Da cinefila quale sono non potevo lasciarmi sfuggire la possibilità di vedere l’ultimo film di Giuseppe Tornatore: “La migliore offerta” segna il ritorno alla regia del siciliano premio Oscar per il film “Nuovo Cinema Paradiso” dopo aver raccontato la Sicilia di altri tempi nel recente “Baarìa”, che non ha riscosso tanto successo tra i critici, ma che io ho visto come un film edificante e meraviglioso, metafora di una caducità della vita che dovrebbe spingere a migliorarsi e a godersi appieno tutto senza rimpianti. Stavolta Tornatore ci racconta una storia senza spazio, nella quale vive Virgil Oldman, eccentrico esperto d'arte tra i migliori al mondo, germofobico e incapace di avere a che fare con le donne nonostante nel suo caveau abbia una collezione dei più bei ritratti di donna di tutti i secoli, che è riuscito ad aggiudicarsi alle sue aste con la complicità dell’amico pittore Billy, la cui arte è però da Oldman poco apprezzata. La sua vita procede tra un’asta e un’altra, quando viene contattato da una donna che gli chiede di effettuare la valutazione degli oggetti presenti in una villa. La donna mette a dura prova la pazienza dell’uomo, mancando agli appuntamenti fissati con lui. In realtà, l’unico motivo per cui lo fa, è che non riesce a vivere nel mondo esterno alle stanze che occupa, né a trovarsi in compagnia di qualcuno perché affetta da agorafobia (la paura degli spazi aperti). Cominceranno così i tentativi di Oldman di aiutare Claire - che si rivela essere una ragazza di ventisette anni- e che inevitabilmente sfoceranno nell’amore. Il protagonista si avvale anche dei consigli di Robert, un fascinoso e donnaiolo orologiaio che, oltre a sistemare uno strano marchingegno antico di cui Virgil trova poco alla volta i pezzi in casa di Claire, farà in modo che il battitore conquisti la sua opera. Ma durante tutti gli incontri, in sordina, a fare da motivo dominante sono le stesse parole di Oldman riguardo la differenza tra un’opera d’arte originale e un falso, vista la sua grande abilità nel captare, grazie anche solo ad una minuzia, l’autenticità o meno di ciò che sta al suo cospetto.
Il film si basa molto sul concetto di estetismo: l’arte è bella, fiera e subdola, opera perfetta che “consiste nell'uso perfetto di uno strumento imperfetto”, come direbbe Oscar Wilde. L’arte e il bello sono un’ossessione così forte da originare nel personaggio di Oldman una serie di psicosi che lo allontanano dal mondo, rendendolo un uomo solitario e spaventato che riesce a trovare potere solo nel battere all’asta un pezzo di antiquariato. Viene messo in risalto soprattutto il fatto che, per sentirsi sicuro di sé, abbia bisogno di tingersi i capelli in modo da non far notare la reale età che possiede, nonostante questa sia facilmente calcolabile dalle rughe del suo viso. Oldman è interpretato magistralmente dall’eclettico Geoffrey Rush (premio Oscar per “Shine”) che è riuscito a rendere in maniera realistica una figura così complessa e imprevedibile. Al suo personaggio fa da contrapposto Robert, impersonato da Jim Sturgess – attore britannico di eccellente talento che avevamo già visto in “Across the Universe” e sarà uno dei protagonisti della trasposizione cinematografica del romanzo di David Mitchell “Cloud Atlas” –, esempio di una gioventù spigliata, libera e anche affabile.
Nel gioco delle dicotomie però si crea una triade, poiché anche Claire potrebbe essere l’opposto di Robert. Più o meno hanno la stessa età, ma lei (che ha il volto della bellissima Sylvia Hoeks, attrice olandese esordiente nel mondo del cinema internazionale) è relegata in casa da dodici anni, non conosce il mondo, ha difficoltà ad approcciarsi ad esso e a tutti coloro che lo abitano. Il solo luogo che conosce è la sua villa, con le mille stanze e i passaggi segreti.
Sebbene abbia pochissimi momenti, rilevante è anche la figura di Billy, l’amico di Oldman, poiché pare che anche lui non sia del tutto estraneo alle ossessioni, dando quasi l’impressione di essere innamorato del suo migliore amico. Anche questo personaggio è interpretato da un attore molto famoso, Donald Sutherland, che i più ricorderanno come il simpatico Mr Bennet nell’ “Orgoglio e pregiudizio” di Joe Wright.
La trama è più complicata di quella che ho menzionato in precedenza, ma se scendessi nei particolari rischierei di svelarvi l’arcano che ruota attorno a questo film, nel quale la successione degli eventi ha l’impronta di un romanzo giallo di Agatha Christie - simile a quella dei volumi che vedono come protagonista Hercule Poirot, sebbene il genere si possa più che altro definire drammatico. Tornatore è riuscito a creare nello spettatore lo stesso spirito del detective che cerca di venire a capo di un delitto, servendosi di momenti di suspense ai quali contribuisce anche la splendida colonna sonora di Ennio Morricone, che per certi versi ricorda le armonie di “Nuovo Cinema Paradiso” – la collaborazione tra i due italiani è ormai una costante nelle opere di Tornatore.
Consiglio vivamente questa pellicola a quanti sono stanchi delle solite produzioni hollywoodiane commerciali e dei cinepanettoni, per essere spettatori di un qualcosa di insolito e coinvolgente che saprà sicuramente lasciarvi soddisfatti del biglietto pagato al botteghino.
Nonostante le tante recensioni negative lette in merito (scritte, per altro, da persone cha hanno osato assegnare tre stelline ai Soliti Idioti!), mi fido ciecamente della tua recensione e mi fido ciecamente del nostro Tornatore, uno dei pochi registi in grado di renderci orgogliosi del nostro Paese. Mi intriga molto il mistero che aleggia intorno al film (non so perchè, ma mi ricorda un po' "Sleuth - Gli insospettabili".. se non l'hai visto, te lo consiglio: brillante!) e, come tu confermi, trovo superba la scelta degli attori. E Jim Sturgess, ad ogni film che fa, diventa sempre più bravo e credibile! Da me, purtroppo, "La migliore offerta" non approderà nei cinema. Spero che l'attesa del Dvd non sia troppo lunga :) Un saluto, Mik
RispondiEliminaGrazie mille per la fiducia, Mr Ink... e grazie per il consiglio cinefilo, dovrò aggiornarmi in tal senso XD
EliminaSturgess qui è davvero sublime, anche se resto sempre innamorata di quello che cantava "All you need is love"! Spero davvero che tu possa vederlo presto, perché come dicevo merita davvero. Tra l'altro io azzarderei dicendo che anche qui ci starebbe la candidatura all'Oscar... Ma questo è il personale giudizio di un'appassionata di cinema, non altro. Saluti a te!
Ciao Lizy! Dopo tanti mesi l'ho visto anch'io... e che dire. Splendido.
EliminaL'ultima scena è un'opera d'arte mancata!
Contenta che ti sia piaciuto... per me è giunto il momento di mettere le mani sul Dvd XD
Eliminafilm eccellente..consiglio vivamente di vederlo...tiene incollati alla sedia lo spettatore..complimenti al regista e agli attori
RispondiEliminaNon nego che ho sentito quasi un senso di sconfitta dentro di me, mentre scorrevano i titoli di coda.
EliminaFilm molto bello,cast all'altezza delle aspettative, mi piacerebbe soltanto avere una risposta alle domande che il film mi ha portato a pormi..
RispondiEliminaChe tipo di domande? Potremmo confrontarle, anche a me ha lasciato alcuni dubbi :D
Eliminafatto bene, sì, ma nessuno parla del vero contenuto... per me è... agghiacciante... praticamente si tratta di un omicidio, che definirei di tipo 'femminile', in cui viene assassinata l'identità psicologica del protagonista anziché il suo corpo fisico, omicidio effettuato da parte di una donna per mezzo del tradimento della fiducia e dell'amore che con l'inganno lei si era conquistati... con l'aggravante di averlo fatto per interesse economico a un uomo già molto sofferente sul piano dei sentimenti... veramente scioccante... anche se realistico, purtroppo...
RispondiEliminaCredo che sia proprio quello che colpisce. Una persona che conosco mi ha detto, invece, che non l'ha gradito perché ha ritenuto la vicenda troppo surreale. Io credo che il crudo realismo della vicenda sia proprio quello che scatena maggiormente l'immedesimazione in Virgil...
Eliminasono pienamente d'accordo con lucrezia. Il film come costruzione scene bello ma la storia non mi è piaciuta, se devo essere sincero. Hanno organizzato tutto soltanto per i suoi soldi senza considerare che i sentimenti di una persona sono piu importanti. L'unica cosa è che lui essendo esperto di falsi, non si è reso conto invece delle persone false che gli stavano attorno.
RispondiEliminaMa infatti credo che fosse questo il nocciolo: il "falso" è nato dal fatto che lui non riusciva a venire a capo delle sue emozioni... il film è giocato proprio sul fatto che i sentimenti, spesso, ci rendono deboli e facilmente vulnerabili.
EliminaPersonalmente non mi è piaciuta la storia. Per carità, eccellente, ben costruita, e in questo Tornatore si conferma un maestro. E' proprio la storia in sé che non mi è piaciuta. Mi ha proprio fatto male. La vita di un uomo distrutta fino a condurlo alla follia, da tutti coloro che gli stavano intorno che lo hanno ingannato con freddezza calcolatrice. Una storia che lascia un senso di freddo difficile da scacciare.
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Eliminaa me è piaciuto molto soprattutto il protagonista principale è meraviglioso solo che ancora non ho capito la figura della ragazza disabile non mi convince
RispondiEliminaLa ragazza non è disabile, in teoria ha un disturbo dovuto ad uno shock causato da un evento traumatico.
EliminaBella storia perchè intrigante, non annoia; mi convinco sempre più che la vita conviene viverla non da soli: anche se le relazioni possono complicare e ridurci la libertà di movimento, d'altro canto ci aiutano a mantenere un equilibrio psicologico, rafforzando le nostre difese verso il mondo esterno e, volando basso pure inciampando, ci aiutano a cogliere i diversi risvolti dell'esistenza, lasciandoci la soddisfazione di non aver preteso più delle nostre possibilità, di aver rispettato i nostri limiti. Grazie
RispondiEliminala mia era un'altra curiosita',la proprietaria della villa, la vera disabile non ha capito cosa stava succedendo in quella villa e perchè entrassero tutte quelle persone a portare via i mobili. fatemi capire qualcosa!
EliminaDiciamo che in quel caso è diverso. Le è stata corrisposta una cifra per affittare la villa. Probabilmente credeva di trovarsi in presenza di qualcuno che faceva parte della troupe cinematografica, quando Virgil entrava nel bar per prendere il famoso te che non beveva mai. Diciamo che se avesse condiviso anche un minimo scambio di parole con i personaggi che popolano il bar, probabilmente l'inganno sarebbe stato svelato.
Eliminae l'amico billy faceva parte del gioco? anzi credo sia stato lui ha organizzare tutto questo?
RispondiEliminaSi, è stato lui, come vendetta per la scarsa considerazione artistica che gli ha sempre mostrato Virgil.
Eliminalascia un po' di amaro....... e tante domande????????è la natura umana........per denaro si fa di tutto....non si considerano i sentimenti e i cambiamenti.............mi sono intristita.
RispondiEliminaciao a tutti. il film mi è piaciuto ma a livello di piano truffaldino non ho capito alcune cose:
RispondiElimina1 il robot era un falso? e Virgil grande esperto non lo ha visto?
2 il codice x entrare nella stanza dei quadri dove lo hanno preso?
3 virgi non ha riconosciuto la pennellata del suo amico nel quadro della ballerina?
4 perché la ragazza di Robert gli ha detto di claire rischiando di far salvare il piano?
ciao a tutti. il film mi è piaciuto ma a livello di piano truffaldino non ho capito alcune cose:
RispondiElimina1 il robot era un falso? e Virgil grande esperto non lo ha visto?
2 il codice x entrare nella stanza dei quadri dove lo hanno preso?
3 virgi non ha riconosciuto la pennellata del suo amico nel quadro della ballerina?
4 perché la ragazza di Robert gli ha detto di claire rischiando di far salvare il piano?
Beh, al primo quesito non so rispondere, poteva anche essere un autentico Robot...
EliminaAl secondo quesito: Claire può anche aver fatto finta di non aver visto il codice, quindi averlo memorizzato. Virgil, poi, ha visto poche volte il quadro della presunta madre di Claire e inoltre era "distratto" dalla strana situazione che gli ha fatto perdere la puntualità e la professionalità del suo lavoro (pensa soprattutto a quando comincia a sbagliare a nominare gli articoli da battere all'asta). La ragazza di Robert, infine, non rischia di far saltare il piano, perché sa che sta colpendo in Virgil proprio nel suo punto debole: la gelosia che ormai prova nei confronti di Claire, come se fosse la sua opera d'arte. Spero di aver spiegato in modo esaustivo e di aver risposto ai tuoi dubbi ^_^
Sono rimasta parecchio colpita da questo film. Non mi aspettavo il colpo di scena finale. Ripensandoci gli indizi c'erano. Il ragazzo mi sembrava che nascondesse qualcosa poi l'uomo al bar che aveva visto uscire "Claire" e altre piccole cose a cui ovviamente pensi dopo aver visto il film. Solo una cosa non ho ben capito. La scena a Praga alla fine avviene prima o dopo che lui si ricoveri? Sono quasi sicura che avvenga prima e rappresenti l'ultimo momento di lucidità dell'uomo che avendo aspettato la ragazza per ore invano perde definitivamente la voglia di vivere.
RispondiEliminaPerò rimango con qualche piccolo dubbio. Quando lei dice "Qualsiasi cosa succeda sappi che ti amo" oppure la frase "In ogni falso si nasconde qualcosa di vero". E se "Claire" lo avesse amato davvero?
Sono un po' combattuta sul voto da dare a questo film perchè da una parte è scritto e interpretato in modo eccellente dall'altra, la storia mi ha veramente lasciato l'amaro in bocca. Credo sia uno di quei film che necessitano una pausa di riflessione prima di essere valutati in modo completo.
dunque...
RispondiEliminaIl film è bellissimo. La storia è un giallo intrigante,scritto con maestrìa raffinatissima, il senso della storia è che in ogni falso c'è una verità e la verità che Tornatore porge agli spettatori è che, comunque, val la pena vivere i sentimenti, sia quando ti fanno felice, sia quando ti schiantano come un albero è schiantato da un fulmine. Perché la vita non si vive da automi, ma da uomini in carne ed ossa. Voto 10 e lode
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