venerdì 18 febbraio 2011

Quarto appuntamento "Il tempio degli Otaku" Video Girl Ai


Scritto da Surymae Rossweisse.

Video Girl AiSalve a tutti! Eccoci qui per la quarta volta con “Il tempio degli Otaku”. Questa settimana c'è stata San Valentino, la festa dell'amore. Quindi, questo venerdì parliamo di una commedia romantica a sfondo fantascientifico. Una storia dolce e allo stesso tempo sanguigna, con attrazione e vero amore, fighi super popolari e sfigatelli senza uno straccio di donna, ragazze in carne ed ossa e ragazze “artificiali” che però provano tanti sentimenti quanto le prime. Non è latore di grandi innovazioni nella storia dei fumetti giapponesi, eppure si fa ancora ricordare teneramente da una generazione di lettori (tra i primi ad assaporare manga in lingua italiana), ed è perfettamente godibile da leggere nonostante abbia più di vent'anni (1989). Una delle tante piccole gemme che i giapponesi ci hanno consegnato negli anni, ecco a voi il manga “Video Girl Ai” di Masakazu Katsura.

“Fortunato al gioco, sfortunato in amore”, si dice. Non ci è dato sapere come Yota Moteuchi se la cavi al  gioco, ma una cosa è certa: è davvero sfortunato in amore. Il giorno in cui inizia la nostra storia, infatti, il “Senza donne” (così viene chiamato, storpiando il suo cognome) è reduce da un appuntamento a dir poco catastrofico. Per prima cosa l'incontro in solitaria che aveva fissato con Moemi Hayakawa, la ragazza che gli piace, viene accidentalmente guastato dall'arrivo di Takeshi Niimai, suo migliore amico e ragazzo più popolare della scuola, e il suo folto seguito di ammiratrici. Alla fine il buon Takeshi trova il modo per lasciare Moemi e Yota da soli, ma la situazione non migliora. Prima che lui riesca a vincere la timidezza e a rivelarle i propri sentimenti, infatti, l'altra gli fa una confessione: è innamorata di Niimai. Yota non ha il cuore di dirle che vorrebbe mettersi con lei, ed anzi sprona Moemi a dichiararsi a Takashi; quest'ultimo, però, la rifiuta di lì a poco. La ragazza lascia quindi l'appuntamento a pezzi; e anche Moteuchi non è meno dispiaciuto, sia per lei che per sè stesso.

Mentre torna a casa, in questo comprensibile stato d'animo, si imbatte in un videonoleggio che non aveva mai visto prima, il “Gokuraku Club” (Club Paradiso), che, gli viene detto in seguito, è un negozio che soltanto i “puri di cuore” possono vedere. Entra, e girovagando tra gli scaffali trova una cassetta che lo aggrada: la dolce e formosa ragazza della locandina, Ai Amano, gli promette che “lo consolerà”. Il nostro Yota, che seppur rifiutato rimane sempre un adolescente con gli ormoni a palla, pensa che sia un porno, e non sa resistere alla tentazione.

Video Girl Ai [Anime] - screenshot n°4Il nostro, a casa sua, mette subito la videocassetta nel registratore, dimenticandosi che questo si era lievemente danneggiato per una caduta. Non è un film hard, ma questa è la cosa meno strana che accadrà di qui ad un bel po' di tempo: tanto per cominciare, Ai Amano parla dallo schermo come se conoscesse a menadito la condizione di Yota. E soprattutto: come mai dice che presto sarà con lui?
Risposta: perchè è vero. All'improvviso, con un turbinio di luci, la ragazza esce dalla televisione per piombare nel mondo reale. Lei è infatti una Video Girl: come spiega all'esterrefatto Yota, una ragazza che, seppur non reale, può apparire in carne ed ossa per tutta la durata della cassetta (tre mesi). Tuttavia, Ai Amano non è una Video Girl qualunque, ammesso che tale definizione possa esistere. Il registratore rotto di Moteuchi ha fatto i suoi effetti: tanto per cominciare, le belle forme della ragazza sono state drasticamente ridotte. Seconda cosa: il carattere di Ai è cambiato dal video alla realtà. Quella che è stata dipinta come dolce, pudica e gentile è diventata aggressiva, senza peli sulla lingua, e la parola “pudica” non fa parte del suo vocabolario. Ma c'è anche una terza cosa, senza dubbio la più importante. Le Video Girl, tra le tante cose, non sono state “programmate” per avere sentimenti. La loro missione è stare con il cuore puro che le ha scelte, e basta.
Video Girl Ai [Anime] - screenshot n°8
Però Ai è diversa, e prova emozioni umane. All'inizio cerca di buttare Yota tra le braccia di Moemi, ma in seguito scoprirà di essersi innamorata di lui. Tuttavia, il tempo scorre: e il creatore della cassetta, tale Roleck, non vede affatto di buon occhio la metamorfosi della ragazza...

...Va bene che quelle di questa rubrica sono recensioni positive, però bisogna dare a Cesare quello che è di Cesare. Mentirei, infatti, se vi dicessi che Video Girl Ai non ha il minimo difetto. Masakazu Katsura ci mette un po' a far carburare la sua storia: non è raro trovare nei primi volumi parti convincenti e toccanti con altre che sembrano meri riempitivi, oppure qualche sottotrama a cui viene data un po' troppa importanza. Tuttavia, attorno alla metà della serie (tredici volumi di durata, più uno spin-off di due) l'autore fa prendere il volo alla storia, correggendo la maggior parte delle pecche precedenti. Finalmente viene trovato un equilibrio tra la fantascienza e il romanticismo, non proprio di facile conciliazione, e si sfrondano gli elementi che distoglievano troppo l'attenzione dai protagonisti (ad esempio, il personaggio di Nobuko). Anche i pregi del manga hanno un miglioramento, in particolare il tratto di Katsura e l'introspezione psicologica.

Video Girl Ai [Anime] - screenshot n°10Per quanto riguarda il primo, l'autore ha avuto sin dall'inizio dell'opera uno stile nitido, personale, deliziosamente ottantiano (vedere il look di Ai per credere). Tuttavia, succede sempre nei manga che i disegnatori cambino parzialmente il loro tratto; alcuni in meglio, altri in peggio. Nel nostro caso, decisamente in meglio. Oltre alle inquadrature che, curiosamente, si soffermano in particolare sulle gambe, sul fondoschiena e sui seni delle ragazze, vengono trattate con cura certosina anche le espressioni facciali, soprattutto gli occhi. Ricordo ad esempio che in un volume, sempre attorno alla metà dell'opera, c'era un'intera scena fatta solo di sguardi: era molto intensa. Ci vuole un certo talento a disegnare delle espressioni facciali variegate, che riescano a trasmettere emozioni al lettore: Masakazu Katsura ce l'ha. E' come la recitazione degli attori: difficilmente ci sentiamo coinvolti da personaggio interpretato da qualcuno che ha sempre la stessa espressione, ma preferiamo qualcuno con una mimica maggiore.

Video Girl Ai [Anime] - screenshot n°20Però la vera cosa in cui Video Girl Ai eccelle è un'altra: la caratterizzazione dei personaggi.
Pensateci bene: in una storia romantica l'introspezione psicologica è una delle colonne portanti delle opere. Difficilmente si può fondare sull'essere avvincente, perché bene o male gli schemi sono sempre quelli, e oltre alle risate bisogna porre qualcosa di concreto. Ecco quindi che arrivano in soccorso i personaggi, la vera ossatura di tutte le opere fatte come Dio comanda (per chi ci crede). Anche Video Girl Ai non fa eccezione. Prendiamo ad esempio Yota, le cui pulsioni amorose - e fisiche! - vengono sviscerate, tutte, approfonditamente. Veniamo così a sapere che c'è una ragione del perché sia così timido con le ragazze: una scarsa conoscenza dell'universo femminile e soprattutto un episodio della sua infanzia che, per quanto di piccola entità, lo ha segnato nell'intimo.

Video Girl Ai [Anime] - screenshot n°27Non a caso la sua visione dell'amore è una scala di vetro: bella, ma fragile, e che ferisce quando si comincia a salirne i gradini. E' per questo che il nostro “senza donne” non riesce a trovare il coraggio di dichiararsi a Moemi: ha paura. Yota è uno che, piuttosto che provare con il rischio che vada a finire male, preferisce non provare e tenersi tutto dentro, questo quanto nell'amore quanto nelle altre sue aspirazioni (vuole fare il mangaka). Ai sarà la molla grazie al quale egli comincerà a lottare per i propri sogni, i propri principi, e finalmente a trovare l'amore.

La Video Girl, poi, non è da meno. Pur non essendo esente da momenti di sconforto, il suo ottimismo e la sua voglia di vivere fanno appassionare, e in certi casi commuovere, il lettore. In fondo Ai è una ribelle: non una ribelle come la intendiamo nella società moderna, però lo è. Si ribella contro il suo stesso creatore, si ribella al suo destino, ma si ribella anche alla slealtà e al far soffrire gli altri. Più volte le corteggiatrici di Yota, Moemi compresa, non proveranno buoni sentimenti per lei, ma Ai cercherà quanto possibile di mettere pace, a tal punto che anche le più agguerrite saranno costrette a rivedere le proprie posizioni. Più in generale, comunque, anche gli altri personaggi brillano per introspezione psicologica, dalla sopraccitata Nobuko Nizaki, che
Video Girl Ai [Anime] - screenshot n°29esprime i propri stati d'animo con le acconciature, alla tenace Natsumi Yamaguchi, che persegue i propri obiettivi anche a costo della morte – letteralmente.

E questo è tutto, gente. Arrivederci alla prossima puntata de “Il tempio degli Otaku”, il prossimo venerdì, e buon San Valentino (anche se in ritardo)!

6 commenti:

  1. La trama è molto carina, sai se ne hanno mai tratto un anime?

    Emy

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  2. Sì Emy, le immagini dell'articolo sono tratte dall'anime :)

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  3. In effetti ne avevo il sospetto, ma non essendo l'anime menzionato nel post (o magari mi è sfuggito) ho pensato potesse trattarsi di qualche immagine patinata a colori del manga.
    Grazie Malitia :)

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  4. Bell'articolo, complimenti! "Video Girl Ai" è uno dei miei manga preferiti! :D L'ho recensito nel mio blog (Universi Incantati), se ti va di leggere la mia opinione...
    http://valentinabellettini.blogspot.com/2010/10/recensione-video-girl-ai-di-masakazu.html

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  5. Cerco disegnatore/disegnatrice per la creazione di un manga di genere scolastico/avventura. Non mi interessano titoli di studio o "conoscenze". Mi interessano solo i fatti. Lavoro a progetto. Se interessati contattatemi archimedeprogetti@email.it

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