mercoledì 30 gennaio 2013

Self-help book: quando il manuale di auto-aiuto diventa quasi un amico





Non so se ci avete fatto caso, ma ultimamente, entrando in una libreria, il reparto Novità non è più solo appannaggio di romanzi e saggi, bensì di un genere particolare, i cosiddetti self-help books ovvero i manuali di auto-aiuto che offrono consigli o indicazioni su come migliorarsi in ogni aspetto della propria vita: l'amore, il lavoro oppure il proprio modo di comportarsi con gli altri. Si pensa a questi libri come a un fenomeno tipicamente americano, e sebbene credo proprio sia nato lì, non si può negare che questo filone stia coinvolgendo in modo sempre più forte anche la scena editoriale italiana: non è un caso infatti, che nella classifica dei libri più venduti in ambito di Saggistica Varia sono stati annoverati libri come Guarire senza medicine di Raffaele Morelli e i Segreti della Mente di Vittorio Andreoli. Inoltre, negli ultimi anni, anche nel nostro paese si è iniziato a parlare di Biblioterapia, vale a dire una sorta di terapia della lettura, di classici oppure manuali di auto-aiuto, che secondo alcuni studi, come la ricerca del 2003 pubblicata sul Journal of Clinical Psychology, è in grado di affiancare efficacemente le tradizionali terapia psicologiche, come alcune forme di depressione e ansia.

Tra i self-help books di maggiore successo, spiccano quelli appartenenti a un “sotto-filone” particolare, quello definito self-help memoirs. Che cosa sono questi “memoir”? E che cosa li rende  così graditi al pubblico? Sicuramente si tratta di un genere un po' ibrido, non perfettamente codificato, il self-help memoir non è certo un'arida lista di istruzioni da seguire alla lettera, ma un libro in grado di unire al rigore dei dati uno stile accattivante, tipico di  un'autobiografia narrata in prima persona, con l'aggiunta di preziosi suggerimenti basati sulla propria esperienza personale e messi in condivisione con i  lettori desiderosi di miglioramento. Il bello di questi memoir particolari è anche che gli autori propongono soluzioni alla portata di tutti per problemi abbastanza comuni, sono consapevoli di non dovere affrontare sfide eccezionali e le vie proposte sono di fatto abbastanza  percorribili. 
Pur non potendo vantare il pedigree dell'esperto DOC, gli autori dei manuali di auto-aiuto autobiografici si sono costruiti una certa credibilità sulla base del proprio vissuto e, forti di uno stile di scrittura piacevole e fluido, sono in grado di coinvolgere un numero crescente di lettori. Così vediamo che il libro diventa quasi una sorta di “amico”, generoso nel dispensare consigli e sempre a disposizione per dare una mano: una guida scritta in prima persona per condividere (“per avere successo ho fatto”) invece che nella più saccente seconda persona (“per avere successo tu devi...), dove si preferisce usare il tempo passato e non l'imperativo. Inoltre, i self-help memoirs spesso hanno titoli spiritosi e accattivanti, che non inducono subito a pensare che siamo alla ricerca di una soluzione per quel tal problema, mentre i manuali veri e propri a volte sono terribilmente seriosi... volete mettere essere visti sul treno mentre si sfoglia, per inventarne uno, “No tradimento, no patimento” al posto di un pesante volume intitolato “Perché le relazioni hanno successo o falliscono: una guida completa per far durare la tua”? Il self-help memoir piace ovviamente anche alle star, che sono pronte a scrivere della propria vita, arricchendo il racconto con le strategie che nel loro caso si sono rivelate vincenti, e quindi perché non condividerle con gli altri? A questo proposito ricordo “Gli anni migliori”, fatica letteraria di Jane Fonda, in cui l'attrice americana spiega come dare e avere il proprio meglio in ogni fase della vita...

E voi che cosa ne pensate? Vi interessa questo genere oppure siete gli irriducibili del saggio duro e puro? Pensate che possano essere utili per avere un certo punto di vista su una situazione? Aspettiamo i vostri commenti!

1 commento:

  1. è già alla sua seconda edizione un manuale di auto aiuto tutto italiano: 600 pagine guidate con esercitazioni pratiche e indici aritmetici di avanzamento per verifica dei progressi. Non esistono in America manuali pratici con indici numerici di calcolo! Si tratta del recente Il manuale pratico del benessere (Ipertesto Editore)patrocinato da club UNESCO: non promette di guarire chi sta male ma di evitare di ammalarsi facendo procedure quotidiane salutiste!

    RispondiElimina

Grazie per aver condiviso la tua opinione!

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...