Anche questa è una poesia scoperta nel prezioso libro di antologia delle scuole medie, accanto a Timidezza di Neruda. A differenza di quest'ultima, però, I ragazzi che si amano, dall'alto della mia veneranda età (dodici anni), non mi era piaciuta granché. Influenzata dall'indignazione di mia madre alla vista dei miei coetanei concentrati in codeste precoci e riprovevoli attività, pensavo anche io che il pudore esigesse che certe manifestazioni venissero svolte in privato (beata ingenuità, trovavo a dir poco scandalosi quei baci alla francese!). Non potevo ancora cogliere il significato di queste parole...o la spensieratezza che si cela in quei momenti. Non qualcosa di volgare o malizioso, ma una protesta contro la società bigotta ed un inno alla gioventù, alla libertà, all'amore puro... privo di condizionamenti sociali e raggiante ("abbagliante splendore", lo definisce Prevert) come solo il primo amore può esserlo.
I ragazzi che si amano
I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell'abbagliante splendore del loro primo amore
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell'abbagliante splendore del loro primo amore
Les enfants qui s'aiment
Les enfants qui s'aiment s'embrassent debout
Contre les portes de la nuit
Et les passants qui passent les désignent du doigt
Mais les enfants qui s'aiment
Ne sont là pour personne
Et c'est seulement leur ombre
Qui tremble dans la nuit
Excitant la rage des passants
Leur rage leur mépris leurs rires et leur envie
Les enfants qui s'aiment ne sont là pour personne
Ils sont ailleurs bien plus loin que la nuit
Bien plus haut que le jour
Dans l'éblouissante clarté de leur premier amour.
Chi è l'autore?
Jacques Prévert nasce a Neuilly-sur-Seine nel 1900 ed è uno dei più grandi poeti francesi
del XX secolo. Già giovanissimo avviene l'incontro con André Breton, Raymond Queneau e il gruppo degli altri surrealisti dell'epoca, ed entra a farne parte, interessato all'arte populista. Successivamente, nel 1928 si discosta da questi e frequenta il «Groupe Octobre», una compagnia teatrale di Sinistra formatasi con l'intento di promuovere un «teatro sociale». Comincia così un'intensa attività teatrale, ma la sua fama è però dovuta alla produzione poetica, dove Prévert dà libero corso all'immaginazione insolita in uno stile vicino alla lingua parlata e alla vita quotidiana. I suoi temi preferiti sono l'amore, la libertà, il sogno e la fantasia, la compassione, l'umorismo, la satira contro i potenti, l'avversità per l'oppressione sociale.
Prévert passa nella sua poesia dal gioco attento dell'intelligenza al controllo della sensibilità, dall'uso scanzonato dell'ironia ad una semplicità di espressione che a volte, ad un lettore superficiale, può sembrare che sfiori la banalità. La poesia prevertiana è di una facilità pericolosa perché ricca di ritmi interni, di giochi di parole, di diverse situazioni psicologiche che sono lo specchio di questo grande poeta francese.
Tra le sue raccolte di versi di maggiore successo, «Parole» (1945),
«La pioggia e il bel tempo» (1955), «Alberi» (1976); in Italia sono state pubblicate, oltre a queste, varie antologie come «Le foglie morte» (dal titolo di una sua celebre poesia), «Poesie d'amore» e «Poesie».
«La pioggia e il bel tempo» (1955), «Alberi» (1976); in Italia sono state pubblicate, oltre a queste, varie antologie come «Le foglie morte» (dal titolo di una sua celebre poesia), «Poesie d'amore» e «Poesie».
Bellissima poesia :D L'avevo letta al liceo ;)
RispondiEliminaHo adorato questa poesia dal primo momento che l'ho letta nella raccolta "Poesie d'amore e libertà" che mi regalò mia madre quando ero una ragazzina!
RispondiEliminaTraduzione sbagliatissima che ne stravolge il senso, fatti da traduttori scadenti... Non è i "ragazzi" che si amano, ma i "bambini" che si amano.
RispondiEliminaCiao, la traduzione è disponibile su internet e non è possibile rintracciare il traduttore, tuttavia io ho un'edizione Salani a cura di Donatella Ziliotto che ha una traduzione pressoché uguale a questa.
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