Sono finalmente ufficiali i dodici finalisti del chiacchieratissimo Premio Strega, il più ambito e contestato premio letterario italiano che prende notoriamente nome dell'omonimo liquore. Dalla rosa dei diciotto candidati sono stati scartati La fame delle donne (Manni) di Marosia Castaldi, L'ultima passeggiata (Mursia) di Gabriella Guidi Gambino, Luna di notte (Gremese) di Amos Matio e Il vuoto intorno (Il foglio letterario) di Claudia Volpi, ma anche l'auto-candidatasi nelle ultime ore utili -secondo indiscrezioni- Isabella Santacroce con il suo ultimo romanzo Amorino (Bompiani) e Piccolo testamento (Laurana) di Gabriele Dadati. Assenze che si fanno notare sono quelle di case editrici come Feltrinelli, Fazi, Garzanti, Minimum Fax, Del vecchio ed Elliot, mentre tra i favoriti non potrebbe mancare Mondadori, il cui status di perenne vincitrice allo Strega è stato interrotto lo scorso anno da Bompiani, che ha trionfato con Storia della mia gente di Edoardo Nesi. A non dargli vita facile sarà il "rizzoliano" Carofiglio, ma si è puntato anche sulla vittoria di Fois (Nel tempo di mezzo, Einaudi). A farla da padrone sembrano infatti solo le grandi case editrici, che, come tutti gli anni, raggiungono facilmente la "cinquina" dei finalisti e soprattutto la prima posizione dell'ambito premio, che sarà conferito il prossimo 5 luglio.
La logica del desiderio - Giuseppe Aloe (Giulio Perrone editore)
“La logica del desiderio” è un romanzo sull'amore. Il protagonista, un giovane di ventiquattro anni, passa interi pomeriggi su una sdraio sul ballatoio di casa a correggere un romanzo che non riuscirà mai a pubblicare. Un giorno assiste al trasloco di una nuova coppia nellaa casa proprio di fronte alla sua. Rimane letteralmente sconvolto dalla bellezza della nuova vicina, Vespa, il cui marito invece sembra un po' goffo, stralunato. In breve diventano amanti. Ma poco dopo Vespa inizia a non riceverlo più a casa e a farsi nuovi amanti. All'inizio lui è ossessionato dalla gelosia ma pur di tenerla accanto a sé accetta di diventare il suo confidente. Vespa gli racconta fin nei minimi dettagli la sua intensa attività amorosa fino a quando si presenta a casa sua e gli confessa di essere incinta ma non sa di chi. Il ragazzo ne è così disgustato che non riesce a reprimere la rabbia e le inveisce contro. La mattina seguente arriva l'ambulanza. Durante la notte Vespa ha cercato di abortire infilandosi un ferro da maglia nell'utero. Viene trasportata d'urgenza in ospedale. Lui le rimane sempre accanto e quando il marito la lascia (in realtà sapeva tutto dei suoi tradimenti) il ragazzo pensa di portarla a casa da lui ma il giorno in cui è deciso a proporle di vivere insieme non la trova più in ospedale. Vespa è sparita. Il ragazzo la cerca per più di un anno ma senza risultato. E intanto il tempo passa, lui ha traslocato. Conduce una vita monotona, al limite della solitudine. Ad un certo punto lo assume una casa editrice come correttore di bozze. Qui incontra Agneta, una delle redattrici. Il desiderio pare riaccendersi in lui. Ma quando, per un bizzarro scherzo del destino, si ritroverà faccia a faccia con Vespa, tante certezze crolleranno e tutta l'illocigità del desiderio lo colpirà, di nuovo, in pieno viso. Un romanzo, come Aloe ci ha abituato, sulla fragilità della condizione umana, sull' incapacità di conoscere chi ci sta accanto, chi amiamo ma soprattutto noi stessi.
Giuseppe Aloe
nasce a Cosenza nel 1962. Lavora con il professore Franco Cordero, presso l’Università degli Studi di Roma La Sapienza. Sempre a Roma fonda il circolo culturale de I Barbitonsori, da questa esperienza esce il volume Libromastro. Pubblica insieme a Cristiano Spila il libro di racconti Geographyca – due storie siciliane. Si trasferisce a Milano per lavoro. Nel 2005 pubblica per la Giulio Perrone Editore, il volume di racconti Non pensare all’uomo nero…dormi. È presidente del circolo di lettura della Giulio Perrone a Milano dove vive e lavora.
Il silenzio dell'onda - Gianrico Carofiglio (Rizzoli)
Una donna in fuga dal suo passato, un bambino in fuga dalla realtà, tra gli incubi del giorno e le minacce della notte. Un uomo inchiodato a una colpa remota. Due vite adulte spezzate, il passaggio crudele dell'infanzia. Nel passato di Roberto, sottufficiale dei carabinieri in congedo ed ex agente sotto copertura, c'è un episodio terribile dal quale non riesce a liberarsi, che risale agli anni di attività segrete in America Latina. Lo incontriamo a Roma, la città dove era nata e aveva abitato sua madre prima di sposare un poliziotto americano e trasferirsi in California. Lì Roberto, ragazzino, aveva imparato col padre a cavalcare le onde, a sfidarle e a non temerle mai. Ma non sarà così per sempre: ora la sua vita, oppressa da un tormento che non lo abbandona, è scandita dalle sedute settimanali con lo psichiatra. Quando arriva allo studio del medico gli capita di incontrare la paziente dell'appuntamento che precede il suo. La prima volta avviene per caso, poi, per tutti e due, diventa un'abitudine, un'occasione cercata. Di Lucia, ex attrice, veniamo a sapere che è stata sposata con un uomo che forse non amava abbastanza e che ha tradito, poi morto in un incidente d'auto dopo che lei gli aveva rivelato la verità. Il rimorso la affligge, rendendo difficile anche il rapporto con il figlio, un bambino sensibile e solitario che sembra vivere in una dimensione parallela e inquietante. C'è un mondo popolato di sogni, dove le cose avvengono o forse sono soltanto immaginate?
Gianrico Carofiglio (Bari 1961)
ha pubblicato, per Rizzoli, i romanzi Il passato è una terra straniera (2004) e Il silenzio dell’onda (2011), il graphic novel Cacciatori nelle tenebre (2007) con il fratello Francesco, la raccolta di racconti Non esiste saggezza (2010) e il saggio La manomissione delle parole (2010). È autore del ciclo di romanzi dell’avvocato Guerrieri. I suoi libri sono tradotti in ventiquattro lingue.
Così in terra - Davide Enia (Dalai editore)
n una Palermo sporca e violenta, un bambino di nove anni, cresciuto in una famiglia di pugili, sale per la prima volta sul ring. Nel suo formidabile esordio, Davide Enia racconta cinquant’anni di storia, dalla campagna italiana in Africa durante il secondo conflitto mondiale al tragico 1992 - quando nel capoluogo siciliano tornano a esplodere le bombe - passando per il periodo della ricostruzione post bellica, gli anni del «sacco di Palermo» e quelli della mattanza di mafia. Usando con una maestria da togliere il fiato tutti i registri narrativi, dal tragico all’onirico al comico al sentimentale, Enia restituisce un impietoso ritratto di un mondo ricolmo di ironia e violenza, con una scrittura carnale, epica, dolce e feroce.
Davide Enia (1974)
è nato, vive e cucina a Palermo. Ha scritto, diretto e interpretato testi per il teatro e per la radio. Così in terra è il suo primo romanzo.
Nel tempo di mezzo - Marcello Fois (Einaudi)
Vincenzo Chironi - sardo friulano, per molti anni figlio di nessuno - è un uomo che non dovrebbe neppure esistere, quando torna in una terra che pare esistere da sempre. Lì ricomincia a vivere, diventa se stesso, s'innamora dell'unica donna a lui proibita. Finché il tempo e gli eventi non incrineranno le vite di tutti, senza crudeltà, con precisione. E mentre la Storia rotola dal tempo di mezzo a un tempo nuovo, mentre gli amori coniugali nascono e poi muoiono piano, senza far rumore, altre storie sono destinate a non finire, a buttare germogli chissà dove. A gettarsi, spiazzandoci, nel futuro.
Marcello Fois
nato a Nuoro nel 1960, vincitore del Premio Italo Calvino 1992, vive e lavoro a Bologna. Ha pubblicato molti libri, tra cui: Falso gotico nuorese (Condaghes, 1993), Picta (Premio Calvino, 1992), Gente del libro (Marcos y Marcos, 1995-96), Il silenzio abitato delle case (Mobydick, 1996), Nulla (Il Maestrale, 1997), Sheol (Hobby &Work, 1997 e L'Arcipelago Einaudi, 2004 ), Sempre caro (Frassinelli e Il Maestrale, 1998 e Einaudi, 2009), Gap e Sangue dal cielo (Frassinelli, 1999 e Einaudi, 2010), Ferro Recente e Meglio morti (usciti negli Einaudi Tascabili nel 1999 e nel 2000, già precedentemente pubblicati da Granata Press), Dura madre (Einaudi, I coralli, 2001 ed Einaudi Tascabili, 2003 ), Piccole storie nere (L'Arcipelago Einaudi, 2002 e ET Scrittori, 2010), Memoria del vuoto (premio Super Grinzane Cavour 2007, premio Volponi 2007 e premio Alassio 2007), Stirpe (Einaudi, 2009 e 2011). Ha scritto due racconti per le antologie Crimini (Einaudi Stile libero, 2005), Crimini italiani (Einaudi Stile libero, 2008) e L'altro mondo (ET, 2011). Nel 2006 ha pubblicato la raccolta di poesie L'ultima volta che sono rinato. Per Einaudi ha recentemente pubblicato Nel tempo di mezzo (Supercoralli, 2012).
La colpa - Lorenza Ghinelli (Newton Compton)
Non si può essere bambini se non te lo concedono.Un romanzo che va oltre il genereEstefan, Martino, Greta: tre anime violate da un’esistenza spietata. Estefan nasconde un segreto inconfessabile, un macabro ricordo d’infanzia che lo perseguita. Forse si è macchiato di un crimine atroce, oppure è vittima di una memoria bugiarda, che distorce la realtà. Ma nella realtà, qual è la colpa per cui sua madre e suo padre hanno smesso di amarlo? Anche Martino, il suo migliore amico, custodisce un terribile segreto, una verità sconvolgente che nessuno deve conoscere. Il male che condividono li ha resi complici. Il male che condividono li ha uniti in un legame indissolubile. Non si confidano, chiusi in un silenzio che saranno costretti a infrangere solo quando il passato minaccerà di tornare. Finché un giorno la strada di Estefan si incrocia con quella di Greta, una bambina di appena nove anni che ha perso entrambi i genitori. Cresciuta in campagna, circondata da una decadente periferia industriale, vive come prigioniera nella casa del nonno. Il loro incontro, figlio dell’ennesimo episodio violento, sarà il primo passo verso la redenzione. La colpa è un romanzo graffiante e diretto che parla del dolore dell’infanzia ignorato dal mondo adulto e della possibilità di riscattarsi, nonostante tutto.Lorenza Ghinelliè nata a Cesena nel 1981, è diplomata in grafica pubblicitaria, fotografia,web design e montaggio digitale. Laureata in Scienze della Formazione, ha conseguito presso la Scuola Holden di Torino il Master in tecniche della narrazione. È autrice di racconti, poesie, opere teatrali e cortometraggi. Nel 2010, insieme a Simone Sarasso e Daniele Rudoni, ha pubblicato J.A.S.T. Attualmente collabora con la Taodue come editor e sceneggiatrice. Da pochi mesi fa parte della redazione di Carmilla, a cui collabora con enorme piacere. Vive a Santarcangelo. Il Divoratore, con cui ha esordito nel 2011, ha riscosso grande successo di critica e pubblico. I diritti di traduzione sono stati venduti in sette Paesi e il libro è stato opzionato per diventare un film. È autrice del romanzo La colpa, anch’esso pubblicato dalla Newton Compton.
è nata a Cesena nel 1981, è diplomata in grafica pubblicitaria, fotografia,web design e montaggio digitale. Laureata in Scienze della Formazione, ha conseguito presso la Scuola Holden di Torino il Master in tecniche della narrazione. È autrice di racconti, poesie, opere teatrali e cortometraggi. Nel 2010, insieme a Simone Sarasso e Daniele Rudoni, ha pubblicato J.A.S.T. Attualmente collabora con la Taodue come editor e sceneggiatrice. Da pochi mesi fa parte della redazione di Carmilla, a cui collabora con enorme piacere. Vive a Santarcangelo. Il Divoratore, con cui ha esordito nel 2011, ha riscosso grande successo di critica e pubblico. I diritti di traduzione sono stati venduti in sette Paesi e il libro è stato opzionato per diventare un film. È autrice del romanzo La colpa, anch’esso pubblicato dalla Newton Compton.
Malacrianza - Giovanni Greco (Nutrimenti)
"Malacrianza" è tutto quello che il mondo adulto respinge, condanna o sfrutta del mondo dell'infanzia. È come la memoria tradita della propria infanzia, come una favola nera che tutto avvolge e riscrive. È il bambino che si mette le dita nel naso, la bambina che allegramente ruba o quella che tristemente si prostituisce, ragazzini violenti che in Sud America si difendono dal potere violento che li usa, i bambini che esercitano l'arte di arrangiarsi in qualche paese dell'Est o nel mondo arabo, è una leggenda indiana e una nuova vita che verrà. "Malacrianza" mette in fila vicende 'esemplari' di sopraffazioni e di piccole solidarietà, di soprusi e di sogni disposti a tutto per potersi avverare. Un viaggio nell'infanzia in varie parti del mondo con i bambini che vivono nelle fogne, quelli di strada, delle favelas, il commercio e la prostituzione infantile... Un viaggio circolare, un racconto senza falsi pudori, senza retorica e ipocrisie, capace di addentrarsi fin nei recessi profondi dell'offesa più intollerabile, quella verso i più deboli e indifesi. Un caleidoscopio di storie che, intrecciandosi una nell'altra, danno vita a un'unica storia dell'infanzia tradita. A un affresco in cui non mancano mai l'umanità e perfino l'ironia e dove c'è sempre la freschezza di uno sguardo innocente. Una spericolata, emozionante avventura linguistica in cui l'autore passando dalla terza alla prima persona, riesce a dar voce credibile a bambini perennemente costretti a difendere il proprio futuro.
è attore, regista, traduttore. Ha firmato molti testi e regie teatrali in Italia e all'estero; ha insegnato storia del teatro presso l'Accademia nazionale di arte drammatica di Roma e partecipato come docente al progetto Babele promosso dal Ministero degli Esteri per l'insegnamento dell'italiano attraverso il teatro (Egitto, Cipro, Argentina, Messico, Brasile, Etiopia). Con Malacrianza ha vinto nel 2011 il Premio Italo Calvino.
Il corridoio di legno - Giorgio Manacorda (Voland)
A Berlino per un'indagine, un poliziotto torna al collegio in cui ha passato l'adolescenza. Qui si è formato il gruppo di amici che, una volta tornati in Italia, hanno dato origine alla lotta armata. Lui vuole capire come è successo, da quale male privato è nato il male pubblico. E ricostruisce la vicenda di due fratelli, del loro sodalizio e della loro competizione, e la storia delle loro donne tra Berlino, una livida Roma e una piccola isola persa in un lago. Il tutto in uno scenario dominato dalle milizie di un regime autoritario che si è istaurato in conseguenza della contestazione e del terrorismo. Un romanzo radicato nella concretezza dei luoghi ma fantastico quanto alla dimensione storica. La realtà non è andata così, ma così poteva forse andare a finire.
Giorgio Manacorda
è nato a Roma nel 1941. Ha insegnato letteratura tedesca all’Università della Calabria e all’Università della Tuscia. Ha scritto vari saggi su autori di lingua tedesca (da Goethe a Heiner Müller passando per Hofmannsthal, Roth, Kafka, Bachmann e altri) e si è occupato di poesia italiana contemporanea. Il suo libro più recente è Scrivo per te, mia amata e altre poesie (1974-2007), Scheiwiller 2009. Il corridoio di legno è il suo primo romanzo.
La rabbia - Marco Mantello (Transeuropa)
Il Padre, Leandro Van Sandt, è un affermato scrittore di settantanni, in preda a un esaurimento nervoso dopo la separazione dalla moglie, politica in carriera ascesa al rango di ministra con portafogli in un governo di fine anni ottanta. Il Figlio, Filippo Van Sandt, è un quarantenne insicuro e autodistruttivo e forse non riuscirà mai a diventare Padre. Vive a Berlino come un fuggitivo dopo aver rinunciato ai concorsi universitari che potrebbero fare di lui uno stimato professore di diritto. A unire i due protagonisti in un comune destino di solitudine e dispersione del proprio talento, le premure interessate di una maggiorata e un feroce pitbull di nome Agave. Con una scrittura densa e orgogliosamente poetica, Marco Mantello mette in i scena una tragedia sari-lirica dell'Identità, sulle ceneri di una Provincia grande quanto la Penisola, dove sfilano carabinieri suicidi, portieri stupratori di colf, accademici col codazzo di allievi, funzionari di case editrici persi nelle loro riunioni del martedì, vecchie zitelle con la mania del tiro a segno, preti prestati alla politica attiva e avvocati divorzisti con un passato da No Global.
è nato a Roma nel 1972. Suoi racconti, saggi, interviste, poesie, sono apparsi su «Liberazione», «Nuovi argomenti», «Storie», «Una Città» e sul sito web «Nazione indiana». Nel 2006 ha pubblicato la raccolta di poesie Standards, ed. Zona.
È presente nell’antologia di scrittori italiani Italville, New Italian Writing, Toronto, 2005.
La scomparsa di Lauren Armstrong - Gaia Manzini (Fandango)
Eva Loi è la giovane doppiatrice di Lauren Armstrong, una delle più luminose star del cinema mondiale, a cui sente di essere legata da un vincolo impalpabile. Ama il suo lavoro, anche se è adombrata da malinconie e spettri di un passato mai del tutto rimosso. Le piace rinascere in sala di registrazione. Un giorno però Lauren Armstrong se ne va dalle scene e dal mondo, in un esilio volontario ma misterioso. Si può sparire del tutto senza lasciare conseguenze? La vita di Eva inevitabilmente ne viene travolta. È come se anche lei iniziasse a scomparire insieme all'attrice. Non lo saprebbe dire a parole, o confessare a qualcuno, ma ogni giorno scende di un gradino verso qualcosa di buio e indefinibile. In quel buio incrocia sua madre Ella. Una donna fuori dal comune, molto diversa da Eva, inquieta, enigmatica. Vent'anni prima di Lauren Armstrong, anche Ella ha tentato di sparire nel nulla. Nel 1989 è andata a Berlino, proprio nei giorni in cui cadeva il Muro. In quei momenti folli pieni di libertà e speranza, Ella ha nascosto per qualche tempo la sua profonda insoddisfazione. E ha lasciato dietro di sé una scia di relazioni che vent'anni dopo Eva proverà a ricostruire. Intanto di Lauren nessuna traccia. Un romanzo denso, sorretto da una scrittura che non smarrisce mai il controllo e conduce il lettore verso uno dei suoi più contraddittori tabù: è possibile fuggire dalla propria vita?
Gaia Manzini
è nata a Milano. Ha lavorato per dieci anni in una grande agenzia di pubblicità. Oggi vive a Roma, fa la consulente di comunicazione e collabora con l’Unità. In passato ha scritto per Gente Viaggi, Cosmopolitan e IO Donna. Alcuni suoi racconti sono comparsi su la Repubblica, il Magazine de Il Sole 24 Ore, Flair, Nuovi Argomenti, e nelle raccolte Il lavoro e i giorni (Ediesse, 2008) e E lieve sia la terra (Textus Edizioni, 2011). Nel 2009 ha esordito per Fandango Libri con la raccolta di racconti Nudo di Famiglia, ritratto disincantato della famiglia italiana contemporanea. Questo è il suo primo romanzo.
La sesta stagione - Carlo Pedini (Cavallo di ferro)
È il 1934. A Civita Turrita, sull'Appennino toscano, si inaugura con solennità il nuovo santuario, e proprio nel momento di massimo fulgore di questo paese inizia la storia della sua decadenza. Nelle vicende profondamente umane dei tre seminaristi Piero, Ottavio e Oreste, e dei loro superiori, amici, avversari, irrompono gli eventi principali del nostro Novecento, dalla Seconda guerra mondiale al Sessantotto, e oltre fino agli Anni di piombo. Don Piero Menardi racconta dei suoi due colleghi, prima amici inseparabili e poi nemici giurati; dell'infatuazione politica del suo vescovo per il Duce; della guerra che spezza i destini e distrugge le famiglie; di partigiani e delatori; della contesa perenne fra democristiani e comunisti nel dopoguerra; di chi si perde nelle lotte studentesche; di preti ribelli che rifiutano l'abito. Nella vita della piccola comunità di Civita Turrita si rispecchiano dunque i mutamenti della Nazione, in una parabola di cinquant'anni dove tutti religiosi e laici - subiscono l'incedere della modernità. E fra i grandi giochi di potere si rivelano le debolezze di una Chiesa che fatica a tenere il passo con un'epoca sempre più veloce. "La sesta stagione" intreccia tanti destini sullo sfondo della Storia d'Italia del XX secolo, stratificando i documenti e i fatti reali alle radici del tempo presente.
Carlo Pedini
Carlo Pedini (Perugia 1956), musicista, compositore e direttore d’orchestra, insegna dal 1986 al Conservatorio «F. Morlacchi» di Perugia. Autore di opere liriche, sinfoniche e da camera, è stato più volte premiato in concorsi nazionali e internazionali. È uno degli autori della Missa Solemnis Resurrectionis eseguita in Campidoglio a Roma in occasione del Giubileo del 2000. Ha lavorato, tra gli altri, per la Fondazione Arena di Verona, per l’Orchestra Sinfonica della RAI, per il Music Summer Festival di Kusatsu in Giappone, per il Teatro alla Scala di Milano e per l’International Opera Theater of Philadelphia negli Stati Uniti. Le sue musiche sono eseguite in Francia, Svizzera, Olanda, Germania, Russia, Brasile, Australia e Giappone. Dal 2007 è membro della commissione musica della SIAE. Dal giugno 2011 è Presidente della Fondazione «Guido d’Arezzo». «La sesta stagione» è il suo primo romanzo.
Inseparabili. Il fuoco amico dei ricordi - Alessandro Piperno (Mondadori)
Inseparabili. Questo sono sempre stati l'uno per l'altro i fratelli Pontecorvo, Filippo e Samuel. Come i pappagallini che non sanno vivere se non sono insieme. Come i buffi e pennuti supereroi ritratti nel primo fumetto che Filippo ha disegnato con la sua matita destinata a diventare famosa. A nulla valgono le differenze: l'indolenza di Filippo - refrattario a qualsiasi attività non riguardi donne, cibo e fumetti - opposta alla determinazione di Samuel, brillante negli studi, impacciato nell'arte amatoria, avviato a un'ambiziosa carriera nel mondo della finanza. Ma ecco che i loro destini sembrano invertirsi e qualcosa per la prima volta si incrina. In un breve volgere di mesi, Filippo diventa molto più che famoso: il suo cartoon di denuncia sull'infanzia violata, acclamato da pubblico e critica dopo un trionfale passaggio a Cannes, fa di lui il simbolo, l'icona in cui tutti hanno bisogno di riconoscersi. Contemporaneamente Samuel vive giorni di crisi, tra un investimento a rischio e un'impasse sentimentale sempre più catastrofica: alla vigilia delle nozze ha perso la testa per Ludovica, introversa rampolla della Milano più elegante con un debole per l'autoerotismo. Nemmeno l'eccezionale, incrollabile Rachel, la "mame" che veglia su di loro da quando li ha messi al mondo, può fermare la corsa vertiginosa dei suoi ragazzi lungo il piano inclinato dell'esistenza. Forse, però, potrà difendere fino all'ultimo il segreto impronunciabile che li riguarda tutti...
Alessandro Piperno
è nato a Roma, dove vive, nel 1972. Insegna letteratura francese a Tor Vergata. Nel 2005 ha pubblicato per Mondadori Con le peggiori intenzioni, il suo primo romanzo. È inoltre autore dei saggi Proust antiebreo (Franco Angeli 2000) e Il demone reazionario. Sulle tracce del Baudelaire di Sartre (Gaffi 2007).
Nel 2010 è uscito da Mondadori Persecuzione, che insieme a Inseparabili dà vita al dittico dal titolo Il fuoco amico dei ricordi e che in Francia è stato finalista ai premi Médicis e Femina e ha vinto il Prix du méilleur livre étranger.
Qualcosa di scritto - Emanuele Trevi (Ponte alle Grazie)
Roma, primi anni Novanta. Mentre i sogni del Novecento volgono a una fine inesorabile e Berlusconi si avvia a prendere il potere, uno scrittore trentenne cinico e ingenuo, sbadato e profondo assieme trova lavoro in un archivio, il Fondo Pier Paolo Pasolini. Su quel dedalo di carte racchiuso in un palazzone del quartiere Prati, regna una bisbetica Laura Betti sul viale del tramonto: ma l'incontro con la folle eroina di questo libro, sedicente eppure autentica erede spirituale del poeta friulano, equivale per il giovane a un incontro con Pasolini stesso, come se l'attrice di "Teorema" fosse plasmata, posseduta dalla sua presenza viva, dal suo itinerario privato di indefesso sperimentatore sessuale e dalla sua vicenda pubblica d'arte, eresia e provocazione. "Qualcosa di scritto" racconta la linea d'ombra di questo contagio e l'inevitabile congedo da esso - un congedo dall'adolescenza e da un'intera epoca; ma racconta anche un'altra vicenda, quella di un'iniziazione ai misteri, di un accesso ai più riposti ed eterni segreti della vita. Una storia nascosta in "Petrolio", il romanzo incompiuto di Pasolini che vide la luce nel 1992 e che rivive qui in un'interpretazione radicale e illuminante. Una storia che condurrà il lettore per due volte in Grecia, alla sacra Eleusi: come guida, prima il libro postumo di Pier Paolo Pasolini, poi il disincanto della nostra epoca - in cui può tuttavia brillare ancora il paradossale lampo del mistero.
Emanuele Trevi (Roma, 1964)
è scrittore e critico letterario. Ha esordito come autore di narrativa con I cani del nulla (Einaudi, 2003) e ha pubblicato per la collana Contromano di Laterza Senza verso (2005) e L’onda del porto (2005). Il suo ultimo romanzo è Il libro della gioia perpetua(Rizzoli, 2010). È autore di numerose curatele e saggi: fra questi, i volumi Istruzioni per l’uso del lupo (Castelvecchi, 1994) e Musica distante (Mondadori, 1997). Ha inoltre pubblicato i libri-intervista Invasioni controllate (con Mario Trevi, Castelvecchi, 2007) e Letteratura e libertà (con Raffaele La Capria, Fandango, 2009). Collabora con la Repubblica, il manifesto, Il Messaggero e Il Foglio. È conduttore di programmi radiofonici per Rai Radio 3.
Devo dire che un paio di questi libri li avevo già adocchiati, altri invece non li avevo mai sentiti nominare.
RispondiEliminaNon so se riuscirò a leggere qualcosa in tempo per l'assegnazione del premio, ma mi duole ammettere che il vincitore mi delude puntualmente.
Spero vinca Carofiglio, che ammetto essere l'unico del quale ho letto qualcosa. Ha una tecnica narrativa che mi piace molto.
RispondiElimina@Aliena: ti assicuro che è un sentimento comune XD
RispondiElimina@Valentina N.: io non ho letto nessuno di questi
Anch'io resto puntualmente delusa dal romanzo vincitore! Speriamo vinca davvero il migliore :)
RispondiEliminaDodici romanzi, e ne leggerei a stento tre. Del resto, quando lo chiamo "Premio Strage" lo faccio per un motivo...
RispondiEliminaVorremmo segnale riguardo il Premio Strega, la mostra fotografica “Vita da Strega”, a Roma in via Crescenzio 99/c, dal 7 giugno 2012 a partire dalle ore 19:00, nei locali di Spazio 5. La mostra propone per la prima volta in esclusiva, foto inedite: dell’ambito premio, dei suoi vincitori, dei suoi autori e dei suoi protagonisti; direttamente dall’Archivio Riccardi. All’apertura parteciperanno Stefano Petrocchi, Giorgio Nisini e Giovanni Greco che insieme al giornalista e scrittore Roberto Ippolito, tracceranno un breve profilo della manifestazione letteraria più importante d’Italia.
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