venerdì 25 febbraio 2011

Novità Non voglio il silenzio

Quando vivi in Sicilia, quando sei nata a Palermo, devi un po' fare l'abitudine con certe cose. Con il sole imperterrito, con il freddo quasi mai troppo freddo, con l'odore che emana il carretto del venditore ambulante di panelle (cioè piccole schiacciate fatte di farina di ceci e poi fritte, si mangiano assieme al pane e alle crocchette di patate). Tante, tantissime cose belle, ma anche altrettante che non lo sono affatto. Per quanto silenziose siano, per quanto , la maggior parte delle volte, si sentano solo al telegiornale. Una di queste è la mafia. A questa però non si fa mai l'abitudine e quando senti il suono della parola ti trovi improvvisamente preso in causa, coinvolto. Perché quello scatto di amor di patria (noi siciliani ne abbiamo tanto) riporta subito il pensiero a tanti nomi: Libero Grassi, Peppino Impastato, Pio La Torre, Don Pino Puglisi, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, solo per fare alcuni esempi. E non puoi restare indifferente perché il cuore ti si stringe, perché sai che se oggi Palermo è diversa è solo merito loro. Quindi, in quanto palermitana, sono un po' saltata sulla sedia leggendo l'anteprima di  Non voglio il Silenzio, di Patrick Fogli e Ferruccio Pinotti (in libreria per Piemme al prezzo di 18.50 euro). Leggiamo tanti libri per fuggire dalla routine, per svagarci, per passare qualche ora lieta. Libri di evasione che amiamo, critichiamo o ci lasciano indifferenti. E poi ce ne sono altri che vogliono lasciare un messaggio proiettato nella realtà in cui siamo immersi, che parlano di problemi che, dato come vengono romanzati, appaiono quasi fantasiosi... anche se purtroppo non lo sono. Forse sbaglio a scrivere questo senza prima aver letto il romanzo in questione, ma, se si parla di mafia e di Paolo Borsellino non posso tirarmi indietro. Qualunque cosa permetta di non dimenticare, qualunque libro sia testimone di verità, deve essere incoraggiato... Perché non provare a cambiare genere, una volta soltanto?


Non voglio il silenzio di Patrick Fogli, Ferruccio PinottiNon voglio il silenzio - Patrick Fogli, Ferruccio Pinotti
Un uomo riceve una telefonata, in un giorno qualunque: una donna che non conosce gli dà appuntamento in un’aula di tribunale. Dove qualcuno la uccide. Un assassino a volto scoperto che dopo aver sparato, davanti a tutti, si toglie la vita. Da quelle pallottole in una sala d’udienza e da un nome sussurrato dalla donna prima di morire, Solara, l’uomo arriverà a scoprire una verità scomoda. Quelle tre sillabe, sei lettere, quel nome lo riporta di colpo al pomeriggio in cui sua moglie perde la vita in un incidente stradale. E ancora più indietro, a un giorno di un’estate siciliana in cui una bomba fa saltare per aria in un cortile di Palermo la vita di un magistrato e quella della sua scorta.

Venticinque anni di coincidenze racchiuse in un’esplosione. La scatola magica in cui un potere nuovo trova le radici della sua fondazione. Radici antiche, che vanno ancora più indietro. Radici lontane, che sono altre tessere dello stesso domino. Fino ad arrivare alla prima. Quella che regge la catena. Quella che nessuno, nel “Paese delle storie dimenticate”, deve sapere chi tiene in mano.



“Tutto è cominciato con una telefonata. E ancora oggi non so chi fosse, la persona che me l'ha fatta. Era solo una voce al di là di un ricevitore. Non aveva un volto, non aveva uno sguardo, non aveva un corpo. Solo una cosa sono riuscito a scoprire. Aveva occhi che guardavano avanti. E non aveva paura di farlo”.



Patrick Fogli – Lentamente prima di morire, L’ultima estate di innocenza, Il tempo infranto è considerato uno degli autori più interessanti e originali della narrativa italiana contemporanea, documentata, lucida e brillante penna della cosiddetta new italian epic. Non voglio il silenzio è il suo ultimo romanzo, scritto a quattro mani con il giornalista d’inchiesta Ferruccio Pinotti. Un libro che attraverso la finzione della narrativa dice ciò che ancora le indagini non possono dire sulla nostra storia recente, quella dell’Italia e delle sue stragi di mafia, in particolare quella che vede morire, il 19 luglio 1992 a Palermo, il magistrato Paolo Borsellino e gli uomini della sua scorta. Un romanzo, insomma, che, attraverso una puntuale e scrupolosa indagine giornalistica arriva là dove “la realtà” non può arrivare.


Patrick Fogli
Patrick Fogli è nato e vive a Bologna. È ingegnere elettronico. Si occupa della realizzazione di software gestionale, siti web e, ovviamente, di scrittura. Ha esordito con il thriller Lentamente prima di morire, che ha avuto un ottimo successo di pubblico e di critica. Per Piemme ha pubblicato anche L'ultima estate di innocenza e Il tempo infranto.

 Ferruccio Pinotti
È una delle firme più autorevoli del giornalismo d’inchiesta italiano. Giornalista d'assalto, si occupa di temi sociali e attualità.
Ha scritto per il Corriere della Sera, L'Espresso e Il Sole 24 Ore, e lavorato per la CNN. Tra i suoi lavori, il libro Poteri forti (2005) sull'Opus Dei e la morte di Roberto Calvi, Opus Dei Segreta e Fratelli d'Italia sul tema della massoneria. Nel 2008 si è cimentato nella narrazione pubblicando il suo primo romanzo storico, La società del sapere, ambientato nel mondo delle università.







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