giovedì 28 luglio 2011

Poems (16) Do Not Go Gentle Into That Good Night


Per questa puntata di Poems ho deciso di riprendere un componimento di Dylan Thomas che ricorre nel libro Matched di Ally Condie,  senza nessuna particolare spiegazione o ricordo a questo legato. E' una bella poesia, punto :)



Do Not Go Gentle Into That Good Night
Non andare docile in quella buona notte,
I vecchi brucino infervorati sul finire del giorno;
Infuriati, infuriati contro il morente bagliore.
Benché i savi infine ammettano ch’era giusta la tenebra
Poiché le loro labbra nessun fulmine scagliarono
Non se ne vanno docili in quella buona notte.
Gli onesti, nell’onda ultima, urlando quanto fulgide
Le fragili opere potevano danzare in verdi anse
Infuriano, infuriano contro il morente bagliore.
I bruti che strinsero e cantarono il sole in volo,
E tardi appresero d’averne afflitto il corso,
Non se ne vanno docili in quella buona notte.
Gli austeri, morenti, scorgendo con vista accecante
Che gli occhi sanno splendere simili a bolidi e gioire
Infuriano, infuriano contro il morente bagliore.
E tu, padre mio, qua sulla triste altura, ti prego,
Condannami, o salvami, ora, con le tue fiere lacrime;
Non andare docile in quella buona notte.
Infuriati, infuriati contro il morente bagliore.
(leggi il testo originale qui)

Chi è l'autore?
Dylan Thomas (Swansea, Galles 1914 - New York 1953) è un poeta britannico, la cui opera poetica, narrativa e teatrale è fortemente legata alle sue radici gallesi. Conclusi gli studi nel 1931, nel 1934 si trasferì a Londra, dove nello stesso anno pubblicò la raccolta poetica d’esordio, Diciotto poesie (1934. Questo primo volume, seguito da Venticinque poesie (1936) e La mappa dell’amore (1939), rivela la predilezione di Thomas per un linguaggio vivido e intimo, in cui l’effetto sonoro delle parole non ha minore importanza del loro significato. Benché a tratti oscura per gli elementi visionari e di suggestione surrealistica che contiene, la sua opera giovanile anticipa i temi della sessualità, della morte, della religione e della redenzione che avrebbero caratterizzato tutta la poesia di Thomas. Molte poesie raccolte in Morti ed entrate (1946) attingono alle esperienze di vita che segnarono lo scrittore durante il conflitto mondiale. Meno votate all’introspezione rispetto alle prime poesie, questa raccolta e Nel paese del sonno (1951) sono di solito considerate le opere più riuscite dell’autore. Tra le altre si ricorda l’insieme di bozzetti autobiografici Ritratto dell’autore da cucciolo (1940)

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