La sinfonia di Parigi e altri racconti - Irène Némirovsky
Tre racconti inediti nei quali la scrittrice sperimenta nuove forme di scrittura ispirate al linguaggio cinematografico
Agli inizi degli anni Trenta, Irene Nemirovsky accantono per un paio d’anni la scrittura di romanzi, per “subire” la fascinazione positiva e feconda da parte del cinema. Assidua frequentatrice delle sale cinematografiche, entusiasta per l’avvento del sonoro, l’autrice intuì nella settima arte, con sensibilità quasi profetica, una straordinaria risorsa per la scrittura, una fonte di suggerimenti e spunti anche tecnici, in grado di ampliarne le possibilità espressive. Fu cosi che nel 1931 nacquero le tre storie d’amore, La sinfonia di Parigi, Natale e Carnevale di Nizza, qui tradotte e pubblicate per la prima volta in Italia, con la speranza che potessero un giorno essere trasposte sul grande schermo. Del resto, per la scrittrice francese l’incontro con il cinema – seppur indirettamente – era gia avvenuto con la realizzazione del film David Golder, per il quale il regista Julien Duvivier dichiaro di non aver avuto bisogno di aggiungere scene o modificare i dialoghi tratti dal romanzo omonimo, tanto la scrittura della Nemirovsky si armonizzava perfettamente al ritmo e alle tecniche narrative cinematografiche. Nessuna di queste storie divento mai un film, ponendo cosi fine alle sue speranze di poter lavorare come sceneggiatrice. Eppure, il tentativo non fu vano e la lettura di queste tre brevi opere potrà meglio farci comprendere quanto l’amore per il cinema abbia influenzato lo stile indimenticabile dell’autrice di Suite francese.
Editore: Elliot
Pagine: 96
Prezzo: 9.90 euro
Voto:
Irène Némirovsky era una scrittrice ucraina, nata nel 1903 e morta nel 1942 ad Auschwitz. Le sue opere - fortemente influenzata dalla neonata settima arte - all'epoca di pubblicazione godettero di certo successo, ma un po' per colpa delle leggi razziali che ostacolavano la diffusione dei suoi libri, un po' perché il tempo alle volte è impietoso, con il passare degli anni sono cadute nel dimenticatoio.
Dal 2005 la casa editrice Adelphi ha cominciato a riportare questi romanzi e racconti in Italia, imitata in seguito da altre. Quest'anno, poi – in virtù dei curiosi, e alle volte incomprensibili, ritorni di fiamma nell'editoria – la riscoperta della scrittrice ha subìto una brusca accelerazione, con le sue opere distribuite settimanalmente da un noto quotidiano e, più in generale, da varie edizioni e pubblicazioni. Anche l'editrice Elliot ha contribuito con “La sinfonia di Parigi e altri racconti”, tre storie inedite in cui come non mai è palese l'influenza del mondo cinematografico.
1) La sinfonia di Parigi
Il racconto che dà il titolo alla raccolta tratta della vita di Mario Cavalhère, musicista arrivato a Parigi con il sogno di fare il direttore d'orchestra e di scrivere una sinfonia per la capitale transalpina. La sua vita, però, sembra andare in direzione contraria, tra matrimoni infelici e insuccessi lavorativi.
In nemmeno una ventina di pagine vediamo passare sotto i nostri occhi la vita del protagonista, come in un film dal ritmo piuttosto sostenuto. Lo stile è scarno, secco, ma non si ha l'impressione di frettolosità o superficialità. I dialoghi sono brevissimi, le scene rapide. Soltanto un elemento si sottrae da quest'atmosfera minimalista: Parigi. E' evidente l'amore dell'autrice per questa città, che qui sembra quasi avere vita propria, indipendente dalle persone che la popolano, e provare emozioni sincere. Questo perché la metropoli sintetizza e riflette i sentimenti di Mario: appare colorata e piena di vita quando per il nostro le cose vanno per il verso giusto, diventa cupa quando anche lui sisente così.
E' facile simpatizzare per Mario e dispiacersi per i suoi ripetuti fallimenti: è una persona comune, a contatto con problemi comuni. Tuttavia, non si può parlare di vera introspezione psicologica, perché è evidente che l'attenzione della Némirovsky è concentrata perlopiù sullo stile.
2) Natale
Quantomai attuale in questo periodo, il resoconto di come passa la festività una famiglia di Parigi che vive al di sopra delle proprie possibilità economiche, tra fugaci amori e conseguenti drammi che investono sia i genitori che le figlie.
Si respira davvero l'atmosfera delle feste in questo racconto, occupando lo stesso ruolo della capitale francese nello scorso racconto. Niente viene tralasciato: l'entusiasmo dei bambini di fronte all'albero di Natale, i regali posticci (l'importante è il pensiero!), la visita ai vecchi parenti tralasciati per il resto dell'anno, ecc.
Potremmo quasi definirlo un racconto corale, perché tutti i componenti della famiglia, a parte i bambini, sono i protagonisti: il padre, con la sua esistenza mediocre e il costante assillo dei soldi, la moglie che mal sopporta il marito e non si cura dei figli piccoli, ed infine le due figlie, la calcolatrice Marie-Laure e la più sensibile Claudine. Se dobbiamo scegliere un personaggio principale la scelta potrebbe cadere su quest'ultima. Giusto dopo la scena più divertente della storia e forse dell'intera raccolta – le feste apparentemente caste delle giovanotte perbene – veniamo introdotti nel suo dramma personale: incinta di un ragazzo che, palesemente, tutto vuole tranne che impegnarsi, ed impaurita dal biasimo della sua famiglia, amata sorella inclusa.
Parlando dello stile, la sperimentazione del precedente racconto ha fatto un passo avanti: questa volta l'autrice non solo scrive come se fosse una sceneggiatura, ma addirittura come se fosse un vero film, con precisi riferimenti agli stacchi delle scene e alle inquadrature. In ogni caso, c'è senza dubbio un equilibrio maggiore tra introspezione psicologica e forma.
3) Carnevale di Nizza
Simone e René sono giovani coniugi: entrambi miti di carattere, sempre attenti a non abbandonarsi troppo alla passione, né nella loro unione né nella vita. Totalmente diverso è invece Tony, il cugino di lui, poco serio e dallo stile di vita sregolato. La precisina Simone non riesce a giudicare quanto gli voglia bene sinceramente e quanto per obblighi familiari: un viaggio inaspettato con lui le chiarirà le idee... o forse le complicherà.
La trama è un classico: la donna compassata e sposata che prova attrazione, e forse qualcosa di più, per il suo opposto. Eppure la Némirovsky riesce a non far pesare la poca originalità della trama, a farla andare oltre ai suoi cliché: in poche parole, a renderla davvero coinvolgente. Il lettore non rimane indifferente alla crescente tensione erotica tra Simone e Tony, e si chiede quando, e se, questa si concretizzerà. E' impossibile dire, infatti, cosa deciderà di fare la nostra: cederà alle quasi involontarie avance? Se sì, rimarrà con il marito o giocherà il tutto e per tutto in nome della passione? Oppure quest'attrazione finirà nel nulla?
Tra i tre racconti, questo è quello con la migliore introspezione psicologica: con piccoli, delicati accenni l'autrice ci fa notare la monotona e borghese vita dei coniugi, la mancanza di disciplina di Tony, il comportamento della gente di Nizza, a metà tra pressappochismo ed acutezza: se infatti la deduzione generale che Tony e Simone siano una coppia è, come sappiamo, sbagliata, è vero che tra i due c'è un legame che va al di là dell'amicizia, in uno strano ibrido tutto da definire. A sorpresa, il carnevale del titolo non ha un ruolo molto ampio nell'economia della storia, ed anzi rimane soltanto un elemento di sfondo. Dal punto di vista stilistico, invece, valgono le considerazioni degli altri racconti.
“La sinfonia di Parigi e altri racconti” è un'opera immatura dal punto di vista stilistico, ma non per quanto riguarda la psicologia dei personaggi, sempre acuta e dettagliata. Questa raccolta non è il solito tentativo di far cassa sul fenomeno del momento, ma può risultare utile sia a chi già conosce Irène Némirovsky, che con questo libro ha un tassello importante del suo percorso artistico, sia a chi non ne ha mai letto un'opera, e può farsi così un'idea – positiva – delle capacità di questa autrice.
Irène Némirovsky
Irène Némirovsky (Kiev, 1903 - Oświęcim 1942) è stata una scrittrice ucraina naturalizzata francese. Di religione ebraica ma convertitasi al cristianesimo nel 1939, fu arrestata dai nazisti e deportata ad Auschwirz nel luglio del 1942. Morì un mese dopo di tifo. Nel 2004 venne pubblicata postuma la Suite francese (uscita in Italia per Adelphi nel 2005), dopo il ritrovamento del manoscritto. È in corso da allora una vasta riscoperta della sua opera. Tra i suoi libri ricordiamo anche Jezabel (Adelphi, 2007), Due (Adelphi, 2010) e Nascita di una rivoluzione (Castelvecchi, 2012).
Irène Némirovsky
Irène Némirovsky (Kiev, 1903 - Oświęcim 1942) è stata una scrittrice ucraina naturalizzata francese. Di religione ebraica ma convertitasi al cristianesimo nel 1939, fu arrestata dai nazisti e deportata ad Auschwirz nel luglio del 1942. Morì un mese dopo di tifo. Nel 2004 venne pubblicata postuma la Suite francese (uscita in Italia per Adelphi nel 2005), dopo il ritrovamento del manoscritto. È in corso da allora una vasta riscoperta della sua opera. Tra i suoi libri ricordiamo anche Jezabel (Adelphi, 2007), Due (Adelphi, 2010) e Nascita di una rivoluzione (Castelvecchi, 2012).
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per aver condiviso la tua opinione!