giovedì 21 luglio 2011

Recensione I guardiani delle anime



(Leggi trama e info qui)

Voto: 


Dopo la trilogia elfica di Lisa Verdi, M.P. Black torna alla ribalta con I guardiani delle Anime, fantasy a volume unico con protagonisti due ragazzi, Brandon e Vania, alle prese con un inaspettato passato. La vicenda comincia con un originale capitolo di introduzione: Jacob Ross, vagabondo ex erede di un piccolo impero, annaffia in propri dolori nell’alcool. Ma la sua vita sta per cambiare. Sta per morire e sta per rinascere come immortale. Jacob Ross è infatti il Primo Guardiano delle Anime. Chi sarà mai questa figura? Purtroppo parlarvene significherebbe svelarvi una fetta di trama, quindi accontentavi di sapere che si tratta di una personalità che collabora con delle entità primordiali (i misteriosi Sette Re) per il bene di alcune anime che… insomma, per il bene di alcune anime.
Il secondo personaggio che incontriamo nel libro è Rose, l’Oracolo, procace fanciulla dalla pelle color cioccolato che attira subito le… ehm… attenzioni di Jacob, e la sua gemella, la Strega Annette. La narrazione si sposta poi sui protagonisti, in particolare verso Brandon, il cui punto di vista domina su ¾ del libro.
L’autrice pubblica, con I guardiani delle Anime, il suo quarto libro e la mano dell’esordiente si nota ancora: la narrazione talvolta schematica (per esempio la singola descrizione, fisica o meno, del personaggio subito dopo la sua apparizione, modalità che si ripete ben cinque volte tra pagina 24 e pagina 26) o la stessa schematicità delle descrizioni che ricordano un elenco di qualità e sono spezzate da punti che potrebbero essere facilmente sostituiti da punti e virgola. La trama invece è tipica della scrittrice che sta maturando, ma risulta ricca e ben articolata, salvo alcuni passaggi un po’ veloci (che non posso citarvi) che forse avrebbero richiesto un po’ più di applicazione.
Il colpo di scena finale risulta decisamente inaspettato anche se, a mio avviso, un po’ forzato visto che non ci sono indizi durante la storia e la stessa motivazione non ha mordente, facendo pensare ad un’aggiunta posticcia dell’autrice. Ho apprezzato moltissimo le sottotrame e gli spostamenti temporali, ben gestiti dall’autrice e con spunti talvolta originali o che comunque colpiscono l’immaginario del lettore (parlo del primo capitolo, per esempio, o delle scene ambientate a Salem nel 1692). La narrazione è scorrevole e non risparmia scene tragiche o divertenti (alcune davvero esilaranti, come quella che ha per protagonista una certa regina ed un telefono cellulare), i personaggi sono abbastanza approfonditi (anche se a quelli secondari viene lasciato un ruolo pressoché marginale) e un lavoro particolare viene eseguito su Annette, a conti fatti la figura più dettagliatamente tratteggiata (scene che la riguardano permettono di apprendere molte sue sfaccettature). Ho trovato alcune incongruenze ma gestire una trama nei suoi dettagli non è mai facile, ed M.P. Black riesce generalmente a tenere compatta una storia ricca di colpi di scena e di piani temporali differenti. Lo stile è pulito e mai pesante, la storia si fa leggere volentieri e, per i ragazzi soprattutto, risulta un’ottima lettura, godibile e appassionante.

4 commenti:

  1. Anche io voglio leggere questo libro...
    E anche la trilogia di Lisa Verdi!! dovrò prima recuperarla però!! =)

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  2. Puoi cercare di vincerlo al giveaway ^^

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  3. *.* Che bella notizia, provo subito!! =)
    Grazie mille!!

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  4. Grazie carissima per la simpaticissima recensione, mi sono divertita un sacco a leggerla, eh eh! In bocca al lupone a tutti per la partecipazione al giveaway!^-^ Black.

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