giovedì 17 febbraio 2011

Recensione Proibito

Se dovessi mai incontrare un giorno l'autrice, le chiederei scusa per questa recensione. Per quanto mi sia sforzata, non sono riuscita ad esprimere veramente quello che provavo. Probabilmente perché è una cosa troppo grande per essere comunicata.


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Voto: 


Nel momento in cui comincio un libro, quando leggo la prima riga e mi rendo conto del livello della qualità stilistica del romanzo che sto stringendo, so già quali saranno le stelline di voto che gli attribuirò. E’ raro che, dopo averlo letto, il voto finale non combaci con quello che avevo stabilito all’inizio, quando ancora del libro sapevo poco e niente, ma avevo assaporato le prime parole.
Appena ho preso in mano Proibito, appena ho letto il primo capoverso, ho saputo che avrebbe meritato il voto pieno.

Osservo i piccoli involucri neri, essiccati e fragili, sparsi sulla vernice bianca e sbeccata dei davanzali. E’ difficile immaginare che siano mai stati vivi. Chissà che cosa si prova a trovarsi rinchiusi in questa scatola di vetro senz’aria, a cuocere lentamente sotto un sole implacabile per due lunghi mesi a poter guardare fuori –il vento che scompiglia gli alberi verdi sotto i tuoi occhi- schiantandoti ancora e ancora contro quel muro invisibile che ti separa da tutto ciò che è reale, vivo, necessario, fino a quando non soccombi: bruciacchiato, esausto, sopraffatto dall’impossibilità dell’impresa. Quand’è che una mosca rinuncia a scappare da una finestra chiusa?

Ecco, questo è Lochan. Lochan che si sente così, rinchiuso in una camera di vetro che lo soffoca, Lochan che non riesce a parlare con nessuno, Lochan che deve prendersi cura dei suoi quattro fratelli come se fosse loro padre, anche se ha solo diciassette anni. Lochan che è un genio ed è stato accettato alla London University College, che avrebbe potuto fare domanda a Cambridge o Oxford, ma ha deciso di restare vicino alla sua famiglia. Come farebbero infatti i suoi fratellini più piccoli senza di lui? Chi si prenderebbe cura di Willa e Tiffin, chi darebbe una regolata agli atteggiamenti sempre più ribelli e spregiudicati di Kit, appena entrato nella fase adolescenziale? Chi aiuterebbe Maya a gestire questa gran confusione, a pagare le bollette, a passare a prendere i bambini a scuola, a proteggere questo fragile nucleo familiare da una madre screanzata che piuttosto che concedere loro i soldi per pagare le spese domestiche preferirebbe lasciarli morire di fame?

La vita di Maya e Lochan non è facile: nonostante la giovane età, devono fare da genitori a tre bambini. Ed è così che il loro rapporto si evolve… Non più un fratello e una sorella, non più due migliori amici… Ma due ragazzi che scoprono per la prima volta il loro corpo, che provano nuove sensazioni l’una per l’altro. Un amore che non è più fraterno, e forse non lo è mai stato.
Quella parola così tecnica, così spaventosa -che non li riguarda, no, perché il loro non è un rapporto incestuoso, è un rapporto d’amore, solo amore- rimbomba nella  testa, troppo spaventosa per essere pronunciata. Si devono separare, e subito: devono uscire con altre persone, forse sono solo due adolescenti pieni di casini, emotivamente instabili, che devono…
E invece no, Maya e Lochan si amano davvero: vogliono abbracciarsi, baciarsi, condividersi, sono la persona più importante del mondo l’uno per l’altra. Morirebbero per amore.
E la loro storia è fatta di momenti rubati, di sotterfugi escogitati per restare in casa da soli, di sguardi che non possono rivelare, in pubblico, più di quanto dovrebbero. Fin quando vivono il momento più intenso e felice della loro vita… e poi tutto cambia, per sempre…

Non è semplice parlare di un tema come questo: è qualcosa di impensabile, che travalica la percezione del concepibile. La Suzuma è riuscita a creare una storia vera: una storia tremenda e dolorosa, con attenzione e sensibilità. Mai volgare nella descrizione dei momenti d’intimità dei due ragazzi, dolce e fragile come una crisalide. Lo stile è stupendo, la psicologia dei personaggi è approfondita… Ma parlare di questi dettagli tecnici mi sembra solo un modo di svalutarla. La verità, è che, detto in modo molto colloquiale, non trovo le parole adatte per descrivere la bellezza di questo libro. Profondamente triste, incredibile, folle… eppure così reale, così vivo, così concreto. Non ricordo l’ultima volta che ho pianto per un libro. Probabilmente non l’ho mai fatto. So solo che, quando l’ho chiuso, le lacrime mi scendevano lungo le guance, e la sensazione di vuoto era immane. Sembra quasi di vederli, questi due ragazzi, belli e timidi, che si sfiorano con lo sguardo senza avere il coraggio di allungare il braccio e prendersi per mano.
                                                                                                          
Ed è forse la capacità dell’autrice di fare vivere i personaggi che  lascia, alla fine, distrutti. E’ il suo modo di raccontarci la storia, di renderci partecipi dei desideri più intimi di Lochan e Maya, che sconvolge veramente. Non il peso di un argomento come questo: solo la semplicità di una storia bellissima e impossibile. I loro sentimenti sono così palpabili che toccano fino in fondo… fanno vibrare corde inconfessabili dell’animo umano. Perché quello che provano i due ragazzi l’abbiamo provato anche noi. Le loro sensazioni, gli impulsi, i sentimenti, sono gli stessi che ha vissuto chiunque in un determinato periodo della vita. Leggere di loro è come leggere noi stessi, come affondare una lama, lasciarsi squarciare il petto e permettere a qualcun altro di guardarci dentro. E’bellissimo e tremendo allo stesso tempo. C’è quella voglia dei ragazzi di cercarsi, ti stringersi, quel bisogno fisico di toccarsi, quella tenerezza negli occhi che è amore. E non si può dire di no all’amore. Anche quando è scandaloso, anche quando è innaturale, anche quando è proibito.

7 commenti:

  1. bellissima questa tua recensione...spero di riuscire a prendere questo libro il prima possibile ^.^

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  2. Un libro senza dubbio molto particolare, grazie alla tua recensione ora sono molto interessata a leggerlo!

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  3. Dopo aver letto la recensione credo che lo prenderò quanto prima!!

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  4. Ciao Malitia bella recensione
    ho letto molti commenti positivi in giro e spero di leggerlo al più presto

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  5. Grazie Ivanalessia, te lo consiglio sicuramente!

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  6. Ogni tanto mi capita ancora di piangere..non l'ho mai fatto ,per nessun libro..queste due anime non le scorderò mai..

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