giovedì 5 aprile 2012

Poems (37) Pasqua


Ho un po' trascurato questa rubrica nelle ultime tre settimane, ma l'avvento della Pasqua mi dà l'occasione di aggiornarla. Ho pensato ad un autore italiano che ho sempre considerato piacevole da leggere- il mio più "antico" ricordo è il primo incontro alle scuole medie con La signora Felicita, ovvero la felicità, che rimandava ad una sfera del passato un po' incantata e che non ci appartiene più. Tra le poesie dedicate alla festività ho trovato la sua - stiamo parlando di Guido Gozzano, uno dei maggiori poeti crepuscolari- la più carina, non troppo morbosamente attaccata al linguaggio cristiano.


A festoni la grigia parietaria 
come una bimba gracile s'affaccia 
ai muri della casa centenaria. 

Il ciel di pioggia è tutto una minaccia 
sul bosco triste, ché lo intrica il rovo 
spietatamente, con tenaci braccia. 

Quand'ecco dai pollai sereno e nuovo 
il richiamo di Pasqua empie la terra 
con l'antica pia favola dell'ovo.


Chi è l'autore?
Guido Gustavo Gozzano (che si fa poi chiamare soltanto Guido) nasce a Torino il 19 dicembre del 1883. Si iscrive alla facoltà di legge, ma non giunge mai a laurearsi, preferendo interessarsi di letteratura seguendo - all'università di Torino - i corsi di Arturo Graf, insieme ad un gruppo di giovani con i quali successivamente costituisce il gruppo dei crepuscolari torinesi. Lo scrittore, di salute malferma, non riesce mai ad ottenere un lavoro fisso, ma partecipa comunque attivamente alla vita culturale e mondana della Torino di inizio secolo. Nel 1907 rivela il suo desiderio di rifugiarsi nella poesia scacciando le aspirazioni mondane con la pubblicazione de La via del rifugio. Qui, lontano da mire intellettualistiche, rivela la sua originalità. Sempre nel 1907 inizia una relazione con la scrittrice Amalia Guglielminetti, ma le sue condizioni di salute peggiorano e lo portano alla tubercolosi. Nel 1911 appare il suo libro più importante: I colloqui, i cui componimenti vengono disposti in tre sezioni: Il giovanile errore, Alle soglie e Il reduce. Per tutto il corso della sua vita Gozzano collabora a giornali e riviste con recensioni letterarie, fiabe per bambini (ricordiamo I due talismani del 1914 e La principessa si sposa del 1917, postuma) e novelle (L'altare del passato del 1918 e L'ultima traccia del 1919, entrambe postume). Muore a Torino il 9 agosto 1916.

1 commento:

  1. carina questa poesiola!
    è difficle trovare letteratura e canzoni in stile pasquale... si buttano sempre tutti sul natale!

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