.
Durante le battaglie, il nostro
Agenore, poi, con una lunghissima lungimiranza, invita i soldati a disporsi
nelle tricee.
Trincee, avete presente??? Quelle della prima guerra mondiale!!! Per
non parlare della disposizione di fumi e polveri che a momenti rasenta il fungo atomico.
Non so cosa francamente mi abbia
sconcertato di più: lo Zeus cristianizzato, i legionari greci o lo
stravolgimento di tutti i miti.
Non so cosa mi spingerà, la prossima
volta, ad andare al cinema e ripetere l’esperienza.
Gli attori uomini, accidenti, non
erano nemmeno abbastanza boni.
A me piace il genere epico ma non tali film perchè sono sempre delle americanate colossali. E poi chissà perchè ci debbano sempre mettere la love story tra il protagonista e la bella di turno... questi film sono un semplice passatempo, niente di più.
RispondiEliminaIo ho apprezzato molto il film, benchè a differenza del primo ( Scontro tra Titani ) non abbia riscontri nella mitologia ellenica e latina, di cui sono una grandissima appassionata, trovo che criticare un film solo per questo motivo sia una futilità.
RispondiElimina1 - Quale film storico o mitologico dei giorni nostri si può dire fedele alle vicende originali da cui è tratto? no di certo colossal come Il Gladiatore, Alexander, Troy, King Artur, men che mai certi obrobri come Immortals, che ha riscosso successo tra le ragazze solo perchè gli dei erano degli strafighi da copertina del Cioè, e tra i ragazzi solo perchè ''spaccava di brutto''. Ma dai, mi andate a prendere un attore di Twilight ( per quanto mi piaccia la serie del vampiro sbrilluccicoso ) per la parte di un dio pagano che è raffigurato nelle statue che ci sono pervenute in maniera totalmente diversa, solo per fare soldi?! Per non parlare dell'uso eccessivo del bullet time alla Matrix. Insomma, se c'è un film che va criticato quello è certamente un Immortals, non proprio La furia dei Titani che, benchè come tutti i film sopra elencati sia incoerente con le leggende da cui è tratto, se non altro segue una linea logica continua con la precedente pellicola.
2 - per quale ragione ''Zeus cristianizzato''? Solo perchè è stato messo in croce? tengo a ricordare che la pratica della crocifissione era in uso presso i romani, e trecento anni prima dai macedoni di Alessandro il Grande, da molto prima dell'avvento del cristianesimo che tra l'altro ne ha strumentalizzato il simbolo secoli dopo la morte di Cristo per avere un idolo su cui pregare ( in origine infatti Gesù era stato inchiodato a un albero ). Oppure lo considerate ''cristianizzato'' per il suo carattere bonario, che tra l'altro è in completa antitesi con l'indole del dio del Vecchio Testamento e trova invece riscontro nei culti latini dedicati a Giove ( la versione romana di Zeus ), come l'Eneide di Virgilio ci tramanda?!
3 - tengo a precisare che non ho apprezzato il film perchè ''è ganzo'', ma semplicemente per la scelta azzeccata degli attori ( molto più conformi alla mitologia dei bimbetti di Immortals ), per le sensazioni che mi ha trasmesso e sopratutto per i messaggi che di tanto in tanto faceva passare, temi come la redenzione, il perdono, l'ingratitudine di alcuni individui e molto altro ancora, cose che in un qualsiasi altro film moderno vengono omesse in favore di attori da calendario e effetti speciali alla Matrix.
Le pecche nel film ci sono eccome, ma da qui a dire che è un obrobrio, o una MONNEZZA, se non siete appassionati di cultura classica e non vi piacciono a prescindere questo genere di film, ne passa.
L'anno scorso ho visto "Scontro tra Titani", me lo ricordo poco ma ricordo bene che mi ha alquanto annoiata. Non so se vedrò questo sequel, però, nonostante i difetti, sembra più interessante del primo film. :-)
RispondiEliminaNon ho visto il primo e non credo che andrò a vedere questo seguito, quindi non posso dare giudizi a riguardo... comunque volevo congratularmi con Malitia perchè la sua recensione mi ha fatto tanto, tanto ridere XD
RispondiEliminaSpero di leggerene presto altre... :D
Serena
@serena: grazie, lo scopo era proprio quello di far sorridere :)
RispondiElimina@diletta: allora. Io non sono una critica cinematografica e quando scrivo recensioni sui film lo faccio da semplice spettatrice. Tant'e che, se non ve ne siete accorti, prima dell' articolo ho scritto 'recensione spassionata'. Da semplice spettatrice (pagante, vogliamo aggiungere) a me questo film ha fatto schifo. L'ho trovato banale da morire e fuorviante rispetto alla mia cultura classica. Per non parlare del buonismo di cui è intriso e della figura snervante di zeus, dell'incoerenza di personaggi come ade. Quelli che tu chiami bei messaggi sono quelli che i registi hollywoodiani si divertono ad inserire per dare un briciolo di spessore ad un film che è solo d'intrattenimento. Io, onestamente, queste cose a tavolino non me le bevo, soprattutto se proposte in maniera così semplicistica. Questa non era, comunque, una recensione professionale, tanto che ho precisato sia che era spassionata che non guardo film epici. E leggendo in giro le opinioni di chi invece se ne intende non si sono Iiscostate comunque dal giudizio negativo.
i bei messaggi inseriti in quel contesto sono completamente fuori luogo, ma pur di inserirli a hollywood si fa di tutto... Dubito seriamente che gli intenti del regista fossero filantropici o avessere intenti didascalici, così come dubito che il regista non si sia realmente ispirato ad un zeus cristianizzato.. Ha soltanto tolto carisma ai personaggi e intriso il film di un buonismo forzato.
Questa recensione mi ha fatto proprio sorridere. A me il primo film era piaciuto e credo andrò a vedere anche questo perché, e ora faccio coming out, adoro i film con gli effetti speciali e non so proprio resistere al 3D... già solo il 3D mi fa piacere il film a prescindere. Magari tra 10 anni mi disintossicherò ma per ora va così... Infatti il fidanzato è molto felice :)
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