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Tipica copertina da romanzo rosa |
Frequente confusione è quella che si fa tra il genere romantico, nell’accezione di genere appartenente alla corrente del romanticismo, e genere rosa/romance/romantico, che, come ho accennato, ha caratteristiche assolutamente differenti: al primo appartengono infatti classici come Cime Tempestose, prettamente romantico per l’esaltazione dei sensi, della follia, delle passioni. L’estremizzazione di queste caratteristiche è tipica di un flusso letterario ristretto all’Ottocento, che, seppur chiamato romantico, diciamolo una volta per tutte, non c’entra nulla con il genere rosa.
La seconda categoria è infatti nata in Gran Bretagna nei primi decenni del secolo scorso, e, pur avendo la pretesa di ispirarsi a Jane Austen, la fraintende nelle fondamenta del suo pensiero.
Viandante sul mare di nebbia, Caspar David Friedrich, 1818. Classico esempio di pittura romantica. |
Jane Austen, che invece si trovava anni luce lontana dal pensiero di costruire una schermaglia di vicende amorose fine a se stessa, per quanto fosse considerata superficialmente dai suoi contemporanei, pone in realtà le vicende amorose sullo sfondo di quella che è una grande critica e analisi della società, tanto che i suoi sono romanzi di costume, non racconti rosa. Il lieto fine diventa quasi uno specchietto per le allodole, quando in realtà è il calcolo freddo e talvolta rassegnato (Marianne Dashwood e il Colonnello Brandon) del cinismo imposto dalla società. Jane Austen descrive cioè il mondo che la circonda, un universo gretto in cui i buoni sentimenti riescono, grazie a lei che ne è la regista, a trionfare, ma che non può esimersi da un durissimo faccia a faccia con la realtà. Tema in assoluto più importante dell’amore è infatti il denaro: la dote e la ricchezza personale sono al primo posto nella caratterizzazione del personaggio. Ironia e sarcasmo condiscono questi aspetti e queste narrazioni dove, dietro crine e balli, troviamo un sorriso pratico di benevolenza come di derisione.
Tutto questo è assolutamente assente nei romance che, come ci ha spiegato meglio Stefania Auci, autrice romance per Harlequin Mondadori con all’attivo due romanzi –Il fiore di Scozia e La rosa bianca-, hanno dei precisi paletti.
- Perché è nato questo fraintendimento su Jane Austen come autrice Romance?
Suppongo che questo equivoco sia legato al setting dei romanzi della Austen. Oggi, nel romance, va molto di moda il regency, ossia il romanzo d’amore ambientato tra il 1800 e il 1820. E’ una forchetta abbastanza ristretta,se ci si pensa, ma pare che le lettrici prediligano questo periodo, più del vittoriano o del medioevale.
Ora. Jane Austen ambientava i suoi romanzi in un contesto sociale che conosceva bene. Parlo della piccola borghesia rurale, della gentry, cui ella stessa apparteneva. Se esaminiamo con occhio scevro da pregiudizi la sua produzione ci rendiamo conto che nel sue protagoniste si muovevano in un ambiente con scarsissima mobilità sociale; aspetto, questo, rimarcato ad esempio in Ragione e sentimento dove le due sorelle finiscono per sposare esponenti della loro stessa classe, ossia un curato di campagna e un militare di carriera che aveva fatto fortuna nell’esercito. La nobiltà terriera le ha ricusate. Jane Austen non era romantica. Era pratica, realistica, talvolta sarcastica e sempre, profondamente critica nei confronti di un certo modo di essere delle donne del suo tempo. Non era di certo la scrittrice dell’amore romantico, così come noi lo intendiamo. Personalmente direi che ha descritto la versione pragmatica dell’amore.
Stefania Auci
Romanticismo è una corrente letteraria della Seconda metà dell’Ottocento (Shelley, Byron, Keats, i moti di indipendenza, il nazionalismo, Chopin, Schubert, quella roba lì per capirci…) Romance è un genere letterario contemporaneo. Esso si emancipa da altri generi per acquistare dignità letteraria nei primi del Novecento, e si rivolge a un pubblico femminile. Dal romanzo di appendice e dal Feuilleton pubblicato a puntate si estrapolano alcuni aspetti che poi diverranno nel corso degli anni le colonne portanti del romance. E dunque avventura, mistero un amore contrastato. Non dimentichiamo che nella seconda metà del Novecento nascono anche i fotoromanzi, anch’essi dedicati alle donne e con una funzione analoga a quella delle soap e delle telenovelas degli anni Ottanta: regalare al pubblico femminile un sogno a basso costo e personaggi con cui potersi identificare.
- Parlaci del genere rosa: quali sono le sue caratteristiche e i suoi cliché?
Difficile dirlo. Perché in Italia, in realtà, abbiamo una visione parziale e molto conservatrice del romance. All’interno di questo grande scatolone abbiamo tante piccole confezioni. Esiste lo storico che si suddivide in tanti sottogeneri: il regency, di cui ho parlato sopra, il medioevale, il western, il vittoriano, il peplum (ambientato nell’antica Roma). Poi c’è l’erotico, filone che sta vivendo una grande fase di espansione con il BDSM, i menage et similia. Ma ci sono anche altri generi che qui in Italia hanno un’importanza marginale. Penso allo scy-fi romance, al romantic crime che ha pochissimo spazio (poiché non vende, pare…), agli omosex (M/M e lesbian), o ancora a quelli con protagoniste un po’ ageé e un uomo più giovane, senza parlare, ovviamente dell’immenso bacino del paranormal romance. Perché anche qui, è bene fare un chiarimento. In Italia, di Urban fantasy propriamente detto, ne è arrivato poco, pochissimo. Quello che le case editrici hanno spacciato come tale è in realtà paranormal romance e/o paranormal young adult.
Qui in Italia la lettrice tipo di romance vuol essere rassicurata: vuole una lei che non sia troppo “vissuta” e un lui tenebroso, fascinoso e ricco quanto basta. Vuole rilassarsi, ed è giusto che sia così. E’ un peccato, però, che le case editrici non provino a inserire elementi nuovi. Non è solo la domanda a creare l’offerta: chi studia economia sa che l’offerta può sollecitare e far variare la domanda. Purtroppo, il periodo storico e la crisi epocale che sta vivendo l’editoria scoraggiano esperimenti di questo tipo… ma spero, un giorno, di poter scrivere una storia d’amore omosessuale. Mi piacerebbe sul serio.
- Alla luce di questo, quali sono i motivi per cui Jane Austen NON è un'autrice romance?
Perché è un’autrice che descrive il suo tempo e la sua società. Parla della società inglese, del mondo in cui le sue protagoniste sono considerate e sono immerse. Il lieto fine, a ben leggere, è gettato lì per contentare i lettori poiché la vera attenzione dell’Autrice è focalizzata sui personaggi.
La Austen non è una scrittrice che possa esser facilmente inquadrata in uno schema. In lei troviamo satira sociale, uno sguardo disincantato, un tagliente humour che è del tutto lontano dagli archetipi del romance. Nel romance vi sono dei paletti: incontro, innamoramento, seduzione; crisi, recupero del rapporto, happy end.
La Austen, invece, presenta figure femminili che talora incarnano ciò che lei detestava nelle donne del suo tempo: l’affettazione, il cedere all’emozione, la ricerca di un buon matrimonio. Di certo, Jane Austen è stata una donna libera e ha scelto di raffigurare le donne del suo tempo senza timor reverentialis, anzi: mettendo in luce ipocrisie e falsità. Basti pensare a L’Abbazia di Northanger. Il primo romanzo di Jane Austen, pubblicato però dopo alcuni anni dalla sua stesura è, insieme con Emma, la più tagliente e sarcastica descrizione del modo in cui le donne vivevano il proprio ruolo e la propria femminilità nel XIX secolo. Se di antesignane del romance dobbiamo parlare, allora sarebbe il caso di rivolgersi più alla Manfield che con i suoi villains, i castelli e le fanciulle caste e pure getta le basi di un certo tipo di letteratura d’evasione che ritroviamo poi nei primi del Novecento. (leggasi: Carolina Invernizio)
- Qual è il pubblico del romance? Cosa apprezza e cosa non apprezza?
La lettrice italiana ama il lieto fine, essere consolata. Ama l’evasione a un costo contenuto. Non ama il western, i romanzi ambientati in America o gli omosex, come spiegavo sopra, e non ama che i protagonisti si discostino troppo dai clichè del genere. Vuol vivere ciò che la vita moderna e lo stress le impediscono di avere nella vita reale: il sogno. Di solito la tradizione vuole lei bella e pura e lui bello e ricco, magari con un passato burrascoso. Difficilmente si trova il contrario. Rari sono i casi di protagoniste bruttine, o ricche, o con una storia sentimentale alle spalle; così come rari sono i casi di uomini poveri e gentili. Ovviamente, si ragiona sui grandi numeri. Le eccezioni ci sono, ma non sono numerose, e comunque parliamo del mercato italiano. Il mercato anglosassone è molto più variegato.
Per mia personale esperienza, ho notato che le lettrici non disdegnano un buon approfondimento storico e la cura dei dettagli nelle descrizioni. Purtroppo, c’è stato un progressivo abbassamento qualitativo dei prodotti venduti. Spesso le autrici americane peccano di approssimazione (del tipo: ritrovarsi LENINIGRADO citata in un romanzo del periodo Tudor), e purtroppo, a pagarne le conseguenze sono le lettrici, che si ribellano, sentendosi trattate come delle mentecatte. Il pubblico romance è molto vario, va dalla casalinga fiera di esserlo alla professionista, dalla ragazza all’ottuagenuaria. Se c’è una caratteristica saliente che il romance ha, è di essere trasversale, sia per età che per titolo di studio.
Poi vi sono dei clichè che io personalmente giudico piuttosto discutibili, e che ancora allignano nel genere. Mi riferisco all’uomo violento che la donna seduce e cambia con il suo amore. Vi sono autrici che hanno narrato di stupri che poi si trasformano in grandi storie d’amore. Mi perdoneranno le lettrici, ma questa… it’s not my cupo of tea, come dicono al di là della Manica. Questo non è un sogno. E’ un incubo. E non capisco come si possa considerare questo “amore.”
Alla fine di questo Speciale, che spero vi abbia appassionato o invogliato a leggere i libri di questa memorabile autrice, ho pensato ad un piccolo giveaway: entro il 28 gennaio, data del bicentenario di Orgoglio e pregiudizio, una di voi riceverà a casa il libro della Hop edizioni "Lost in Austen", di cui abbiamo parlato QUI. Lasciatemi un link a questo post o a quello sul libro e tra dieci giorni saprete a quale fortunata andrà il regalo ;)
Stefania Auci
è nata a Trapani ma vive da anni a Palermo, dopo aver girato l’Italia. Insegnante, ex avvocato, ex cancelliere, si dedica alla narrativa urban fantasy, horror e romance sin dall’adolescenza. A ottobre 2011 è uscito il suo romance di esordio, Fiore di Scozia, edito da Harlequin Mondadori. Nel 2010 ha pubblicato con edizioni 0111 Hidden in the dark, breve raccolta di racconti urban fantasy tratti dalla saga di Moray Place 12, Edimburgo.
Alla fine di questo Speciale, che spero vi abbia appassionato o invogliato a leggere i libri di questa memorabile autrice, ho pensato ad un piccolo giveaway: entro il 28 gennaio, data del bicentenario di Orgoglio e pregiudizio, una di voi riceverà a casa il libro della Hop edizioni "Lost in Austen", di cui abbiamo parlato QUI. Lasciatemi un link a questo post o a quello sul libro e tra dieci giorni saprete a quale fortunata andrà il regalo ;)
Stefania Auci
è nata a Trapani ma vive da anni a Palermo, dopo aver girato l’Italia. Insegnante, ex avvocato, ex cancelliere, si dedica alla narrativa urban fantasy, horror e romance sin dall’adolescenza. A ottobre 2011 è uscito il suo romance di esordio, Fiore di Scozia, edito da Harlequin Mondadori. Nel 2010 ha pubblicato con edizioni 0111 Hidden in the dark, breve raccolta di racconti urban fantasy tratti dalla saga di Moray Place 12, Edimburgo.
Interessantissima questa intervista!
RispondiEliminaDa appassionata lettrice della Austen, mi sento di dire che proprio l'ironia e la profondità dello stile hanno consentito ai libri di Jane di diventare classici. Averne, di personaggi profondi e complessi come Elizabeth Bennet!
PS: Spero di vincere il libro in palio ;-)
Splendido escursus sui romanzi della grande Austen.....partecipo con piacere al giveaway!! ^_^
RispondiEliminaSplendido escursus sui romanzi della grande Austen.....partecipo con piacere al giveaway!! ^_^
RispondiEliminaArticolo scritto perfettamente!!!
RispondiEliminaPurtroppo bisogna ribadirlo sempre: Jane Austen non ha scritto romance!!! Come è già stato ben illustrato, la Austen più che alla storia d'amore ha dato importanza alla realtà da lei vissuta e conosciuta, il tutto condito dalla sua inconfondibile ironia.
Per quanto riguarda il lieto fine, beh, non credo sia stato scritto solo per accontentare i lettori, forse la Austen ha semplicemente dato ai prodotti della sua mente quello che lei non ha mai avuto. Inoltre, pensandoci bene, i suoi non sono mai degli "e vissero felici e contenti", sarebbe stato troppo irreale.
Per quanto riguarda i romance vorrei dire che a me farebbe davvero tantissimo piacere leggere qualche western, un bel cambiamento rispetto alle solite pubblicazioni!!!
Che dire del giveaway? Sbavo dietro a quel libro da troppo ormai!!! In bocca al lupo a tutte!!! ;)
Fantastico articolo è interessante dibattito su una delle mie autrici preferite. Mi trovo ad essere d'accordo su quanto detto riguardo ai due generi, che da lettrice di Young adult, romance e paranormal romance mi chiedo come si possano legare e confondere con lo stile della Austen. Comunque partecipo volentieri al giveway!!! Incrocio le dita ^-^
RispondiEliminainteressante! e partecipo con gioia
RispondiEliminaSilvia
sono un'appassionata di Jane Austen! ti lascio la mail spero di vincere
RispondiEliminafraghi88@alice.it
http://dustypagesinwonderland.blogspot.it/2013/01/speciale-jane-austen-e-giveaway-lost-in.html
Voglio questo libro dalla prima volta che ne ho sentito parlare. Adoro Jane Austen e i suoi romanzi e complimenti per il bellissimo articolo: è molto interessante e lo segnalo sia sulla pagina facebook del nostro blog che su quella di twitter :)
RispondiEliminaIncrociando le dita, ti alscio la mail per il giveaway: lostingoodbook@gmail.com
Francesca
http://lostingoodbooks.blogspot.it/
E' stato uno speciale stupendo, hai toccati tutti i punti fondamentali della letteratura al femminile, davvero complimenti, partecipo volentieri al giveaway ^_^
RispondiEliminaIncrocio le dita XD
mysweetbook@hotmail.it
Davvero interessante e Lost in Austen? L'ho scoperto da poco e mi ha incantata!
RispondiEliminaleggiamo@altervista.org
Articolo interessanterrimo. Proprio negli ultimi tempi mi sto interessando a come venga percepita Jane Austen, all'erroneo additarla come letteratura 'da donnicciole', a come venga considerato il romance in generale... non ci si può fidare delle etichette. Poi beh, vai a spiegare ai tuoi amici che un libro il cui fulcro sta nel rapporto tra due persone e che si conclude con un bel matrimonio, è in realtà irto di arguzia e pieno d'ingegno.
RispondiEliminaComunque sto sbavando da tempo immemore dietro a Lost in Austen, indi lascio la mia mail xD laleggivendola@gmail.com
Bellissimo articolo,l'ho trovato davvero interessante (e illuminante) Di Jane Austen ho letto solo Orgoglio e Pregiudizio :( (dovrò rimediare) ci tengo molto a partecipare!
RispondiEliminaquesta è la mia mail: tutto.un.altro.mondo@hotmail.com
Articolo bellissimo!! :D Ignoravo l'esistenza di persone che considerano Jane Austen autrice di romanzi rosa... .__. Spero che si correggano al più presto! Il mio libro preferito scritto da questa autrice è Orgoglio e pregiudizio.. Lo rileggo almeno una volta all'anno.. *-* (il film non è stato all'altezza delle mie aspettative.. inutile dirlo immagino.. xD)
RispondiEliminaPartecipo volentieri al giveaway.. *-*
mail: citylive@hotmail.it
ok io VOGLIO lost in Austen! XD
RispondiEliminaSono già a buon punto con la lettura dei romanzi di Jane Austen, che adoro, e presto conto di terminarli tutti e sei più quelli incompiuti.
Ripensando alle tematiche affrontate nei diversi romanzi che ho letto, la Austen attraverso l'analisi e il racconto dello sviluppo dei rapporti amorosi, così fondamentali per le donne dell'epoca, sottolinea gli errori e gli atteggiamenti più deplorevoli dell'uomo(di entrambi i sessi) nel rapportarsi con gli altri. La Austen fa uno splendido ritratto al femminile della vita campagnola dell'Inghilterra ottocentesca.
Lya
Ciaooo!!
RispondiEliminaGrazie mille per questa fantastica opportunità!
Partecipo molto volentieri!
email: volley_91_@hotmail.it
Ciao!
RispondiEliminaChe splendida opportunità! è da quando ho sentito parlare di Lost in Austen che lo desidero!
è stato molto interessante leggere questa intervista..non posso che condividere tutte le riflessioni fatte. Da lettrice mi piacerebbe che il mondo romance italiano si aprisse di più, offrisse più scelta. Ma temo sia un problema generale dell'editoria italiana, il problema degli schemi fissi e simili si ha anche nel genere paranormal romance e young adult. I cliché proliferano sempre e dovunque, purtroppo.
Tornando invece a Jane Austen, è una delle mie autrici preferite e non credevo ci fosse qualcuno che la considerasse scrittrice di romance.
Charlotte Bronte espresse quello che voleva essere un giudizio negativo "non si preoccupa tanto del cuore umano quanto degli occhi, della bocca, delle mani e dei piedi", che secondo me mette in risalto proprio il fatto che non erano tanto i sentimenti ad interessarle, ma la società stessa con le sue dinamiche.
Adoro Jane Austen e la sua penna ironica, ha dipinto in modo realistico la società che lei conosceva, ne ha descritto le manie, le contraddizioni, che se andiamo poi bene a vedere, sono le stesse per ogni tempo.
Temo di essermi un po' lasciata andare, ma è un tema che mi è molto caro! :)
la mia mail è angharadeldrige@gmail.com
(non ho ben capito la questione del link da lasciare..basta la mail per partecipare?)
Ciao!
RispondiEliminaIl tuo post mi è stato segnalato da un'amica con la quale da tempo discutiamo (pacificamente e condividendo le opinioni) proprio sul tema romance in Italia. Sono particolarmente contenta di aver letto l'intervista perché è davvero interessante. Oltre a chiarire alcuni concetti, offre la possibilità di approfondire i temi austeniani evidenziando quei fraintendimenti che penso nascano da una lettura superficiale. Trovo molto importante la segnalazione dei diversi generi romance e spero che presto si inizi a introdurre un po' di novità nel panorama italiano; mi rammarica sapere che tanti e tanti sono gli autori e le storie promettenti, ma che la maggioranza non trova spazio per emergere davanti al ripetersi dei soliti schemi (ok, sono uscita fuori dall'argomento). Chiudo in fretta, ordunque. Capisco la tua perplessità davanti al successo che l'amore violento ha tra le lettrici: mi sento disorientata anch'io.
Un libro-game per perdersi tra i romanzi della Austen? *O* Un'occasione ghiotta: partecipo!
Grazie per l'opportunità!
e-mail: fairyamaranth@gmail.com
Ciao, grazie per questo interessante post che spero davvero venga letto da tantissime persone... sento spesso classificare i romanzi di Jane Austen come romance, ed è davvero triste... l'intervista è dirimente e chiara, perfetta!
RispondiEliminaGrazie anche per il giveaway;
ecco la mail: 8zeronove4@excite.it
Ciao!!!Molto interessante questo articolo e l'intervista che mette in luce i punti più forti su cui si basano tutti i romanzi della Austin!!!Credo che Jane Austen fosse una donna con una mente intelligente,arguta e anche moderna per l'epoca in cui viveva!devo ammettere che spesso ho visto storcere il naso parlando dei romanzi della Austen proprio perchè a volte vengono visti e ritenuti come dei romance.Premetto che non ho nulla contro i romance(che mi piacciono!!),ma credo che nei romanzi della Austen ci sia racchiuso molto di più,ed è proprio questo che fa la forza e la differenza nei suoi meravigliosi romanzi!!!La email è:miss.flour@virgilio.itGrazie per l'opportunità di vincere questo libro!!!
RispondiEliminaFinalmente viene fatta giustizia per le opere di Jane Austen!!! Grazie mille per il giveaway, la mia mail è: LorenDushku@yahoo.it
RispondiEliminaLa Austen mi ha avvicinata alla lettura, ovviamente "orgoglio e pregiudizio" il primo ad aver letto e il primo che mi ha fatto preferire su tutti questo genere!
RispondiEliminapartecipo volentieri^.^
happysmile@live.it
Interessantissima l'intervista! Orgoglio e Pregiudizio è stato il primo libro che ho letto della Austen e l'ho amato! Ora sto leggendo e rileggendo anche gli altri e Lost in Austen è da un pò in wishlist. Mi sembra un libro divertente quindi provo ^^
RispondiEliminacondivido: https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=539080032783921&id=231715406878745
email: ariannarally1@hotmail.it
per me che mi specializzo in letteratura inglese queste parole sono oro colato! sarebbe fantastico poter ricevere il libro! ho apprezzato tanto le specificazioni! tutto così vero :)
RispondiEliminastudiando letterature straniere ho troppi libri da acquistare per gli esami! dunque fatemi questo bel regalino!
e continuate a pubblicare articoli così interessanti :)
greenvalerie93@gmail.com